Diritto di recesso: ecco le modalità di esercizio e il modello in fac simile in formato pdf da utilizzare per gli acquisti a distanza o fuori negozio.
Il diritto di recesso prevede per il consumatore la possibilità di esercizio di ripensamento sull’acquisto di un bene o un servizio senza alcuna penalità.
La compravendita deve essere stata effettuata al di fuori di un negozio o esercizio commerciale e per acquisto a distanza. È possibile inviare al professionista con il quale si è stipulata la vendita una lettera sul modello del fac simile per l’esercizio del diritto di recesso in pdf scaricabile di seguito.
Possono essere oggetto di diritto di recesso perciò i contratti che si sono sottoscritti mediante internet e online, stampa, pubblicità e telefonicamente.
L’esercizio del ripensamento tutela il consumatore che, non potendo visionare la merce o il servizio, non ne può nemmeno valutare la qualità. La scadenza per poter inviare richiesta di recesso è di 14 giorni dal ricevimento del bene.
Ecco come fare per esercitare il diritto di recesso e il modello fac simile pdf da usare come esempio per inviare una lettera di ripensamento.
Esercizio del diritto di recesso: fac simile pdf
Al consumatore è concesso il diritto di recedere da una compravendita di beni o servizi effettuata a distanza, ovvero non in negozio. Tale diritto nelle mani del consumatore è normato dal Codice del consumo (D.lgs. 206/2005) in attuazione di disposizioni di natura comunitaria.
Ecco un modello fac simile in pdf per l’esercizio del diritto di recesso garantito al consumatore:
Esercizio diritto di recesso, fac simile: tempistiche e come funziona
Si può esercitare il diritto di recesso fino a 14 giorni successivi al ricevimento della merce o alla conclusione del contratto per servizi. Il venditore ha inoltre l’obbligo di comunicare all’acquirente la possibilità di poter esercitare la facoltà di ripensamento. Se ciò non avviene il termine per la comunicazione aumenta fino a 12 mesi.
Il diritto di recesso inoltre è un’opportunità concessa unicamente al consumatore per recedere dal contratto di acquisto precedentemente stipulato. Non richiede di fornire al professionista alcuna spiegazione circa le motivazioni del ripensamento e non comporta nessuna penalità. Il consumatore dovrà provvedere alla restituzione della merce di cui è eventualmente in possesso.
Nella lettera per il diritto di recesso, come nel modello fac simile proposto, è bene indicare la propria volontà di restituzione della somma già corrisposta. Il termine indicato solitamente in questi casi è di 14 giorni e dovrà avvenire con le stesse modalità utilizzate per il pagamento.
La comunicazione del diritto di recesso può essere inviata mediante raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata alla sede legale del professionista. È possibile prendere come esempio per la lettera il modello fac simile pdf fornito nell’articolo presente.
Hai sottoscritto un contratto di acquisto di un’auto e vorresti recedere? In questa guida troverai la procedura da seguire per non avere problemi!
In quali casi è possibile recedere il contratto d’acquisto di un’auto?
Bisogna distinguere:
- Se la proposta è stata sottoscritta presso i locali del concessionario non esiste il diritto di ripensamento. La legge, infatti, non consente di recedere dall’acquisto di un’auto se non vi è una giusta causa.
- Eccezione: il recesso è possibile solo se:
- è prevista una clausola che consenta il recesso dall’acquisto dell’auto, presumibilmente da esercitare in tempi ragionevoli.
- In questi casi la clausola può prevedere alternativamente:
- il pagamento iniziale di una caparra penitenziale, non a titolo di acconto ma come corrispettivo dell’esercizio di un eventuale diritto di recesso;
- pagamento di una multa penitenziale al momento dell’effettivo esercizio del recesso acquisto auto.
- Se l’acquisto è stato effettuato a distanza, ad esempio tramite un portale internet o fuori dal concessionario: si pensi ad esempio alla sottoscrizione di una una proposta di acquisto in piazza o presso una fiera mercato:
- il consumatore ha 14 giorni di tempo dalla sottoscrizione della proposta per comunicare la sua volontà;
- deve farlo per iscritto, ma non è tenuto a specificarne i motivi;
- al consumatore non può essere addebitato alcun costo o penale.
Diritto di recesso per ritardo nella consegna: quando e come effettuarlo
Quando?
- è possibile recedere solo qualora il ritardo è divenuto intollerabile, ossia quando è decorso il cosiddetto periodo di tolleranza.
- è un lasso di tempo di norma pari a 60 giorni: l’acquirente non potrà chiedere il recesso se non è spirato tale termine, in quanto lo ha accettato contrattualmente al momento della sottoscrizione dell’atto di acquisto dell’auto.
- Il termine di tolleranza non può essere utilizzato arbitrariamente dal concessionario, altrimenti si svilirebbe l’importanza del termine di consegna previsto:
- Il concessionario, su richiesta dell’acquirente, deve dimostrare l’effettiva esigenza di utilizzo di quel periodo di tolleranza per il recupero dell’autovettura venduta e, pertanto, che il ritardo non è a lui dovuto.
- Solo se espressamente previsto dal contratto, alcune concessionarie, per scusarsi dell’accaduto, durante il periodo tollerato, consegnano in comodato un’auto di cortesia affinché il cliente possa risentire il meno possibile del ritardo.
Tuttavia, una volta spirato il termine di tolleranza, l’acquirente potrà tranquillamente recedere dal contratto per inadempimento del venditore e ottenere così indietro la somma versata a titolo di caparra confirmatoria, oltre ad una somma equivalente a quest’ultima
- Come: si tratta di una vera e propria azione di inadempimento e risoluzione del contratto nei confronti del venditore che non ha rispettato i tempi di consegna pattuiti.
- Essendo in tal caso il diritto di recesso dovuto all’inadempimento del venditore, l’acquirente ha diritto alla restituzione fino al doppio della caparra confirmatoria versata, ai sensi dell’art.1385 del codice civile.
- Il recesso va comunicato al concessionario tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, ma per essere valido deve essere inviato prima di ricevere l’avviso di disponibilità dell’auto.
È possibile recuperare i soldi della caparra in caso di recesso?
- Bisogna distinguere:
- Caso di ritardo nella consegna dell’auto: è considerato un inadempimento del venditore, pertanto l’acquirente che esercita il diritto di recesso ha diritto al doppio della caparra versata, ai sensi dell’art. 1385 del codice civile.
- Caso di ripensamento dell’acquirente: Se al momento della sottoscrizione l’acquirente ha pagato una caparra da intendersi come mero anticipo sul prezzo e in seguito vuole esercitare il diritto di recesso contrattualmente previsto, c’è il rischio che non gli venga restituito quanto versato.
Ovviamente, faranno fede le condizioni contrattuali: l’acquirente dovrà quindi leggere attentamente le stesse per comprendere con certezza cosa accadrà.
Allegati
Recesso auto per ripensamento
Recesso auto per ritardo consegna