Perchè i gatti fanno la pipi fuori dalla lettiera

Ambulatorio veterinario Ricossa

Perchè i gatti fanno la pipi fuori dalla lettiera

PARASSITI ESTERNI E ANTIPULCI

Autore: e7002c27_user 16 mar, 2021

CHI SONO I PARASSITI ESTERNI? Esistono diversi parassiti esterni che possono affliggere i nostri animali. Ci sono le pulci , insetti di 1-4 mm che possono fare lunghi salti; si nutrono del sangue di cani e gatti e possono infestare la casa. Ci sono le zecche , lunghe 1-3 mm fino a 1 cm dopo il pasto, si nutrono di sangue. E ci sono le zanzare e i pappataci (o flebotomi) insetti che succhiano il sangue e diffondono germi e malattie. QUANDO SONO ATTIVI? Ci sono parassiti presenti tutto l'anno come le pulci. E altri presenti dalla fine dell'inverno a fine autunno come le zecche. Zanzare e flebotomi sono invece attivi da aprile ad ottobre , soprattutto nelle ore serali/notturne. DOVE SI TROVANO? Questi parassiti sono ormai presenti in tutta Italia. Anche i flebotomi, a causa del cambiamento climatico, hanno colonizzato varie aree del Nord Italia COME MAI SONO PERICOLOSI? Vediamo quali sono i principali problemi causati dai vari parassiti. Le pulci : infiammazione e prurito, dermatite allergica negli animali sensibili, trasmissione di vermi intestinali e batteri, nelle infestazioni gravi possono dare anemia e abbattimento. Le zecche : infiammazione locale, anemia nelle infestazioni gravi, trasmissione di malattie pericolose (Ehrlichiosi, Babesiosi, Anaplasmosi, Borreliosi, ecc.). Le zanzare : prurito, reazioni allergiche negli animali sensibili, trasmissione di malattie (in particolare la filariosi ). I flebotomi : prurito, reazioni allergiche negli animali sensibili, trasmissione della leishmaniosi (leggi il nostro articolo sulla leishmaniosi). COME DIFENDERE IL MIO CANE O IL MIO GATTO? Onde evitare i danni dovuti a questi parassiti, è importante effettuare dei trattamenti preventivi . Questi trattamenti preventivi consistono nell'applicazione di antiparassitari . Il trattamento deve essere continuativo per tutto l'anno . Gli antiparassitari esistono in diverse forme, alcuni sono di libera vendita, altri devono essere ricettati. Non tutti sono uguali, alcuni sono repellenti (tengono lontano il parassita) mentre altri sono parassiticidi (eliminano il parassita quando questo entra in contatto con l'animale). Di solito le formulazioni spot-on o in collare hanno sia un effetto repellente che parassiticida; i collari hanno spesso una durata superiore. Per queste tipologie di antiparassitario è consigliabile non lavare l'animale nei 3 giorni precedenti e successivi all'applicazione. Infatti questi prodotti si distribuiscono nello strato lipidico della cute, che viene "danneggiato" dal bagnetto col sapone. Esistono poi antiparassitari in compressa che agiscono solo dopo che il parassita punge l'animale. In questo caso va fatta attenzione alle tempistiche con cui agiscono, l'ideale è che uccidano il parassita prima che possa trasmettere malattie. I prodotti spray hanno spesso una durata breve ma a volte sono gli unici applicabili sui cuccioli di pochi giorni e di peso inferiore al kg. Per scegliere il prodotto giusto rivolgiti al tuo Medico Veterinario. ANCHE I GATTI CHE NON ESCONO VANNO TRATTATI? Il consiglio è di trattare anche loro con un antiparassitario. Tu stesso e/o eventuali cani conviventi, ad esempio, potete portare in casa le pulci. CI SONO PRECAUZIONI PER IL LORO UTILIZZO? Sì, ti diamo alcuni raccomandazioni. Numero 1 : non applicare antipulci per cani ai gatti, i felini possono rimanere intossicati dai piretroidi contenuti nei prodotti per cani! Numero 2 : prima di applicare un antipulci leggi il foglietto illustrativo e verifica che il tuo animale abbia peso ed età giusti! Numero 3 : alcuni animali possono manifestare reazioni avverse all'antiparassitario (prurito, arrossamento, gonfiore, vomito, ecc.), in questo caso contatta immediatamente il veterinario!

