Il bonus ristrutturazione 2022 è un incentivo per coloro che effettuano lavori di tipo edilizio in un edificio abitativo disponibile fino al 31 dicembre 2024. Show
Si tratta di una detrazione del 50% sull’IRPEF, fino a massimo 96.000 euro di spesa per interventi di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria. Il Decreto Aiuti bis convertito in Legge di settembre 2022 ha anche modificato il regime di responsabilità in caso di cessione del credito quando si rileva, in un secondo momento, che i lavori effettuati non rispettano i requisiti per ottenere il bonus. Scopriamo insieme come funziona il bonus ristrutturazione 2022, quali sono i lavori ammessi, gli adempimenti per la cessione del credito e lo sconto in fattura, nonché tutte le informazioni utili per accedere all’agevolazione gestita dall’Agenzia delle Entrate. Il bonus ristrutturazione 2022 è una detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF destinata a chi effettua lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli. Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, la detrazione è pari al 50%, deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo e il limite massimo di spesa è di 96.000 euro. COME È NATO E COSA CAMBIA NEL 2022Introdotto per la prima volta dall’articolo 16-bis del DPR 917 del 1986 nel tempo il bonus ristrutturazioni è stato potenziato con il Decreto Legge giugno 2013, n. 63 (articolo 16, comma 1). Grazie al Decreto Rilancio è stata introdotta la possibilità di optare, in alternativa alla detrazione, per la cessione del credito o per lo sconto in fattura. Nella Manovra finanziaria 2021 è stato innalzato al 50% e con la Legge di Bilancio 2022 il bonus è stato esteso fino al 31 dicembre 2024 e confermato alle stesse condizioni. Dal 2022, per contrastare le frodi, vengono introdotti nuovi adempimenti relativi alla cessione del credito e lo sconto in fattura, che spieghiamo nel dettaglio più avanti nel paragrafo dedicato al decreto anti frode. Operativamente dal 1° gennaio 2022 i contribuenti hanno la possibilità di portare in detrazione fiscale al 50% le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini) per un importo di spesa massimo di 96.000 euro. Il nuovo bonus ristrutturazione rientra dunque, tra i bonus casa 2022. A CHI SPETTAIl bonus ristrutturazioni 2022 può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia. Nello specifico, possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, ma anche l’inquilino o il comodatario. In particolare, hanno diritto alla detrazione:
Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:
In questi ultimi tre casi, ferme restando le altre condizioni, la detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile. La condizione di convivente o comodatario deve sussistere al momento dell’invio della comunicazione d’inizio lavori. IL “TRASFERIMENTO” DEL BONUSPer coloro che acquistano un immobile sul quale sono stati effettuati interventi che beneficiano della detrazione, le quote residue del “bonus” si trasferiscono automaticamente. Ciò a meno che non intervenga un accordo diverso tra le parti. Ha diritto alla detrazione anche chi esegue i lavori in proprio, soltanto, però, per le spese di acquisto dei materiali utilizzati. LAVORI AMMESSI AL BONUS RISTRUTTURAZIONE 2022I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale del bonus ristrutturazione 2022 sono:
ALTRE SPESE AGEVOLABILIOltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, ai fini della detrazione è possibile considerare anche:
Gli interventi di manutenzione ordinaria sono dunque ammessi all’agevolazione solo quando riguardano le parti comuni (condomini). In tal caso, la detrazione spetta a ogni condomino in base alla quota millesimale. Per conoscere tutte le novità tecniche aggiornate, vi consigliamo di leggere la Circolare AdE n. 23 del 23 giugno 2022. QUALI LAVORI NON SONO AGEVOLABILILa detrazione del bonus ristrutturazione 2022 compete unicamente per le spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili, mentre non spetta per le spese sostenute in relazione al semplice acquisto di strumenti, anche se diretti a favorire la comunicazione e la mobilità interna ed esterna. Pertanto, a titolo di esempio, non rientrano nell’agevolazione i telefoni a viva voce, gli schermi a tocco, i computer, le tastiere espanse. Tali beni, tuttavia, sono inquadrabili nella categoria dei sussidi tecnici e informatici per i quali, a determinate condizioni, è prevista la detrazione IRPEF del 19%. In merito alla sicurezza domestica, non dà diritto alla detrazione il semplice acquisto, anche a fini sostitutivi, di apparecchiature o elettrodomestici dotati di meccanismi di sicurezza. Ad esempio non spetta alcuna detrazione per l’acquisto di una cucina a spegnimento automatico che sostituisca una tradizionale cucina a gas. Infine, per la prevenzione degli atti illeciti, non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza. ALCUNI ESEMPI DI SPESE DETRAIBILIAi fini esplicativi, ecco alcuni esempi di lavori di manutenzione ordinaria per cui è riconosciuto il bonus ristrutturazione 2022:
