Come trovare una persona da una foto

PimEyes è un sito che permette di caricare l’immagine di un volto e di cercarlo nel mare dei contenuti di Internet analizzandone i dati biometrici. Proprio perché vengono usati i dati biometrici del volto, PimEyes riesce a scovare i visi delle persone che se è quest’ultime sono ritratte in immagini diverse da quella caricata. Sono previsti abbonamenti per richiedere ai siti di cancellare le foto, ma PimEyes può essere usato anche come stalkerware: basta una foto di un ragazzo o di una ragazza per capire chi è, sempre che questa foto sia apparsa su internet.

Si può trovare il proprio volto ovunque

PimEyes permette di caricare foto gratuitamente per effettuare una ricerca e scoprire in quale sito è stata custodita, ma serve più che altro per invogliare gli utenti a fare il passo successivo, perché le informazioni ottenute sono poche, e gli indirizzi sono oscurati.  Un po' come i software che promettono di recuperare i file dalle card: ti fanno vedere che funzionano, ma poi bisogna pagare.

PimEyes è lo stesso, funziona incredibilmente bene ma servono 35,99 euro al mese per fare 25 ricerche giornaliere e sapere l’indirizzo completo del sito dove è stata caricata l'immagine, in modo tale da riuscire a risalire all'identità della persona. Con l’abbonamento PROtect da 94,99 euro mensili si ha a disposizione anche un team di esperti per 4 ore al mese che aiutano l’utente a rimuovere le foto da internet. Inoltre, con gli abbonamenti, le ricerche diventano più approfondite.

A differenza di Clearview AI, lo strumento di riconoscimento facciale simile disponibile solo per le forze dell'ordine, PimEyes non include i risultati provenienti dai social, ma resta comunque un qualcosa di borderline.

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Alcuni giornalisti del New York Times hanno accettato di cercare se stessi attraverso PimEyes. I risultati hanno pescato vecchie immagini ritenute a volte imbarazzanti: una giornalista ha trovato una sua foto di 10 anni prima in cui ballava a un evento museale e un’altra in cui piangeva dopo avere ricevuto una proposta di matrimonio.

Abbiamo provato anche noi e, a differenza dei risultati ottenibili con Google Immagini, che restituiscono immagini simili a quella caricata, PimEyes è andata a scovare in Internet proprio la persona ritratta, o colei che le somiglia, anche in foto diverse. Una nostra foto è apparsa correttamente in un piccolo riquadro appartenente a un’immagine tratta dalla prova di iPadOS 15.

Ovviamente, nulla vieta di cercare con PimEyes anche persone diverse dall’utente che lo sta utilizzando. In questo caso PimEyes potrebbe essere considerato una stalkerware, cioè un software con finalità di molestie persecutorie o più semplicemente che facilità l’ottenimento di informazioni private su altre persone.

PimEyes dice che la ricerca è effettuata su contenuti pubblici, tuttavia, se si caricano visi di donne, i risultati offrono tanti contenuti pornografici di attrici somiglianti alla persona caricata: con la possibilità quindi di minacciare qualcuno spacciando la foto di un’altra persona in atteggiamenti sessuali.

PimEyes indagata per violazione del GDPR

Nel 2021 l’agenzia tedesca per la protezione dei dati e la libertà di informazione nel Baden-Württemberg, ha iniziato un’indagine su PimEyes perché, secondo il GDPR, è vietato utilizzare i dati biometrici per identificare in modo univoco le persone fisiche.

Comprata da un accademico di relazioni internazionali georgiano dopo che due suoi studenti l’avevano ideata, PimEyes è poi stata acquisita da un compratore che ha voluto mantenere l'anonimato ed è fuggita dall’Europa per trasferire la sua sede a Dubai e il team di consulenza e supporto nel Belize.

PimEyes dice che non memorizza le foto e che le stesse sono disponibili su siti pubblici. In un post sul suo blog ha scritto: “PimEyes fornisce solo uno strumento, che l'utente è tenuto a utilizzare con responsabilità. Tutti possono comprare un martello, e tutti possono fare artigianato con questo strumento, o uccidere.”

Ha poi specificato: “Se PimEyes iniziasse a verificare ogni utente e a confrontarlo con i dati da lui ricercati, potrebbe trasformare l'azienda in un mostro che memorizza non solo i dati personali e biometrici di ogni abbonato, ma anche il materiale che nella maggior parte dei casi si vorrebbe lasciare riservato.”

Nel frattempo è comparso un altro sito simile a PimEyes. Si chiama Public Mirror, ha ancora la sua sede in Europa ed è stato indagato dall’agenzia per la privacy del Baden-Württemberg nel 2021 contestualmente a PimEyes.

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