Bonaparte valica il Gran San Bernardo è un ritratto equestre del primo console Napoleone Bonaparte dipinto da Jacques-Louis David tra il 1800 ed il 1803. Napoleone viene rappresentato al momento del suo attraversamento del Colle del Gran San Bernardo con l'armata che lo seguirà nella vittoriosa seconda campagna d'Italia. Show Piani e preparativi Il Primo console trovò anche grandi difficoltà a finanziare la nuova campagna; egli dovette ridurre le spese e ricorrere ad una serie di misure straordinarie per reperire i fondi necessari. Le sovvenzioni di guerra, riscosse con "buoni" di scarso valore, non erano sufficienti e i fornitori erano tornati a disporre delle deleghe per i materiali e ne avevano approfittato per effettuare speculazioni a danno dell'esercito; egli
quindi le sospese di nuovo e reintrodusse le requisizioni per approvvigionare le truppe. I tentativi di Bonaparte di intimidire la grande finanza per ottenere finanziamenti agevolati non ottennero grandi risultati. Il generale von Melas era passato all'attacco il 5 aprile nel settore del Moncenisio; le truppe austriache guadagnarono alcune posizioni, ma furono contrattaccate dai francesi che ripresero parte del terreno perduto. In realtà di trattava di una manovra secondaria, mentre gli austriaci sferrarono l'offensiva principale il 6 aprile con circa 60.000 soldati, divisi in quattro colonne che attaccarono in
direzione di Savona per dividere in due parti l'esteso fronte difensivo francese. La situazione dell'Armata d'Italia si deteriorò rapidamente; le truppe francesi, colte si sorpresa e più deboli, furono sopraffatte. Le due colonne dell'ala sinistra austriaca, al comando del generale Peter Karl Ott, occuparono Recco e respinsero l'ala destra francese fino a Nervi; al centro il generale Federico di Hohenzollern attaccò il passo della Bocchetta a nord di Genova, mentre il generale von Melas guidò
personalmente l'attacco dal Passo di Cadibona verso Vado e Savona; in tre giorni gli austriaci raggiunsero e conquistarono Savona, completando la manovra per frammentare in due tronconi l'esercito nemico. Bonaparte si trattenne a Ginevra per tre giorni mentre veniva
completato il raggruppamento dell'Armata di riserva; gli ordini definitivi per la marcia furono diramati nel massimo segreto il 10 maggio, mentre il 14 maggio il ministro Carnot giunse al quartier generale dove informò il Primo console della scarsa volontà di collaborazione del generale Moreau e della sua decisione di ridurre il contingente inviato a sud per rinforzare l'Armata di riserva. Dopo questa delusione, il 13 maggio Bonaparte ricevette invece notizia dell'arrivo in Francia, proveniente
dall'Egitto, dell'abile generale Louis Desaix che egli sollecitò subito ad unirsi all'armata per partecipare alla campagna. Cosa rappresenta Napoleone a cavallo?Il volto di Napoleone è fermo, sereno e assertivo mentre l'espressone del cavallo è spaventata, tesa. Il risultato di questa scelta è la rappresentazione di un condottiero dal carattere deciso e forte che riesce a domare la furia naturale e a trattenerne la tensione.
Quando Napoleone valica le Alpi?
Dove si trova il quadro di Napoleone a cavallo?Le varianti del quadro con protagonista il cavallo di Napoleone ed il condottiero, si trovano in tutta Europa, ovvero: Una fu destinata allo Château de Saint-Cloud, ma oggi si trova al Castello di Charlottenburg, Berlino. Un'altra alla biblioteca di Les Invalides, ma oggi si trova al Palazzo di Versailles.
Chi dipinse il quadro di Napoleone?Antonio Canova e bottega, Ritratto di Napoleone Bonaparte (1803-1822?; marmo, altezza 76 cm; San Pietroburgo, Ermitage). Tutti i dettagli che seguono appartengono a quest'opera.
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