Se il neonato non fa il ruttino

Se il neonato non fa il ruttino

0-6 mesi

So che per il bambino è importante il ruttino dopo la poppata, ma non so come farglielo fare. Accetto consigli!

2 mins lettura Feb 23, 2016

Nel mondo dei bambini il ruttino è permesso e viene addirittura incitato! Perché? Perché permette di evacuare l'aria inalata durante la poppata, evitando i piccoli mal di pancia che rendono la vita difficile ai neonati (e ai loro genitori). Il momento migliore per fare il ruttino è a metà o subito dopo la fine della poppata. Ecco tutti i trucchi per aiutare il piccolo.

L'ABC del ruttino del neonato

La prima volta siamo un po' impacciate. Ma ben presto s'impara cosa fare. Non aver paura, il ruttino non fa male al piccolo: al contrario, lo fa star meglio!
Come fare? Mettiti un panno sulla spalla per non macchiarti in caso di rigurgito. Tieni il piccolo ben dritto e dagli dei leggeri colpetti sulla schiena. Sii paziente, perché il ruttino può farsi attendere anche una decina di minuti.

Non accade nulla? Prova con questa tecnica "infallibile": metti il piccolo sulle tue ginocchia, il più dritto possibile e, mantenendogli la testa con una mano, sollevagli le braccia con l'altra così da favorire l'apertura della cassa toracica, il che facilita l'espulsione di aria.

  • Se il piccolo si addormenta subito dopo aver mangiato, non ti preoccupare e lascialo riposare fra le braccia di Morfeo. Farà il suo ruttino (o i suoi ruttini) al risveglio.
  • Quanti ruttini? Non c'è un numero ideale né raccomandato. Da uno a cinque o sei, tutto è possibile finché c'è aria da espellere.

Proponi al piccolo di fare una pausa a metà poppata per fare un ruttino: alcuni neonati lo preferiscono! Altri, ingordi, lo detestano e vogliono a tutti i costi finire il loro biberon prima di fare il ruttino. Ad ognuno le sue piccole abitudini, che tu scoprirai molto presto!

Fino a che età fargli fare il ruttino?

All'incirca fino ai quattro o sei mesi, ovvero finché il latte costituisce la parte principale dell'alimentazione di tuo figlio. Man mano che l'apparato digestivo matura e che il piccolo viene svezzato, la necessità di fare il ruttino diminuisce, fino a scomparire del tutto.

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  • Ruttino e rigurgito, quando la pappa ritorna

17 ott 2022

Se il neonato non fa il ruttino

Ruttino, come ci si comporta se non arriva? E se il rigurgito di latte è eccessivo? I consigli dei pediatri nella guida "Il bambino nella sua famiglia"

Rigurgito e ruttino, quando il dopo-pappa si anima. Ecco due eventi ben conosciuti dalle mamme di tutto il mondo. Che si verificano spesso dopo la poppata al seno o al biberon. Come ci si comporta, se il ruttino non viene? E quando il rigurgito richiede un minimo di attenzione in più? Ce ne parlano i pediatri e neonatologi di Sipps, Fimp e Simp che, assieme all'Associazione genitori italiani, firmano la guida pratica per i genitori "Il bambino nella sua famiglia" (Sintesi Infomedica). Vediamo i loro consigli.

Ruttino, la voce di dentro

"Il bambino, alimentato al seno o al biberon, può in­gerire aria", spiegano gli esperti. Che si raccoglie nella parte alta dello sto­maco, da cui poi fuoriesce con il famoso ruttino. Ecco un fenomeno molto frequente nel lattante, soprattutto nelle prime settimane di vita. Ma quando capita? "Non c'è un momento preciso per questo rito che conclude il pasto", continua la guida. "Molti bambini lo fanno spontane­amente mentre li allattate, magari quando cambiate seno o durante una pausa dal biberon. Altri stentano invece a liberarsi dell'aria in eccesso". Come fare, in questi casi?

