Mal di denti che non passa con antibiotico

Un approfondimento sui vari tipi di dolore ai denti e sulle loro cause più comuni

Ho scritto decine di articoli su Dental Experience e mi sono accorto ora che ho dimenticato il primo motivo per cui le persone vanno dal dentista! Il MAL DI DENTI!

Mal di denti che non passa con antibiotico

E allora cerchiamo di spiegare cosa può capitarti in bocca se ti va male!

Fondamentalmente le tipologie di mal di denti per cui ci si reca dal dentista in urgenza sono 5:

il dolore da carie vicina a un nervo vivo

il dolore da ascesso o da parodontite apicale acuta

i dolori gengivali

i dolori da crepe nei denti

i dolori muscolari

Ok, due non sono mal di denti, ma devo scrivere MAL DI DENTI spesso, se no non troverai questo articolo quando cercherai su Google mal di denti (e così mi sono portato avanti perché ho scritto mal di denti 4 volte in 3 righe…🤓)

chiama adesso per prenotare una visita 0171 619210

Prima di parlare di mal di denti (e siamo a 5 volte in 4 righe), però, sfatiamo un mito.

LE CARIE NON FANNO MALE

…a meno che non siano molto grandi o che creino un buco nel quale possa infilarsi il cibo, soprattutto quello dolce, il che genera un dolore pulsante fino a che il cibo non viene lavato via dal buchino o dal bucone. Inoltre spesso le carie possono colpire anche denti già devitalizzati e quindi essere asintomatiche! Se hai letto LA LEGGENDA DI SUPERDENT su questo blog, sai di cosa parlo.

Passiamo ora ai dolori che allarmano il paziente perché più intensi.

Il dolore da nervo è in genere un dolore difficile da riferire a un dente in particolare, a meno che non si senta con la lingua un cratere e allora si capisce abbastanza bene quale sia l’elemento responsabile del mal di denti.

Di solito si tratta di fitte che partono dalla tempia o dall’orecchio e si diffondono fino alle labbra.

Il dolore alla tempia o il dolore all’orecchio portano a volte le persone a pensare di avere solo emicrania o un’otite, per cui a volte la visita dal dentista viene ritardata, passando magari una notte insonne in più.

Ma il suggerimento che il problema possa venire dai denti ce lo possono dare un dolore crescente in reazione a cibi o bevande freddi, con una coda di dolore che tende a farsi sempre più lunga.

In genere, finchè il dolore rimane solo per qualche secondo e passa si parla di iperemia pulpare, il che significa uno stato di infiammazione da cui si può ancora tornare indietro se si toglie la carie in tempo, con qualche speranza di tenere il dente vivo.

Se però il mal di denti comincia ad aumentare o a comparire di notte, o la coda di dolore tende ad avvicinarsi alla decina di secondi allora diventa quasi sicura la devitalizzazione anche perché quando il dentista lavora, nonostante con l’anestesia tu non senta nulla, spesso rischia di dare il colpo di grazia a un nervo già super infiammato e che viene ancora scaldato o addirittura trapanato quando la carie arriva in pieno sul nervo.

Mal di denti che non passa con antibiotico

Certo, il dolore al freddo può anche manifestarsi per colpa di qualche radice scoperta, ma nel dubbio ti consiglio di farti vedere se l’acqua fredda ti crea fitte che prima non avevi mai avuto! Anche perché che quello da pulpite (l’infiammazione acuta del nervo) sia un dolore atroce o insopportabile, così intenso da essere paragonato a quello del parto e della colica renale…(per ora io ho provato solo la colica renale e non te la auguro! 😰)

Non di rado le persone prendono un Oki, un Aulin, un Brufen (per citare gli antidolorifici più diffusi) e non fanno alcun effetto.

A questo punto ci si potrà chiedere: “ma la pulpite può passare da sola?”

La risposta è sì, ma se in un buon numero di casi i dolori si manifestano per un paio di giorni facendo passare una o due notti insonni, ci sono anche casi in cui il male persiste per una settimana o più…🤕

Quando la pulpite sta per passare, peraltro, il male potrebbe semplicemente cambiare.

