Per fare la voltura serve la residenza

Voltura Utenze: che cos’è?

Facendo la voltura delle tue utenze luce e gas cambi l’intestatario dei contratti delle tue forniture attive con un altro fornitore! L’operazione va sempre fatta dal nuovo proprietario in cui si vuole fare. Il costo dell’operazione è mediamente di 50 euro + IVA. A prescindere che sia luce o gas, questa operazione dovrebbe impiegare circa tra i 4 e i 7 giorni lavorativi.

Per fare la voltura serve la residenza

Non di rado si genera confusione su chi debba eseguire la domanda di voltura alla compagnia fornitrice tra il nuovo proprietario e il precedente, nonché su chi sia tenuto a pagare il costo riguardante l’esecuzione dell’intera pratica.

Dunque, vediamo insieme quali sono i passi da fare per avviare correttamente una voltura, chi deve richiederla e quali sono i suoi costi.

Quali sono i passi da seguire a chi spetta la voltura delle utenze?


Innanzitutto, occorre porre particolare attenzione su cosa sia il processo di voltura e quando si rende necessario.

In questo senso, bisogna sottolineare che, nel momento in cui si effettua un trasloco, è importante muoversi con il dovuto anticipo anche per quanto riguarda le proprie utenze.

A tal proposito, una buona mossa è senz’altro quella di interrompere la propria fornitura di luce e gas nella precedente abitazione in un tempo di almeno due settimane.

Pertanto, è possibile inoltrare la dovuta disdetta del servizio alla compagnia di cui si è clienti selezionando una delle seguenti modalità:

  • Contattando il numero verde messo a disposizione dalla società
  • Inviando apposita comunicazione scritta mediante mail
  • Utilizzando il form disponibile in molti siti dei gestori.

Come capire se bisogna richiedere voltura o subentro?

Prima di tutto, per quanto riguarda la fornitura luce e gas per la propria abitazione, occorre prestare attenzione ai diversi termini e alle relative operazioni che possono essere svolte a seguito di un cambio casa.

Effettivamente, di norma, si fa differenza fra:

  • Primo allaccio: è l’intervento da richiedere e da eseguire quando ci si sposta in un immobile di nuova costruzione e che, pertanto, non è mai stato abitato prima. Infatti, si procede con l’allaccio quando ci si trasferisce in un a nuova abitazione priva di contatore che, quindi, dovrà essere installato, collegandolo alla rete di distribuzione.
  • Subentro: è l’operazione che ha luogo nel momento in cui nell’abitazione in cui ci si trasferisce i contatori non risultano attivi. Per la relativa attivazione, la procedura giusta si chiama, appunto, subentro
  • Voltura: attraverso di essa, semplicemente, viene richiesto il cambio di intestatario dell’utenza in una struttura nella quale i contatori risultano correttamente attivi.

Concentriamoci ora sulla differenza tra voltura e subentro. Infatti, nonostante subentro e voltura siano due operazioni che riguardano la gestione di fornitura luce e gas in fase di trasloco, bisognerà richiedere solo una di esse, in base allo stato del contatore.

Si procede con il subentro, quando ci si trasferisce in un abitazione in cui il contatore è presente ma è stato disattivato, ovvero, ove la fornitura luce e gas è stata interrotta.

Bisogna richiedere la voltura, invece, quando il contatore e la fornitura di gas e luce sono attivi,  ma si ha la necessità di cambiare l’intestatario del contratto di fornitura.

Cos’è una voltura e a chi spetta la voltura delle utenze?


Diversamente per quanto accade per l’allaccio e il subentro, una voltura è il procedimento che si rende necessario quando ci si sposta in una abitazione in cui il servizio di fornitura luce e gas risulta ancora disciplinato da contratti in essere fra il precedente proprietario o inquilino e il suo gestore.

In quest’ottica, mediante la voltura luce e/o voltura gas, l’azienda fornitrice considererà sistematicamente risolto il contratto con il vecchio intestatario, avviandone di fatto uno nuovo con l’attuale proprietario o inquilino dell’immobile.

A tal proposito, è importante sottolineare che tale procedura vincola l’utente che ne fa richiesta a proseguire il rapporto con la compagnia che precedentemente forniva il servizio al vecchio intestatario.

