La migliore frittura di pesce a roma

I migliori ristoranti di pesce a Roma. Che sia ristorante o pescheria con cucina, quando si parla di pesce la parola d’ordine è freschezza. Ecco quindi la nostra lista (in ordine sparso) di indirizzi da provare, per tutte le tasche. Ci sono i locali storici, che offrono proposte tradizionali ma sempre valide e gustose, c’è chi ha studiato un menu dove si sente l’influenza regionale, chi punta tutto sui crudi, e chi negli anni ha ampliato il format aggiungendo alla già presente pescheria anche il bistrot. Insomma, la scelta non manca. C’è solo da sedersi a tavola e assaporare i prodotti del mare. 
NB: Nell’articolo abbiamo inserito solo i ristoranti di pesce a Roma. 

Leggi anche: Dove mangiare a Fiumicino

Leggi anche: Dove mangiare a Ostia 

Leggi anche: Dove mangiare a Santa Severa e Santa Marinella

Acquasanta – Testaccio

Acquasanta (che recentemente ha bissato con Terramadre a Nettuno) apre nel 2019 nel rione Testaccio (qui il nostro articolo). Come suggerisce il nome, Acquasanta mette al centro l’acqua e lo fa attraverso la filiera corta dei prodotti ittci, ma anche vegetali. Cinquanta coperti, cucina a vista e ampie vetrate in un ambiente industriale. Dalla mente e dalle mani dello chef Enrico Camponeschi escono piatti come Ceviche di ombrina, mais tostato, cipolla marinata e yuzu (18 euro) e rombo scottato, cannolo di verza e patate, arancia e  miele (24 euro). Acquasanta mantiene la stessa fede anche nel bere attraverso i piccoli produttori italiani e i vini naturali.

Acquasanta. Via Aldo Manuzio 28, Roma. Tel. 06 45550020. Sito. Facebook. Instagram 

Dogma – Re di Roma

Foto di Andrea Di Lorenzo

Da febbraio 2022, Dogma (ve lo abbiamo raccontato qui) è il nuovo ristorante della coppia, anche nella vita, composta da Alessandra Serramondi e Gabriele Di Lecce (classe ’95 e ’94), che dopo essersi conosciuti al Tino da Lele Usai, e dopo diverse esperienze maturate, hanno deciso di aprire un posto tutto loro. La proposta è ben precisa: protagonista è il pesce, mentre il metodo di cottura intorno al quale gira tutto è la brace. “Il filo conduttore di tutti i miei piatti è il passaggio sulla brace, ma anche la grande attenzione alle materie prime e alla loro trasformazione”, spiega Gabriele, che oltre al pesce non dimentica di valorizzare tutti gli altri elementi: le verdure sono laziali e arrivano dall’orto di famiglia a Maccarese, la pasta e il pane, invece, sono fatti in casacon farine siciliane macinate al momento nel mulino della cucina.

Dogma. Piazza Zama 34, Roma. Tel. 06 86679819. Sito. Facebook. Instagram

Pirò osteria di pesce – Centro 

Pirò apre in un palazzo storico a pochi passi da piazza Navona. Il progetto è firmato dalla famiglia Pirola, storica proprietaria della Taverna Trilussa di Trastevere. Pesce, rigorosamente proveniente dal Tirreno italiano, ambiente raffinato e banco con il pescato dove si può cenare. Dalla cucina, a vista arrivano spaghetti rosati aglio olio e peperoncino dolce con battuta di gambero rosso di Marzara del Vallo (24 euro), tataki di tonno alla pizzaiola (26 euro) e merluzzo nero con funghi porcini, gambero rosso e agretti (45 euro). La carta dei vini è disponibile anche sul sito web e al momento della prenotazione è possibile scegliere il vino che si preferisce.

Pirò osteria di pesce. Vicolo della Cancelleria 36, Roma. Tel. 06 68803140. Sito. Facebook. Instagram 

Barra pescheria con cucina – Vescovio

Barra sbarca a Roma nel 2018 con la sua seconda sede dopo quella di Monterotondo. Protagonista del nome e della sala interna è la barra, ovvero il bancone spagnolo. Il progetto è di Simone Giacomoni, veterano del mondo ittico che propone un pescato a Km0. A disposizione del cliente sul banco ci sono anche le ricette per cimentarsi a casa con il menu. E per chi decide di assaggiarlo in loco? Le proposte sono sia in versione regular che mini, perché “chi l’ha detto che non esistono le mezze porzioni?”. In carta, che cambi spesso, possiamo trovare le tartare del giorno (7 la mini porzione e 14 euro la regular) e le trofie spigola e limone (9 euro mini e 16 regular). Per quanto riguarda il beverage, oltre alla carta dei vini, ci sono anche gintoneria fai da te e selezione di distillati.

