Come iniziare a scrivere un libro sulla propria vita

Come iniziare a scrivere un libro sulla propria vita

Argomenti dell'articolo:

  • 1 Scrivere un’autobiografia
  • 2 Autobiografia e autoanalisi
  • 3 Cos’è un’autobiografia
  • 4 Perché scrivere un’autobiografia
    • 4.1 Lasciare una traccia di te
    • 4.2 Mettere insieme i ricordi di una vita
    • 4.3 Spiega le tue scelte
    • 4.4 Rivivere il passato per comprendere il presente
    • 4.5 Ritrovare te stesso
  • 5 Come scrivere un’autobiografia
    • 5.1 Genere autobiografico
    • 5.2 I tuoi lettori
    • 5.3 Idea di base
    • 5.4 Rispolvera i tuoi ricordi
    • 5.5 Organizza la tua storia
    • 5.6 Una narrazione piacevole
    • 5.7 L’importanza della riscrittura

Scrivere un’autobiografia

Prendere carta e penna e decidere di scrivere un’autobiografia, è una decisione importante.

Una decisione da meditare con attenzione e cura.

I motivi per cui si può decidere di scrivere un’autobiografia possono essere molteplici.

Generalmente, tale decisione, può essere presa al raggiungimento di un obiettivo particolarmente ambito.

O, come spesso avviene, a conclusione di un periodo difficile (come può essere la perdita di una persona cara, una separazione, un repentino cambio di vita).

Proprio perché concepita in un periodo di ritrovato equilibrio, periodo che segue cambiamenti che possono essere anche traumatici, la stesura di un testo autobiografico offre a chi scrive un’occasione unica:

ripassare in rassegna la vita vissuta fino a quel momento.

Non solo.

Ripassare in rassegna la vita vissuta fino a quel momento e farlo alla luce di una nuova interpretazione, una nuova chiave di lettura capace di dare un senso nuovo a tutto ciò che è stato.

Ecco la grande occasione, umana e narrativa, che la scrittura di un’autobiografia porta con sé:

fornire un’interpretazione nuova di quella che è stata la tua vita.

Inoltre, dal momento che l’autobiografia, sotto certi aspetti, si colloca a metà strada tra romanzo storico e saggio, risulta evidente che il suo schema interpretativo è uno schema di tipo narrativo.

Ovvero: una narrazione che ha i suoi personaggi, una sua ambientazione e delle dinamiche relazionali precise.

E, soprattutto, una sua logica interna.

Pertanto, sotto questi aspetti, la scrittura di un testo autobiografico non è molto diversa dalla stesura di un testo di qualsiasi altro genere letterario.

Autobiografia e autoanalisi

Prima di addentrarci nella scrittura di un’autobiografia è bene sottolineare un aspetto che ha quasi una valenza propedeutica alla stesura di un testo autobiografico:

scrivere un’autobiografia è uno strumento di autoanalisi.

A tal proposito, infatti, scrivere un’autobiografia rientra pienamente in quella che la letteratura in materia definisce “terapia verbale”.

O, anche, “terapia della parola”.

Il dottor S., lo psicanalista del protagonista del romanzo di Italo Svevo La coscienza di Zeno, già nel 1923 raccomandava al suo paziente di scrivere un’autobiografia:

“Scriva, scriva! Vedrà come arriverà a vedersi intero”.

Oggi, più che mai, l’approccio autobiografico è particolarmente diffuso.

Sia come metodo di analisi psicologica, sia come strumento formativo, educativo e pedagogico.

A tal proposito, se desideri approfondire questo particolare aspetto, ti suggerisco la lettura del seguente saggio:

Raccontarsi. L’autobiografia come cura di sé, di Duccio Demetrio, edito da Raffaello Cortina Editore.

Inoltre, per quanto concerne la scrittura di un’autobiografia, è fuori dubbio il fatto che, numerosi autori, abbiano utilizzato questo genere proprio per finalità terapeutiche.