Infatti, l’utente potrà scegliere il gestore più adatto alle proprie esigenze soltanto una volta effettuata la voltura.

Tuttavia, un’importante svolta al riguardo è stata recentemente raggiunta dalla nuova ordinanza n. 586/2020 emessa dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente in materia di voltura cambio fornitore.

A chi spetta la voltura delle utenze

Dunque, la voltura utenze spetta necessariamente al nuovo proprietario o inquilino dell’abitazione.

In quest’ottica, per il momento, questo soggetto dovrà adeguatamente provvedere a inoltrare la domanda al gestore che ha già in essere un rapporto con il precedente intestatario del servizio.

In questo modo, mediante un corretto processo di voltura, le utenze luce e gas non subiscono mai una cessazione del servizio, bensì cambia semplicemente l’intestatario della bolletta.

Tutto ciò, ha subito un’ importante variazione a partire dal 1° luglio 2021, con la direttiva ARERA che ha reso possibile effettuare in una sola operazione sia la domanda di voltura che il diretto cambio del gestore.

Cosa succede se l’inquilino non provvede alla voltura?

D’altro canto, è essenziale sottolineare che, all’interno di un contratto di locazione, ogni nuovo inquilino è tenuto ad effettuare la domanda di voltura.

Nel caso ciò non accadesse, il proprietario dell’immobile può:

  • Provvedere all’immediata rescissione del contratto di affitto per inadempienza
  • Richiedere un adeguato rimborso della somma non saldata
  • Staccare le utenze luce e gas dall’immobile.

Invece, nel caso di una compravendita, nell’eventualità che il precedente proprietario risultasse moroso per somme non pagate, il gestore dei servizi luce e gas non può richiedere il pagamento della cifra dovuta al nuovo proprietario della struttura.

Ciò accade in quanto nel momento in cui viene effettuata una voltura, il contratto precedente è automaticamente risolto in favore di un nuovo documento con il nuovo cliente finale.

Ora analizziamo insieme come effettuare una voltura utenze senza residenza e come agire in caso di separazione o di rogito.

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Come fare la voltura delle utenze senza residenza?

Nel contesto di un trasferimento o di uno spostamento per lavoro è possibile effettuare le volture utenze senza residenza?

In effetti, nel momento in cui si acquista un nuovo immobile, sia che si tratti di una nuova abitazione che di un soggiorno nella nuova casa al mare, tra le prime cose a cui pensare c’è sicuramente l’aspetto delle forniture luce e gas per la propria utenza.

Ma cosa succede se si vuole effettuare una voltura utenze senza residenza? E cosa significa questo intervento?

Precipuamente, fare una voltura utenze senza residenza significa diventare intestatari di una fornitura luce e/o gas senza possedere la residenza nel luogo in cui la stessa utenza risulta attiva.

Secondo il quadro normativo nazionale vigente, ogni richiesta di attivazione delle utenze non necessita per forza dell’obbligo di residenza nel comune per il quale si richiede l’attivazione stessa.

Tuttavia, in piena ottemperanza del Decreto-legge n.47 del 28 marzo 2014, al momento della stipulazione del contratto di fornitura con il gestore, il consumatore deve tassativamente dimostrare il regolare possesso o usufrutto dell’immobile in oggetto.

Una volta resa nota la proprietà o l’usufrutto della struttura, è dunque possibile procedere con l’apertura del contratto attraverso una serie di passaggi e la comunicazione di specifiche informazioni da parte del cliente.

In particolare, ricordiamo che i dati da comunicare all’operatore luce e/o gas per la corretta attivazione delle utenze tramite voltura sono:

  • Le informazioni personali del soggetto intestatario del contratto
  • Un documento di identità in corso di validità dell’intestatario
  • I dati del vecchio intestatario
  • Un numero di telefono
  • L’indirizzo della fornitura
  • I dati catastali dell’immobile
  • I codici POD per l’energia elettrica e PDR per il gas
  • La potenza impegnata espressa in kW
  • La tensione di alimentazione.

Successivamente, uno step importantissimo riguarda la sottoscrizione vera e propria del contratto.

