Mi pizzica la gola cosa posso prendere

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Mi pizzica la gola cosa posso prendere

Tosse stizzosa e pizzicore in gola

Riflesso fondamentale per liberare le vie respiratorie, la tosse può diventare stizzosa e causare pizzicore alla gola. Scopriamo perché.

Riflesso fondamentale per liberare le vie respiratorie, la tosse può diventare stizzosa e causare pizzicore alla gola. Scopriamo perché.

Pizzicore alla gola e tosse stizzosa, una accoppiata che può essere molto fastidiosa: scopriamo perché spesso l’una si accompagna all’altra e come fare ad alleviarla.

Tosse stizzosa e prurito alla gola, quando insorgono insieme?

Quando parliamo di tosse stizzosa ci riferiamo a un tipo di tosse molto persistente, incessante, che causa anche pizzicore alla gola. La tosse in realtà gioca un ruolo fondamentale per la nostra difesa, perché espelle muco, microbi e particelle estranee dal tratto respiratorio, proteggendo i polmoni dalle infezioni.
La tosse può essere un atto volontario o un riflesso incontrollabile. In quest'ultimo caso, la stimolazione dei nervi nella laringe e del tratto respiratorio avvia l'intero processo che porta a tossire. Questi nervi possono essere irritati da infezioni, allergie, aria fredda, agenti chimici (come il fumo), fattori meccanici (come particelle di polvere), fluidi corporei normali (come muco nasale o acido dello stomaco) o, in casi più gravi, tumori.
La tosse stizzosa può essere accompagnata da pizzicore alla gola: si tratta di prurito caratterizzato da una sensazione di pizzico o infiammazione nella zona compresa tra la lingua e la faringe. Oltre che dalla tosse, il prurito alla gola può essere causato da influenza,raffreddore, ma anche da allergie, infezioni alla faringe, alla laringe e alle tonsille, oppure dal reflusso gastroesofageo. Questo disturbo, a seconda della gravità, può far insorgere anche arrossamento della mucosa, dolore, abbassamento della voce, e difficoltà nella deglutizione.

La tosse stizzosa: quando si definisce cronica?

Tutti tossiscono e nessuno si preoccupa per una tosse occasionale. La tosse è definita cronica se persiste oltre le otto settimane, ma a volte può durare anche mesi o addirittura anni. È un disagio che insorge molto frequentemente e accomuna diverse persone. Chi ne soffre, oltre a essere preoccupato per la propria salute, è anche spesso vittima di ansia e frustrazione perché convivere con la tosse peggiora notevolmente la qualità della vita: la tosse interrompe il sonno, producendo affaticamento e compromettendo la concentrazione e le prestazioni lavorative e può avere importanti ricadute anche a livello fisico causando, nei casi più gravi, incontinenza urinaria, svenimenti e dolore alle costole.

Tosse stizzosa e pizzicore alla gola: le cause principali

Il fumo è una delle principali cause. Prima o poi, la maggior parte dei fumatori sviluppa un "colpo di tosse" cronico. L'irritazione chimicaè tra i responsabili, ma le stesse sostanze chimiche nocive che causano la semplice tosse del fumatore possono portare a condizioni molto più gravi, come bronchite, enfisema, polmonite e cancro ai polmoni. La tosse cronica è sempre motivo di preoccupazione per i fumatori.
Decine di condizioni possono causare una tosse ricorrente e persistente. Tra le principali vi sono:

