Come capire se ti sta passando il raffreddore

Ultimo aggiornamento: 02 novembre 2021

Indice

  • Cos'è il raffreddore?
  • Sintomi del raffreddore
  • Raffreddore e Covid-19
  • Raffreddore: trattamento e prevenzione
  • Raffreddore e gravidanza
  • Cause e fattori di rischio
  • Diagnosi del raffreddore

Domande e risposte

Cos'è il raffreddore?

Il raffreddore comune è un’infezione virale che provoca l’infiammazione della mucosa del naso e della gola e può essere causato da diversi tipi di virus, che resistono fino a tre ore nell’ambiente esterno.

Il rhinovirus è quello più comune, altri virus noti sono coronavirus, enterovirus, adenovirus. Anche i virus influenzali e parainfluenzali possono provocare il raffreddore.

Il contagio avviene tramite starnuti, tosse e gocce di saliva, che favoriscono il passaggio dei virus, ma anche toccando oggetti contaminati. Per questo motivo bisogna sempre lavarsi le mani dopo essere stati a contatto con persone o oggetti infettati. Inoltre, se si è affetti da raffreddore occorre coprirsi la bocca con le mani quando si starnutisce per evitare di contagiare altre persone.

Il rischio di contagio è alto nei primi 2 o 3 giorni, ma si riduce molto già dopo una settimana. Di norma si guarisce dal raffreddore nell’arco di 7/10 giorni, anche se i sintomi possono durare più a lungo nei soggetti fumatori.

Come capire se ti sta passando il raffreddore

 

Sintomi del raffreddore

Come capire se ti sta passando il raffreddore
I sintomi del raffreddore si verificano da uno a tre giorni dopo l’infezione e i più caratteristici sono:

  • Congestione nasale;
  • Naso che cola;
  • Starnuti.

A questi sintomi si possono aggiungere anche mal di gola, tosse, catarro, mal di testa, dolori muscolari, infiammazione dei linfonodi nel collo e febbre. Gli occhi si arrossano e diventano lucidi, diminuisce il senso dell’olfatto temporaneamente e si tappano le orecchie.
Le secrezioni dal naso nei primi giorni dell’infezione sono acquose, chiare e abbondanti, in seguito diventano più consistenti, opache e di colore giallo o verdastro. Sintomi a carico delle basse vie aeree sono rari, anche se i raffreddori possono causare complicanze come l'otite, la sinusite, la faringite e, a volte, la bronchite. L’infezione da rinovirus può causare attacchi di asma nei soggetti che già ne soffrono.

Molte patologie possono essere associate al raffreddore, tra cui:

  • Allergie respiratorie;
  • Bronchite;
  • Fibrosi cistica;
  • Infezioni all’orecchio;
  • Intolleranze alimentari;
  • Pertosse;
  • Polmonite;
  • Sinusite.

Il raffreddore, con la congestione nasale e le difficoltà respiratorie, si risolve spontaneamente nell’arco di 7/10 giorni, anche se la tosse può continuare nella seconda settimana.
I bambini e le persone con un sistema immunitario indebolito possono ammalarsi di raffreddore spesso e avere anche strascichi prolungati. A volte l’infezione virale che ha causato l’infiammazione nasale, risale verso i seni paranasali alla base del naso, sfociando in sinusite. I seni paranasali si riempiono di muco che non viene espulso e dove i batteri possono proliferare. Sintomi tipici della sinusite sono il dolore alle guance, alla fronte e alla radice del naso, cefalea, naso chiuso e produzione di muco catarroso.

Raffreddore e Covid-19

Tra i sintomi del Covid-19 ci sono anche quelli delle vie respiratorie, che possono essere confusi con il comune raffreddore. I risultati di alcuni studi recenti consentono però di differenziare i sintomi delle vie respiratorie superiori delle due patologie.
Naso chiuso, naso che cola, mal di gola e assenza di prurito al naso, per esempio, caratterizzano il raffreddore comune. Perdita dell’olfatto e del gusto, mancanza di fiato e tosse intensa, oltre ad assenza di prurito al naso e di sintomi agli occhi, sono sintomi caratteristici del Covid-19.

Raffreddore: trattamento e prevenzione

In molti casi il raffreddore si risolve da solo in pochi giorni. Per favorire la guarigione è importante bere molto e riposarsi. Si può ricorrere all’utilizzo di famaci da banco, che agiscono sui sintomi pur non velocizzando il processo di guarigione.
Vengono utilizzati diversi tipi di farmaci:

  • Decongestionanti (aiutano ad aprire le vie nasali ostruite);
  • Antistaminici (aiutano a ridurre la secrezione nasale);
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o paracetamolo (per alleviare i dolori e abbassare la febbre);
  • Sciroppi per la tosse espettoranti (per fluidificare le secrezioni e favorirne l’eliminazione) o sedativi (per calmare la tosse).