Infatti, trovare un senso alla propria vita, alle scelte e agli eventi che l’hanno caratterizzata, è un aspetto-chiave per poter ritrovare il proprio equilibrio interiore.

Tuttavia, anche se non sei direttamente interessato a questo aspetto, puoi ben presto renderti conto del fatto che:

scrivere della tua vita e di te stesso, ti offre un’occasione irripetibile per rileggere e reinterpretare il tuo passato.

E, al contempo, valutare con occhi diversi il presente e orientare il tuo futuro.

Ad un certo punto della nostra vita, può arrivare un momento in cui avvertiamo forte il desiderio di ripercorrere con parole nostre il cammino percorso, al fine di mettere un po’ d’ordine dentro di noi e comprendere in profondità chi siamo e come e perché siamo giunti fin qui.

Quando questo bisogno trova piena espressione nella scrittura, ecco che nasce un’autobiografia.

Ovvero: il racconto della nostra vita, di tutto ciò che siamo stati, di tutto quanto abbiamo fatto, abbiamo sofferto e abbiamo amato.

Precisazione importante:

non credere che scrivere un’autobiografia sia una prerogativa esclusiva dei personaggi famosi.

Tantomeno che abbia senso soltanto se sei avanti con gli anni e hai avuto una vita rocambolesca.

Ricorda: anche il racconto della tua vita può essere interessante.

In modo particolare se hai provato emozioni profonde, hai vissuto con passione e sei deciso a raccontarle con lealtà e sincerità.

Cos’è un’autobiografia

Prima di spiegare in dettaglio cos’è un’autobiografia e come scrivere un’autobiografia, è bene, prima di tutto, precisare un aspetto:

un’autobiografia non è la cronistoria della tua esistenza.

Se così fosse sarebbe non solo davvero noiosa per te che la scrivi, ma anche una specie di tortura per chi la leggerà.

In un testo autobiografico sei tu a stabilire di cosa parlare e di cosa non parlare.

Di certo, narrerai vicende ed episodi della tua vita, ma dovrai farlo focalizzando l’attenzione su quelli che riterrai più interessanti.

Potresti, ad esempio, decidere di parlare soltanto della tua infanzia, perché magari è la parte della tua vita a cui vuoi dare maggiore risalto.

Oppure, potresti decidere di mettere l’accento sulla tua vita professionale.

Ad esempio: raccontare ai lettori in che modo sei riuscito a raggiungere i tuoi obiettivi.

Oppure, ancora, potresti decidere di raccontare della tua vita sentimentale.

Beh, in ogni caso, a decidere cosa narrare, devi essere sempre e soltanto tu.

Ricorda: metti sempre l’accento sulle emozioni che hai provato e che ti hanno guidato.

Altra precisazione importante:

scrivere un’autobiografia non è come scrivere un diario.

Tantomeno è la versione aggiornata e rivisitata del tuo diario personale.

Il tuo diario personale può essere di certo una fonte incredibile di idee, ricordi, emozioni, suggestioni, vicende, situazioni da cui attingere.

Può essere senza dubbio una fonte di ispirazione e di contenuti per la scrittura della tua autobiografia.

Però, ricorda: quest’ultima ha un carattere diverso.

L’autobiografia è un’opera narrativa destinata alla pubblicazione e, in quanto tale, può essere letta anche da coloro che non ti conoscono personalmente.

Ragion per cui dovrai cimentarti nella descrizione di ambienti, luoghi, personaggi e stati d’animo, con la stessa cura e precisione con cui uno scrittore racconta ai propri lettori una storia completamente inventata.

Perché scrivere un’autobiografia

I motivi per cui si può decidere di scrivere un’autobiografia possono essere svariati.

Tutti, ad ogni modo, validi.

E, soprattutto, riconducibili ad un bisogno intimo e profondo di esternare, mediante le parole, una parte del proprio vissuto e del proprio mondo.

