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Il beneficio economico si compone di due parti:
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- una integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza;
- l’altra, destinata solo a chi è in affitto, incrementa il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro. È prevista anche una integrazione per famiglie proprietarie della casa di abitazione, laddove sia stato acceso un mutuo: in questo caso l’integrazione, pari al massimo alla rata del mutuo, non può superare 1.800 euro.
L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili), moltiplicati per la scala di equivalenza.
Il versamento del beneficio decorre dal mese successivo alla richiesta e viene erogato per un periodo continuativo massimo di 18 mesi. Potrà essere rinnovato, previa sospensione di un mese, prima di ciascun rinnovo. La sospensione non è prevista nel caso della Pensione di cittadinanza.
L’Inps di nuovo ci corre in soccorso con un esempio.
Ipotesi A): Nucleo familiare composto da 2 maggiorenni e 1 minorenne in possesso dei requisiti per l’accesso al Reddito di cittadinanza e una scala di equivalenza (s.e.) pari a 1,6.
Caso 1. Il nucleo familiare vive in abitazione di proprietà, senza pagare mutuo, e possiede un reddito di 4.530 euro. A tale nucleo spetta solo la quota A, calcolata come differenza tra la soglia di 6.000 euro, moltiplicata per la scala di equivalenza, e il reddito familiare.
QUOTA A [(6.000*1,6) – 4.530] = 5.070 euro annui, pari a 422 euro mensili.
Caso 2. Il nucleo familiare vive in abitazione di proprietà con un mutuo annuo di 8.000 euro e possiede un reddito di 4.530 euro. A tale nucleo spetta oltre la quota A anche la quota B, ridotta al massimale di 1.800 euro previsto dalla norma per il mutuo.
QUOTA A = 5.070 euro annui, pari a 422 euro mensili
QUOTA B = 1.800 euro annui, pari a 150 euro mensili
TOTALE = 6.870 euro annui, pari a 572 euro mensili
Caso 3. Il nucleo vive in abitazione in locazione con un canone annuo di 3.000 euro e possiede un reddito familiare pari a 13.000 euro. A tale nucleo non spetta la quota A, in quanto il reddito è superiore a 9.600 euro (6.000*1,6), ma solo la quota B.
QUOTA B = 3.000 euro annui, pari a 250 euro mensili
Ipotesi B) Il nucleo familiare, composto da 1 solo soggetto in possesso dei requisiti per l’accesso al Reddito di cittadinanza e reddito di 5.900 euro (scala di equivalenza pari a 1), vive in abitazione di proprietà senza pagare il mutuo. A tale nucleo spetta solo la quota A che sarebbe pari 100 euro annui, calcolata come differenza tra la soglia di 6.000 euro e il reddito. Tuttavia, la norma prevede che il beneficio annuo non può essere inferiore a 480 euro annui.
Vedere anche nella sezione Reddito di Cittadinanza
- Chi può richiedere il reddito di cittadinanza
- Requisiti economici per il reddito di cittadinanza
- Come richiedere il reddito di cittadinanza
- Cosa si può fare con carta reddito di cittadinanza
- Le condizioni da rispettare per usufruire del reddito di cittadinanza
- Vantaggi per chi assume
Simon Basten
Fonti
- Reddito di Cittadinanza
- Handylex
- Inps
- Studio Cataldi
Il Reddito di cittadinanza (vedi qui le modalità per la domanda) (art. 3 del D.L. 4/2019, conv. in legge 26 2019) è costituito da :
- un beneficio economico, su dodici mensilità, con un importo variabile a secondo della numerosità del nucleo familiare e del suo reddito ISEE,
- erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta RdC),
- condizionato ad un obbligo di disponibilità al lavoro e altre misure di formazione e inclusione sociale. Leggi in merito
Nello specifico, il sussidio economico del RdC è composto da:
- - un’integrazione del reddito familiare fino al raggiungimento della soglia massima di 6.000 euro annui (500 mensili) per un singolo. Tale soglia viene innalzata sulla base della composizione del nucleo familiare per mezzo della scala di equivalenza . Il parametro della scala di equivalenza non tiene conto dei soggetti che si trovano in stato detentivo e di quelli ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali ; con la legge di conversione sono stati esclusi anche i componenti che abbiano rassegnato dimissioni volontarie un posto di lavoro nei 12 mesi precedenti(prima veniva escluso completamente il nucleo familiare dalla possibilità di accesso al RDC).
