E sicuro tenere i soldi sulla postepay

PostePay è la carta prepagata di Poste Italiane, ed è un sistema di pagamento largamente utilizzato in Italia. Tuttavia, non è immune alle truffe. E anche se, in quanto prepagata, il “danno” è minore rispetto a quello causato da una carta di credito tradizionale, è bene sapere a quali potenziali rischi si può andare incontro, per difendersi e per tutelarsi.

Quattro sono le truffe più comuni di cui i possessori di PostePay possono essere vittime:

  • la clonazione della carta
  • l’effettuazione di ricariche indesiderate e non richieste
  • i pagamenti per acquisti effettuati online, e mai arrivati a destinazione
  • il phishing

Nei primi due casi, la PostePay è vittima di un attacco da parte di criminali informatici, che la clonano e/o la utilizzano per effettuare pagamenti e per ricaricare altre carte oppure numeri di cellulare. Si tratta di casi di “hacking”: i truffatori acquisiscono i dati relativi alla carta di un determinato utente, e utilizzano il denaro presente per i loro scopi. In caso si sia vittima di una truffa di questo tipo, bisogna sporgere denuncia alla Polizia Postale e ai Carabinieri, è possibile usufruire della procedura “chargeback”: entro 60 giorni dalla ricezione dell’estratto conto in cui si evidenziano pagamenti non autorizzati, si invia mediante raccomandata alla società che ha emesso la carta una contestazione scritta, con la fotocopia della propria carta PostePay, le documentazioni contabili e copia della denuncia. Dopo aver effettuato le verifiche del caso, la società emetterà il rimborso.

Se nel caso di oggetti acquistati e mai venduti un risarcimento è difficile, per prevenire il phishing è necessario utilizzare prudenza e accortezza: Poste Italiane non invia mai mail ai propri clienti, invitandoli a fornire dati personali o codici di accesso. In caso si ricevesse una mail di questo tipo, è sicuramente una truffa volta a rubare i codici della propria PostePay: non cliccate su nessun link, e non fornite mai alcun dato né codice. È l’unico modo per difendersi.

C’è poi un tipo di truffa che, ultimamente, sta andando per la maggiore. A correre il rischio sono gli utenti che mettono in vendita i propri oggetti sui portali adibiti alla compra-vendita tra privati. A distanza di pochissimo dalla pubblicazione dell’annuncio, si viene contattati da una persona interessata ad acquistare il proprio bene, che chiede il numero di cellulare. Dopo tutta una serie di trattative via sms o WhatsApp, si scopre che il “compratore” risiede in Costa d’Avorio, e si viene invitati a mandare la fotocopia della propria carta d’identità e della propria carta PostePay. Nel malaugurato caso in cui decida di chiudere la vendita, il venditore inizia a ricevere mail da una fantomatica banca straniera che, per una legge della Costa d’Avorio, lo esortano a pagare un certa somma spacciata per tassa, affinché il pagamento da parte dell’acquirente possa venire sbloccato. Anche in questo caso, l’unica arma di difesa è la prudenza: mai acconsentire a compravendite sospette, e ricordarsi sempre che nessuna banca manda mail di questo tipo.

Se avete anche voi una carta Postepay potreste già esservi imbattuti nella nuova truffa che sta colpendo gli utenti. È molto importante conoscerla per evitare brutte sorprese.

La carta Postepay è stata lanciata sul mercato la prima volta dall’omonima società spin-off di Poste Italiane a fine 2003 e oggi ne esistono diverse versioni.

  • Cosa si può fare con la carta Postepay
  • Carta Postepay, quali rischi
  • Come riconoscere la nuova truffa di Postepay
  • Come difendersi dalle truffe online e in app
  • Come segnalare la truffa
  • Come avere il rimborso sulla carta Postepay in caso di truffa

Cosa si può fare con la carta Postepay

Si può utilizzare ovunque in Italia presso gli ATM e i POS dei circuiti Postamat, Visa Electron e Maestro, all’estero presso ATM e POS del circuito Visa/Visa Electron e MasterCard/Maestro/Cirrus, e anche su Internet – sui siti che accettano carte dei circuiti Visa e MasterCard – e in tutti gli uffici postali italiani, attraverso il circuito Postamat.

È possibile pagare con la carta Postepay in tutti gli esercizi dotati di POS aderenti ai circuiti VISA/VISA Electron e MasterCard/Maestro senza commissioni. Per convalidare il pagamento è necessario firmare la ricevuta stampata dal POS. Se si usa invece la funzione contactless, sotto un certo importo non sono richieste firme o PIN.

La carta Postepay è particolarmente agile e vantaggiosa, alla portata di tutti, anche perché la versione Standard non richiede l’apertura di un conto corrente e non richiede l’esistenza di un conto corrente d’appoggio. Solo la versione Postepay Evolution (5,4 milioni in Italia) è collegata a un conto ed essendo dotata di IBAN può anche ricevere alcuni tipi di accrediti e bonifici.

Gli italiani la usano per tutto: è molto utilizzata per gli acquisti online – il 35% delle operazioni di e-commerce in Italia è eseguito con una carta Postepay – grazie soprattutto all’accredito immediato in caso di ricarica, al suo basso costo d’acquisto e all’affiliazione ai circuiti Visa (Standard) e MasterCard (Evolution) (qui il dettaglio su tutto ciò che si può fare).

Per ricaricarla basta andare in un qualunque ufficio postale se si vogliono usare i contanti, oppure negli ATM Postamat di Poste italiane addebitandone l’importo su carte del circuito abilitato (Maestro e MasterCard, Visa e Visa Electron), attraverso il sito poste.it o da ricevitorie SISAL abilitate.