Infatti, a questo punto dell’iter di attivazione, occorre selezionare l’opzione Domestico Non Residente.

Completati tutti i passaggi, ecco che il processo di attivazione delle utenze tramite voltura senza residenza è adeguatamente concluso.

Cosa cambia tra una voltura utenze senza residenza e una semplice voltura?

Anche se la Legge permette di eseguire una voltura utenze senza residenza, esistono delle differenze tra quest’ultima e una semplice voltura.

Nello specifico, effettuando una voltura utenze senza residenza gli aspetti da tenere in considerazione sono:

  • Per i consumatori non residenti gli oneri di sistema sono presenti sia in quota energia che in quota fissa. Conseguentemente, per questa categoria di utenza il costo della quota fissa è sempre maggiore rispetto ai clienti residenti
  • Per contro, gli utenti non residenti sono esenti dal pagamento del canone Rai in quanto per loro non è prevista tale spesa all’interno della bolletta dell’energia elettrica.

Voltura utenze in caso di separazione: cosa cambia?

Benché ogni separazione giudiziale o divorzio costituiscano situazioni certamente immerse nella complessità, per quanto riguarda l’aspetto della fornitura di luce e gas, il processo di voltura non subisce grosse e sostanziali variazioni.

Semplicemente, dopo le firme dell’atto di divorzio, il soggetto intestatario dell’ex coppia dovrà procedere nel contattare il gestore energetico per comunicare tutte le informazioni e i dati indispensabili a eseguire una normale voltura.

L’unico elemento da tenere in considerazione è il fatto che occorrerà anche compilare un apposito modulo (fornito dal gestore stesso) in cui si dovranno indicare:

  • Il numero della sentenza di divorzio
  • Il Tribunale competente
  • La data di emissione dell’atto.

Una volta richiesta, la voltura impiegherà un massimo di 4 giorni lavorativi per essere considerata effettiva.

L’ultima fattura giungerà a nome dell’ex coniuge indicante i consumi da pagare fino alla data della voltura.

Come fare la voltura delle utenze prima del rogito?

Quando si acquista un immobile, tra i passaggi eseguiti nell’intero processo di acquisizione, il più importante dopo il rogito è rappresentato dal contratto preliminare di compravendita, il cosiddetto compromesso, che avviene 30-40 giorni prima dell’effettivo rogito notarile.

In questo quadro, è possibile collocare la voltura utenze prima del rogito.

In effetti, dal momento in cui il preliminare viene correttamente concluso e, dunque, sancito l’acquisto dell’immobile che si definirà irrevocabilmente con il rogito, i soggetti acquirenti potranno già pensare all’attivazione delle proprie utenze luce e gas attraverso una voltura.

Voltura utenze dopo rogito

Ovviamente, per coloro che preferiscono fare le cose con calma, la stessa voltura può essere richiesta anche dopo il rogito notarile direttamente alla compagnia fornitrice con la quale il precedente proprietario aveva aperto un contratto.

Ricordiamo, che attraverso questo tipo di operazione non è possibile per il nuovo proprietario dell’immobile cambiare il gestore nell’immediato.

Ciononostante, una volta che la bolletta sarà regolarmente registrata a suo nome, questi potrà allora procedere con la selezione della compagnia che più preferisce.

A tal proposito, per sapere quali sono le migliori offerte luce e gas del momento, consigliamo di leggere le informazioni sul Portale Offerte ARERA.

Volture Utenze: Chi deve pagare?


Per quanto concerne i costi, occorre dire che una domanda di voltura richiede un adeguato pagamento.
Infatti, anche in questo caso, il soggetto che deve provvedere a saldare i costi della voltura è il nuovo cliente finale e, quindi, il nuovo intestatario delle utenze.

A tal proposito, occorre dire che la spesa prevista per l’operazione presenta caratteristiche diverse a seconda che si tratti di offerte appartenenti al mercato libero o a quello di maggior tutela:

  • Effettivamente, nel primo caso, il prezzo dipende dai vari fornitori e prevede una quota fissa di 25,51 € più Iva per una spesa complessiva che varia dai 50,00 € agli 80,00 €.
  • Invece, per quanto riguarda il mercato tutelato, il costo della voltura si aggira intorno ai 77,00 €.

