In un piccolo pollaio, un gallo serve? Ci sono diverse opinioni, qualcuno crede che un gallo nel pollaio sia necessario per una migliore armonia; mentre qualcun altro invece pensa che in un pollaio domestico il gallo non dovrebbe esserci. Qui vogliamo riportare la nostra esperienza con queste creature affascinanti. Show PremesseDiciamo
subito che la nostra esperienza diretta è limitata, di pochi anni, ma ci siamo confrontati con altri “allevatori” ogni volta che ci siamo trovati in difficoltà. Inoltre parliamo di galli in pollai con pascolo, non chiusi in pochi metri quadri, e questo può fare la differenza. Tenere un gallo nel pollaio:si o no?Le ragioni di chi pensa che un gallo sia necessario nel pollaio sono principalmente queste: crea armonia, permette di avere uova fertili (gallate, si dice), vigila e protegge le galline, e, infine, è un animale bellissimo e ha un bel canto. Vediamo nel dettaglio le ragioni del si (ci vuole un gallo), e quelle del no (niente galli in un pollaio). Armonia nel pollaioSi No Uova fertiliSi L’idea che le galline producano più uova in presenza di un gallo è invece priva di fondamento. La quantità di uova che una gallina deporrà nella sua vita è già stabilito alla nascita. No Protezione e vigilanzaSi Il gallo si prende cura delle sue galline a cominciare dal cibo che cerca ed offre loro, richiamandole con un verso simile a quello che fa una chioccia con i pulcini. Vigila sempre sul suo “harem” e difende le sue galline da qualsiasi minaccia esterna. Non di rado si immola per salvarle dai predatori, attaccando senza timore anche animali molto più grandi lui. Inoltre con il suo verso potente ci avverte in caso di pericolo. No Potremmo essere costretti a difenderci ogni volta che ci avviciniamo ad una gallina o andiamo a prendere le uova. BellezzaSi No La nostra scelta: niente galli nel pollaioDopo aver avuto qualche gallo nel nostro pollaio, abbiamo scelto di non averne più. Molto
spesso ci siamo sentiti dire che noi non eravamo in grado di farci rispettare ma dopo varie chiacchierate con altri piccoli allevatori crediamo che le cose stiano diversamente. Non crediamo più a chi dice che di fronte ad un gallo che ci attacca bisogna reagire con comportamenti brutali, né a chi insegna come fronteggiarlo senza indietreggiare e neanche a chi pensa che bisogna familiarizzare con i galli quando sono piccoli. Abbiamo provato tutte queste cose e non funzionano a lungo termine. I nostri galliI galli naniI nostri primi galli, nati qui da uova fertili comprate, erano un sabelpoot e un cocincina nana, quindi mini galli! Il piccolo gallo sabelpoot non ha mai scalato l’ordine gerarchico, ha sempre vissuto in disparte con la sua compagna porcellana. Con noi era tranquillo, e si faceva prendere tranquillamente in braccio. Il cocincina invece dava segnali di una certa autorità fin da piccolo. Cercava di sottomettere anche le galline ovaiole, grandi il doppio, e si voleva affermare anche con noi. Infatti, quando stavamo troppo vicino alle galline, ci veniva accanto e ci “spingeva” camminando di lato. Purtroppo entrambi non sono vissuti abbastanza a lungo per sapere cosa sarebbe successo, se un gallo nano avrebbe potuto prevalere su galline di razza grande, se avrebbero litigato tra loro o se ci avrebbero aggrediti. Entrambi si sono sacrificati per difendere le galline dall’aggressione dei predatori, ed entrambi non hanno superato l’anno di età. I galli araucanaLa seconda nidiata di galli sono stati gli araucana, nati sempre qui, da uova fertili comprate. Dopo averlo dato via, è stato tranquillo solo per una settimana, il tempo di ambientarsi nel nuovo pollaio, poi ha ricominciato ad essere aggressivo. Il gallo livorneseL’ultimo gallo è stato un gallo livorno collo d’argento, comprato in fiera da pulcinotto. Era un galletto molto timoroso e con noi è sempre stato tranquillo. L’abbiamo dato via subito e nel nuovo pollaio senza pascolo, è più tranquillo anche se qualche volta ha cercato di aggredire il nuovo proprietario. RiflessioniNoi credevamo che il carattere di un gallo non cambiasse più dopo aver raggiunto la maturità sessuale, intorno ai sei mesi. Abbiamo notato, invece, che i nostri galli sono cambiati
intorno ad un anno di età, quando già montavano regolarmente le galline da diversi mesi. Anche dei nostri amici, con pollaio di una ventina di galline ed enorme pascolo, ci dicono che con il tempo i galli diventano aggressivi per poi
tornare più docili in vecchiaia. Loro riescono a tenere anche più galli contemporaneamente (di diverse età) ma appena diventano troppo territoriali li uccidono. E sono molto pochi quelli che superano un anno di età. Quante galline può fecondare un gallo?In genere, il gallo è in grado di gestire 8, 10 e a volte addirittura 15 galline (a seconda della razza).
Quante volte si accoppia un gallo al giorno?Il gallo posiziona le zampe sul dorso della gallina, spostandole le piume della coda in modo che le cloache entrino in contatto. Quando ciò accade, il gallo deposita la sacca di sperma nella gallina, concludendo l'accoppiamento. Il gallo può accoppiarsi fino a 30 volte in un giorno.
Quante volte si accoppia il gallo?Più realistico, e senza dubbio basato su dati statistici, è il numero di accoppiamenti giornalieri riferito da Sharp (1998): un gallo sessualmente attivo può accoppiarsi 20-30 volte al giorno, ma non tutte le copule si concludono con l'eiaculazione.
Cosa fa il gallo con le galline?Il gallo si prende cura delle sue galline a cominciare dal cibo che cerca ed offre loro, richiamandole con un verso simile a quello che fa una chioccia con i pulcini. Vigila sempre sul suo “harem” e difende le sue galline da qualsiasi minaccia esterna.
|