Artrodesi l4 l5 s1 e percentuale di invalidità

Salve dottore ho 47 anni, adesso sono disoccupato.  Avrei anche difficoltà a lavorare oggi anche per i dolori causa ernie discali e artrosi. Feci una domanda per l'invalidità civile e mi hanno dato 55%. Però ho deciso di fare un'altra domanda,  ho scartato la decisione di fare un' aggravamento.  Dottore le scrivo tutte le mie patologie ovviamente certificate tutte dall'asl,  solo le risonanze magnetiche purtroppo non sono riuscito a farle all'asl ma privatamente per le lunghe attese.  Secondo lei con queste patologie posso arrivare al 74% ? Grazie per una eventuale risposta.

  • RX COLONNA CERVICALE: Abolizione della fisiologica lordosi cervicale. Discreta spondilouncoartrosi diffusa, con osteofitosi margino somatica posteriore. Riduzione in ampiezza di alcuni spazi discali intersomatici, in particolare ai livelli C5-C6, C6-C7,C7-D1.
  • RM COLONNA CERVICALE: Rachide lombare in asse con lordosi ridotta per rigidità. Manifestazioni di osteofitosi moderata retrosomatica nei livelli C3-C4, C5-C6 e C6-C7. In questi livelli si rilevano delle lievi protrusioni discali di cui quelle in C3-C4 prevale in sede mediana e laterale sinistra. In C5-C6 focalità erniaria di entità modesta ad estrinsecazione paramediana destra con appoggio sullo spazio liquorale premidollare. In C6-C7 marcata protrusione discale di tipo circonferenziale con appoggio sullo spazio liquorale premidollare. Ulteriore protrusione paramediana destra di lieve entità si riconosce a livello C4-C5. Regolarità morfologica del midollo spinale cervicale. Normale l ampiezza del canale vertebrale.
  • RX COLONNA LOMBO-SACRALE: Lieve rotoscoliosi. Ridotta la fisiologica lordosi lombare. Moderata spondilo-artrosi diffusa, con osteofitosi margino somatica prevalentemente anteriore e laterale. Lieve riduzione in ampiezza di alcuni spazi discali intersomatici, in particolare ai livelli L4-L5 e L5-S1.
  • RM COLONNA LOMBO-SACRALE: Minimo atteggiamento scoliotico sinistro-convesso del rachide lombare che ha lordosi conservata. Normale altezza e regolare allineamento sul piano sagittale dei corpi vertebrali. Iniziale osteofitosi presomatica diffusa. Modica disidratazione dei dischi intervertebrali in particolare nei livelli L2-L3 e L3-L4 ove coesistono delle protrusioni discali rispettivamente bilaterale e di tipo circonferenziale di entità moderata entrambe con leggero appoggio sul sacco durale. Sia in L2-L3 che in L3-L4 si associa una sinovite interapofisaria sinistra. Si associano in sede posteriore focali manifestazioni di osteocondrosi con caratteristiche di edema delle limitanti somatiche contrapposte di L3-L4. In L4-L5 discreta protrusione discale a prevalente estrinsecazione mediana e laterale sinistra con modesto appoggio sul sacco durale. Pseudoipertrofia dei legamenti gialli prevalente in L4-L5. Normale l ampiezza del canale vertebrale. Non alterazioni morfologiche delle radici della cauda. Non visualizzato il cono midollare per limiti legati al campo di vista. Non edema intraspongioso.
  • RX BACINO: Alterazione coxartrosiche bilaterali con minima riduzione supero interna dell'interlinea coxofemorale dx. Addensamento sclerotico delle sincondrosi sacroiliache e della sinfisi pubica. RX MANO SX: Note artrosiche diffuse, più evidenti in sede interfalangea con relative interlinee articolari sostanzialmente conservate.
  • RX MANO DX: Modesti segni di artropatia delle articolazioni interfalangee sia prossimali che distali. In asse la colonna centrale del carpo. Ansia generalizzata.
  • VISITA NEUROLOGIA: Si obbietta lieve dismetria bilaterale alla prova indice naso; rot diffusamente ipovalidi. Bronchite cronica. Visita ortopedica: dolore alla palpazione sulla muscolatura paravertebrale lombare bilaterale; lasegue + A Sx. Wasserman- bilateralmente; rot ipovalidi; rom limitato dal dolore; ela ecd nei limiti della norma; faber e fair test negativi. Terapie busto tipo lumbotrain . E terapia medica domiciliare pr/liponax ; pr/tiobecdol crema sui punti dolenti. Certificato di terapia farmacologica sostitutiva a base di metadone cloridrico presso sert.

