Vi rimando a wikipedia per leggere chi era Odoardo Spadaro, vi dico solo che muore il 26 giugno 1965 ed al funerale i posteggiatori fiorentini intonano in suo onore proprio “La mi porti un bacione a Firenze”. Firenze gli ha intitolato una strada e nel quarantesimo anniversario della sua morte ha omaggiato l’artista con una targa sulla facciata della sua abitazione in via Luca Landucci.
Ovviamente il tempo passa e le persone dimenticano. Allora per rinverdire passate memorie vi ripropongo questo pezzo interpretato dallo stesso Odoardo, ma anche da altri artisti in modo da valutare modi e cambi di tempo.
1° artista Odoardo Spadaro (Firenze, 16 gennaio 1893 – Firenze, 26 giugno 1965)
2° artista Carlo Buti (Firenze, 14 novembre 1902 – Montelupo Fiorentino, 16 novembre 1963)
3° artista Narciso Parigi (Campi Bisenzio, 29 novembre 1927)
4° artista Nada (Gabbro di Rosignano Marittimo, 17 novembre 1953)
Testo della canzone
Partiva una mattina co’i’ vapore
‘gli era un signore d’una certa età
Vedendolo gli fo: Scusi signore!
Perdoni, l’è di’ ffiore, sì lo so
Lei torna a casa lieto, ben lo vedo
ed un favore piccolo le chiedo
La porti un bacione a Firenze,
che l’è la mia città
che in cuore ho sempre qui
La porti un bacione a Firenze,
lavoro
solo per rivederla un dì
Son figlia d’emigrante,
per questo son distante,
lavoro perché un giorno a casa tornerò
La porti un bacione a Firenze:
se la rivedo glielo renderò
E quel signore m’ha risposto allora
Il tuo bacione a’ccasa porterò
e per tranquillità sin da quest’ora,
in viaggio chiuso a chiave lo terrò
Ma appena giunto
a’ccasa te lo giuro,
il bacio verso i’ccielo andrà sicuro
Io porto il tuo bacio a Firenze
che l’è la tua città
anche l’è di me
Io porto il tuo bacio a Firenze
nè mai, giammai potrò scordarmi te
Sei figlia d’emigrante,
per questo sei distante,
ma stà sicura un giorno a’ccasa tornerai
Io porto il tuo bacio a Firenze
e da Firenze tanti baci avrai
L’è vera questa storia e se l’un fosse
la fo passar per vera sol perché,
so bene e’lucciconi e quanta tosse
gli ha chi distante dalla Patria egli è
Così ogni fiorentino ch’è lontano,
vedendoti partir ti dirà piano:
La porti un bacione a Firenze
gli è tanto che un ci vò;
ci crede? Più un ci stò!
La porti un bacione a Firenze
un vedo l’ora quando tornerò
La nostra cittadina
pettegola e carina,
la ci ha tant’anni eppure
la un n’invecchia mai
La porti un bacione a Firenze
e a tutti i fiorentini che vedrà