Cibi da evitare con la gastrite e reflusso

Cibi da evitare con la gastrite e reflusso

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Il reflusso gastrico è invisibile e fastidioso. Magari non si riconosce subito, ma la sensazione di acidità permanente è uno dei campanelli di allarme principali.


Sintomi insospettabili, anche la tosse e la raucedine frequenti. Anche le future mamme ne sanno qualcosa... Possiamo aiutarci con l'alimentazione, mentre, insieme al medico curante, si indagano le cause (fisiche? mentali/emotive?).

Iniziamo a capire meglio cosa evitare e cosa mangiare in caso di reflusso gastrico.

Reflusso gastrico: cosa non mangiare mai

Iniziamo dal difficile: ecco gli alimenti da evitare assolutamente, perché complessi da digerire, troppo impegnativi per uno stomaco che "ha già il suo daffare".

  • Alimenti confezionati già pronti, spesso eccessivamente conditi con grassi
  • Fritture (tutte, verdure incluse)
  • Condimenti a base di panna e/o burro, strutto, margarina
  • Cotture lunghe: bolliti, ragù, stracotti
  • Il grasso delle carni (inclusa la pancetta, il lardo) e dei prosciutti
  • Superalcolici (tossici per il fegato)

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Reflusso gastrico, cosa mangiare raramente

Ecco i cibi consentiti con molta moderazione, non più di una volta alla settimana:

  • Cioccolato
  • Agrumi
  • Pomodoro, anche in sugo o passata
  • Cipolla
  • Peperoni e peperoncino
  • Spezie ed erbe quali pepe, menta, aglio
  • Caffè, tè, bevande gassate zuccherate
  • Vino

Reflusso gastrico: cosa mangiare

Alimenti che sono di facile digestione, che non portano scorie al corpo, cibi naturali poco complessi:

  • Cereali integrali
  • Frutta e verdurafresche di stagione
  • Acqua (almeno 1,5 lt al giorno)
  • Latte e yogurt magri o parzialmente scremati
  • Bevande vegetali
  • Formaggi freschi, magri
  • Carni bianche
  • Pesce
  • Uova(non fritte), massimo 2 alla settimana
  • Olio extravergine d'oliva, a crudo

Reflusso gastrico: come mangiare

Ecco alcune semplici regole di comportamento alimentare che aiuteranno ad alleviare i sintomi del reflusso gastroesofageo:

  1. Fare piccoli pasti frequenti, evitando i pasti abbondanti.
  2. In generale, preferire i cibi di origine vegetale e con pochi grassi.
  3. Evitare gli sbalzi di temperatura, ovvero cibi e bevande troppo caldi o troppo freddi.
  4. Bere soprattutto lontano dai pasti
  5. Mangiare masticando lentamente.

Rimedi per il reflusso gastroesofageo nei neonati

Per approfondire:

  • Alimentazione per gastrite: quali cibi assumere e quali evitare

  • Aciditià di stomaco, sintomi e rimedi naturali

  • La gastrite curata con la fitoterapia

  • Come prevenire l'esofagite da reflusso

  • Reflusso gastroesofageo notturno, cosa fare

Come funziona lo stomaco

Lo stomaco rappresenta il fulcro del nostro corpo, a livello del quale prendono il via moltissime delle nostre funzioni vitali; in particolar modo a livello gastrico avviene l’elaborazione degli alimenti che ingeriamo (resi possibili dalla presenza di enzimi digestivi e dalla concomitante contrazione periodica dello stomaco stesso), uno degli steps fondamentali per consentire l’assimilazione delle proprietà nutritive dei cibi che assumiamo.

Lo stomaco è inoltre costituito da una mucosa in grado di secernere muco e bicarbonato, fattori implicati nella protezione gastrica dai contenuti acidi lesivi contenuti al suo interno. Assicurare una corretta funzionalità gastrica è dunque cruciale per garantire un corretto funzionamento delle attività digestive e per consentire alle cellule gastriche di attuare, al bisogno, adeguati meccanismi di difesa.

Un mal funzionamento dello stomaco è difatti responsabile di una lenta e difficile digestione e di una serie di disturbi come il reflusso, la pirosi o le ulcere.