Il consumo di liquidi e la pratica dei suffumigi, anche tramite un vaporizzatore, possono aiutare a fluidificare le secrezioni facilitando l’espulsione e un buon equilibrio di minerali e vitamine sembra essere utile per rafforzare le difese del sistema immunitario.
Gli antibiotici non devono essere usati per trattare un comune raffreddore (anche in presenza di catarro e muco giallo). A livello di prevenzione è sempre consigliato il lavaggio frequente delle mani.
Bisogna rivolgersi al medico se i sintomi peggiorano oppure se non si nota un miglioramento nell’arco di 7-10 giorni.

Raffreddore e gravidanza

Quando si prende il raffreddore durante la gravidanza non è possibile assumere molti dei farmaci indicati per questa patologia, per cui per le gestanti i tempi di guarigione potrebbero allungarsi. Il raffreddore in gravidanza comunque non è normalmente un disturbo grave.

Come capire se ti sta passando il raffreddore

 

Cause e fattori di rischio

Il raffreddore può essere causato da molti virus diversi, come per esempio rinovirus e adenovirus. I raffreddori causati dai rinovirus insorgono più frequentemente in primavera e in autunno.
Il raffreddore si diffonde quando i soggetti respirano l’aria contenente goccioline provenienti dalla tosse o dagli starnuti di un individuo infetto oppure quando si toccano con le mani le secrezioni di un soggetto infetto.

Fattori di rischio

Lo stress abbassa le difese immunitarie e può quindi diminuire la resistenza alle infezioni. Il rischio di contagio inoltre aumenta nei soggetti debilitati o ammalati, le cui difese immunitarie sono abbassate
L’esposizione al clima freddo, pioggia, correnti d'aria e aria condizionata è considerato un fattore di rischio, a causa dell’abbassamento delle difese di naso e gola. Le vie respiratorie sono ricoperte da ciglia vibratili, che con i loro movimenti spingono verso l'esterno il muco. Virus e batteri sfruttano l'azione del freddo che inibisce la motilità di queste ciglia, per infettare le prime vie respiratorie.
Se l'aria è troppo secca le gocce di saliva contenenti i virus possono rimanere più a lungo disperse nell'aria. Un umidificatore per l'ambiente aiuta quindi a prevenire il raffreddore e la secchezza delle vie nasali.

Diagnosi del raffreddore

La diagnosi di raffreddore si basa sui sintomi tipici, mentre febbre alta, grave cefalea, eruzione cutanea, difficoltà respiratorie e dolore toracico suggeriscono che non si tratta di un raffreddore comune. Se sospetta delle complicanze, il medico può richiedere analisi del sangue e radiografie.
Raramente il raffreddore comporta febbre oltre i 38°C, che possono invece essere causati da una forma influenzale.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

  • https://www.msdmanuals.com/
  • https://www.mayoclinic.org/
  • www.humanitas.it
  • https://www.cdc.gov/

Quante volte all’anno si può prendere il raffreddore?

Il raffreddore si può prendere anche più volte all’anno, poiché è causato da molti virus differenti.

Si può prendere il raffreddore anche d’estate?

Sì, spesso a causa della permanenza in ambienti con aria condizionata e temperature basse.
I raffreddori estivi comunque sono più rari e normalmente si risolvono nell’arco di 4 o 5 giorni.

Perché spesso si contrae il virus quando si prende freddo?

Il freddo intenso inibisce il movimento delle piccolissime ciglia presenti nella mucosa nasale, che spingono fuori dalle narici la polvere e i microrganismi.

Perché alcuni individui prendono più spesso il raffreddore rispetto ad altri? 

Una possibile spiegazione è se l’individuo soffre di qualche allergia: le persone allergiche sembrano soffrire più spesso di rinite che a volte può complicarsi con un’infezione. 

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Quando si capisce che il raffreddore sta passando?

La completa guarigione dal raffreddore avviene normalmente nel giro di 5-10 giorni, ma in alcuni casi può richiedere tempi più lunghi. Nel caso i sintomi persistano per più di due settimane senza attenuarsi è bene considerare l'eventuale presenza di altri problemi come sinusiti o allergie.

Come si fa a far passare il raffreddore in fretta?

Cosa Fare.
Il riposo assoluto accelera i tempi di guarigione dal raffreddore..
Coprirsi bene prima di uscire di casa con sciarpe e abbigliamento pesante (durante i mesi invernali e nelle stagioni intermedie)..
Evitare sbalzi termici..
Utilizzare umidificatori d'ambiente, utili per porre rimedio alla congestione nasale..

Come si evolve il raffreddore?

Come l'influenza, il raffreddore comune è un'evoluzione autolimitante che di solito regredisce spontaneamente dopo 5-7 giorni. Infine, si evolve di solito, senza complicazioni; con una durata massima di 7-14 giorni.

Quanto dura la fase acuta del raffreddore?

I sintomi generalmente fanno il loro esordio 1-3 giorni dopo l'infezione (tempo d'incubazione) e possono durare da due giorni a due settimane.