Come stabilito infatti, dalla Circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 57 del 1998, la spesa sostenuta per interventi singolarmente non agevolabili (manutenzione ordinaria) si somma al totale degli oneri detraibili qualora integrata o correlata a interventi di categorie diverse per i quali compete la detrazione d’imposta. Dunque, tale agevolazione può diventare un bonus ristrutturazione per il bagno, per la cucina oltre che ideale per il restyling straordinario di una casa. AGEVOLAZIONI EXTRAPer gli interventi di recupero del patrimonio edilizio è possibile usufruire, oltre che del bonus ristrutturazioni 2022, anche dell’aliquota IVA ridotta al 10%. A seconda del tipo d’intervento, l’agevolazione si applica sulle prestazioni dei servizi resi dall’impresa che esegue i lavori e, in alcuni casi, sulla cessione dei beni. Per tutti gli altri interventi di recupero edilizio è sempre prevista l’applicazione dell’aliquota IVA del 10%. Si tratta, in particolare:
L’agevolazione spetta sia quando l’acquisto è fatto direttamente dal committente dei lavori sia quando ad acquistare i beni è la ditta o il prestatore d’opera che li esegue. INTERVENTI ANTISISMICIIl bonus ristrutturazioni 2022 apre anche le porte a un’altra agevolazione riconfermata. Per le spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021 per interventi antisismici su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e nella zona 3, le cui procedure di autorizzazione sono state attivate a partire dal 1° gennaio
2017, spetta una detrazione del 50%. L’articolo 1 comma 29 della Legge di Bilancio 2022 proroga anche questo bonus per tutto il 2022 ovvero fino al prossimo 31 dicembre. Tale agevolazione è da calcolare su un importo complessivo di 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno. L’agevolazione è fruibile in 5 rate annuali di pari importo.
Sul Sismabonus – un “ramo” del bonus ristrutturazione 2022 – l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una specifica guida che potete consultare qui. Intanto si è in attesa dell’aggiornamento della guida dell’Agenzia delle Entrate sulle nuove modalità operative ed eventuali modifiche per il Sismabonus per l’anno 2022. INTERVENTI ESEGUITI DA IMPRESE DI COSTRUZIONE O RISTRUTTURAZIONELa detrazione spetta anche nel caso degli interventi citati eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dalla data di termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile. CESSIONE DEL CREDITO E SCONTO IN FATTURACosì come previsto nell’articolo 121 del Decreto Rilancio, i soggetti che negli anni 2020 e 2021 hanno sostenuto spese per gli interventi di ristrutturazione edilizia possono optare, al posto dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, alternativamente:
NOVITÀ DAL 1° MAGGIO 2022Come riepilogato dalla Circolare n.19 dell’Agenzia delle Entrate, con il Decreto Superbonus, con il Decreto Sostegni ter, Frodi, il Decreto Bollette e il Decreto Aiuti cambiano le norme per la cessione dei crediti. In particolare, a partire dal 1° maggio 2022:
C’è poi la circolare n. 19 del 2022 spiega come optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura relativamente agli interventi di recupero del patrimonio edilizio volti alla realizzazione o all’acquisto di garage o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune. A partire dal 1° gennaio 2022, i contribuenti possono scegliere di cedere il credito relativo alle rate residue relative agli importi versati a partire dal 2020 o 2021 oppure di fruire dello sconto in fattura e della cessione del credito con riferimento agli importi versati a partire dal 2022. I contribuenti che non hanno ancora acquistato il box possono optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura per gli eventuali acconti versati a partire dal 1° gennaio 2022. In questo caso sarà necessario registrare il preliminare di acquisto o il contratto definitivo entro la data di invio della comunicazione delle opzioni all’Agenzia. I NUOVI OBBLIGHI PER IL 2022, DECRETO ANTIFRODEIl bonus ristrutturazione 2022, confermato dalla legge di Bilancio 2022, rinnova per il prossimo anno le stesse modalità ma ci sono nuovi obblighi arrivati con il Decreto Anti Frode che interessa anche il Superbonus 110 % per il 2022, come si legge in
questo articolo.
