Bici da corsa con gomme da sterrato

Dai modelli di bici da strada alle gravel bike, adatte anche alle strade bianche ed ai semplici sterrati, ecco alcuni modelli adatti a salite toste e lunghe percorrenze

Biciclette create per macinare chilometri sull’asfalto, “aggredendo” le salite più impegnative, magari sognando di ripercorrere gli stessi chilometri dei professionisti impegnati nel Giro d’Italia. Dalle bici da corsa, però, sono nate le gravel bike, delle versioni più comode - per geometrie costruttive studiate a tal fine - e polifunzionali. Le gravel, infatti, possono montare pneumatici più larghi e tassellati che permettono di lasciare l’asfalto, inoltrandosi nel mondo delle strade bianche e degli sterrati semplici. Ecco perché le gravel, strizzando l’occhiolino a un pubblico più ampio, sono un fenomeno un rapida espansione.

Vediamo nel dettaglio alcuni modelli di road e gravel bike, con prezzo di listino crescente; una breve lista che include alcuni entry level di celebri marchi italiani. Per tutti, utilizzando il “bonus mobilità”, il prezzo finale - rispetto a quello indicato - si riduce di 500 euro.

1) CANYON

Pensata per il pubblico femminile la Canyon Roadlite Wmn Cf 7.0, fitness bike con telaio in carbonio e peso contenuto a 8,8 chilogrammi, che si caratterizza per il manubrio in alluminio integrato e monta il gruppo Shimano 105 a 11 velocità. Prezzo consigliato di 1.599 euro. ( Qui alcuni consigli pratici per scegliere la bicicletta più adatta alle proprie esigenze ).

2) BIANCHI

Il modello d’ingresso nella famiglia delle road bike di Bianchi, la Sprint, icona degli appassionati anche per via della classica colorazione celeste. Telaio e forcella in carbonio monoscocca, geometria racing, possibilità di montare freni tradizionali oppure a disco; la geometria del telaio consente di utilizzare pneumatici di sezione più ampia, fino alla misura 700x32. Prezzo da 2.099 euro.

3) COLNAGO

La bici da strada con telaio in carbonio monoscocca entry level di Colnago è la Clx, con un’ampia gamma di colori dal bianco al nero al grigio con dettagli a contrasto. Di serie è allestita con freni tradizionali, forcella in fibra di carbonio, forcellini in alluminio, gruppo Shimano Ultegra Mix e ruote Fulcrum 700 Db. Prezzo da 2.690 euro.

4) CINELLI

Un marchio iconico del made in Italy, Cinelli, sinonimo d’alta gamma e legato a doppio filo al mondo dei cicloviaggiatori presenta Nemo, la gravel bike ideale per strade bianche e sterrati, con telaio in acciaio (Columbus), montaggio Shimano Ultegra o Sram Rival 1x. Il prezzo è da 3.503 euro.

5) SCOTT

Solo 7,9 chilogrammi di peso per la nuova Scott Addict RC 20, dal design minimalista grazie ai cavi interamente integrati nel telaio realizzato in carbonio, manubrio integrato, cambio elettronico Sram a 24 velocità, freni a disco. A 4.799 euro.

6) TREK

L’alto di gamma in casa Trek nel settore delle gravel muscolari, il modello Checkpoint SL7, dotato di trasmissione elettronica wireless Sram 1x12 e freni a disco. Ruote in carbonio con pneumatici maggiorati per un maggior comfort su strade bianche e sterrati. La tecnologia IsoSpeed, un disaccoppiatore posteriore che smorza le sollecitazioni trasmesse quando si pedala su fondi irregolari, un valido alleato in termini di comodità in sella. Prezzo 5.649 euro.

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27 giugno 2020 (modifica il 27 giugno 2020 | 11:17)

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Bici da corsa con gomme da sterrato

Eroica e strade bianche. I corridori la odiavano, ora la amano. Il pubblico apprezza.

6 mar 2021 – Come una piccola Roubaix, o forse peggio. La classica Strade Bianche è ormai diventata un appuntamento fisso del calendario internazionale e viene affrontata dalle squadre e dai meccanici come la più classica delle Classiche: quella che, oltre ai corridori, mette a dura prova anche le biciclette visto che le strade bianche del senese non sono solo sterrati battuti, ma spesso presentano rugosità e scalini che sollecitano pesantemente le biciclette.

