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Vuoi farti la tinta in gravidanza? Fai attenzione. Ecco cosa fare per il benessere dei tuoi capelli nel corso dei 9 mesi
Vuoi farti la tinta in gravidanza? Fai attenzione. Ecco cosa fare per il benessere dei tuoi capelli nel corso dei 9 mesi.I capelli in gravidanza cambiano. Vuoi farti la tinta in gravidanza? La gravidanza è uno dei periodi migliori per la salute della chioma. Superati i primissimi mesi, in cui i capelli possono risentire dell’influenza del progesterone e apparire un po’ più spenti e opachi, una volta che la placenta si è formata si ha un incremento della quantità di estrogeni nell’organismo, che li rende naturalmente più resistenti, nutriti e lucenti. (Ti interessa: Smalto, tacchi alti e tinte: vietati nei 9 mesi?) Shampoo? Meglio un olioPer mantenere intatta la loro bellezza è meglio rinunciare al tradizionale shampoo schiumogeno, poiché tende ad aprire le squame del fusto, che di conseguenza diventa più poroso, si sfibra e si spezza con facilità. Al suo posto, è meglio utilizzare un olio lavante: contiene oli solubili in acqua che legano a sé le impurità e lavano via lo sporco. Se ne mette un cucchiaio sul palmo della mano, si massaggia bene sul cuoio capelluto emulsionandolo con un po’ d’acqua e si sciacqua: il capello resta compatto, pulito e assolutamente non untuoso. Balsamo: solo se serveSe si usa l’olio lavante, non occorre applicare il balsamo, che è invece indispensabile
con i detergenti tradizionali. Il balsamo richiude le squame aperte dallo shampoo e riveste il fusto con un film protettivo. In più, neutralizza le cariche elettriche negative presenti negli schiumogeni, rendendo subito i capelli più docili e non elettrizzati. Una volta ogni tanto, al posto del balsamo applica una maschera, che è un po’ più densa e concentrata e quindi svolge un’azione più nutriente, specie se si lascia agire per qualche minuto avvolgendo la chioma con della
pellicola trasparente. Phon: usalo nel modo giustoDopo il lavaggio, il phon va utilizzato con attenzione, tenendolo a una decina di centimetri di distanza dal capello e a temperature moderate: il calore eccessivo rovina i capelli! W proteine e vitamineUno degli ingredienti più benefici per la capigliatura sono le proteine. Quando si acquista un prodotto conviene controllare che contenga collagene (che è appunto una proteina), ma anche miglio, frumento, grano, che sono ricchi di aminoacidi, ma anche vitamina B5 o pantenolo, che ha un’azione nutriente e fissa più a lungo il colore. Tinta in gravidanza &Co.Come regolarsi, invece, se compare qualche capello bianco e si desidera tingere i capelli? Insomma, è possibile usare la tintura in gravidanza? In ambito scientifico non sono mai stati effettuati test specifici su donne in attesa, tuttavia in letteratura non è mai stata segnalata teratogenicità (aborti, nascite premature o malformazioni congenite) legata all'utilizzo di tinture. D’altra parte bisogna considerare che la cute non è impermeabile e anche lo strato corneo, che è quello più esterno, è costituito da cellule che non sono "morte", ma mantengono un’attività metabolica vivacissima. Questo significa che tutto ciò che vi applichiamo interagisce con la cute: lo dimostra fatto che la pelle viene utilizzata come organo diffusore di sostanze (si pensi ai cerotti contraccettivi o a quelli che veicolano farmaci antinfiammatori). La tintura è un processo chimico piuttosto "forte", che prevede l’ossidazione del capello, effettuata tramite ammoniaca e/o acqua ossigenata, sulla quale agisce la pigmentazione, che avviene grazie ad alcune sostanze coloranti, che variano a seconda della tinta. Il prodotto viene applicato sia sul fusto sia sul cuoio capelluto. Nel corso degli anni, le formulazioni dei prodotti sono notevolmente migliorate e le tinture oggi utilizzate sono decisamente più delicate rispetto ad alcuni decenni fa. Senza contare che il solo fatto che certe sostanze siano presenti in un cosmetico e che il cosmetico sia in commercio significa che il prodotto è risultato conforme alle rigorose disposizioni stabilite dalla