Pertanto ecco cinque buoni motivi per cimentarti nella scrittura della tua autobiografia.

Lasciare una traccia di te

La motivazione più evidente e immediata e che può essere alla base della decisione di scrivere un’autobiografia è quella legata alla possibilità di lasciare alle persone che ti conoscono un ricordo indelebile di te.

Se sei in là con gli anni potresti nutrire il desiderio di catturare per sempre sulla carta i tuoi ricordi più preziosi e sfidare così il tempo, che rischia sempre e comunque di affievolirli.

Oppure, se hai realizzato il sogno di mettere su famiglia, potresti raccontare come è nata la tua storia d’amore, la nascita dei tuoi figli, gli anni della loro infanzia e quelli della loro adolescenza.

Ancora, potrebbe essere molto stimolante raccontare in un libro tutti i segreti del tuo successo professionale, tutti gli sforzi, le peripezie e i sacrifici fatti per raggiungerlo.

Mettere insieme i ricordi di una vita

Decidere di lasciare una traccia di te vuol dire decidere di condividere, con chi leggerà il tuo testo autobiografico, una parte importante dei ricordi della tua esistenza.

Probabilmente, a distoglierti dal fatto di lanciarti nella stesura di un’autobiografia, è il timore di non avere ricordi e aneddoti a sufficienza per imbastire una storia.

A tal proposito: evita di rimanere intrappolato in quello che è un falso problema.

Scrivere un’autobiografia è il modo più opportuno ed efficace per far riaffiorare i ricordi che sembravano sepolti dal tempo.

Recuperare album di fotografie, abiti, oggetti del passato che fu, appartenuti a te o alla tua famiglia, può essere un’ottima soluzione per riscoprire ciò che avevi rimosso dalla tua memoria.

Allo stesso modo, potresti decidere di andare a trovare parenti vicini e lontani e farti raccontare aneddoti, episodi, farti mostrare foto e filmati di un periodo diverso della tua vita.

Ricorda: il protagonista dell’autobiografia sei tu, ma la narrazione della tua storia non può fare a meno di questo lavoro di ricerca che deve necessariamente coinvolgere anche altre persone.

Spiega le tue scelte

Come detto, puoi scrivere la tua autobiografia anche inserendo pochi episodi o circoscrivendo la narrazione ad un preciso periodo.

Ciò avviene soprattutto quando il fine ultimo della stesura di un’autobiografia non è tanto il ricordo in sé per sé, quanto l’approfondimento, la rivalutazione e la spiegazione di alcuni aspetti centrali della tua esistenza.

Un esempio:

se hai deciso, ad un certo punto della tua vita, di partire e lanciarti in una nuova avventura professionale all’estero, nella tua autobiografia potresti narrare i tuoi stati d’animo, le tue emozioni, nonché spiegare i motivi veri e propri per cui sei giunto ad una scelta del genere.

Oppure, se hai deciso di porre fine ad una relazione sentimentale molto importante, potresti focalizzare la narrazione su quello che è il racconto della tua verità dei fatti, spiegando i motivi che ti hanno spinto ad agire in un certo modo.

Rivivere il passato per comprendere il presente

La scrittura, come sottolineato precedentemente, ha uno spiccato carattere terapeutico, in quanto ti offre un’occasione di profonda riflessione su te stesso, sulla tua esistenza e su quella delle persone a te care.

Non a caso, infatti, molti psicoterapeuti suggeriscono ai propri pazienti di scrivere un diario, di annotare con cura e attenzione pensieri, ricordi, stati d’animo, opinioni, e di raccontare tutte le emozioni.

Scrivere della tua vita ti permetterà di osservarla da una prospettiva diversa.

Raccontare ti aiuterà a far emergere e a prendere coscienza di aspetti della tua esistenza ai quali, molto probabilmente, non avevi neppure dato importanza.

Non solo.