Barra. Piazza Vescovio 14. Roma. Tel. 06 86216910. Sito. Facebook. Instagram 

Megliofresco – Boccea e Vigna Clara 

Megliofresco è la storica pescheria e bistrot di Boccea a Roma dove il pesce viene scelto in base alla sostenibilità del prodotto. Pescheria, appunto, e bistrò per assaggiare le ostriche, i crudi o i piatti caldi direttamente ai tavoli interni o nel dehors della seconda sede di Vigna Clara. In lavagna i piatti del giorno, mentre dal menu, sempre in base alla disponibilità, troviamo piatti come spigola in guazzetto o bruschetta con le vongole e crudi.

Megliofresco. Via di Boccea 350A. Roma. Tel. 06 6635411 / Via Pompeo Neri 42, Roma. Tel. 06 39744119. Sito. Facebook. Instagram 

Il Pescatorio – Monteverde 

Foto di Andrea Di Lorenzo

Nel 2020 il format del Pescatorio, affidabile indirizzo a Monteverde, si amplia aggiungendo alla pescheria anche il bistrot-champagneria. Dalla gastronomia è possibile acquistare e portar via piatti pronti o da finire di cucinare a casa, ma è attivo anche il delivery con consegne su quasi tutta Roma. Oltre alla vendita al dettaglio di prodotti tipici regionali come olii, vini e conserve, il Pescatorio propone un menu che cambia in base alla disponibilità del pescato. Tra le novità il carpaccio di orata alla siciliana e guazzetto di San Marzano, datterino giallo e chips al peperone crusco (az.da Gliubizzi). Ci si può sistemare sia nella sala interna che nella terrazza, è consigliata la prenotazione.

Il Pescatorio. Via Virginia Agnelli 91-93, Roma. Tel. 06 64494787. Sito. Facebook. Instagram 

Ristorante Livello1 – Eur

Livello1 è il primo ristorante di pesce con annessa pescheria del quartiere Eur. Ambiente elegante e raffinato, con colori che ricordano il mare. In cucina, completamente a vista, lo chef Mirko Di Mattia lavora e impiatta il pesce proveniente dal litorale romano. Per chi volesse provare vari piatti del menu, c’è la degustazione “Vi porto al mare” con quattro portate scelte dallo chef (70 euro), oppure tre assaggi di antipasti tre cotti e tre crudi (50 euro). Vi segnaliamo le pappardelle, burro acido, funghi cardoncelli, mandorle e crostacei (25 euro) e la Coda di Rospo, patate e fondo di mare alla cacciatora (26 euro).

Ristorante Livello1. Via Duccio di Buoninsegna 25, Roma. Tel. 06 5033999. Sito. Facebook. Instagram 

IlSanLorenzo – Regola 

Il SanLorenzo, costruito sulle fondamenta del Teatro di Pompeo, è un locale fatto di storia e arte. Protagonista indiscusso è il pesce proveniente da Ponza esposto sul banco in marmo che precede la cucina a vista. Da Il SanLorenzo si può cenare sul tavolo sociale oppure direttamente accanto ai vini grazie ai quattro coperti presenti in cantina. Prezzi elevati ma una grande attenzione per i dettagli, come la selezione di acque o di pane (4 euro). Si inizia con la degustazione Interpretazione di crudi (90 euro). Dal banco del pescato: ostriche (selezione Jean-Jacques Cadoret, 7 euro) e ricci di mare (3 euro). Mentre tra i piatti che escono dalla cucina ci sono barattolo in mare insalata di pesci, crostacei al vapore e molluschi con maionese di sedano (32 euro) e spaghetti di farro con acciughe di Ponza briciole di pane e peperoni alla cenere (26 euro).

IlSanlorenzo. Via dei Chiavari 4-5, Roma. Tel. 06 68 65097. Sito. Facebook. Instagram 

Chinappi – Porta Pia

Chinappi è un storia fatta di passione per il mare, di abbinamenti cibo-vino e di cucina. L’avventura di Stefano Chinappi inizia a Formia, dove c’è la prima sede, per poi arrivare a Porta Pia insieme alla moglie Elena. Il pescato è quindi un affare di famiglia: Stefano compra giornalmente il pesce all’asta di Formia dal marito della sorella. Ambiente classico e tovaglie bianche fanno da cornice a un menu anche per gli indecisi, con tre degustazioni dai titoli simpatici: il più richiesto dai romani (4 portate 50 euro), il menu di Stefano secondo la tradizione Chinappi (7 portate 80 euro) e quello a sorpresa dove occorre fidarsi (100 euro).