Questi disturbi impattano in modo considerevole sul nostro benessere psico-fisico, a causa della comparsa di sintomi fastidiosi quali pesantezza e gonfiore addominale, tensione e dolore gastrico, alitosi, eccesso di gas, nausee, eruttazioni, stitichezza, diarrea, stanchezza e irritabilità.

Alimenti da evitare quando si ha mal di stomaco: ecco la lista completa

In questi casi, prediligere una dieta bilanciata rappresenta il primo fondamentale passo per salvaguardare il benessere dello stomaco; sebbene l’effetto dei diversi alimenti cambi da persona a persona, in base a numerosi fattori e alla sensibilità personale, esistono tuttavia degli accorgimenti validi a livello generale che concorrono ad assicurare un buono stato di salute dello stomaco e a ripristinare l’equilibrio interno intaccato. Molti dei cibi e delle bevande che consumiamo, per via di un elevato tasso di acidità o a causa della loro capacità di rilassare il cardias (valvola che impedisce all’acido di risalire nell’esofago), sono in grado di innescare o esacerbare disturbi quali pirosi, iperacidità gastrica, gastriti, reflusso.

Oltre ad evitare l’assunzione frettolosa di elevate quantità di cibo, è sconsigliato consumare alimenti in grado di irritare la mucosa gastrica, al fine di preservarne l’integrità strutturale e funzionale, e disporre meccanismi di difesa pronti a proteggere le nostre pareti dello stomaco quando necessario. La lista degli alimenti da evitare include:

  • agrumi (arance, limoni e simili);
  • succhi di frutta e marmellate confezionate che contengono acidificanti dannosi in caso di irritazione gastrica;
  • cibi sotto sale, sott'olio o affumicati;
  • aceto, pomodori, peperoni;
  • bibite gassate, alcool cioccolato, caffè; thè alla menta;
  • cibi piccanti o speziati;
  • alimenti fritti o ricchi di grassi che rallentano la digestione, tra cui i latticini e insaccati;
  • cibi crudi o poco cotti.

Alimenti ideali per lo stomaco

Da prediligere sono invece gli alimenti leggeri, a basso contenuto lipidico, ben cotti e poco conditi che aiutano la digestione e non intaccano le pareti gastriche.

Gli alimenti ideali includono:

  • carni bianche e pesce magro cotti preferibilmente alla griglia, scottati in padella o bolliti
  • formaggi magri non fermentati
  • latte scremato o parzialmente scremato
  • carciofo, cavolo, asparagi, spinaci
  • finocchio, fagioli, carote, patate, banane, mele

Al fine di facilitare i processi digestivi, ad ogni pasto è infine consigliabile optare per un’unica fonte di carboidrati (come il pane, la pasta o il riso) ed una sola fonte di proteine (carne, uova, pesce, formaggio o legumi).

Cosa si può mangiare con gastrite e reflusso?

Alimenti che sono di facile digestione, che non portano scorie al corpo, cibi naturali poco complessi:.
Cereali integrali..
Frutta e verdura fresche di stagione..
Acqua (almeno 1,5 lt al giorno).
Latte e yogurt magri o parzialmente scremati..
Bevande vegetali..
Formaggi freschi, magri..
Carni bianche..
Pesce..

Quali alimenti fanno bene alla gastrite?

Al contrario, nella dieta per la gastrite è necessario utilizzare alimenti facilmente digeribili quali:.
Cereali e leguminose NON stracotti..
Formaggi freschi, yogurt e latte a moderato contenuto lipidico e in piccole porzioni..
Pesce magro..
Carne magra..
Ortaggi..

Cosa peggiora il reflusso?

Alimenti ad alto contenuto di grassi saturi Uno stomaco pieno e disteso aumenta la pressione sullo sfintere esofageo inferiore e ciò può aumentare il rischio di sintomi di reflusso. I cibi ad alto contenuto di grassi includono: cibi fritti, alcuni tagli di carne, in particolare carne di maiale e agnello.

Cosa mangiare a colazione per chi soffre di gastrite?

Bisogna evitare assolutamente cioccolato, tè e caffè e prediligere bevande come tisane specifiche per la gastrite come quelle allo zenzero e cannella o camomilla. Per gli amanti della colazione salata invece si possono aggiungere affettati magri, avocado, pane integrale e uova.