Ti aiuterà a collegare insieme tutti gli episodi e le vicende del tuo passato e a risalire il filo conduttore che ti porterà fino al presente, con la possibilità di guardare ad esso con un nuovo sguardo.

Intendiamoci:

chi si appresta a scrivere la propria autobiografia non lo fa necessariamente allo scopo di comprendere la propria vita e se stesso.

Di fatti, però, è esattamente ciò che accade e molto più spesso di quanto tu possa pensare.

Che dire?

Il grande potere della scrittura!

Ritrovare te stesso

In qualità di ghostwriter ho curato numerose autobiografie e testi a tema autobiografico, proprio perché questo è un genere letterario molto richiesto.

Sempre più persone avvertono dentro di sé il profondo bisogno di narrare la propria vita.

Ma, in molti, temono di non avere le competenze e l’esperienza necessari per farlo o il tempo per realizzare un lavoro di qualità.

Ragione per cui preferiscono rivolgersi ad un professionista della scrittura.

Beh, posso assicurarti che, nella maggior parte delle situazioni, chi si avventura nella scrittura di un un testo autobiografico è certo di sapere cosa raccontare, da dove iniziare e dove arrivare.

Per poi accorgersi, pagina dopo pagina, che la vita, quella che era sicuro di conoscere così bene perché è la sua vita, rivela sfumature, aspetti, dettagli imprevisti, che aprono a nuove interpretazioni.

Scrivere un’autobiografia ti costringe a fare i conti con te stesso e con la tua vita e a riconciliarti con il tuo passato.

Soltanto quando ti soffermi a riflettere con la mente e con il cuore sulla tua esistenza, ne puoi rilevare i riferimenti e i nessi più profondi.

Soltanto osservando il percorso della tua vita nella sua totalità, potrai scoprire il suo significato più autentico.

Ricorda: solo quando il coraggio di raccontare le tue emozioni più nascoste prenderà il sopravvento riuscirai realmente a comprendere chi sei e a dare un senso a tutto.

Detto tra noi:

non è questa una ragione sufficiente per iniziare a scrivere la tua autobiografia?

Come scrivere un’autobiografia

Ma come scrivere un’autobiografia?

Da quando hai iniziato a scrivere, senz’altro ti sarà passata per la mente l’idea di scrivere un’autobiografia (o la biografia di un tuo parente o amico).

Prima di vedere insieme come si scrive un’autobiografia, è bene sfatare ancora una volta quello che è un falso mito:

non occorre essere una persona famosa o una celebrità per scrivere un’autobiografia.

Un’autobiografia la può scrivere chiunque.

Chiunque può narrare di sé e della propria esistenza.

O, se si preferisce, raccontare della vita degli altri.

Pertanto, la scrittura di libri autobiografici, può essere un tipo di scrittura che può coinvolgere chiunque.

Anche te!

Puoi decidere di scrivere un testo biografico per il puro piacere di scrivere.

Oppure per fare un regalo davvero particolare a parenti e amici.

O, ancora, per far conoscere a chi verrà dopo, uno o più aspetti importanti della tua vita o di quella degli altri.

Insomma, le ragioni per cui puoi decidere di cimentarti in questo genere letterario possono essere davvero infinite.

Pertanto: un’autobiografia come si fa?

Ecco alcuni consigli davvero utili.

Vediamoli insieme!

Genere autobiografico

Il modo più efficace per familiarizzare con il genere autobiografico e, di conseguenza, imparare a scrivere una biografia, è quello di leggere un bel po’ di libri autobiografici.

Gli scaffali delle librerie sono pieni di libri autobiografici.

Vi è solo l’imbarazzo della scelta.

Puoi decidere di leggere un’autobiografia di un personaggio contemporaneo o del passato.

Quella di uomo politico, uno sportivo, un’artista.

L’autobiografia di un professionista o di una persona comune balzata agli onori delle cronache perché protagonista di un episodio particolare che gli ha cambiato la vita.

Oppure quella di un religioso, di un personaggio della cultura, della scienza.