Chinappi. Via Augusto Valenziani, 19. Roma. Tel. 06 4819005. Sito. Facebook. Instagram 

Osteria Marè – Salario

Osteria Marè è il progetto del giovane romano Lorenzo Cirino. L’obiettivo? Quello di permettere a tutti (e a tutte le tasche) di assaggiare pesce di qualità e materie prime selezionate. Il format e l’ambiente rispecchiano lo staff: giovane e fresco. Dalla porta di ingresso si intravedo il bancone del pescato, i colori pastello ispirati al mare e le linee semplici. In cucina lo chef Pietro Altavilla di origine siciliana, la cui influenza ritroviamo in alcuni dei piatti, e il romano Ivano Bonanni. La posizione strategica di Osteria Marè ha ispirato il business lunch consultabile giornalmente attraverso i social (da 1 a 3 portate dagli 8 ai 15 euro). Mentre dal menu della cena arrivano crudi e carpacci misti (16 e 15 euro), tonnarelli cacio e pepe con battuta di gambero rosso (18 euro) ma anche burger di pesce come quello di polpo con provola dolce e cicoria ripassata (13 euro).

Osteria Marè. Viale Regina Margherita, 225. Roma. Tel.06 8540263. Sito. Facebook. Instagram 

Il Tempio di Iside – Esquilino

Il Tempio di Iside, a pochi passi dal Colosseo, è di proprietà di Francesco Tripodi, aperto ormai da molti anni e riferimento per i romani. Il locale internamente è spazioso, con un servizio allegro e le pareti volutamente lasciate grezze, in mattoni. Ai tavoli tovaglie bianche, plateau e glacette di rame. È Francesco a garantire la qualità del pescato recandosi all’asta giornalmente. Il menu ha una fascia di prezzo medio-alta, tra le proposte: fusilli con i gamberi (16 euro) e tagliata di tonno (20 euro). Il dehors ospita 36 coperti che però non risentono della confusione dell’adiacente via Labicana. È consigliata la prenotazione.

Il Tempio di Iside. Via Pietro Verri 11. Roma. Tel. 06 7004741. Sito

Sor Duilio – Pietralata e Trieste

Sor Duilio è una pescheria ma anche un’osteria dove si può assaggiare in loco il pescato facendosi ispirare e consigliare. Le proposte per i primi sono due e cambiano giornalmente. Per quanto riguarda i secondi piatti si può sceglie il pesce direttamente dal banco e la cottura che si desidera. In menu crudi, tartare e ovviamente anche piatti cucinati sempre secondo disponibilità del pescato, tra questi: moscardini alla Luciana (12 euro) e sogliola alla mugnaia (20 euro). Per concludere diverse tipologie di tartufo (5 euro) e i dolci dello chef (6-7 euro). In entrambe le sedi il claim è: “si mangia quello che porta il mare”.

Pescheria Sor Duilio. Via Cave di Pietralata 44, Roma. Tel. 06 41787439 / Via Agri 9, Roma. Sito. Facebook. Instagram

La Santeria di Mare – Pigneto

Foto di Alberto Blasetti

La Santeria di Mare nasce dall’idea di Gioia di Paolo e Alessandro Cignetti nel quartiere Pigneto, proprio accanto al primo locale La Santeria pizzicheria-bistrot. Il secondo indirizzo di Santeria, quindi, è dedicato al mare e propone una rivisitazione della cucina mediterranea di pesce. Gli interni sono in stile coloniale, curati personalmente da Gioia. Il banco delle ostriche è visibile dalle vetrate mentre la sorpresa è il giardino esterno. Si inizia con l’aperitivo (dalle 18.30 tutti i giorni) con tapas, vini naturali, champagne, crudi e ostriche di diversa provenienza. Si continua con la cena tra Amatriciana di mare (15 euro) e tataki di tonno rosso del Mediterraneo (18 euro). Non mancano in carta fritture (16 euro), salumi di mare (15 euro) e pescato del giorno, proveniente da Terracina, al forno con patate o al guazzetto (7 euro l’etto).

