Il beneficiario di una polizza vita deve firmare

Quando è possibile modificare i soggetti che incassano capitale o rendita al verificarsi dell’evento previsto nel contratto assicurativo.

La polizza vita è uno degli investimenti più comuni di chi vuole mettere da parte un po’ di soldi e garantirsi un capitale per il futuro o di chi svolge qualche attività a rischio e decide di garantire ai suoi cari una somma di denaro in caso di decesso. Il denaro, in base al verificarsi di un evento, verrà incassato dal soggetto o dai soggetti indicati nel contratto al momento della stipula dell’assicurazione. Sono i cosiddetti «beneficiari». Può sorgere, però, un dubbio: se, per qualche motivo, ci fosse la necessità o il desiderio di modificare i nomi dei beneficiari anche anni dopo aver acceso la polizza, è possibile farlo? E come cambiare i beneficiari di una polizza vita?

La legge consente di farlo ma prevede anche delle eccezioni che «blindano» il contratto e che rendono impossibile questa eventualità. Vediamo in quali casi.

Indice

  • 1 Polizza vita: che cos’è?
  • 2 Quali tipi di polizza vita ci sono?
    • 2.1 Polizza caso morte
    • 2.2 Polizza caso vita
    • 2.3 Polizza mista
  • 3 Polizza vita: chi sono i soggetti coinvolti?
    • 3.1 Un solo soggetto coinvolto
    • 3.2 Due soggetti diversi coinvolti
    • 3.3 Tre soggetti diversi coinvolti
  • 4 Polizza vita: si può cambiare il beneficiario?

Polizza vita: che cos’è?

La polizza vita è un contratto assicurativo che consente di ottenere un beneficio in cambio del pagamento di una quota, chiamata premio, al verificarsi di un evento relativo alla vita (appunto) del contraente o dell’assicurato. Entrambi, come vedremo tra poco, possono essere la stessa persona o soggetti diversi.

Il premio può essere versato ogni mese oppure con cadenza trimestrale, quadrimestrale, semestrale o annuale.

Tra i vantaggi che offre la polizza vita occorre segnalare che:

  • sono impignorabili e insequestrabili, quindi non soggette ad un’azione esecutiva;
  • i capitali non rientrano nell’asse ereditario e non sono soggetti a imposta di successione;
  • per la polizza caso morte è prevista la detrazione fiscale del 19% sul premio versato, purché il contratto sia almeno quinquennale e non ci sia stata alcuna concessione di prestiti entro i primi cinque anni di copertura.

Quali tipi di polizza vita ci sono?

Esistono tre tipi di polizza vita:

  • caso morte;
  • caso vita;
  • mista.

Polizza caso morte

Con la sigla Tmc viene identificata la polizza vita «Temporanea caso morte». Impegna la compagnia di assicurazioni a pagare, in caso di decesso dell’assicurato, al beneficiario o ai beneficiari, il capitale stabilito nel contratto.

Polizza caso vita

In questo caso, la compagnia è tenuta a pagare al beneficiario o ai beneficiari il capitale stabilito o una rendita in caso di sopravvivenza dell’assicurato al momento indicato nel contratto. Ad esempio, si può decidere che al compimento dei 70 anni dell’assicurato l’impresa di assicurazioni versi la rendita o il capitale.

La rendita può essere vitalizia (cioè finché l’assicurato è in vita) o per un periodo di tempo determinato.

Polizza mista

In questo caso, la compagnia versa al beneficiario o ai beneficiari una rendita o un capitale sia in caso di sopravvivenza dell’assicurato alla scadenza del contratto sia in caso di morte prima che la polizza giunga al termine. In quest’ultimo caso, i beneficiari hanno diritto a riscuotere il capitale o la rendita subito dopo il verificarsi del decesso.

Polizza vita: chi sono i soggetti coinvolti?

Quando viene stipulata una polizza vita, ci sono quattro tipi di soggetti coinvolti, anche se non necessariamente si parla di quattro persone diverse. Nello specifico, intervengono:

  • la compagnia di assicurazioni, che si prende l’impegno del pagamento al beneficiario o ai beneficiari del capitale o della rendita a seconda del contratto;
  • il contraente: è il soggetto (persona fisica o giuridica) che firma il contratto e che paga alla compagnia il premio accordato. È lui a scegliere i beneficiari;
  • l’assicurato: è la persona fisica su cui si stipula la polizza. Se non coincide con il contraente, deve anch’egli firmare il contratto. Non sono ammessi dei cambiamenti sulla persona assicurata: resta la stessa per tutta la durata della polizza;
  • il beneficiario: è il soggetto (persona fisica o giuridica) che riceve la prestazione stabilita nella polizza (la rendita o il capitale) al verificarsi dell’evento prefissato (sopravvivenza o morte dell’assicurato). Può coincidere con il contraente e/o con l’assicurato stesso e può essere modificato prima della scadenza.