Carta Postepay, quali rischi

I rischi maggiori connessi alla carta Postepay sono legati ai tentativi da parte di terze persone di carpire, attraverso artifizi o raggiri, i dati riservati: dati della carta di pagamento, utenza, password, codici di accesso e/o dispositivi.

La truffa che più di frequente è stata associata a Postepay è quella relativa al cliente che, con l’intenzione di effettuare un’operazione di accredito sulla propria Postepay tramite ATM, viene raggirato e indotto ad effettuare un’operazione di ricarica verso una carta di pagamento intestata ad una terza persona.

Come riconoscere la nuova truffa di Postepay

Questa volta invece – e non è la prima – sono scattati per migliaia di clienti in tutta Italia addebiti di pagamenti non autorizzati. Si tratta di addebiti di piccole somme fortunatamente, dai 4 euro agli 8 euro, che però non si limitano a una singola transizione e vengono ripetuti fino a 7-10 volte in un giorno solo, arrivando mediamente a sottrarre a ciascun cliente 30/40 euro.

In diversi avete scritto a QuiFinanza in questi giorni per segnarci queste truffe: per alcuni di voi il danno è stato più importante, perché gli addebiti sono arrivati anche a 60 euro in un giorno solo.

Prima di tutto ricordiamo che Poste e Postepay non chiedono mai i dati riservati come nome utente, password, codici di sicurezza per eseguire una transazione, ad esempio codice OTP-One Time Password ricevuto via sms, in nessuna modalità, né via e-mail né sms, chat di social network, o operatori di call center, e per nessuna finalità.

Se qualcuno, anche presentandosi come un operatore di Poste Italiane o Postepay, dovesse chiedervi queste informazioni, è certo che si tratta di un tentativo di frode, quindi non vanno fornite a nessuno.

Come difendersi dalle truffe online e in app

Per poter evitare di cadere in queste trappole e difendersi dalle truffe ci sono piccoli accorgimenti da rispettare, ma davvero fondamentali:

  • eliminare il metodo di pagamento di Postepay eventualmente collegato a GooglePay o ApplePay, dove potrebbero avvenire pagamenti non autorizzati anche senza avere la carta collegata al metodo di pagamento per i servizi digitali
  • non rispondere mai a e-mail, sms, chiamate o chat da call center in cui vengono chiesti i codici personali
  • controllare sempre l’attendibilità di una e-mail prima di aprirla, verificando che il mittente sia realmente chi dice di essere: controllare com’è scritto l’indirizzo e-mail da cui è arrivata non scaricare gli allegati delle e-mail sospette prima di aver verificato che il mittente sia noto o ufficiale
  • non cliccare sul link contenuto nelle e-mail sospette (se per errore dovesse accadere, non autenticarsi sul sito falso e chiudere subito il browser).

Come segnalare la truffa

Cosa fare poi? Ecco i passaggi fondamentali:

  • bloccare subito la carta Postepay, chiamando dall’’Italia il numero gratuito, attivo 24 ore su 24, 800.003.322, e dall’estero, sempre attivo h24, il numero +39.02.82.44.33.33
  • in caso di dubbi o sospetti, segnalare subito a Poste Italiane eventuali e-mail di phishing inoltrandole all’indirizzo
  • cestinare le mail e cancellarle anche dal cestino
  • utilizzare l’app per usufruire anche del servizio gratuito di push notification ed essere informato in tempo reale sulle operazioni di pagamento effettuate con il tuo conto corrente e le carte di pagamento. In alternativa, attivare il servizio di notifica tramite SMS sul telefono cellulare, gratuito per i pagamenti su siti internet e su app
  • se avete ancora dubbi potete comunque sempre contattare Poste a questo indirizzo, fornendo i dettagli della comunicazione sospetta: . Potete anche sempre chiamare il numero verde, attivo 24 ore su 24: 800.00.33.22.

Come avere il rimborso sulla carta Postepay in caso di truffa

Se dopo essere stati truffati volete richiedere il rimborso, è necessario anche compiere ulteriori passaggi.

Prima di tutto serve porgere regolare denuncia alla polizia postale o alle forze dell’ordine, allegando alla denuncia una lista dei movimenti sulla propria carta con le operazioni fraudolente.

Poi è necessario recarsi in un ufficio postale per avviare la pratica di rimborso con l’apposito modulo da compilare a cui dovrete allegare alcuni documenti:

  • documento o numero di blocco della carta oggetto della truffa;
  • copia della denuncia effettuata presso le forze dell’ordine;
  • copia della lista dei movimenti facendo riferimento ai movimenti sconosciuti
  • una lettera con un breve riassunto dei motivi della richiesta di rimborso, specificando il giorno e l’ora in cui è avvenuto il furto del denaro e l’importo sottratto.

Cosa non dare mai della Postepay?

Prima di tutto ricordiamo che Poste e Postepay non chiedono mai i dati riservati come nome utente, password, codici di sicurezza per eseguire una transazione, ad esempio codice OTP-One Time Password ricevuto via sms, in nessuna modalità, né via e-mail né sms, chat di social network, o operatori di call center, e per ...

Quanti soldi si possono mettere sulla Postepay?

Postepay Standard: il limite annuale di ricarica (valido per tutte le carte) è di 50 mila euro. Invece per quanto riguarda la singola prepagata, il plafond massimo è di 3000 euro.

Come rendere più sicura la Postepay?

Se possiedi una carta Postepay puoi usufruire del nuovo servizio di protezione OTP (One Time Password) che, abbinando un numero cellulare alla carta, permette all'utente di poter confermare ogni transazione in atto sul suo conto garantendo maggiore trasparenza e sicurezza.