Se con i telai si è arrivati alla quasi perfezione in termini di assorbimento delle vibrazioni, almeno per quanto possa fare una struttura con una forma obbligata, nelle linee guida, ma con un materiale, come la fibra di carbonio che permette ottimizzazioni mirate delle risposte meccaniche.

Ma resta il problema ruote, gomme soprattutto.
Le ruote possono essere di varia tipologia, i corridori tendono all’alto profilo anche quando sarebbe sconsigliato dalle leggi della fisica, soprattutto.

E per le gomme?

La questione è dibattuta proprio in questo periodo. I produttori stanno spingendo sempre di più verso l’utilizzo dei copertoncini al posto dei tubolari. Copertoncini tubeless, ma anche con camera d’aria, come abbiamo visto nella scelta, controcorrente, di chi utilizza materiale Specialized.

Però, si sa, in queste gare il rischio foratura è decisamente elevato. Tanto più che nelle strade sterrate, solitamente strette, l’assistenza da parte delle ammiraglie diventa difficoltosa, rischiando di far perdere minuti preziosi ai corridori.

Soluzione Tubolight

Chi utilizza copertoncini tubeless sta andando sempre più verso soluzioni che permettano alla gomma di non andare completamente a terra in caso di foratura. Una molto interessante è quella di Tubolight. Si tratta di una soluzione molto conosciuta per quanto riguarda il fuoristrada, decisamente meno nella bicicletta da corsa.

Bici da corsa con gomme da sterrato

La scorta di Tubolight nel camion di servizio della Qhubeka

Bici da corsa con gomme da sterrato

Ruote pronte da montare

Tubolight alle Strade Bianche 2021 supporta i team con coperture Goodyear e le coperture stradali che partono dalla misura 25 (e con canale del cerchio da almeno 16 millimetri).
È probabile, anzi, che si vada su dimensioni di gomme e cerchi più abbondanti vista la particolarità della corsa degli sterrati senesi.

Puntare sullo sterrato o sull’asfalto?

Anche nelle Strade Bianche così come alla Parigi Roubaix, la scelta delle coperture e delle ruote è fatta considerando la totalità del percorso. È vero che nei tratti di sterrato, in questo caso, si potrà fare la differenza, ma c’è anche tantissimo asfalto. Su 184 chilometri totali di gara, saranno 63 quelli di strada bianca e i corridori molto spesso sono disposti a sacrificare qualcosa nello sterrato per privilegiare il rendimento della bicicletta sullo sterrato. Per questo motivo a volte si vedono soluzioni anche non ideali per i percorsi non asfaltato.

Molta attenzione dovrà essere rivolta anche alla pressione di gonfiaggio.
Poi ci sarà da divertirsi. La Classica più a sud d’Europa è già uno degli appuntamenti più importanti e prestigiosi della stagione.

Redazione Cyclinside

Bici da corsa con gomme da sterrato

Quale bici per strada e sterrato?

Le bici gravel non hanno una forcella ammortizzata o un ammortizzatore. Sono "rigide", il che le rende super efficienti per lunghe pedalate su ghiaia e strade sterrate.

A cosa serve la bici Gravel?

Ci aiuta il vocabolario: gravel è un sostantivo che in inglese sta per “ghiaia”, “terriccio”, perché le gravel-bike sono bici destinate a percorrere principalmente fondi ghiaiosi e strade sterrate, ancora meglio se strade bianche con il fondo compatto oppure tracciati non asfaltati ma non troppo accidentati.

Quanto spendere per una gravel?

I modelli di bicicletta gravel sono diversi e la fascia di prezzo si attesta dai 5599€ della Addict Gravel 10 ai 1299€ della Speedster Gravel 40.

Come deve essere una bici Gravel?

Una bici gravel infatti prevede un assetto più eretto e meno aerodinamico del ciclista, privilegiando la stabilità e il comfort in sella. Obiettivo di una gravel bike infatti è macinare parecchi chilometri al giorno, alternando tratti di asfalto, strade bianche e trail poco impegnativi.