Infatti, se di colpo il freddo, da fattore che scatena il mal di denti, comincia a dare sollievo ed è il caldo che genera un dolore molto forte, molto probabilmente si tratta di una fase terminale della pulpite in cui il nervo sta per “morire da solo” e passare a smettere di far male di colpo.

Se dovesse capitarti questo, e non te lo auguro, non vuol dire necessariamente che stai per “guarire”, perché il dente potrebbe a questo punto passare a far male a battere sopra e generare un dolore di tipo ascessuale o da infiammazione del legamento intorno alla radice.

Il dolore da ascesso o da infiammazione del legamento intorno alla radice è tipicamente individuabile perché si riconosce il dente che dà fastidio, che fa male a picchiettare e che spesso sembra anche di colpo più alto degli altri.

Anche se possono esserci una serie di situazioni particolari, troppo tecniche da spiegare in un blog rivolto ai pazienti, spesso questi dolori sono legati alla presenza di batteri che escono dalla radice o che entrano dalla gengiva direttamente sul contorno o sul fondo della radice di un dente, generando una carica batterica che può portare alla formazione di ascessi con relativo gonfiore.

Mal di denti che non passa con antibiotico
Spesso in questi casi può essere necessaria una cura antibiotica, ma ti consiglio di non fare di testa tua, chiedendo magari al farmacista di turno, perché è sempre meglio non abusare di antibiotici per non rischiare di renderli poco efficaci quando poi servono davvero!

Anche in questo caso meglio recarsi dal dentista alle prime avvisaglie di dolore localizzato battendo su un dente, per cercare di prevenire la formazione di un doloroso ascesso con relativo gonfiore.

Prenota la tua prima visita

Di certo sto semplificando perchè ci possono essere situazioni particolari che simulano questo dolore, se no sarebbe troppo facile!?

Mi limiterò a dirtene una che spesso confonde anche i dentisti che a volte non sanno davvero che pesci pigliare. Il dolore da sinusite acuta o cronica riacutizzata può simulare un mal di denti dell’arcata superiore, specialmente sul primo e sul secondo molare. Questo per la vicinanza anatomica delle radici di questi denti con le cavità che scaldano l’aria che respiriamo (i seni mascellari) e quindi il paziente sente male a battere sui denti ma il problema non deriva da questi.

Possono aiutarti a distinguere il problema il senso di pesantezza dello zigomo, il dolore a premere sullo zigomo un paio di centimetri sotto l’occhio o il dolore pulsante a piegarti e a fare sforzi, anche solo salire le scale. E occhio, che il dolore da sinusite può essere anche molto forte!

Distinguere una sinusite da un mal di denti è facile per il dentista se i denti sono perfettamente sani a un esame radiografico e clinico e vivi se stimolati col freddo, ma diventa più difficile nelle persone che hanno denti devitalizzati o con grandi otturazioni nell’arcata dolente…

Ti ho parlato di questa situazione per darti una informazione in più, ma se hai male pulsante e localizzato ai denti dell’arcata superiore, vai dal dentista, non pensare a priori alla sinusite a meno che non sei appena stato fortemente raffreddato e sai già di avere quel problema!

I dolori gengivali di solito non sono fortissimi e derivano da infiammazioni che spesso si risolvono da sole.

Tipica quella da dente del giudizio che sta spuntando o che è spuntato solo per metà e non ha possibilità di uscire del tutto. Spesso in questi casi si infiamma la gengiva con dolori localizzati e che si estendono ai linfonodi sotto l’angolo della mandibola.

A volte si arriva addirittura a non riuscire più ad aprire la bocca per l’infiammazione che si crea! In questi casi la soluzione è chiaramente quella di togliere il dente e di solito non è corretto prendere antibiotici perché si tratta solo di una infiammazione e non di una infezione batterica!

Esistono poi ascessi legati a problemi parodontali (cioè dei tessuti che circondano il dente) che si manifestano con forte dolore e gonfiore alle gengive o gengiviti acute che possono essere molto dolorose e anche difficili da risolvere velocemente perché richiedono di somministrare una combinazione di antibiotici e di eseguire in tempi rapidi sedute di igiene approfondite per eliminare il tartaro sottogengivale e l’eventuale presenza di gengive necrotiche (morte), come nel caso della GUNA, la gengivite ulceronecrotica acuta, che ha un nome difficile e non è frequente ma può essere molto dolorosa.

