Commissioni pagamento benzina con carta di credito

ROMA - Per combattere l'evasione fiscale, il nuovo governo vuole incoraggiare i pagamenti elettronici che tracciano qualsiasi spostamento di denaro. Ma il sostegno ai pagamenti elettronici - con carta di credito, bancomat, smartphone - si scontrerà certo con le abitudini del nostro Paese.

Abitudini che emergono chiaramente da una decisione dell'Autorità Antitrust. L'Antitrust ha messo nel mirino - e poi multato - una società che gestisce un distributore di carburanti, specializzato nel rifornimento ai camion. Questa società ha in affitto il distributore in un paesino della provincia di Sondrio.

La Guardia di Finanza, durante un controllo, si accorge che il distributore fa pagare di più il carburante ai camionisti che pagano con carta di credito o bancomat. Pratica che l'Antitrust considera contraria al Codice del Consumo, in particolare all'articolo 62.

I finanzieri, nel corso della loro indagine, fotografano un cartello che avvisa i clienti: pagare con carta o bancomat porterà al "pagamento di commissioni bancarie pari allo 0,5 per cento". Il cartello, che è in quattro lingue, compare nel bar annesso al distributore.

Il cartello che avvisa del sovrapprezzo per chi paga con carta 

La società che gestisce il distributore si difende: "Applichiamo una maggiorazione di prezzo ai clienti che utilizzano il bancomat e le carte di credito esclusivamente per i pagamenti di carburante e di altri generi di Monopoli. Abbiamo deciso di applicare questa maggiorazione poiché il margine di guadagno è inferiore alle spese bancarie".

In pratica, le commissioni POS sarebbero pari in un anno a 1.257 euro a fronte di un utile della società di 877 euro per l’anno 2018. L'anno prima, le commissioni POS sarebbero arrivate a 1.755 euro a fronte di un utile di 491 euro.

Questo perché - aggiunge la società che gestisce il distributore - "gli istituti di credito applicano commissioni che variano dallo 0,4% al 0,75% malgrado il decreto legislativo numero 218 del 2017 preveda il limite dello 0,05% applicabile alle interbancarie".

Infine, nella sua difesa, la società avverte l'Antitrust: se ci sanzionate, chiudiamo l'attività.

L'Antitrust, però, va avanti per la sua strada affermando che l'articolo 62 del Codice del Consumo vieta di imporre "spese all’acquirente (il consumatore) per l’utilizzo di un determinato mezzo di pagamento, quali ad esempio, il bancomat e la carta di credito", il cui uso andrebbe peraltro incoraggiato.

La società del distributore, dunque, deve essere multata. Ma pur potendo decidere una sanzione fino a 5 milioni di euro, alla fine l'Antitrust usa la mano leggere optando per una multa di soli 5000 euro, il minimo di legge.

L’articolo 1 comma 922 della Legge di bilancio citata aggiunge al testo unico delle imposte sui redditi che le spese di carburante sono deducibili dal reddito solo se effettuate tramite carte di credito, carte di debito o carte prepagate, «o da altro mezzo ritenuto parimenti idoneo individuato con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate», come recita il comma 923.

Il primo metodo di pagamento riconosciuto è quindi la carta di credito, che deve essere obbligatoriamente collegata a un account aziendale.

Cos’è una carta di credito aziendale?

Le carte di credito per aziende non differiscono molto dalle normali carte di credito.

Come suggerisce il termine, si tratta di schede di pagamento a credito, che consentono cioè di effettuare acquisti anche senza possedere la somma di denaro da spendere, che verrà addebitata sul conto corrente cui la carta è associata solo in un secondo momento, in genere il mese successivo.

Le carte di credito corporate sono destinate non solo alle grandi imprese ma anche ai professionisti e alle PMI, hanno caratteristiche specifiche diverse dalle carte per utilizzo personale e di conseguenza un costo più elevato. Vengono emesse da istituti bancari e altre aziende specializzate in pagamenti digitali e sono molto utili per fare qualsiasi tipo di acquisto in modo rapido, sicuro, tracciabile e verificabile.

Quali sono i vantaggi di una carta di credito per carburante?