Quei colpetti sulla schiena

Basta tenere il bimbo "appoggiato alla spalla massag­giandogli la schiena, oppure dando dei colpetti leggeri. Un'altra possibilità è quella di tenerlo con le mani sotto le ascelle seduto sulle vostre ginocchia, inclinandolo un po' di lato in maniera al­ternata". E se il ruttino non arriva neanche dopo 5 minuti? Allora significa "che il bambino non ne ha bisogno. Inutile quindi insistere". Un'avvertenza riservata a chi utilizza il biberon: "Verificate che i fori della tettarella non siano troppo grossi", spiegano gli esperti. "Perché il bambino potrebbe mangiare troppo velocemente, ingurgitando aria. Ma questo può succedere anche con una tettarella con fori pic­coli durante lo sforzo che il piccolo fa per succhiare". E quindi? La conclusione è salomonica: "A volte sono necessarie diverse prove prima di trovare la tetta­rella giusta".

Quando il latte si ripropone

Per rigurgito, invece, "si intende la risalita di piccole quantità di latte o di cibo dallo stomaco alla bocca immediatamente dopo il pasto". Può infatti comparire subito dopo la poppata, "e in genere si tratta di latte inalterato", spiegano gli esperti. Ma anche dopo alcune ore. "In questo caso il latte si presenta cagliato, perché in fase di avanza­ta digestione. E il rigurgito può apparire liquido". Il fenomeno è molto frequente nei lattanti, soprattutto tra il 2° e il 6° mese. E "non deve preoccupare se il bambino cresce con regolarità. Migliora infatti spontaneamente con il tempo e scompare dopo l'anno". In ogni modo, si possono adottare pic­coli accorgimenti pratici. Eccoli, sintetizzati in 5 punti.

La tettarella? Piena di latte

1. Se il piccolo è allattato con il biberon, tenetelo "in maniera che non si formi dell'aria nella tettarella". Che deve essere, dunque, "totalmente piena di latte. E non praticate alcuna modi­fica ai suoi fori". 2. Il bambino va abituato a fare piccole pause durante la poppata, precisano gli esperti. 3. Dopo il pasto, "mantenete il piccolo in posizione verticale, proteggendo la vostra spalla con un piccolo asciugamano. Ed evitate di cambiarlo subito dopo la poppata". 4. Il piccolo non va posto nelle seggioline per lattanti. Perché "la posizione infossata può favorire il rigurgito. La stessa cosa può succedere se, per trasportarlo, usate il marsu­pio subito dopo il pasto", scrivono gli esperti. 5. Se il pediatra lo ritiene opportuno, rispetto all'entità e alle caratteristiche del rigurgito, "e solo se il piccolo è allattato con latte formulato", è possibile ricorrere ai prodotti speciali antirigur­gito. "Che contengono addensanti, studiati apposta per limi­tare questo fastidio.

Quando c'è un problema

In genere, "il rigurgito è un inconveniente che non richiede nes­sun intervento particolare se il bambino cresce regolarmente", ribadisce la guida Sipps-Fimp-Simp. Ma il pediatra, invece, va interpellato "se diventa un vero e proprio vomito con conati prolungati o espulsione 'a getto'. E se il piccolo manifesta segni di sofferenza". Cioè pianto lamentoso o stato di agitazione persistente. In tutti questi casi, l'occhio dello specialista è caldamente consigliato.

FB.

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Cosa succede se il bambino non fa il ruttino?

Il ruttino ha la funzione di espellere l'aria che il neonato ingurgita insieme al latte durante la poppata. Se ciò non accadesse, l'aria accumulata potrebbe determinare gonfiore e distensione addominale, causandogli disagio e fastidio.

Quanto ci mette un neonato a fare il ruttino?

Nel piccolo allattato al seno, infatti, la digestione avviene in circa 2 ore-2 ore e mezzo, contro le 3 ore, se è nutrito con il latte formulato.

Come capire se un neonato ha fatto il ruttino?

Un altro modo per capire se il neonato ha bisogno di fare il ruttino è notare se, durante la poppata, il bambino inizia a staccarsi dal seno, inarcare collo e schiena, o a ruotare freneticamente la testolina da una parte all'altra rifiutando il latte.

Come fare il ruttino neonato che dorme?

Accosta delicatamente il bambino al tuo corpo, tenendolo a faccia in giù. La sua testa dovrebbe trovarsi contro il tuo petto e la sua pancia contro la tua. Sostienigli il sedere con una mano, poggia l'altra sulla sua schiena e picchietta dolcemente. Continua a massaggiare delicatamente finché non fa il ruttino.