- - un’integrazione del reddito destinata all'abitazione prefissata come segue:
- pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto di locazione (come dichiarato a fini ISEE), fino ad un massimo di euro 3.360 annui per i nuclei familiari residenti in abitazione in locazione,
- oppure fino a 1.800 euro annui , se il nucleo risiede in casa di proprietà per la quale sia stato concesso un mutuo, o in caso di pensione di cittadinanza.
N.B. In caso di nuclei familiari composti solo da persone di età pari o superiore a 67 anni la soglia massima di reddito sale da 6mila a 7.560 euro e si parla di Pensione di Cittadinanza, i cui beneficiari non sono sottoposti agli obblighi di lavoro. Hanno accesso alla Pensione anche i nuclei in cui un componente sia di età inferiore a 67 anni se in condizioni di disabilità grave o non autosufficiente.
La scala di equivalenza aggiornata è la seguente:
1 | per il primo componente del nucleo familiare, |
+ 0,4 | per ogni ulteriore componente di maggiorenne |
+ 0,2 | per ogni ulteriore componente minorenne |
fino ad un massimo di 2,1 o 2,2 per le famiglie con componenti disabili gravi. |
Ad esempio per una famiglia di due genitori maggiorenni e due figli minorenni il coefficente di equivalenza è pari a 1,8 (1+ 0,4 + 0,2 + 0,2).
Quindi il reddito sarà 500€ x 1,8= 900€ + quota affitto ( 280 €) oppure quota mutuo (150€).
Nel caso in famiglia ci sia già un reddito minimo, l’importo dell’integrazione annua di reddito di cittadinanza si ottiene sottraendo il proprio reddito familiare dal reddito familiare massimo (determinato sulla base della composizione del proprio nucleo familiare e dei predetti parametri della scala di equivalenza) e aggiungendo l’eventuale canone di locazione annuo o il mutuo (entro i suddetti limiti massimi).
La circolare INPS 100 2019 ricordava anche che sono ininfluenti per la scale di equivalenza i componenti del nucleo familiare che risultino in:
a) stato detentivo;
b) ricovero in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra P.A.;
c) disoccupati a seguito di dimissioni volontarie, nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa
d) sottoposti a misura cautelare personale ovvero condannati con sentenza definitiva intervenuta nei dieci anni precedenti la richiesta per i delitti previsti dagli articoli 270-bis, 280, 289-bis, 416-bis, 416-ter, 422 e 640-bis del codice penale .
Fatto salvo il possesso dei requisiti richiesti, il beneficio economico del Rdc, che è esente dal pagamento dell’IRPEF (ai sensi dell’art. 34, c. 3, del D.P.R. 601/1973):
- non può essere superiore ad una soglia di 9.360 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza e ridotta per il valore dell'eventuale reddito familiare già presente;
- non può essere inferiore a 480 euro annui, cifra che costituisce pertanto il valore minimo del beneficio sotto il quale non è possibile scendere (nel senso che anche qualora, dall’applicazione dei suddetti parametri, risultasse un beneficio di importo inferiore, comunque questo sarebbe portato al suddetto valore minimo).
Il Rdc decorre dal mese successivo a quello della richiesta (QUI IL LINK ALLA PIATTAFORMA TELEMATICA INPS) e il suo valore mensile è pari ad un dodicesimo del valore su base annua.
Sulla novità dell'Assegno unico universale per i figli leggi l'articolo Reddito cittadinanza e integrazione con assegno unico
1) Reddito familiare ed esempi di calcolo del Reddito di Cittadinanza
- Famiglia di 2 pensionati con pensioni minime da 400 euro ciascuno: la pensione di cittadinanza sarà pari ad altri 370 euro per la coppia, come integrazione al reddito.
- Famiglia composta da 2 adulti e 2 figli minorenni: avrà fino a 1.180 euro al mese di Reddito di Cittadinanza di cui fino a 900 euro mensili come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo).
- Famiglia composta da 2 adulti, 1 figlio maggiorenne e 2 figli minorenni avrà fino a 1.330 euro al mese di Reddito di Cittadinanza: fino a 1.050 euro come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo).
- Famiglia con un single: ha diritto a 780 euro al mese se vive in affitto oppure fino a 650 euro se paga il mutuo, di cui 500 euro a titolo di integrazione al reddito e a 280 euro per pagare l’affitto oppure a 150 euro per coprire il mutuo.