Le indicazioni sulle novità previste dal Decreto Legge 11 novembre 2021, n. 157 sono state pubblicate sulla Circolare n. 16/E del 29 novembre 2021. L’obiettivo è scongiurare le frodi. A tal fine, il Decreto Superbonus 2022 ha previsto da 2 a 5 anni di reclusione e da 50.000 fino a 100.000 euro di multa per i tecnici abilitati disonesti. Per tutti i dettagli relativi alle novità introdotte dal Decreto Aiuti Bis convertito in legge sul regime di responsabilità in caso di cessione del credito vi consigliamo l’approfondimento dedicato. NOVITÀ SU RESPONSABILITÀ E ATTESTAZIONI “ORA PER ALLORA”Nel testo del Decreto Aiuti Bis convertito in Legge, l’articolo 33-ter permette di riformulare la responsabilità e gli obblighi sui crediti fiscali ceduti con il Bonus ristrutturazione. La nuova modifica chiarisce che:
LA COMUNICAZIONE PER CESSIONE CREDITO E SCONTO IN FATTURAIntanto, il 15 novembre 2021 l’Agenzia delle Entrate ha anche riaperto il canale per comunicare l’opzione per la cessione del credito o lo sconto in fattura che era stato temporaneamente chiuso per adeguare la piattaforma informatica alle modifiche introdotte. Per avere maggiori informazioni tecnico fiscali sulle novità introdotte dagli ultimi decreti emergenziali, anti frodi e dalla Legge di Bilancio 2022 ancor prima, vi consigliamo di leggere la Circolare 19/E del 27 maggio 2022 e il Provvedimento 202205 del 10 giugno 2022. La scadenza per la comunicazione su sconto e cessione del credito era stata prima fissata al 29 aprile 2022 e poi prorogata al 15 ottobre 2022. Questa proroga, vale solo per l’esercizio delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura da parte di soggetti passivi IRES e partite IVA. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito poi, con uno schema, come funzionano sconti e cessioni con le novità introdotte con i vari provvedimenti normativi citati e relativamente all’avvenuta comunicazione. Nello specifico, per le prime cessioni o sconti funziona in questo modo:
Per le cessioni successive alla prima, invece:
DOCUMENTI UTILI E NUOVI MODELLIL’AdE ha anche messo a disposizione degli utenti i nuovi modelli per chiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito secondo le disposizioni del Decreto Antifrodi e del Decreto Sostegni Ter. Infatti è stato rilasciato in Modello di comunicazione (Pdf 43 Kb) che serve a riferire la modalità scelta per l’istanza, le istruzioni per la compilazione (Pdf 70 Kb) e una guida sulle specifiche tecniche. Disponibili dal 28 gennaio 2022 anche le nuove FAQ aggiornate alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 e dai successivi decreti citati. COME PAGARE LE FATTURE RELATIVE AI LAVORIPer pagare le fatture relative ai lavori utili ad ottenere il bonus ristrutturazioni 2022, bisognerà utilizzare un bonifico bancario o postale parlante. Ovvero all’interno, dovranno essere indicati i seguenti dati:
Il bonus ristrutturazione 2022 può essere richiesto anche se i lavori sono stati pagati con un finanziamento. In questo caso la società finanziaria dovrà pagare tramite bonifico, seguendo tutte le indicazioni per la compilazione (indicando il CF del soggetto per il quale si effettua il pagamento). Anche in tal caso, il titolare dell’agevolazione fiscale dovrà conservare la ricevuta del bonifico. COME RICHIEDERE IL BONUS RISTRUTTURAZIONE 2022Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto con l’aiuto di un CAF o del proprio consulente fiscale in tre modalità:
COME RICHIEDERE LO SCONTO IN FATTURA O LA CESSIONE DEL CREDITOChi intende esercitare l’opzione per la cessione del credito o lo sconto in fattura, dovrà trasmettere un modulo telematico all’Agenzia delle Entrate, tramite la procedura web disponibile nella sezione “Comunicazione opzioni per interventi edilizi e Superbonus”. La comunicazione può essere inviata entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione. Se si tratta di una cessione o sconto in fattura per lavori per cui non è richiesto il visto di conformità o in caso di cessioni a catena, la scadenza per la comunicazione è fissata al 16 febbraio 2022. Ciò, stando alla proroga del Sostegni Ter e ai tempi necessari all’adeguamento del software. MODELLI, ISTRUZIONI E GUIDAIn virtù delle ultime disposizioni previste dal Decreto Sostegni Ter, l’Agenzia delle Entrate ha anche messo a disposizione degli utenti i nuovi modelli per chiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito. Infatti è stato rilasciato in Modello di comunicazione (Pdf 43 Kb) che serve a riferire la modalità scelta per l’istanza, le