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Cosa fare per cambiare le intestazioni delle forniture?


Nel momento in cui un soggetto prende possesso o entra in una nuova abitazione, lo stesso deve provvedere al cambio delle intestazioni delle forniture.

Infatti, per usufruire dei servizi di energia elettrica e gas, ogni nuovo utente dovrà ragionevolmente ovviare alla modifica dei dati sul contratto di fornitura.

Ricordiamo che tutto ciò sarà necessario fino al 30 giugno di quest’anno, quando terminerà la precedente disposizione in materia in favore della nuova ordinanza 856/2020.

In ogni caso, per effettuare una voltura, ogni cliente dovrà fornire in tempo utile le seguenti informazioni:

Richiesta Voltura Utenze: cosa serve
Dati personali del nuovo intestatario
Nome, cognome e codice fiscale del precedente proprietario
L’indirizzo della nuova abitazione
L’indirizzo mail della persona intestataria
La lettura del contatore luce e/o gas
I codici univoci che identificano il contatore (PDR per quanto riguarda il metano e POD per l’energia elettrica)
Il codice IBAN per il corretto avvio dell’addebito bancario delle fatture.

Invece, nel caso della voltura acqua, le informazioni da comunicare all’azienda comunale che gestisce il servizio idrico sono:

  • I dati personali del nuovo intestatario
  • L’indirizzo dell’abitazione in cui verrà assegnato il servizio
  • Il numero di telefono del soggetto a cui sarà intestata la fattura
  • Un indirizzo mail valido
  • La lettura del contatore dell’acqua
  • Il numero univoco di riconoscimento della fornitura dell’acqua o il codice cliente.

Quali sono le novità delle volture utenze con cambio fornitore?

L’ARERA ha introdotto un’importante novità riguardo le richieste di voltura. Infatti, dal 30 Settembre 2021 è possibile richiedere, unitariamente e contemporaneamente, la voltura di luce e/o gas e il cambio del fornitore. Come disposto dal documento 586/2020, a chi spetta la voltura delle utenze, non verrà più posto il limite di usufruire della fornitura di luce e gas da parte del gestore scelto dal precedente inquilino.
Grazie a questo nuovo regolamento, chi vorrà effettuare una voltura utenze e cambiare fornitore, potrà farlo attraverso una procedura molto più semplice e veloce. In precedenza, era necessario richiedere la voltura ed attendere che questa venisse accettata. Solo successivamente, era possibile sottoscrivere un nuovo contratto con il fornitore prescelto. Ora invece, l’autorità prevede un’unica modalità di richiesta di voltura, sia che venga rivolta al gestore del precedente inquilino sia al nuovo operatore scelto dall’utente.

Quali sono i costi e le tempistiche della voltura?

I costi della richiesta di voltura, nel mercato tutelato, sono di € 25,81 per oneri amministrativi + € 23, sommato ad eventuale imposta di bollo sul nuovo contratto. In caso di appartenenza al mercato libero, il costo è di € 25,81 per oneri amministrativi – a favore del distributore – ed eventuali spese per la prestazione commerciale.
Riguardo le tempistiche, la richiesta di voltura insieme al cambio del fornitore verrà effettuata entro 3 giorni lavorativi. In aggiunta a quest’ultimi, si dovranno aspettare due ulteriori giorni lavorativi per l’accettazione contrattuale con il nuovo gestore.

Come fare la voltura delle utenze con i vari fornitori?

Vediamo di seguito come inoltrare la richiesta ad alcuni dei più comuni fornitori di luce e gas:

  • Enel Energia
  • Eni Gas e Luce
  • Iren
  • A2A
  • Sorgenia
  • Edison
  • Eon
  • Engie

Voltura Utenze con Enel Energia

L’operazione di voltura con Enel Energia può essere richiesta direttamente sul sito del gestore oppure contattando un loro operatore. Basterà avere a portata di mano i propri dati (carta d’identità e codice fiscale), il codice POD e/o PDR e la lettura del contatore. Una volta inoltrata la richiesta, sarà sufficiente compilare e rinviare la modulistica allegata al contratto dell’offerta precedentemente scelta, ricevuto per email o posta.

