Sintomi insufficienza renale gatto stadio terminale 5

Sintomi insufficienza renale gatto stadio terminale 5

Vorresti sapere come puoi aiutare un gatto con insufficienza renale allo stadio terminale? La verità è che quando al tuo migliore amico a quattro zampe viene diagnosticata questa malattia, la preoccupazione è inevitabile, poiché significa che uno o entrambi i suoi reni stanno fallendo.

L'apatia, la perdita di appetito o la mancanza di interesse per le cose che ti piacevano sono solo alcuni dei sintomi. Ma è importante prendersene cura nel miglior modo possibile in modo che abbia un buon finale.

Indice

  • 1 Cos'è l'insufficienza renale?
  • 2 Quali sono i sintomi nel gatto?
  • 3 Come aiutarti se sei in fase terminale?

È una malattia quella si verifica quando uno o entrambi i reni hanno difficoltà a filtrare le tossine e altre sostanze di scarto dal sangue. Può essere acuto, ovvero quando questi organi falliscono quasi improvvisamente o progressivamente. Quest'ultimo è noto come insufficienza renale cronica o insufficienza renale cronica.

Può essere avuto da molti animali, persone, cani e purtroppo anche gatti. In casi estremi, la vita della persona che ne soffre è in serio pericolo.

Quali sono i sintomi nel gatto?

I sintomi più frequenti sono:

  • Bevono più acqua del normale
  • Visitano di più la sandbox
  • Perdita di peso
  • Perdita di appetito
  • E in fase terminale: letargia e coma uremico

Pertanto, non appena abbiamo il minimo sospetto che qualcosa non va, dobbiamo portarlo urgentemente dal veterinario, dove se necessario somministrerà i nutrienti per via endovenosa.

Come aiutarti se sei in fase terminale?

Sintomi insufficienza renale gatto stadio terminale 5

Oltre a consultare sempre il professionista, è importante che a casa gli diamo una dieta povera di fosforo e proteine, se possibile bagnato per aumentare il consumo di acqua.

Inoltre, bisognerà dargli tanto amore e fargli molta compagnia. Potrebbe avere poco tempo per vivere, ma questo non significa che dobbiamo amarlo di meno, ma piuttosto il contrario: dobbiamo sfruttare ogni minuto, ogni secondo che è possibile per stare con lui, per dimostrargli che ci teniamo. e che solo noi vogliamo il meglio per il tuo benessere.

Spero ti sia stato utile.


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L’insufficienza renale felina miete ogni anno molte vittime fra gatti maturi e anziani. Ce ne parla l’esperto, dandoci anche preziose informazioni sulla prevenzione e sulla diagnosi di questa patologia.

Sintomi insufficienza renale gatto stadio terminale 5
I gatti che vivono in casa hanno percentualmente meno possibilità di ammalarsi di insufficienza renale © Pixabay

Che cos’è l’insufficienza renale felina e come può essere diagnosticata e affrontata?
Si deve premettere che il gatto è un animale molto particolare nella gestione del bilanciamento dei fluidi. Questi animali bevono poco, concentrano moltissimo l’urina, mangiano cibo ad alto contenuto di proteine e fosforo. Tutto ciò si può tradurre in uno stato di disidratazione costante in determinate situazioni. La malattia renale cronica tende a manifestarsi in gatti maturi e anziani per diversi motivi che possono spaziare da problemi di salute pregressi, uno stile di vita specifico, interventi medici non adeguati, alimentazione scorretta, predisposizione genetica, intossicazioni accidentali, gravi stati di compromissione di salute non direttamente correlati alla malattia renale (come per esempio il diabete mellito). 

La patologia necessita di un’accurata fase diagnostica. Così come in medicina umana la malattia renale cronica deve essere “stadiata” per poter intervenire con terapie, alimentazione e modifiche dello stile di vita. Un gruppo internazionale di esperti ha stabilito diversi stadi della malattia (stadiazione iris) in base ai valori ematici di creatinina, presenza o meno di proteinuria (perdita di proteine del sangue attraverso i reni e l’urina), ipertensione arteriosa. Stabilendo esattamente in che stadio si trova il piccolo paziente esaminato, si può intervenire con strategie mirate che possono non solo far emettere una prognosi, ma anche indirizzare verso questo o quel presidio terapeutico.

Un esempio? Consideriamo un gatto di dieci anni, stadio iris 2, sotto alimentazione specifica renale in assenza di fattori di progressione della malattia, con uno stato nutrizionale ottimale: avrà una aspettativa di vita di oltre mille giorni. Al contrario un gatto sottopeso, stadio iris 3 con alimentazione commerciale, proteinurico e iperteso, ha una aspettativa di poche settimane o mesi. E si parla allora di dieta, di farmaci per ipertensione, di fluidoterapia dove necessaria, di  integratori atti a correggere lo stato di acidosi metabolica che si presenta nelle fase più avanzate di questa patologia.