Facciamo qualche esempio per capire meglio come possono coincidere i tre soggetti interessati oltre alla compagnia di assicurazioni.

Un solo soggetto coinvolto

Tizio stipula una polizza vita con la compagnia X e si impegna a versare i premi. Viene stabilito che, al suo settantesimo compleanno, la compagnia gli versi un capitale. Pertanto, Tizio sarà:

  • contraente, perché stipula la polizza e versa i premi;
  • assicurato, perché l’evento che determina il pagamento è il suo settantesimo compleanno;
  • beneficiario, perché sarà lui stesso a ricevere il capitale.

Due soggetti diversi coinvolti

Tizio stipula una polizza vita con la compagnia X e si impegna a versare i premi. Viene stabilito che, alla sua morte, la compagnia versi il capitale alla moglie. Pertanto:

  • Tizio sarà il contraente, perché stipula la polizza e versa i premi;
  • Tizio sarà l’assicurato perché l’evento che determina il pagamento è il suo decesso;
  • la moglie di Tizio sarà la beneficiaria perché sarà lei a ricevere il capitale.

Tre soggetti diversi coinvolti

Tizio stipula una polizza vita con la compagnia X e si impegna a versare i premi. Poiché il figlio Caio fa il pilota di aereo, decide che, in caso di morte del figlio, la compagnia paghi il capitale alla vedova. Pertanto:

  • Tizio sarà il contraente, perché stipula la polizza e versa i premi;
  • Caio sarà l’assicurato, perché l’evento che determina il pagamento è il suo decesso;
  • la vedova di Caio sarà la beneficiaria perché sarà lei a ricevere il capitale.

Polizza vita: si può cambiare il beneficiario?

La normativa, come abbiamo accennato, non consente di cambiare l’assicurato ma è possibile, invece, cambiare i beneficiari di una polizza vita al momento in cui si verifica l’evento o alla scadenza della polizza stessa.

Ci sono due modi di cambiare i beneficiari:

  • recandosi presso la compagnia di assicurazioni e firmando l’apposito modulo per revocare i vecchi beneficiari ed inserire quelli nuovi;
  • tramite testamento.

Abbiamo anticipato all’inizio che ci sono delle eccezioni in cui non è possibile cambiare i beneficiari di una polizza vita. Ciò accade quando:

  • il contraente dichiara per iscritto di rinunciare al potere di revoca del beneficio: in tal caso, dunque, chi stipula la polizza ha escluso la possibilità di una successiva modifica;
  • i beneficiari hanno accettato per iscritto e tramite raccomandata a/r inviata alla compagnia e per conoscenza al contraente le condizioni della polizza.

Come riscuotere una polizza vita di cui si è beneficiari?

In ogni caso, il beneficiario dovrà rivolgersi alla compagnia con cui è stato sottoscritto il contratto e presentare la seguente documentazione: copia di un documento d'identità; se l'assicurato è ancora in vita, certificato anagrafico che attesta tale circostanza; domanda di liquidazione.

Chi è il soggetto beneficiario di una polizza vita?

l'Assicurato, il soggetto sulla cui vita la polizza viene stipulata; il Beneficiario ovvero il soggetto che ha il diritto a ricevere la prestazione assicurata (capitale liquidabile).

Come funzionano le polizze vita in caso di morte?

La polizza vita caso morte prevede il pagamento della somma assicurata nel caso in cui l'imprevisto avvenga nel corso della durata del contratto. Se la polizza scade senza che si verifichino imprevisti, i premi versati alla compagnia non vengono restituiti.

Chi sono i beneficiari di una polizza?

Il beneficiario di assicurazione è il soggetto designato dal contraente che beneficia della prestazione assicurativa. Esso può coincidere con la figura dello stesso contraente e dell'assicurato, che si identificano rispettivamente con il soggetto tutelato dalla polizza e con colui che la sottoscrive.