- Famiglia composta da un genitore con figlio minorenne: ha diritto a 600 euro (480 x coefficiente pari a 1,2) come sussidio economico ma può ricevere fino a 880 euro se vive in affitto (perché aggiunge 280 euro), oppure fino a 750 euro se paga il mutuo (in questo caso, ai 600 euro somma i 150 di integrazione per il mutuo).
- Famiglia di un genitore con figlio maggiorenne oppure coppia di maggiorenni: il coefficiente è pari a 1.4, ha quindi diritto a 700 euro, e poi si aggiungono i 280 euro per l’affitto o i 150 per il mutuo. Nel primo caso, il reddito di cittadinanza arriverà a 980 euro, nel secondo a 850 euro.
- Famiglia 2 genitori maggiorenni + nonno non autosufficiente +2 figli minorenni: il coefficiente è pari a 2,2 (1 + 0,4 +0,4 +0,2+0,2) , quindi ha diritto a 1100€ mensili cui si aggiungono 3360 € annui in caso di affitto oppure 1800 € annui se c'è un mutuo in corso.
Con la circolare 100 del 5 luglio 2019 l'INPS ha fornito ulteriori esempi , in particolare sulla nozione di reddito familiare e sulla possibilità di ottenere la quota affitto RDC separatamente dalla quota di integrazione del reddito. Sul punto è stata prevista una modifica con la legge di bilancio 2022
Leggi Reddito di cittadinanza 2022: gli importi possono cambiare
La circolare 100 del ministero del lavo ha aggiunto una specificazione importante riguardo le due quote di cui è composto il RDC:
ai nuclei beneficiari che
- vivono in abitazione in locazione
- ovvero hanno il mutuo,
seppure non spetti la quota A, può spettare la componente ad integrazione dell’affitto ovvero del mutuo, fino a concorrenza del valore di 9.360 euro moltiplicato per la soglia della scala di equivalenza, ridotto del reddito familiare.
ESEMPIO
In ipotesi di nucleo in locazione con reddito familiare pari a 13.000 euro e scala di equivalenza pari a 1,6, si ha pertanto:
QUOTA A = [(6.000*1,6) – 13.000] che essendo negativo viene posto pari a zero
QUOTA B0= [(soglia 9.360 x 1,6) – 13.000] pari a 1.976 euro annui (165 euro mensili)".
AFFITTO CORRISPOSTO = 1.500 euro
QUOTA B1 (min. importo) = 125 euro mensili
L’importo spettante a titolo di integrazione per affitto o mutuo avrebbe potuto raggiungere il valore teorico massimo di 165 euro mensili (B0), tuttavia, il canone annuo effettivamente corrisposto dal nucleo è pari a 1.500 euro, per un importo mensile di 125 euro (B1). Pertanto, sarà questo l’importo massimo corrisposto come quota B.
2) Durata RDC e PDC come viene pagato. Le riduzioni dal 2022
Il
beneficio economico del Rdc è riconosciuto per il periodo durante il quale il beneficiario si trova nelle condizioni di difficoltà previste e, comunque, per un periodo continuativo non superiore ai diciotto mesi.
Il Rdc può essere rinnovato, previa sospensione della sua erogazione per un periodo di un mese. La sospensione non opera nel caso della Pensione di cittadinanza.
Il Reddito di Cittadinanza viene erogato per mezzo di una
Carta Acquisti emessa da Poste Italiane da utilizzare come un bancomat. Il massimo contante prelevabile è di 100 euro parametrati con la scala di equivalenza . Un decreto del Ministro del lavoro ha definito gli acquisti permessi e quelli vietati
La pensione di cittadinanza potrà invece essere erogata anche con le modalita previste per gli assegni pensionistici ordinari e cioè mediante:
- accredito in conto corrente o
- ritiro in contanti presso gli uffici postali .
Dal 2021 è possibile anche l'accredito del Reddito di cittadinanza suddiviso tra i componenti maggiorenni della famiglia in piu carte.
Leggi i dettagli qui :Reddito cittadinanza suddiviso in piu carte
Riduzione RDC per mancato utilizzo
L’art. 3 del D.L. 4/2019 disciplinava le riduzioni nell'erogazione del sussidio nel caso non sia speso interamente nel corso del mese:
- l’ammontare di beneficio non speso ovvero non prelevato (ad eccezione di arretrati) è sottratto nella mensilità successiva, fino ad un massimo del 20% del beneficio erogato,
- attraverso una verifica in ciascun semestre di erogazione, è comunque decurtato dalla disponibilità della Carta Rdc l’ammontare complessivo non speso ovvero non prelevato nel semestre (fatta eccezione per una mensilità di beneficio riconosciuto).