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AIUTO, IL MIO CANE è STATO PUNTO

Autore: e7002c27_user 07 mar, 2021

La primavera è alle porte! Con la bella stagione iniziano a comparire api e vespe. Questi piccoli insetti, se disturbati, possono pungere il cane. Dove viene più facilmente punto il cane? I cani vengono frequentemente punti sul muso. Spesso infatti mettono il muso in cespugli o nell'erba disturbando api e vespe. Ci sono differenze tra api e vespe? Sì. Il pungiglione delle api è acuminato e seghettato. Quando l’ape punge il pungiglione rimane conficcato e l’ape muore La vespa invece ha un pungiglione liscio che di solito causa più dolore Inoltre la vespa non muore dopo aver punto e se provocata può pungere più volte. Quali sintomi può provocare nel cane? Di solito i sintomi solo limitati alla zona i nteressata. Essi sono: gonfiore, rossore, dolore circoscritti alla puntura e alla zona subito attorno ad essa. Il cane potrebbe lamentarsi in maniera importante con guaiti e leccandosi o mordendosi la parte anche in questi casi; molto dipende dalla sensibilità del singolo individuo al dolore. In alcuni cani possono manifestare reazioni allergiche. In questo caso si possono manifestare difficoltà respiratorie, gonfiore che si espande a intere parti del corpo, stanchezza. Complicazioni possono manifestarsi, per punture multiple di api o vespe, anche in cani non allergici. Cosa fare? In caso di punture multiple o in presenza di sintomi da reazione allergica portare immediatamente l’animale dal più vicino veterinario. Negli altri casi, se presente, si può rimuovere il pungiglione Per farlo è necessario raschiarlo via con le unghie o un pezzo di carta rigida. Evita di usare pinzette o forbicine per rimuoverlo perchè potrebbe fuoriuscire ulteriore veleno dal pungiglione. Sulla puntura è possibile applicare una soluzione di acqua e bicarbonato per ridurre il dolore. Inoltre, sempre per ridurre dolore e gonfiore, applicare del ghiaccio (applicato per 15 minuti con pause di 30 minuti circa). M onitorare l’animale per verificare l’assenza di sintomi allergici. S e il gonfiore persiste per più giorni dopo la puntura, contattare un Medico Veterinario. Ultime raccomandazioni Ricordati che per questa, come per tutte le problematiche sanitarie, è importante che tu mantenga la calma. Se il cane, già molto spaventato e con dolore, ti vede preoccuparti e andare nel panico, aumenterà sicuramente il suo stato di ansia. Molto meglio è sdrammatizzare, esattamente come faresti con un bambino che cade per terra. Fai capire che sei li per aiutarlo e trasmetti serenità. Procedi con le manovre consigliate e torna tranquillamente verso casa.

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AIUTO IL MIO CANE HA LE CONVULSIONI

Autore: e7002c27_user 22 feb, 2021

1. Che cosa è una crisi epilettica I neuroni del cervello sviluppano un'attività eccessiva, disordinata, afinalistica. Spesso la crisi è autolimitante e può avere un’enorme varietà di manifestazioni cliniche dipendenti dalla estensione e dalla localizzazione dell’area cerebrale coinvolta. 2. Tipi di crisi epilettica Una crisi può essere focale, parziale o totale. Spesso le prime due non vengono riconosciute. La terza invece è molto manifesta e il proprietario la riconosce facilmente. Esistono anche le crisi cosiddette a grappolo, sono crisi convulsive che si ripetono nell’arco di 1-24 ore. 3. Cosa fa il cane durante la crisi Il cane ha contrazioni della muscolatura, perde la stazione, fa movimenti di pedalamento, dilata le pupille, può perdere coscienza, ha la mandibola serrata, possibile scialorrea e perdita di urine e feci. 4. Cause di crisi epilettica Le cause possono essere varie: accumulo di tossine, disturbi metabolici, ipossia, ipertermia, intossicazioni (ad es.: teobromina, caffeina, organofosfati, piombo, stricnina), parassiti intestinali, malformazioni del cervello, tumori cerebrali, encefaliti e traumi. Esiste anche una forma comune che si chiama epilessia idiopatica (non si conosce la causa). 5. Cosa NON FARE Quando il proprio cane ha una crisi non bisogna agitarsi, non urlare, non scrollarlo e prenderlo in braccio, non cercare di aprire la bocca per prendere la lingua. 6. Cosa FARE Ricordatevi che le crisi iniziano e finiscono da sole quasi sempre. Il cane va lasciato tranquillo a meno che la crisi non stia durando più di 3 minuti e se ne ripetano più di una nell'arco di un'ora. Cosa fare: mantenere la calma, non toccate o parlate al cane, evitate di fare rumore. Se il cane è su una superficie elevata, mettetelo a terra per evitare che cada. Togliete oggetti contro cui può sbattere involontariamente. Tenete le vostre mani lontane dalla sua bocca. Se ci sono altri animali nella stanza portateli da un'altra parte (potrebbero manifestare preoccupazione o aggressività). Guardate l'orologio per vedere inizio e fine della crisi. Fate un video che servirà poi al veterinario. Chiamate il veterinario quando la crisi finisce. Le crisi convulsive sono un emergenza solo se durano più di 3 minuti o se si verificano crisi a grappolo.