Richiedere voltura con Eni Gas

Con Eni Gas e Luce si potrà richiedere la voltura registrandosi a My Eni e inviando la richiesta, oppure contattando un operatore al numero 800900700. Anche in questo caso, i documenti necessari sono il codice POD e/o PDR, il documento d’identità e una lettura aggiornata del contatore.

Voltura con Iren

Con Iren, per richiedere la voltura delle utenze, si potrà scegliere fra tre opzioni: fare la richiesta online, chiamare il numero verde 800969696 oppure recarsi presso lo sportello Iren più vicino. La documentazione necessaria comprende il documento d’identità, il codice POD e/o PDR e una dichiarazione del titolo di occupazione dell’immobile riportante la data di partenza della fruizione della fornitura.

Richiesta di voltura A2A

Così come per Iren, per richiedere la voltura delle utenze con A2A potrete scegliere la nuova offerta e attivarla online nell’area clienti, contattare il servizio clienti oppure recarvi allo sportello. Le informazioni da fornire sono:

  • dati anagrafici
  • codice fiscale e/o partita IVA
  • indirizzo di residenza e quello scelto per il recapito delle bollette
  • indirizzo di fornitura
  • codice POD e/o PDR, apparecchi gas utilizzati e potenza del contatore richiesta
  • titolo di occupazione dell’immobile e relativi dati catastali
  • recapiti personali

Voltura con Sorgenia

Con Sorgenia la richiesta di voltura può essere inoltrata in due differenti modi. Per la richiesta telefonica servirà fornire i dati che abbiamo visto in precedenza (vedi sopra).
Invece, per richiedere la voltura via email, posta o fax, sarà necessario inoltrare il modulo di voltura (scaricabile dal sito), una copia del documento di riconoscimento, un documento che attesti il legittimo possesso dell’immobile e l’eventuale dichiarazione di estraneità al debito.

Come richiedere voltura utenze con Edison?

Richiedere la voltura con Edison è molto semplice. Infatti, basterà compilare, scansionare e caricare il modulo di richiesta di voltura, scaricabile dalla sezione del sito dedicata.

Voltura con Eon

Anche con Eon, la richiesta di voltura può essere portata a termine interamente online, compilando la modulistica sul sito.

Richiesta voltura luce e gas con Engie

Per richiedere la voltura delle utenze con Engie, basterà telefonare al numero verde 800422422 e fornire le seguenti informazioni:

  • dati anagrafici
  • lettura aggiornata del contatore
  • codice POD e/o PDR
  • indirizzo a cui recapitare le bollette.

Infine, per avere ulteriori informazioni sul confronto offerte luce e gas e su tutte le altre comunicazioni a chi spetta la voltura delle utenze, suggeriamo di leggere le indicazioni riportate in questa pagina.

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Quando si può fare la voltura senza residenza?

La richiesta di attivazione delle utenze non richiede l'obbligo di residenza ma è necessario dimostrare, al momento della stipula del contratto di fornitura, il regolare possesso o usufrutto dell'immobile.

Cosa serve per fare la voltura delle utenze?

I tuoi dati personali: codice fiscale, carta d'identità dell'intestatario del contratto (anche una fotocopia, sempre utile), recapito telefonico, indirizzo di residenza. Per la Luce il Codice POD oppure per il Gas il Codice PDR, identificativi dei contatori, che puoi trovare sulla bolletta del precedente inquilino.

Cosa cambia tra domestico residente e non residente?

Come suggerisce il nome, la tariffa “residenteè destinata alle forniture legate alla casa di residenza. Rispetto a quella per “non residenti”, permette di risparmiare sulla bolletta: anche se pagano il canone TV, i “residenti” sono esentati dalla quota aggiuntiva di 72,85 € annui.

Come si fa una voltura?

Come fare una voltura il codice POD identificativo del contatore (per la fornitura di energia elettrica) oppure il codice PDR (per la fornitura di gas naturale); POD e PDR li trovi sul cartellino attaccato al contatore luce/gas oppure sulle bollette dell'attuale intestatario della fornitura.