Rispetto all’acquisto in contanti, pagare il carburante con una carta di credito aziendale è senz’altro molto comodo: consente di monitorare più facilmente le transazioni consultando l’estratto conto e permette agli autisti di guidare senza dover portare contanti con sé.

Questi vantaggi valgono anche per gli altri metodi di pagamento tracciabili, quali prepagate e carte di debito.

Quindi, perché scegliere una carta di credito carburante?

In realtà, sono sempre meno i fleet manager che adottano questo metodo di pagamento per la propria flotta aziendale.

Perché?

Una delle clausole previste dalla legge prevede che il mezzo di pagamento sia intestato all’azienda, ma la maggior parte delle carte di credito aziendali, le cosiddette carte di credito corporate, vengono intestate ai singoli dipendenti.

Quando un autista utilizza la sua carta di credito per l’acquisto di carburante, non sarà possibile usufruire delle agevolazioni fiscali.

Serve quindi una carta di credito per carburante aziendale. O meglio, più di una. In genere, tante quanti sono gli autisti o i mezzi appartenenti al parco veicoli. E per aziende che gestiscono trasporto merci o persone possono essere molti.

Il che implica un costo.

Quanto costa una carta di credito carburante?

I costi delle carte di credito aziendali sono stabiliti dalle banche e prevedono in genere un canone fisso mensile più costi di commissione per prelievi e acquisti, anche di carburante.

Ogni carta di credito ha inoltre massimali giornalieri e mensili, anche questi variabili in base all’istituto che ha emesso la carta.

Se questo può risultare utile per i manager in fase di pianificazione, d’altro canto potrebbe essere limitante per aziende che utilizzano la carta per diversi acquisti e potrebbero raggiungere facilmente il limite prima della fine del mese, trovandosi costretti a ricorrere a mezzi di pagamento diversi per le spese necessarie.

Carta di credito carburante: pro e contro

La detrazione IVA per carburante pagato con carta di credito nel 2018 e nel 2019 è sicuramente possibile, ma i fattori a favore della scelta di questo metodo di pagamento rispetto agli altri non sembrano essere poi molti.

Le carte di credito sono utili all’acquisto di qualsiasi bene o servizio. Possono essere utilizzate per prelevare contanti, prenotare voli e camere d’albergo per le trasferte e molto altro. Quello che può sembrare un vantaggio in termini di comodità per professionisti e dipendenti, si rivela uno svantaggio per chi gestisce la flotta aziendale.

Per poter infatti gestire in maniera efficiente la propria flotta di veicoli aziendali, grande o piccola che sia, tenere traccia del combustibile necessario a percorrere le diverse tratte è fondamentale.

Ciò è possibile solo monitorando le spese relative all’acquisto di carburante.

Utilizzando una carta di credito per tutti gli acquisti aziendali, sarà dunque necessario estrapolare da ogni estratto conto mensile le spese relative a carburante e altri servizi relativi alla flotta. Passaggio necessario per ogni carta di credito.

Se poi le carte di credito dell’azienda vengono utilizzate da diversi dipendenti e mezzi, risulterà impossibile individuare i consumi di ciascun veicolo, indispensabili per pianificare e ottimizzare i costi.

Quante commissioni si pagano con la carta di credito?

Per le transazioni con carta di credito si paga una commissione che va dal 3,55 al 4%.

Come funziona il pagamento con la carta al benzinaio?

Seguite questi passaggi:.
dopo aver posizionato e spento l'auto, aperto lo sportellino e svitato il tappo, andare alla colonnina per il pagamento;.
inserire il bancomat o la carta nella fessura;.
inserire il codice pin;.
ritirare il bancomat una volta che il pagamento è stato accettato;.
selezionare la pompa;.

Chi paga le commissioni carta di credito?

Chi paga: le commissioni sono a carico degli esercizi commerciali. Sanzioni: la legge prevede multe per gli esercenti senza POS.

Come si mette benzina con carta di credito?

ritirare il bancomat o la carta dopo che il sistema vi avviserà che il metodo di pagamento è stato accettato; selezionare la pompa più vicina all'auto; tornare al distributore, inserire la pistola all'interno del serbatoio e premere con delicatezza fino a raggiungere la quota di carburante desiderata.