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LE VACCINAZIONI DEL GATTO

24 gen, 2021

I vaccini del gatto sono obbligatori? No, l’unico vaccino obbligatorio per il gatto è il vaccino della rabbia solo per chi viaggia all’estero. I vaccini che vengono normalmente eseguiti si chiamano vaccini core e servono per prevenire alcune patologie del gatto. Per cosa si vaccina? -Herpesvirus: infezione respiratoria, congiuntiviti e stomatiti croniche. Trasmissione per contatto diretto con gatti infetti o portatori; o per contatto indiretto con superfici contaminate dalle loro secrezioni -Calicivirus: infezione respiratoria, congiuntiviti e stomatiti croniche. Trasmissione per contatto diretto con gatti infetti o portatori; o per contatto indiretto con superfici contaminate dalle loro secrezioni -Panleucopenia: vomito e diarrea gravi con febbre. Spesso letale (90-95 % dei casi). La trasmissione avviene per contatto diretto con gatti infetti ma, dato il lungo periodo di sopravvivenza ambientale, più frequentemente l’infezione avviene per contatto con virus presenti nel materiale organico disperso nell’ambiente -Felv: immunosoppressione, anemia e linfoma. Porta morte nel 35% dei casi. La trasmissione avviene attraverso i contatti sociali od il grooming, ma può avvenire anche attraverso le ferite da morso Quando iniziare le vaccinazioni? Il primo vaccino si effettua all'età di 8 settimane. Si prosegue richiamandolo ogni 3-4 settimane fino all'età di 16 settimane. Questo perché nelle prime settimane sono elevati, nel sangue del cucciolo, gli anticorpi materni trasmessi col latte; essi rendono meno efficace il vaccino, scompaiono gradualmente fino ad essere assenti intorno alle 16 settimane. Il vaccino per la FELV viene fatto solo a gatti negativi e che condurranno una vita a rischio (possibile contatto con altri gatti). Verranno fatte due iniezioni a 8 e a 12 settimane. Come si prosegue? Il primo richiamo va eseguito a 1 anno di distanza e successivamente ogni due anni. Per i gatti a rischio (gatti che escono e che entrano in contatto con altri gatti, o gruppi di gatti) il vaccino va richiamato ogni anno. Il vaccino per la FELV può essere richiamato a distanza di un anno e poi ogni 2 anni. Quali effetti collaterali possono avere i vaccini? Come tutti i farmaci anche i vaccini possono avere effetti collaterali. Tra i più comuni ci sono fastidio e prurito nel punto di inoculo, il cane può manifestare febbre e debolezza nelle 24-48 ore successive. In rari casi ci possono essere reazioni anafilattiche al vaccino, queste compaiono solitamente poco dopo l'iniezione. Il veterinario può quindi prontamente agire bloccando la reazione anafilattica Cosa è meglio fare? Dal momento che i rischi di effetti collaterali gravi del vaccino sono minimi rispetto ai rischi legati alle malattie, il consiglio è sempre di vaccinare il cane!

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LE VACCINAZIONI DEL CANE SONO OBBLIGATORIE?