Se hai un fastidio o un dolorino gengivale che non si risolve in pochi giorni con un impegno maggiore con l’igiene (filo interdentale, scovolini e collutori) anche in questo caso consulta il tuo dentista!

chiama adesso per fissare una visita di controllo 0171 619210

Una forma di mal di denti particolare è quella che si verifica con una scossa su un dente a premere e rilasciare! Questo di solito è il segno di un’incrinatura di un dente e il dolore si verifica più di frequente su un dente otturato da anni…

Ma può capitare che una incrinatura si verifichi anche su un dente perfettamente sano, per esempio nei pazienti che sono forti digrignatori (leggi articolo sul bruxismo cliccando qui se vuoi saperne di più). In questi casi può anche esserci un dolore al caldo o freddo e il problema può essere risolto con un’otturazione eliminando la crepa…In certi casi purtroppo si finisce però a dover devitalizzare il dente perché la crepa arriva direttamente sul nervo…?.

In questi casi è importante che il dentista prenda precauzioni per proteggere il dente dal rischio di fratturarsi, ma di quello se ne occuperà lui!

Accennavamo al digrignamento. Ecco, questo può portare a un’altra forma di dolore anche molto forte ai muscoli del viso, che spesso viene confusa con un mal di denti da nervo infiammato, perché il dolore coinvolge l’orecchio, la tempia, ecc…

Mal di denti che non passa con antibiotico

In realtà a volte l’accumulo di acido lattico nei muscoli masticatori per un loro utilizzo eccessivo può dare una sorta di crampo molto doloroso.

In questi casi si possono somministrare farmaci miorilassanti, applicare cerotti per i dolori muscolari e preparare un bite da portare di notte o anche di giorno nella fase acuta.

Per cui a volte anche un mal di denti che non riguarda i denti può essere di competenza del dentista che è uno dei primi professionisti da consultare per molti dei dolori facciali.

Mi rendo conto che alla fine il tutto si risolve sempre in un’unica soluzione…VAI DAL DENTISTA QUANDO HAI MALE!

chiama adesso per una visita di controllo0171 619210

Ma la realtà è un’altra. Credo che tu possa avere piacere di cercare di capire in anticipo cosa ti sta capitando. Credo sia il motivo per cui ti stai documentando sul web e stai leggendo questo articolo.

Inoltre il messaggio che vorrei mandare è un altro e cioè che il mal di denti si può prevenire, anche se poi una buona dose di sfiga ci sta sempre 😅, per cui l’invito è quello di RECARTI PERIODICAMENTE E REGOLARMENTE DAL DENTISTA PER UNA SEDUTA DI IGIENE E UN CONTROLLO. Non si potranno mai evitare tutte le urgenze, ma un buon numero, sì!

A presto!

Perché il mal di denti non passa con antibiotico?

Per il dolore da carie l'antibiotico è inutile poiché la microcircolazione del dente non riesce a far concentrare in maniera sufficiente il principio attivo in maniera da contrastare i batteri che arrivano in polpa (il nervo del dente).

Cosa fare se il mal di denti non passa?

Un mal di denti che persiste da alcuni giorni può essere placato temporaneamente con l'applicazione sulla guancia di un po' di ghiaccio, meglio se avvolto in un panno morbido. Utilizzare il filo interdentale o lo scovolino con attenzione, senza irritare le gengive ed accentuare il mal di denti preesistente.

Quando inizia a fare effetto l'antibiotico per il mal di denti?

Alla domanda: “Ma quanto mi dura un ascesso dentale, cosa devo fare?”, possiamo rispondere che dopo i primi due, tre giorni di terapia antibiotica che va proseguita ed effettuate le cure dentali necessarie in due o tre sedute, l'ascesso può essere permanentemente debellato.

Qual è il miglior antibiotico per il mal di denti?

L'uso di antibiotici è il modo più efficace per curare il dolore provocato dal mal di denti, anche se potrebbe richiedere diversi giorni di terapia..
Penicillina..
Amoxicillina..
Eritromicina..
Metronidazolo..
Clamoxyl..
Clindamicina..
Clorexidina..
Tetraciclina..