CENNI DI ANATOMIA Show I tendini sono formazioni anatomiche di consistenza fibro-elastica interposte tra ossa e muscoli attraverso la giunzione osteotendinea (entesi) e la giunzione muscolo-tendinea. ESAME OBIETTIVO Per esaminare i flessori superficiali si bloccano sul piano del tavolo 3 delle 4 dita lunghe chiedendo al paziente di flettere il dito lasciato libero (prima il 2°, poi il 3°, il 4° e il 5°). Il dito si flette nell'articolazione IFP e non nell'IFD. LESIONI DEI TENDINI LESIONI ATRAUMATICHE: Tra queste distinguiamo quelle secondarie a patologia di natura dismetabolica e quelle secondarie
a patologie infiammatorie croniche o iatrogene. LESIONI TRAUMATICHE: Le lesioni tendinee possono essere di vario tipo: • nette da taglio • lacero contuse • da rottura sottocutanea • da avulsione dell'inserzione ossea. Sono spesso associate a lesioni della cute, vascolari, nervose, ossee e articolari. La diagnosi di una lesione tendinea da ferita può essere
facile se si vede il tendine sezionato o il capo distale o l'assenza del prossimale che è stato stirato dal muscolo; può essere meno facile se si tratta di ferita irregolare o di rottura sottocutanea e verrà fatta sulla base dell'atteggiamento e della funzione. RIEDUCAZIONE FUNZIONALE Nella riabilitazione di questo tipo di lesioni è molto importante la mobilizzazione precoce che permette di intervenire sulla cicatrizzazione al fine di formare aderenze di tipo elastico per un migliore scorrimento tendineo. ESERCIZI SPECIFICI • Place and hold (mettere e tenere): è un esercizio indicato per il graduale passaggio dal lavoro passivo alla contrazione volontaria; consiste nel posizionare passivamente il segmento e chiedere al paziente di mantenere tale posizione • Place and push (mettere e spingere): questo esercizio consiste nel portare attivamente o passivamente le dita a contatto con un oggetto • Esercizio dei tre pugni o di scorrimento differenziato: serve a favorire lo scorrimento selettivo del flessore superficiale, a pugno piatto, del flessore profondo, a pugno a uncino, e di entrambi a pugno pieno. Il recupero completo si otterrà attraverso la rieducazione della flessione ed estensione
dei movimenti elementari della mano e delle dita; gli esercizi di flessione non possono essere dissociati da quelli di estensione in quanto movimenti sinergici per il movimento di prensione; è importante, quindi, ricostituire attraverso la kinesiterapia attiva la sinergia tra i vari muscoli per il ripristino degli schemi motori. Dr. Giuseppe Caruso e coll. Quanto ci mette a guarire un tendine lesionato?Acuta: meno di due settimane; Subacuta: da quattro a sei settimane; Cronica: più di sei settimane.
Come si cura un tendine lacerato?Tendine spalla lesionato parzialmente: cura, fisioterapia. Terapia manuale eseguita dall'Osteopata per liberare l'articolazione;. Esercizi terapeutici per il recupero dell'equilibrio muscolare;. tecarterapia o ipertermia;. Laser Yag ad alta potenza;. Ultrasuoni;. Magnetoterapia.. Come curare lesione tendine mano?Il trattamento è di tipo chirurgico (intervento viene eseguito con anestesia del solo arto superiore) e fisioteraupetico; il trattamento fisioterapico con tutori dinamici ed esercizi mirati a prevenire rigidità ed aderenze tra tendine e strutture circostanti.
Come faccio a capire se ho il tendine lesionato del dito della mano?Nei casi di lesioni aperte il sintomo più evidente è il dolore e il bruciore causato dal taglio, talvolta si può associare anche la perdita di sensibilità di parte del dito (lesione del nervo). Nel caso di lesione completa del tendine sarà impossibile il movimento del dito.
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