Dopo quanti giorni il raffreddore non è più infettivo

Differenza tra raffreddore e influenza: quali sono i sintomi?

Se ti stai chiedendo quali sono i sintomi dell’influenza e come cambiano rispetto a quelli del raffreddore, di seguito sono elencate le principali differenze.

Sintomo/causa: Congestione e secrezioni nasali
Raffreddore: Comuni
Influenza: Raramente

Sintomo/causa: Febbre
Raffreddore: Raramente, leggera
Influenza: Sì (38-40 °C), comparsa improvvisa

Sintomo/causa: Mal di gola
Raffreddore: Comune, secchezza, prurito, dolore di entità lieve
Influenza: A volte

Sintomo/causa: Tosse
Raffreddore: Da lieve a moderata (inizialmente secca; spesso diventa grassa con la progressione del raffreddore)
Influenza: Comune, tosse grassa

Sintomo/causa: Mal di testa
Raffreddore: Raramente, causato dalla congestione sinusale
Influenza:

Sintomo/causa: Dolore e malessere generale
Raffreddore: Raramente, lieve
Influenza: Comune (mialgia)

Sintomo/causa: Altro
Raffreddore: Starnuti nei primi giorni
Influenza: Affaticamento, debolezza, brividi

Sintomo/causa: Durata
Raffreddore: Solitamente 5-7 giorni, in alcuni casi dura 14 giorni
Influenza: 10 giorni

Sintomo/causa: Causa
Raffreddore: Virale
Influenza: Virale

Mi spieghi dottore

L’abbondanza di ceppi virali ha reso impossibile la realizzazione di un vaccino che ci difenda da questa infezione

Mi spieghi dottore

Raffreddore, nei primi giorni
il virus si trasmette facilmente

L’abbondanza di ceppi virali ha reso impossibile la realizzazione di un vaccino che ci difenda da questa infezione

Starnuti, naso che cola, malessere: probabile che il responsabile sia uno degli oltre 250 virus che causano il raffreddore. Non sono virus �cattivi�, ma sono facili da prendere. Il raffreddore �, infatti, la pi� comune infezione stagionale, anche se non disdegna alcun periodo dell’anno: si calcola che gli adulti si ammalino in media almeno un paio di volte l’anno e i bambini dalle 4 alle 8 volte. �I virus del raffreddore si trasmettono per via aerea, con le goccioline di saliva emesse con starnuti, colpi di tosse o, semplicemente, con la respirazione - spiega Fabrizio Pregliasco, del Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell’Universit� degli studi di Milano -. Il contagio pu� avvenire anche in modo indiretto, attraverso le mani e oggetti contaminati. La massima capacit� di infettare coincide con i primi disturbi. Rispetto ai virus dell’influenza, quelli del raffreddore sono meno fastidiosi per il nostro sistema immunitario e l’infezione tende a rimanere confinata alle alte vie respiratorie�.

Come evolvono i sintomi?
�Dopo un paio di giorni d’incubazione si parte con un leggero bruciore diffuso, spesso da una parte sola del naso o della gola, per arrivare a starnuti e naso che gocciola. � in questa fase, che in genere dura 2 o 3 giorni, che le possibilit� di contagiare altre persone sono maggiori. Poi inizia la fase secretiva , con muco pi� denso e giallastro, e maggiore rischio di sovra-infezioni batteriche capaci di dare ulteriori disturbi, come febbre e mal d’orecchi. Se tutto fila liscio e non ci sono complicazioni, il raffreddore sparisce in una settimana circa�.

Quali sono i rimedi pi� utili?
�Con il raffreddore, bisogna solo avere pazienza e aspettare che passi. Alcuni preparati possono alleviare i disturbi. I decongestionanti, per esempio, favoriscono un restringimento dei vasi della mucosa nasale, dando sollievo immediato, a patto di non abusarne. Se si usano pi� volte al giorno si corre, infatti, il rischio di un peggioramento del raffreddore. Utili, soprattutto alla sera, gli antistaminici, che riducono starnuti e muco e possono conciliare il sonno, visto che uno dei loro effetti collaterali � la sonnolenza. Eventualmente si pu� contare anche sugli antinfiammatori (come l’acido acetilsalicilico o l’ibuprofene), ma, anche in questo caso, meglio non esagerare. Molto validi, infine, i lavaggi nasali con soluzioni saline: aiutano ad allontanare il muco e a pulire le fosse nasali�.

E per la prevenzione?
�L’abbondanza di ceppi virali capaci di dare il l� al raffreddore ha reso impossibile la realizzazione di un vaccino. Quindi per tenere alla larga l’infezione bisogna puntare sull’igiene, lavandosi spesso le mani ed evitando lo stretto contatto con le persone raffreddate. Molti consigliano l’assunzione di vitamina C: in realt� non ci sono prove che allontani il raffreddore, potrebbe per� aiutare a rinforzare le difese immunitarie. Infine, attenzione ai colpi d’aria: il freddo pu� aprire la strada ai virus, alterando lo stato della mucosa e indebolendo l’organismo�.

Antonella Sparvoli

Quanto dura contagiosità raffreddore?

Il raffreddore è contagioso in particolar modo nei primi 2-3 giorni; dopo questo periodo di tempo la potenza infettiva tende a scemare per scomparire del tutto dopo meno di una settimana.

Come non contagiare dal raffreddore?

Come fare per evitare il contagio Lavarsi le mani spesso, con acqua e sapone, specialmente dopo aver tossito o starnutito; detergenti antisettici a base di alcol sono altrettanto efficaci e utilizzabili in ogni momento. Evitare di toccarsi il viso: naso, bocca e occhi sono le porte d'ingresso dei virus nell'organismo.

Quanto dura il picco del raffreddore?

Si può essere contagiosi sin dal giorno prima della manifestazione della malattia e continuare a esserlo per diverse settimane. Di norma, i sintomi del raffreddore raggiungono il picco 2-3 giorni dopo l'infezione.

Come si capisce che sta finendo il raffreddore?

La completa guarigione dal raffreddore avviene normalmente nel giro di 5-10 giorni, ma in alcuni casi può richiedere tempi più lunghi. Nel caso i sintomi persistano per più di due settimane senza attenuarsi è bene considerare l'eventuale presenza di altri problemi come sinusiti o allergie.