20 gen, 2021

Le vaccinazioni del cane sono obbligatorie? L'unico vaccino obbligatorio è quello della rabbia, ed è obbligatorio solo per chi viaggia all'estero. Gli altri vaccini che vengono eseguiti (i cosiddetti vaccini core), non sono obbligatori per legge, ma sono indispensabili per la salute del cane. Vediamo perché. Quali sono le malattie per cui si vaccina il cane? -Cimurro: sintomi respiratori, gastro-enterici e neurologici gravi. Mortalità dell'80%. Si trasmette per contatto diretto con l'animale infetto -Parvovirosi: gravi gastro-enteriti. Mortalità del 60%. Attraverso le feci, vomito, saliva e urine di animali infetti, materiali e abiti contaminati, lo stesso pelo contaminato, dell’animale eliminatore puo’ veicolare il virus -Adenovirus: epatite o laringotracheite. Può causare la morte nelle forme iparacute. La trasmissione avviene per contatto diretto, attraverso la saliva, feci o urine -Parainfluenza: infezione respiratoria. Il virus si trasmette attraverso il contatto con cani infetti, con le loro ciotole e cucce, nonché mediante tosse e starnuti. -Leptospirosi: batterio che causa gravi danni a fegato e reni. Si trasmette per contatto diretto con urina o sangue infetti (topi e ratti possono diffondere il batterio con le urine). Si trasmette anche all'uomo! A che età si inizia il protocollo di vaccini? Il primo vaccino si effettua all'età di 6-8 settimane. Si prosegue richiamandolo ogni 3-4 settimane fino all'età di 16 settimane. Questo perché nelle prime settimane sono elevati, nel sangue del cucciolo, gli anticorpi materni trasmessi col latte; essi rendono meno efficace il vaccino, scompaiono gradualmente fino ad essere assenti intorno alle 16 settimane. Come si prosegue? Il vaccino va richiamato annualmente Quali effetti collaterali possono avere i vaccini? Come tutti i farmaci anche i vaccini possono avere effetti collaterali. Tra i più comuni ci sono fastidio e prurito nel punto di inoculo, il cane può manifestare febbre e debolezza nelle 24-48 ore successive. In rari casi ci possono essere reazioni anafilattiche al vaccino, queste compaiono solitamente poco dopo l'iniezione. Il veterinario può quindi prontamente agire bloccando la reazione anafilattica Cosa è meglio fare? Dal momento che i rischi di effetti collaterali gravi del vaccino sono minimi rispetto ai rischi legati alle malattie, il consiglio è sempre di vaccinare il cane! Il cane non deve uscire fino ala fine dei vaccini? Su questo argomento ci sono diverse scuole di pensiero. La nostra idea si fonda sulle competenze acquisite, in particolare con la specializzazione in Medicina del Comportamento della Dottoressa Greco Sara. L'isolamento sociale del cucciolo fino alle 16 settimane di vita può avere gravi ripercussioni comportamentali. I consigli sono quindi i seguenti: -Evitare aree cani -Evitare luoghi molto frequentati da cani -Effettuare esperienze di socializzazione ambientale e con l'essere umano -Svolgere incontri con cani sani e vaccinati Esistono diversi percorsi pensati per i cuccioli proprio per effettuare incontri con cani sani ed equilibrati, svolgere esperienze guidate che aiutino il cucciolo a maturare. Noi ne proponiamo uno!

Perchè i gatti fanno la pipi fuori dalla lettiera

IL NOSTRO BLOG

Autore: noreply.site 19 gen, 2021

Abbiamo deciso di lanciarci in questa nuova avventura!

Cosa significa quando il gatto fa la pipì fuori dalla lettiera?

Il gatto maschio, non sterilizzato potrebbe essere portato ad urinare in luoghi inappropriati, come divani, tappeti, letti o pavimenti, per marcare il territorio con la propria urina, carica di feromoni che comunicano agli altri animali la propria dominanza. Infine il felino potrebbe avere dei problemi di salute.

Cosa fare se il gatto fa la pipì in giro?

I gatti che fanno pipì fuori dalla lettiera sono un problema comune a molti proprietari..
Sterilizzazione. ... .
Scoprire la causa dello stress. ... .
Controlla l'ambiente in cui vive. ... .
Mantieni il tuo gatto attivo. ... .
Non perdere la pazienza. ... .
Come calmare il gatto. ... .
Rivolgiti al tuo veterinario..

Come evitare che i gatti facciano la pipì in posti non voluti?

Una volta a casa, prendete le ciotole e riempitele con la naftalina in palline, mettetele a terra all'esterno attorno alla casa nei punti in cui sapete che i gatti si rifugiano a fare pipì. I gatti detestano l'odore della naftalina e quando sentiranno la sua fragranza non si avvicineranno più ai vostri muri.

Perché il gatto ha iniziato a fare pipì in casa?

Spruzzare in casa è segno che il gatto si sente stressato e che ha bisogno di sentirsi più al sicuro, circondando il suo ambiente con il suo stesso odore. Lo spruzzare in casa indica che il tuo gatto si sente minacciato da qualcosa. La causa più frequente è la presenza di altri gatti, o in casa o nel vicinato.