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I gatti outdoor sono più esposti all’insufficienza renale © Pixabay

La malattia colpisce i gatti outdoor (quelli che vivono fuori casa) come quelli indoor (che vivono in appartamento)?
Prevalentemente i gatti outdoor possono andare incontro con più facilità non tanto alla malattia renale cronica, quanto a tutta una serie di eventi che possono contribuire alla distruzione progressiva della struttura renale. E questo farebbe da predisposizione all’instaurarsi della malattia.

Facciamo un altro esempio e parliamo di un gatto maschio di quattro anni, intero e libero di vagare a suo piacimento. Con buona probabilità, questo soggetto potrebbe infettarsi con un retrovirus collegato all’attività sessuale, la Fiv (o immunodeficienza virale felina), che determina, in un quinto dei casi, malattia renale cronica. Non dimentichiamo anche la facilità che i gatti outdoor hanno nel contrarre infezioni cosiddette opportuniste.

Nei felini indoor, invece, la patologia ha di solito esordio piuttosto subdolo. I gatti ammalati inizialmente perdono un po’ di peso, bevono di più e fanno più pipì, ma per il resto non destano troppe preoccupazioni al proprietario. Tutto ciò può determinare una diagnosi tardiva con meno possibilità di aiutare il paziente in modo specifico. Per questo è molto importante, nel gatto maturo o anziano, predisporre una serie di visite e controlli nel tempo per individuare i problemi di salute e intervenire al più presto.

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Le malattie renali sono una delle principali cause di morte nei gatti © Pixabay

Parliamo di cure per questo tipo di patologie. Quali sono? Esiste una possibile prevenzione?
Una volta individuata e accuratamente studiata la malattia renale si può stabilire, in base alla stadiazione iris appunto, la terapia medica e nutrizionale più corretta. Inutile e anche dannoso può essere un farmaco per la proteinuria in assenza di questo problema, oppure un integratore con carbonato di calcio magari in un soggetto che non ne necessita l’uso. Dieta e controllo giornaliero della somministrazione di acqua, riduzione del sodio e del fosforo, sono la base della terapia medica della malattia renale cronica. Se ben trattato, in assenza di fattori progressivi della malattia e con una diagnosi precoce, il piccolo paziente può avere davanti anni di buona qualità di vita.

È importante che la malattia sia prontamente diagnosticata?
Certo. È da ribadire sempre l’importanza di visite frequenti nei gatti anziani, esami del sangue e dell’urina, monitoraggio del peso e della quantità di acqua assunta e di urina prodotta, alimentazione bilanciata per fasi di vita dell’animale (kitten, junior, adult, mature, senior in base alle fasce di età). Purtroppo la guarigione nella malattia renale cronica non è prevista. I reni, così come il cuore e il cervello, sono organi cosiddetti a termine, ossia i danni non vengono riparati rigenerando le strutture funzionali come nel fegato o nelle ossa, ma vengono “cicatrizzati” e i nefroni che non sono più funzionali mai più si riattiveranno. Lo scopo della terapia non è la guarigione, ma la gelosissima conservazione delle strutture filtranti ancora funzionanti che possa, il più possibile, rallentare la progressione della malattia.

Un messaggio importante che ribadisce come sia basilare il controllo da parte del veterinario curante per garantire al nostro gattino una vita lunga, felice e, soprattutto, libera dall’insufficienza renale.

Sintomi insufficienza renale gatto stadio terminale 5

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Quanto può vivere un gatto con insufficienza renale grave?

In particolare dagli studi emerge che gatti classificati in stadio II (con valori di creatina tra 1,6 e 2,8mg/dl) hanno un'aspettativa di vita di 3 anni mentre gatti in stadio IV (con valori di creatinina superiori a 5mg/dl) hanno una prognosi di poco più di un mese.

Quanto soffre un gatto con insufficienza renale?

In modo acuto, all'improvviso il rene non assume più l'eliminazione delle tossine. I sintomi appaiono brutalmente ed il male è di solito reversibile: il gatto è depresso, mangia poco o niente, soffre di vomito e di diarrea.

Che significa insufficienza renale terminale?

La malattia renale allo stadio terminale (ESRD) è definita come declino irreversibile della funzione renale di una persona, ad un livello tale da risultare fatale in assenza di dialisi o trapianto.

Quando l'insufficienza renale è grave?

Quando l'insufficienza renale si sviluppa rapidamente, da poche ore a pochi giorni, viene definita come "acuta" ed è una condizione potenzialmente letale. Generalmente, se riconosciuta e trattata adeguatamente, può essere reversibile. l'utilizzo della dialisi o il trapianto di rene.