Insomma, va bene chiunque.

Individua diversi personaggi che ti affascinano e leggi le loro biografie.

Meglio ancora se si tratta di personaggi afferenti ad ambiti molto diversi tra loro.

Ciò ti aiuterà a percepire le differenze tra i diversi stili di scrittura, ad individuare lo stile di scrittura più consono alla stesura della storia che vuoi raccontare.

E, soprattutto, ad intercettare i meccanismi di fondo alla base di qualsiasi narrazione autobiografica.

I tuoi lettori

I tuoi lettori: chi sono?

Il passaggio successivo è proprio questo.

Ovvero: stabilire chi sono i tuoi lettori.

È in riferimento ad essi che deciderai di cosa parlare nel tuo testo e il tipo di lessico da utilizzare.

Se stai scrivendo la tua autobiografia allo scopo di donarla ai tuoi parenti e ai tuoi amici più cari, le descrizioni di situazioni, ambienti e personaggi, nonché il registro linguistico da utilizzare, saranno senz’altro diversi da quelli che useresti rivolgendoti ad un pubblico composto da lettori a te sconosciuti.

Scrivere per coloro che ti conoscono ti consente di entrare meno in dettaglio nelle descrizioni, in quanto chi legge ha esperienza diretta di fatti, persone, ambienti e situazioni.

Pertanto, focalizza la tua attenzione nel descrivere i tuoi ricordi e nel definire il tuo punto di vistasu eventi, persone e cose.

Inoltre, fai in modo di inserire nel testo eventi e situazioni che parenti e amici potrebbero non conoscere.

Ciò ti aiuterà senz’altro ad impreziosire la narrazione e a fornire ai tuoi lettori un’occasione ulteriore di scoperta di te e della tua vita.

Se chi ti legge non fa parte della tua schiera di parenti e amici, avrà bisogno di una descrizione più accurata del tuo contesto familiare, così da comprendere meglio personaggi e vicende della tua storia.

Pertanto:

pensa a come descriveresti ad un estraneo le vicende e le persone che hanno caratterizzato la tua vita.

che cosa dovrebbe sapere per comprenderli?

Idea di base

Allo stesso modo di tutti gli altri generi letterari, anche i libri autobiografici si fondano su un’idea di base intorno a cui ruota un’intera storia.

La tenacia dinanzi alle difficoltà, l’amore perseverante, la lotta contro le avversità, le lezioni impartite dalla vita, un improvviso cambio di rotta dell’esistenza, possono essere solo alcune delle possibili idee ispiratrici.

Qual è la chiave attraverso cui poter interpretare la storia della tua vita?

Individuare un elemento ricorrente contribuirà a generare l’interesse necessario nel lettore e a motivarlo a leggere la tua autobiografia per intero.

Rispolvera i tuoi ricordi

Passa in rassegna le diverse fasi della tua vita.

Puoi riportare alla luce persone ed eventi dimenticati da tempo.

Oppure dare nuovo valore e significato ad essi mentre li rimetti insieme.

Spulciare gli album di famiglia e conversare con parenti e vecchi amici, può aiutarti a riportare alla luce episodi ricchi di sfumature e dettagli.

Diari, oggetti, lettere, abiti, luoghi, possono senz’altro aiutarti a stimolare i tuoi ricordi e la tua memoria.

Ricorda: una scrittura vivida, ricca di sfumature e dettagli, permette al lettore di immergersi nella tua storia.

Quando ti appresti a scrivere, organizza il tuo materiale narrativo facendo sempre in modo di rispondere ai seguenti interrogativi:

Chi?

Che cosa?

Dove?

Come?

Quando?

Perché?

Organizza la tua storia

Stabilisci da dove dovrà iniziare il viaggio dei tuoi lettori.

Inizierai a narrare partendo dalla tua nascita?

Dal tuo primo amore?

Dalla tua prima esperienza lavorativa?