legge 713/86 emanata dal Governo Italiano e recepita in tutta Europa, in cui sono contenuti gli elenchi delle sostanze ammesse in cosmesi, di quelle vietate e di quelle consentite solo fino a certe concentrazioni, ben specificate dalla legge stessa. Tinta in gravidanza: meglio dopo il terzo meseLa tintura in gravidanza è un trattamento che si esegue al massimo tre-quattro volte durante i 9 mesi, quindi il tempo in cui il prodotto resta in contatto con il cuoio capelluto è assai limitato e, se l’applicazione viene effettuata su cute integra (come viene sempre raccomandato in etichetta), l’assorbimento sistemico è davvero minimo e assolutamente non tale da arrecare danni, né alla futura mamma né al feto. Solo per un eccesso di precauzione si può consigliare di lasciar passare i primi tre mesi, che sono quelli in cui si forma l’embrione. Per il resto, non è il caso di rassegnarsi per tutta l’attesa a veder comparire i capelli bianchi! No alle sostanze irritantiIn questo periodo è comunque preferibile evitare tinture contenenti sostanze potenzialmente irritanti per il cuoio capelluto, come ammoniaca, resorcina, PFD (parafenilendiamina), che in soggetti predisposti potrebbero provocare dermatiti. A maggior ragione perché in gravidanza la pelle è più sensibile e potrebbe andar soggetta più facilmente a irritazioni, che richiederebbero un uso di farmaci che nei nove mesi – e specialmente nel primo trimestre - vanno sempre usati con parsimonia. Per questo rechiamoci da un parrucchiere di fiducia, informandolo del nostro stato e chiediamogli di applicare i prodotti più delicati che ha a disposizione. Colorazioni fai da te: solo di qualitàCome regolarsi se, invece, si preferiscono trattamenti casalinghi? Segui queste dritte:
Le alternative naturaliUn’alternativa naturale sono invece le tinture vegetali. Quella classica è a base di henné, che viene spesso miscelato con altri pigmenti naturali, come mallo di noce, tè, mirtillo, betacarotenei. Certo, non sono adatte se si desiderano i capelli biondi, perché le tonalità sono scure o ramate e la colorazione è decisamente meno coprente e meno duratura, ma hanno il vantaggio di avere un effetto trattante, che regala una capigliatura più lucente. Colpi di sole e permanente: concessi o vietati?Colpi di sole
Permanente
Trattamenti stiranti
Di solito i capelli in gravidanza, così come la pelle, migliorano. Dopo i primissimi mesi (in cui possono apparire più spenti a causa del nuovo assetto ormonale attivato dalla gravidanza) i capelli, in particolare, appaiono più luminosi e vigorosi. Per mantenere intatta la loro bellezza vi consigliamo poche e semplici mosse.
(Ti interessa: Vitamine per la gravidanza: di quali hai bisogno?) Tinta, henné, colpi di sole e permanenti: ecco come ti devi comportare
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Secondo il parere dei medici è meglio evitare la tinta in gravidanza, perchè la cute è una zona ad alto assorbimento, quindi sostanze come l'ammoniaca possono essere trasmesse al feto. Evitare di colorare i capelli, poi, è particolarmente indicato durante i primi tre mesi.
Quali tinte per capelli si possono usare in gravidanza?Durante i nove mesi della gravidanza, tra le molte domande e i dubbi, ce n'è uno che riguarda i capelli: si può fare la tinta? Le risposte non sono universali, per questo, in alternativa o in caso di dubbi, si può optare per colorazioni naturali, henné oppure balayage e colpi di sole, in tutta sicurezza.
Quanto si deve aspettare per la tinta?Quanto aspettare tra una tinta e l'altra
In generale, la frequenza consigliata per fare la tinta è di 4-6 settimane, considerando anche che i capelli crescono circa 1 centimetro – 1 centimetro e mezzo al mese.
Quando non fare la tinta ai capelli?Ma come fare per capire quando è il momento di smettere di tingere i capelli? Se vi accorgete di non riuscire più a tenere d'occhio tutti i capelli bianchi che continuano a comparire, sia all'altezza delle punte che su tutta la lunghezza del fusto, potrebbe essere arrivato il momento di abbandonare la colorazione.
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