  • asma: questa patologia è causata dal broncospasmo, il restringimento temporaneo e reversibile delle vie che trasportano aria nei polmoni. Nella maggior parte dei casi, quell'aria emette un sibilo mentre si muove attraverso passaggi ristretti. Non tutte le persone che soffrono di asma emettono sibili o hanno difficoltà respiratorie, alcune hanno solo la tosse. In questi casi, si parla di asma variante tosse (Cough Variant Asthma, CVA), caratterizzata da una tosse secca e persistente che si verifica di giorno, ma può manifestarsi anche di notte;
  • reflusso gastroesofageo: questo disturbo si verifica quando il contenuto dello stomaco, invece che scendere verso l’intestino, risale nell'esofago. Il bruciore di stomaco è un sintomo tipico, insieme a un sapore aspro in bocca e all’alitosi. Ma l'acido irrita anche i nervi nell'esofago inferiore e questi nervi possono innescare il riflesso della tosse. Un terzo dei pazienti che soffrono di reflusso lamenta l’insorgenza di tosse, laringite ricorrente o mal di gola inspiegabile;
  • bronchite cronica: è un'infiammazione persistente dei bronchi che causa il restringimento delle vie aeree e l’eccessiva produzione di muco. Di solito, insorge in chi fuma o chi è esposto per lungo tempo ad alti livelli di inquinanti atmosferici industriali, e porta a una tosse cronica e stizzosa;
  • trattamento con ACE-inibitori (inibitori dell'Enzima di Conversione dell'Angiotensina): sono farmaci usati per il trattamento dell'ipertensione. Gli ACE-inibitori sono comunemente prescritti dai medici perché sono efficaci e hanno pochi effetti collaterali, con una sola eccezione: una tosse persistente. Questa colpisce fino al 20% delle persone che assumono un ACE-inibitore: se la tosse è lieve, i pazienti possono scegliere di continuare la terapia o possono provare a cambiare tipo di ACE-inibitore, sempre secondo il consiglio del medico. Purtroppo, l'unico modo per eliminare definitivamente una grave tosse indotta da un ACE-inibitore è passare a un altro tipo di farmaco antiipertensivo (calcio-antagonisti, beta-bloccanti, sartani…). Il proprio medico curante saprà fare le valutazioni del caso e proporre la nuova terapia più adatta;
  • Gocciolamento post-nasale: virus, allergie, sinusite, particelle di polvere e sostanze chimiche nell'aria possono irritare le membrane nasali, le quali rispondono alle lesioni producendo più muco che, a differenza del muco normale, è sottile, acquoso e quindi, semplicemente, “cola”. Tutto questo muco deve andare da qualche parte: quando gocciola fuori dal naso (rinorrea), è fastidioso… ma quando gocciola verso la gola (quindi post-nasale) solletica i nervi della faringe, innescando così la tosse.

I sintomi della tosse stizzosa

Sebbene una tosse cronica e stizzosa di solito non sia grave, alcuni sintomi richiedono cure mediche immediate. Tra questi, vi sono:

  • febbre, soprattutto se è alta o prolungata;
  • copiosa produzione di espettorato;
  • tosse con sangue (emottisi);
  • mancanza di respiro;
  • perdita di peso improvvisa;
  • debolezza, affaticamento, perdita di appetito;
  • dolore toracico non causato dalla tosse stessa;
  • sudorazioni notturne;
  • sibilo.

Tosse stizzosa e prurito alla gola: rimedi e trattamento

Il trattamento della tosse stizzosa può avvenire con l’assunzione di farmaci antitussivi e sedativi della tosse, che aiutano a bloccare il riflesso tussigeno. Nei casi meno gravi e in presenza di sintomi lievi (sempre dietro parere del medico) può essere utile ricorrere ai cosiddetti rimedi naturali, assumendo estratti a base di edera, altea o tiglio. L’edera favorisce la fluidità delle secrezioni bronchiali; l’altea ha anch’essa un ruolo nel modulare la funzionalità delle mucose dell’apparato respiratorio e porta quindi benessere alla gola. Il tiglio, infine, migliora la funzionalità delle mucose dell’apparato respiratorio, portando beneficio sia alla gola che al naso. Anche il miele, grazie alle sue proprietà antibatteriche, analgesiche ed emollienti, può essere usato per lenire la tosse stizzosa. È consigliabile negli adulti, mentre è da evitare nei bambini piccoli (fino a 12 mesi) per scongiurare eventuali episodi di botulismo.
Anche il pizzicore alla gola che insorge con la tosse stizzosa può essere lenito con semplici rimedi:

  • assumere acqua anche a piccoli sorsi per mantenere umida la gola, evitando in questo modo l’insorgenza della tosse secca che irrita la gola e favorisce la sensazione di pizzicore;
  • umidificare gli ambienti, evitando i locali con aria eccessivamente secca;
  • assumere alimenti liquidi o semiliquidi, evitando quindi cibi solidi che possono peggiorare l’irritazione della gola.

Fonti

  • Jolley, CJ., et al., New drug targets for chronic cough: research you can literally sink your teeth into! Eur Respir J., volume 50, issue 3, 2017.

    https://doi.org/10.1183/13993003.01571-2017

Ultimo aggiornamento:26-03-2020

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flurbiprofene,.
diclofenac (tuttavia non consigliabile in caso di febbre o rischio di imminente sviluppo),.
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