La Santeria di Mare. Via del Pigneto 213, Roma. Tel. 06 64801606. Sito. Facebook. Instagram 

Per Me Giulio Terrinoni – Centro

Per Me è il ristorante dello chef stellato Giulio Terrinoni che ha scelto di creare un locale incentrato sulla materia prima e sul cliente, e dove il pesce è il grande protagonista del menu (anche se possiamo trovare due-tre piatti di carne). L’ambiente è elegante e curato nei minimi dettagli: dalla sala interna al dehors, con la suggestiva parete di piante rampicanti all’ingresso. Il menu di Giulio Terrinoni strizza l’occhio al pescato selvaggio. Per permettere al cliente di entrare nella filosofia troviamo tre proposte degustazione:Primi Passi, cinque piatti iconici dello chef (95 euro); Testa, Mani, Cuore (10 piatti, 140 euro); Think Green, quattro piatti vegetariani seguendo le stagioni (85 euro). Se si preferisce scegliere alla carta consigliamo seppioline arrosto bagna cauda, ricci di mare e puntarelle (28 euro), ravioli di broccoletti, alici e tartufo (30 euro) e zuppa di pesce (45 euro).

Per Me Giulio Terrinoni. Vicolo del Malpasso 9, Roma. Tel. 06 6877365. Sito. Facebook. Instagram 

Sughero – Parioli

Sughero prende vita nel 2016 dalla passione per la ristorazione di Lavinia De Santis e Daniele Mangiaracina in una location curata e un servizio attento. In sala Lavinia si aggira tra i 26 coperti interni. Mentre in cucina Daniele suggerisce le degustazioni da quattro a sei portate dello chef (dai 35 ai 60 euro). Per chi vuole lanciarsi nella scelta dei piatti dal menu: zuppa di latte di cocco e curry con calamari e polpo grigliati e gamberi rossi di Mazara del Vallo serviti crudi (15 euro), fettuccine alla rapa rossa con cannolicchi e erba cipollina (16 euro) e ricciola con crema di zucca e radicchio brasato (23 euro). In quanto a tentazioni da provare la sfoglia di cannolo siciliano con ricotta, cioccolato e pistacchio (7 euro). La carta dei vini è ampia e per tutte le tasche.

Sughero. Via Eleonora Duse 1e, Roma. Tel. 06 80687178. Sito. Facebook. Instagram 

Trattoria del Pesce – Monteverde

Il nome trattoria non inganni, questo è un vero ristorante di qualità. I piatti sono serviti con cura e c’è una grande attenzione ai dettagli e alle materie prime. Molto ampia la scelta di antipasti, tra cotti e soprattutto crudi (il pescato arriva dall’Argentario). Tra i primi (la pasta è fatta in casa) segnaliamo lo Scialatiello, trafilato al bronzo, con pesce bianco, agrumi e pistacchio (18 euro) e il Cavatiello, trafilato al bronzo, allo scoglio con pomodorino fresco (16 euro). Tra i secondi frittura di mare (18 euro), Calamaro farcito con patate, zenzero, porro e olive taggiasche su riduzione di salsa di crostacei e pane aromatizzato alle erbe aromatiche (20 euro) e pescato in diverse varianti: in casseruola capperi e limone, in casseruola agli agrumi, al forno all’acquapazza, al sale, alla brace.

Trattoria del Pesce. Via Folco Portinari 27, Roma. Tel. 06 95945393. Sito. Facebook. Instagram 

[Foto copertina La Santeria di Mare – Alberto Blasetti]

I migliori ristoranti di pesce a Roma

Quale pesce scegliere per una buona frittura?

La frittura viene definita mista perché, tendenzialmente, ci si può inserire di tutto. Preferibilmente, tuttavia, il fritto misto comprende pesci come triglie, calamari, alici, gamberetti, merluzzetti, sogliole e moscardini.

Quanto costa un kg di frittura di pesce?

Ciao Andrea il fritto misto costa 30€ al kg, per esempio due porzioni sono circa 11/12 euro, ma tutto dipende...

Qual è il miglior olio per friggere il pesce?

Posto che molti utilizzano l'olio extravergine di oliva per la frittura e che il sapore che il pesce assume usando questo olio è particolarmente interessante e peculiare, la soluzione migliore è usare olio di semi (girasole in special modo) che resta più leggero e, come nel caso della farina, meno pesante dell' ...

Quanto costa in media una frittura di pesce?

Buongiorno, una fritto misto (tutto pesce no verdure) da noi costa 10 euro ed è sui 350 grammi. oltre un anno fa. La nostra frittura costa 10 euro.

Toplist

L'ultimo post

Tag