istruzioni per la compilazione (Pdf 70 Kb) e una guida sulle specifiche tecniche. Disponibili dal 28 gennaio 2022 anche le nuove FAQ aggiornate alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 e dai successivi decreti citati. OBBLIGO COMUNICAZIONE ENEAAnche per i lavori che rientrano nel bonus ristrutturazione 2022, qualora rientranti in quelli con obiettivi di risparmio energetico, sarà necessario inviare la comunicazione ENEA. L’obbligo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 e in vigore anche nel 2019 e nel 2020, è stato confermato anche per il 2022. L’obbligo è rivolto soltanto ad alcune tipologie di lavori e sul sito dell’ENEA è specificato quali sono. Ci sono 90 giorni di tempo per inviare la comunicazione ENEA in questa sezione del sito. ENEA ha anche messo a disposizione degli utenti questa guida in cui si specificano tutti i dettagli sul bonus ristrutturazione e su come effettuare la dovuta comunicazione. DOCUMENTI DA ESIBIRE E CONSERVAREPer il bonus ristrutturazioni 2022 occorre, poi, conservare ed esibire a richiesta degli uffici i seguenti documenti, così come indicato nel Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2021:
CUMULABILITÀ CON LA DETRAZIONE IRPEF PER IL RISPARMIO ENERGETICOLa detrazione per gli interventi di recupero edilizio non è cumulabile con l’agevolazione fiscale prevista per gli stessi interventi dalle disposizioni sulla riqualificazione energetica degli edifici (detrazione attualmente pari al 65%). Pertanto, nel caso in cui gli interventi realizzati rientrino sia nelle agevolazioni per la riqualificazione energetica che in quelle per le ristrutturazioni edilizie, il contribuente può fruire, per le medesime spese, soltanto dell’uno o dell’altro beneficio. Per ogni altro chiarimento tecnico, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione questa guida. RIFERIMENTI NORMATIVIDecreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 – TUIR (Pdf 1 Mb) Decreto Legge 4 giugno 2013 n. 63 Testo della Legge di Bilancio 2022 (Pdf 2 Mb) pubblicato sulla Gazzetta Serie Generale n.310 del 31-12-2021 – Suppl. Ordinario n. 49 Decreto Legge 27 gennaio 2022, n. 4, (Pdf 333 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.21 del 27-01-2022. Testo del Decreto 25 febbraio 2022, n. 13 (Pdf 97 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Serie Generale n.47 del 25-02-2022 Circolare AdE n. 23 del 23 giugno 2022 (Pdf 1 Mb). ALTRI AIUTI, APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTIVi invitiamo a leggere anche il nostro approfondimento su tutti i bonus casa 2022 e il report con tutti i bonus 2022. Per conoscere altri aiuti e agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori potete visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone. Per conoscere tutte le agevolazioni a favore dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese. Vi consigliamo inoltre di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram, per leggere le notizie in anteprima. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita. Che differenza c'è tra ristrutturazione e manutenzione straordinaria?Ciò che contraddistingue la manutenzione straordinaria rispetto alla ristrutturazione edilizia è il fatto che, mentre la prima ha una finalità meramente conservativa riguardante il ripristino o il rinnovamento di elementi dell'edificio, lasciandone inalterata la struttura dell'edificio, la seconda, invece, determina un ...
Quali sono i lavori di manutenzione straordinaria detraibili?Tra i lavori di manutenzione straordinaria troviamo:. Spostamento di tramezzi e divisori non portanti.. Rifacimento di rampe, scale, tetti e sottotetti.. Opere di consolidamento statico.. Modifiche al dimensionamento e alla collocazione di porte, finestre e serramenti in generale.. Rifacimento dell'impianto fognario privato.. Quali sono i lavori che rientrano nella ristrutturazione edilizia?Tra le principali opere previste rientrano:. tinteggiatura e rifacimento dell'intonaco.. manutenzione obbligatoria di caldaie e impianti di riscaldamento.. lavori di riparazione e sostituzione sia di elementi esterni che interni.. rifacimento di pavimentazioni esterne.. rifacimento di pavimentazioni interne.. Cosa rientra nella ristrutturazione straordinaria?Si considerano interventi di manutenzione straordinaria quelle opere o modifiche finalizzate: a rinnovare o sostituire parti, anche strutturali, degli edifici; a realizzare e migliorare i servizi igienico sanitari e tecnologici.
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