L'artrodesi delle vertebre lombari è una tecnica chirurgica che permette di unire ossa presenti nel tratto lombare della colonna vertebrale per stabilizzarla in modo da ridurre dolori o deformità.

Che cos'è l'artrodesi delle vertebre lombari?

L'artrodesi delle vertebre lombari permette di unire le ossa del tratto lombare della colonna vertebrale con o senza l'inserimento di impianti (viti, uncini, barre, placche) di metallo (acciaio o titanio) o non metallici. Perché l'unione sia solida è necessario un innesto di osso, che può essere prelevato dalla cresta iliaca, dalla tibia o da una costa del paziente o di un donatore o essere di origine sintetica.

Chi può effettuare il trattamento?

L'artrodesi delle vertebre lombari è indicata in caso di instabilità della colonna vertebrale, degenerazione dei dischi intervertebrali o fratture.

Qual è l'ospedalizzazione richiesta?

L'approccio per via anteriore prevede di praticare un'incisione nella parte sinistra dell'addome o, in alternativa, al centro. Nell'approccio per via posteriore viene invece eseguita un'incisione centrale sulla schiena. L'intervento viene eseguito in anestesia totale operando sul dorso del paziente. Si tratta di un'operazione lunga che richiede di rimanere in ospedale da 2 a 5 giorni.

Quali sono i vantaggi dell'artrodesi delle vertebre lombari?

L'approccio per via anteriore offre il vantaggio di non intaccare né i muscoli della schiena né i nervi. Inoltre sembra garantire risultati migliori. L'approccio per via posteriore ha invece successo solo nel 60-70% dei casi. Risultati migliori si ottengono in presenza di una chiara instabilità dovuta a una frattura o a spodilolistesi.

L'artrodesi delle vertebre lombari è un intervento doloroso e/o pericoloso?

L'esperienza del chirurgo e la specializzazione dei centri presso i quali viene eseguita l'artrodesi delle vertebre lombari è fondamentale per garantire il successo dell'intervento. Il rischio principale è che l'innesto non guarisca o che vada incontro a dislocazione (più frequente in assenza di impianti). Inoltre è possibile un danneggiamento dei vasi sanguigni diretti verso le gambe, dell'intestino o dell'uretere e, nel caso degli uomini, di eiaculazione retrograda (per interventi in prossimità delle vertebre L5 e S1). Fra gli altri possibili rischi sono inclusi ernie, danno al diaframma, ai reni, alle radici del nervi o al midollo spinale, emorragie e infezioni.

Follow up

La guarigione richiede almeno tre mesi, durante i quali può essere richiesto un sostegno, ad esempio di indossare un busto. Nel frattempo sarà necessario monitorare la guarigione con delle radiografie. Potrebbero inoltre essere necessarie Tac o Risonanze magnetiche.
L'attività fisica deve essere ripresa gradualmente e solo tre mesi dopo l'intervento si può iniziare a valutare un intervento di riabilitazione.

Norme di preparazione

Il paziente deve presentarsi in ospedale con gli esiti di tutti gli esami eventualmente effettuati, seguendo le indicazioni fornite dal medico riguardo l'alimentazione e i farmaci abitualmente assunti.

Chi soffre di artrosi ha diritto all invalidità?

I soggetti affetti da artrosi oltre il 34%, infatti, possono presentare domanda per il riconoscimento dell'invalidità civile. A seguito di alcuni accertamenti effettuati da un'apposita commissione inviata dall'Inps e previa diagnosi medica, sarà possibile beneficiare delle agevolazioni per gli aventi diritto.

Quanti punti di invalidità per ernia del disco?

Se, invece, l'ernia discale riguarda le vertebre lombari e il paziente viene sottoposto ad un intervento chirurgico di stabilizzazione del rachide lombare, la patologia può essere ricondotta all'anchilosi di rachide lombare e dar luogo al riconoscimento di un'invalidità dal 31 al 40%.

Come capire percentuale di invalidità?

Facciamo un esempio. Se abbiamo due patologie, una stimata al 40% e l'altra al 20%, procederemo con questo calcolo: (0,40 + 0,20) – (0,40 x 0,20); con la conseguenza che l'invalidità complessiva non sarà pari al 60% ma al 52%.

Che cos'è la discopatia L5 S1?

La discopatia L5-S1 indica la degenerazione del disco tra la quinta vertebra lombare (L5) e la prima vertebra sacrale (S1). Il disco intervertebrale è un cuscinetto gelatinoso, una sorta di ammortizzatore, che connette due vertebre adiacenti e ne permette il movimento.