Intervento cambio sessualità da femmina a maschio

Intervento cambio sessualità da femmina a maschio

BARI -  La notizia è di ieri: una sentenza della Corte di Cassazione ha sancito che non sarà più obbligatorio per un transessuale “sterilizzarsi” per poter cambiare il proprio sesso anagrafico. Secondo la legge 164 del 1982 infatti, una persona che decideva di cambiare sesso non poteva ottenere la modifica dei propri documenti senza prima aver rimosso il proprio originario organo sessuale.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Da ora in poi quindi potrebbe essere più facile riuscire a trasformare i propri dati identificativi: non ci sarà bisogno di operazioni chirurgiche, ma solo di un trattamento a base di ormoni. Proprio ciò a cui si è sottoposto “A.”, 25enne transessuale della provincia di Bari (che vuole rimanere anonimo) e che è ormai prossimo a vedersi riconosciuto il cambio di genere da donna a uomo.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Tecnicamente un transgender "Ftm” (female to male, da donna a uomo), ha iniziato il suo percorso di transizione presso il “day hospital identità di genere” del Policlinico di Bari e ha aperto assieme ad altri quattro transessuali anche un canale youtube (VoloVersoLaVita2012) atto a supportare chi si trova a dover compiere questo passaggio.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Abbiamo quindi intervistato “A.”, per capire concretamente quali sono le terapie e l’iter previsti in questi casi e i motivi che spingono una donna a diventare uomo (nella foto Chaz Bono, il figlio della cantante Cher, prima e dopo il cambio di sesso)

Perché una donna decide di diventare uomo?

Perché, come è avvenuto nel mio caso, a volte si nasce maschi in un corpo da femmine. E non c’entra nulla (o non solo) con l’orientamento sessuale. Una lesbica è una donna a cui piacciono altre donne come lei, un maschio transessuale è invece colui che è nato in un corpo di femmina che però non riconosce come il suo. È l’identità che non combacia. Per esempio quando ero piccolo (“A” si definisce al maschile, nonostante i suoi dati anagrafici siano ancora al femminile ndr), preferivo giocare con i maschietti piuttosto che con le femminucce e dagli 8 anni in poi ho smesso di indossare delle gonne, perché non le sentivo mie e mi facevano sentire un “verme”. Chiaramente poi ero attratto dalle ragazzine, mentre i maschi mi facevano ribrezzo.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Quando hai deciso di “transitare” verso l’altro sesso?

Ho preso la decisione intorno ai 22 anni, dopo aver scoperto l’esistenza a Bari del “day hospital identità di genere”. Lì ho intrapreso un percorso di psicoterapia che è durato un anno e mezzo. I primi incontri, a cadenza settimanale, si incentravano sul capire perché ero lì e assieme agli psicologi abbiamo ripercorso la mia vita. Da queste sedute è emerso chiaramente che sarei stato pronto per il “passaggio”. Così la relazione degli psicoterapeuti è stata consegnata all’endocrinologo che, in concomitanza con un ginecologo, ha elaborato la terapia ormonale.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

In che cosa consiste la terapia?

Fondamentalmente in iniezioni di testosterone, l’ormone presente soprattutto nell’organismo degli uomini, che  è deputato allo sviluppo degli organi sessuali e dei caratteri sessuali secondari, come la barba, la distribuzione dei peli, il timbro della voce e la muscolatura. Ho iniziato la terapia nel novembre 2013 e non finirò mai, visto che lo dovrò assumere per tutta la vita poiché il mio corpo non produrrà mai abbastanza testosterone. Nel frattempo la mia pelle ha iniziato a diventare grassa e unta, con presenza di acne. Anche l’odore del mio corpo è mutato: sudo e “puzzo” di più. Ha iniziato ad abbassarsi il tono della mia voce e anche i lineamenti del viso si sono fatti più marcati. Sto vedendo crescere sempre più peli sulla pancia e sulle cosce ed è spuntata la prima, timida, barba. Il ciclo mestruale è ormai scomparso da un anno abbondante.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.


Quindi di fatto ora sei un uomo. Grazie alla sentenza della Corte di Cassazione dovresti avere le carte in regola per ottenere questo “riconoscimento” anche dallo Stato Italiano. Mentre fino ad oggi c’era bisogno della “sterilizzazione”: in che cosa consisteva?

Nell’isterectomia, cioè l’asportazione di utero e ovaie (mentre nell’uomo venivano tolti i testicoli). Mentre ora potrebbe essere possibile mantenere il proprio originario organo sessuale in aggiunta al “nuovo”.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

In che senso il “nuovo”?

Sì perché con l’assunzione di testosterone si realizza l’allungamento e il rigonfiamento del clitoride, che diventa a tutti gli effetti un “micro pene”, che è solo “trattenuto” dalle labbra vaginali. Per questo è necessario un intervento di metoidioplastica, che consiste nel liberare il clitoride dai tessuti in eccesso e nell’allungamento dell’uretra per urinare in piedi.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Ma è un pene che “funziona”?

Reagisce all’eccitamento, anche se ovviamente non essendoci i testicoli non c’è produzione di liquido seminale. A ognuno il “pene” si sviluppa in maniera diversa, può però arrivare anche a una lunghezza di 5-6 centimetri, che con la metoidioplastica possono diventare 7-8. Poi c’è chi decide anche di sottoporsi a un intervento di falloplastica: praticamente viene “costruito” un pene togliendo i lembi di tessuto dall’avambraccio o dall’addome. Vengono arrotolati in modo da ottenere una forma fallica. Ma questo tipo di intervento è un po’ una forzatura: lascia delle cicatrici permanenti e il risultato può essere deludente, visto che dicono che il “finto fallo” sia meno erogeno rispetto al naturale micropene.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Però che senso ha continuare a mantenere due organi sessuali diversi?

Nessuno, infatti io penso che prima o poi ricorrerò alla sterilizzazione. Però è giusto poter vedersi riconosciuto il cambio di sesso legalmente, a prescindere da qualsiasi operazione chirurgica. Io mi toglierò utero e ovaie perché rappresentano organi “morti”: non mi servono a nulla e del resto come detto non ho neanche più il ciclo mestruale. Oltretutto gli estrogeni prodotti dagli organi femminili vanno a cozzare con il testosterone che mi inietto e rallentano il processo di virilizzazione.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Come ti senti ora?

Meglio, molto meglio. Finalmente adesso mi sento pronto ad affrontare il futuro, dopo essermi sentito per anni svantaggiato rispetto agli altri ragazzi. Sono felice di essere quello che sono.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Qui il canale youtube “VoloVersoLaVita2012”.

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Quanto costa l'operazione per diventare uomo?

In Italia, il costo di un'operazione di metoidioplastica può costare circa 13.000 euro in una clinica privata. Mentre il Tailandia può costare circa 6.000 euro. In genere, i costi delle operazioni oscillano tra i 20.000 e i 40.000 euro.

Quanto dura operazione cambio sesso?

L'intervento dura in media da 4 a 5 ore e si tratta di una chirurgia molto complicata che richiede grandi conoscenze tecniche da parte del chirurgo. Generalmente viene effettuata in anestesia generale, ma su scelta dell'anestesista può essere effettuata anche con un'epidurale.