Il lavoratore assicurato è obbligato a dare immediata notizia al proprio datore di lavoro (dirigente o preposto) di qualsiasi infortunio che accada, anche se di lieve entità. Il lavoratore che non adempie a tale obbligo perde il diritto all’indennità economica temporanea per i giorni antecedenti a quello in cui il datore di lavoro ne ha avuto conoscenza. In caso di infortunio sul lavoro di un lavoratore, il datore di lavoro (o il committente) è tenuto ad accompagnare l’infortunato presso il primo vicino ambulatorio INAIL, oppure al più vicino pronto soccorso al fine di sottoporlo a visita medica. Show L’infortunato deve portare con sé il modello INAIL “infortunio: richiesta di visita medica e certificazione”, debitamente compilato e sottoscritto dal datore di lavoro (o dal committente). Il medico che effettua la visita rilascia all’infortunato il certificato medico, attestante la diagnosi e la prognosi, che deve essere consegnato al datore di lavoro (o al committente). Se la prognosi d superiore a 3 giorni, il datore di lavoro deve denunciare l’infortunio:
Per quanto riguarda la denuncia/comunicazione di infortunio che il datore deve trasmettere all’INAIL in caso di infortunio di un proprio dipendente o assimilato, dal 1 luglio 2013 deve essere effettuata solo ed esclusivamente per via telematica mediante la nuova procedura on line e togliendo allo stesso datore di lavoro l’obbligo di inviare contestualmente alla trasmissione della denuncia, il certificato medico. Fino all’entrata a regime della nuova modalità di trasmissione on line della denuncia telematica degli infortuni attraverso il sito dell’INAIL è possibile solo per gli eventi intervenuti ai lavoratori: dei settori: industria, artigianato e servizi e Pubbliche Amministrazioni titolari di specifico rapporto assicurativo con l’Istituto. Mentre il servizio telematico non è ancora attivo per i lavoratori:
La continuazione dell’infortunio deve essere attestata mediante l’invio al datore di lavoro del certificato medico di continuazione inabilità. La guarigione deve essere segnalata utilizzando il certificato medico definitivo. E’ bene ricordare che il datore di lavoro non può ammettere al lavoro il prestatore d’opera che non consegna il certificato di guarigione. I datori di lavoro soggetti all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali gestita dall’INAIL, con riferimento ai propri dipendenti e collaborati; sono tenuti ad effettuare l’autoliquidazione dei premi assicurativi. Per autoliquidazione si intende un insieme di adempimenti che, entro il 16 febbraio di ogni anno, con riferimento all’anno precedente, impone ai datori di lavoro:
L’INAIL, con la circolare del 7 marzo 2016, ha stabilito i limiti mini di retribuzione imponibile giornaliera per il calcolo dei premi assicurativi. Il limite minimo giornaliero rapportato a mese, nell’ipotesi di 26 giorni lavorati mensili per l’anno 2016 (esclusi gli operai agricoli, le erogazioni speciali e le indennità di disponibilità previste nel contratto di lavoro intermittente):
Il minimale di € 47,68 non deve essere adeguato al superiore importo di 1/300 del minimale di rendita (uguale a € 53,98), poiché l’uno prescinde dall’altro. Si riporta di seguito un’estrapolazione della sopraccitata circolare per elencare i limiti mini di retribuzione imponibile giornaliera per il calcolo dei premi assicurativi. Sono esclusi dall’adeguamento al minimale giornaliero:
L’imponibile convenzionale è, stabilito con decreti ministeriali aventi valenza nazionale o provinciale ovvero con legge. Il limite minimo di retribuzione giornaliera è pari, per l’anno 2016, a € 26,49. I limiti minimi di retribuzione giornaliera a cui devono essere adeguate, se inferiori, le retribuzioni convenzionali, sono riportati nella seguente tabella:
Per i lavoratori a domicilio è previsto uno specifico limite minimo di retribuzione giornaliera che varia annualmente in relazione all’aumento dell’indice medio del costo della vita calcolato dall’Istat, pari, quindi, per l’anno 2016 al medesimo importo dell’anno 2015, pari a € 26,49. Per i lavoratori imbarcati su natanti esercenti la pesca marittima sono stabilite retribuzioni convenzionali da valere per il calcolo dei premi assicurativi, sentite le associazioni sindacali nazionali di categoria maggiormente rappresentative e l’autorità marittima.
La base imponibile è costituita dai “compensi effettivamente percepiti”, nel rispetto del minimale e massimale di rendita.
Nel caso di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa di durata non superiore a 30 giorni nel corso dell’anno solare ovvero, nell’ambito dei servizi di cura e assistenza alla persona, non superiore a 240 ore, con lo stesso committente e con un compenso non superiore all’importo di € 5.000 nel medesimo anno, la base imponibile è costituita dai compensi effettivamente percepiti nel rispetto del minimale e massimale di rendita:
Dal 1° luglio 2015, i limiti minimo e massimo dell’imponibile giornaliero (€ 16.195,20 : 300; € 30.076,80 : 300) e mensile (€ 16.195,20 : 12; € 30.076,80 : 12) corrispondono ai seguenti importi:
La base imponibile degli sportivi professionisti è costituita dalla retribuzione effettiva, nel rispetto del minimale e massimale di rendita.
Circa il profilo risarcitorio, si precisa quanto segue:
Quando non viene riconosciuto l'infortunio sul lavoro?Le ragioni possono essere differenti, come l'assenza di causa violenta o il rischio generico ovvero la mancanza di postumi o l'esistenza di postumi non considerati adeguati. A quel punto il lavoratore può presentare ricorso alla giustizia amministrativa contro questa decisione.
Chi paga lo stipendio durante l'infortunio?la retribuzione dal Datore di Lavoro, dal giorno dell'evento al terzo giorno dell'infortunio, pari: al 100% nel giorno in cui è avvenuto l'incidente (giornata di lavoro completa); al 60% per i 3 giorni successivi a carico del Datore di Lavoro, salvo diverse disposizioni contenute nei CCNL.
Cosa succede se sono in infortunio e mi scade il contratto di lavoro?Infortunio sul lavoro a scadenza contratto
In caso di contratto in scadenza, la durata dell'infortunio non deve superare l'attività lavorativa prestata nell'ultimo anno, né i 180 giorni. Quindi se si è stati assunti per soli due mesi, l'indennità pagata non sarà superiore ai 60 giorni.
Come vengono pagati i giorni di infortunio sul lavoro?Il pagamento di tale indennità decorre dal quarto giorno successivo alla data dell'infortunio, compresi i giorni eventualmente festivi. I primi tre giorni, chiamati periodo di carenza, sono a carico del datore di lavoro; la giornata in cui è avvenuto l'infortunio, invece, viene pagata al 100%, sempre dall'azienda.
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