Riduzione RDC in caso di rifiuto delle offerte di lavoro
Dal 1° gennaio 2022 a seguito della legge 234 2021 (legge di bilancio , l’importo mensile del RDC è ridotto di 5 euro per ciascun mese a partire dal mese successivo a quello in cui si è eventualmente rifiutata un’offerta di lavoro congrua. La riduzione non si applica però:
- per i nuclei familiari in cui non vi siano componenti tenuti agli obblighi di lavoro,
- per i nuclei familiari in cui sia presente un soggetto minore di tre anni di età ovvero una persona con disabilità grave .
- nei casi in cui il beneficio risulti inferiore a 300 euro, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza
La riduzione inoltre viene sospesa dal mese successivo a quello in cui almeno un componente del nucleo familiare abbia avviato attività da lavoro e il beneficio è rideterminato nelle modalità ordinarie.
3) Reddito di cittadinanza 2022: controlli incrociati con il ministero della giustizia
Come detto la legge di bilancio 2022 - L.234 2021 ha apportato modifiche nell' applicazione della misura, anche se sostanzialmente l'impianto viene confermato . Nessuna novità per la pensione di cittadinanza .
Oltre alla riduzione per rifiuto delle offerte di lavoro si segnalano le seguenti ulteriori novità 2022:
- gli obblighi di lavoro diventano piu stringenti perche il sussidio decade dopo due e non tre offerte di lavoro rifiutate . Inoltre le offerte di lavoro si considerano congrue con distanze anche maggiori dalla residenza;
- si prevedono maggiori controlli sulla situazione della fedina penale dei componenti del nucleo familiare, con uno scambio integrale dei dati tra INPS ministero della Giustizia. Dal 1 giugno 2022 è operativo il protocollo tra Inps e Ministero della Giustizia per lo scambio delle informazioni relative alle condanne con sentenza passata in giudicato da meno di dieci anni per i reati di cui all’art. 7, comma 3, del DL n.4 del 28/1/2019 e ss.mm. Gli esiti di tali verifiche consentiranno di disporre la revoca del RdC o l non assegnazione in caso di nuov richiesta.
- Si introduce inoltre la verifica sui patrimoni all'estero grazie a un incrocio di dati con le autorità straniere.
Vedi maggiori dettagli nell'articolo Reddito di cittadinanza le novità della legge di bilancio 2022
4) Variazione del nucleo familiare o dei redditi: chiarimenti circolare 100/2019
In caso di variazioni nella composizione del nucleo familiare, rispetto a quanto dichiarato a fini ISEE, i beneficiari sono tenuti a presentare una DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) aggiornata entro due mesi dalla variazione, a pena di decadenza dal beneficio nel caso in cui la variazione produca una riduzione del beneficio
Allo stesso modo, la variazione della condizione occupazionale da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell’erogazione del Rdc comporta una rideterminazione del
relativo beneficio economico.
Nel caso di instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato, il maggior reddito da lavoro viene considerato, nella misura dell’80%, a decorrere dal mese successivo a quello della variazione e fino a quando il maggior reddito non è ordinariamente recepito nell’ISEE .
Nel caso di avvio di un’attività d’impresa o di lavoro autonomo, la stessa va comunicata all’INPS entro trenta giorni dall’inizio dell’attività. Tale
reddito è individuato secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese sostenute nell’esercizio dell’attività ed è comunicato entro il quindicesimo giorno successivo al termine di ciascun trimestre dell’anno.
5) Reddito di cittadinanza: novità sull'ISEE
La conversione in legge del Decreto crescita (L.58 del 28.6.2019) , con l'inserimento del nuovo articolo 28 bis ha introdotto tre novità in tema di ISEE che riguardano:
- la durata maggiore dell'ISEE corrente che arriva a 6 mesi
- l'ampliamento dei requisiti di variazione del reddito che consentono di richiederlo
- un cambiamento anche nel calcolo dell'ISEE ordinario, che si potrà basare sul reddito del secondo anno precedente oppure su quello immediatamente precedente, a seconda di come risulti piu conveniente per la famiglia
Leggi le ultime novità sull'ISEE in ISEE 2021 nuovi modelli e istruzioni aggiornate