Alcuni autori prediligono uno stile narrativo improntato al racconto degli eventi in ordine cronologico, ad esempio dall’adolescenza fino al tempo presente.

Altri scrittori, diversamente, prediligono un tipo di narrazione che prosegua per temi o eventi.

Entrambe le impostazioni sono efficaci.

Qualunque tu scelga, ti suggerisco di organizzare tutto il tuo materiale narrativo in un piano scritto.

Ciò ti aiuterà a tenere sotto controllo tutti i contenuti e a pianificare la strategia narrativa più opportuna per raccontare la tua storia.

Una narrazione piacevole

Ripeto: un’autobiografia non è una lunga e noiosa sequenza di fatti.

Tutt’altro!

Pertanto, imprimi alla tua narrazione ritmo, intensità, vivacità.

Allo stesso modo di come faresti con qualsiasi altro tipo di testo narrativo.

Prediligi sempre e comunque un tipo di scrittura descrittiva, facendo in modo che i tuoi lettori possano “vedere e vivere” la storia che gli stai raccontando.

Ovvero: mostra, non dire.

Ad esempio, dire che tua nonna Maria, per la fretta, una mattina era scesa in strada in pigiama, non è, narrativamente parlando, tanto efficace quanto descrivere gli sguardi di stupore e le risate delle persone incontrate da lei lungo il marciapiede.

L’importanza della riscrittura

Anche per la scrittura di un’autobiografia, vale la regola riconosciuta in qualsiasi altro genere letterario:

un buon testo nasce da un buon lavoro di riscrittura.

I consigli, a riguardo, sono sempre quelli:

cerca parenti e amici disposti a leggere la bozza del tuo testo.

In questo modo potrai ricevere preziosi suggerimenti e indicazioni per migliorare la sua qualità.

Non solo.

Ciò ti servirà anche per far emergere eventuali errori che, ad una prima lettura, ti sono sfuggiti.

Dopodiché, metti da parte il tuo testo per qualche mese.

Nel frattempo, fai altro, focalizza la tua attenzione su altre cose.

Ciò ti sarà utile per rileggerlo e valutarlo con occhi nuovi e con il sufficiente “distacco”.

Non solo.

Ti sarà molto utile anche per dare una risposta obiettiva alle seguenti domande:

Il mio testo dice esattamente tutto ciò che avevo intenzione di dire?

Ho inserito tutti gli eventi importanti?

Ci sono aspetti, aneddoti e vicende che vorrei ancora inserire?

Data una risposta a queste domande, stabilisci una data precisa entro cui sistemare e chiudere definitivamente il tuo testo.

Ricorda: scrivere un’autobiografia può essere un’avventura tanto emozionante quanto divertente.

Pertanto, stabilito un piano di scrittura e lavorando con impegno e dedizione, puoi dare vita ad una bellissima storia.

Un’autobiografia apprezzata da tutti coloro che leggeranno la storia da te raccontata.

Scrivimi

Come iniziare a raccontare la storia della propria vita?

Non è necessario scrivere tutta la propria storia, anzi, è importante comprendere quale parte della storia abbiamo necessità di narrare. Conta molto quale sia la motivazione che ci porta ad affrontare questa pratica. Dedica perciò del tempo a capire che cosa avresti davvero desiderio e bisogno di narrare.

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Ecco 5 step, fra cui la Piramide di Freytag, che ti aiuteranno a farlo senza perdere altro tempo..
Trova l'idea prima di scrivere. ... .
Pianifica il tuo libro. ... .
Scrivi la prima bozza del tuo libro. ... .
Pausa e riscrittura. ... .
Rifinisci..

Come si comincia una autobiografia?

Si tratta di un'autobiografia che racconta la tua intera vita? In questo caso, potresti iniziare dicendo "Quando ero giovane, io e la mia famiglia vivevamo a ____", oppure "Durante i primi anni della mia vita, le cose erano belle/brutte/noiose/eccitanti". Un inizio di questo genere potrebbe andare bene.