Mal di denti in assenza di carie

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Mal di denti in assenza di carie

Dolore ai denti senza carie. Da cosa dipende?

Dolore ai denti senza carie. Da cosa dipende?

Provi dolore ai denti senza carie?

Le cause possono essere altre! Il mal di denti può colpire inaspettatamente e provocare anche forti dolori.

Scopriamo quali sono i possibili motivi di questa problematica.

Con il termine mal di denti si intende un dolore generico che si manifesta con fitte spesso molto acute e dolorose. Le fitte possono durare pochi secondi o qualche minuto e compromettere anche l’esecuzione delle semplici azioni quotidiane come mangiare, parlare e sorridere.

DOLORE AI DENTI SENZA CARIE, QUALI SONO LE CAUSE?

Le cause della nevralgia ai denti possono essere davvero numerose. Spesso il dolore ai denti può essere dovuto dovuto a:

  • Insufficiente igiene orale con accumulo di placca e tartaro che possono determinare carie o pulpite
  • Predisposizione genetica o fattori di natura extra-dentale come sinusite, neoplasie, lesioni o semplice stress
  • Infiammazioni ai denti o alle gengive. Se la causa è un’infiammazione dentale si avvertirà dolore durante la masticazione e le gengive appariranno infiammate e arrossate. Una pulizia dei denti professionale potrebbe in questo caso essere utile a risolvere il problema.
  • Caduta ed eruzione dei denti. La crescita dei primi dentini nel neonato e l’eventuale caduta dei denti permanenti, possono provocare numerosi fastidi, agitazione e dolori acuti e spesso lancinanti
  • Bruxismo, ovvero il digrignamento dei denti che nel lungo periodo può provocare forti e frequenti mal di testa
  • Denti sensibili. I denti sensibili possono provocare una sensazione di dolore quando si consumano bevande e cibi troppo freddi, caldi, acidi o zuccherati. Per alleviare il dolore è possibile lavarsi i denti con uno spazzolino a setole morbide e utilizzare prodotti desensibilizzanti.

Tra i peggiori dolori ai denti abbiamo quello provocato dal dente del giudizio. L’inclusione del dente può provocare dolori molto forti dovuti a infiammazioni e ascessi. La soluzione sarà l’estrazione del dente che dovrà essere effettuata da un dentista esperto in chirurgia orale.

Per poter determinare con chiarezza l’origine del dolore dentale bisognerà effettuare una visita dentistica.

Il mal di denti, infatti, regredisce solo con un corretto trattamento delle cause d’origine.

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Il dolore entro e attorno i denti è un problema comune, particolarmente tra i pazienti con scarsa igiene orale. Il dolore può essere costante, avvertito dopo la stimolazione (p. es., caldo, freddo, cibi o bevande dolci, masticazione, spazzolamento), o entrambi.

  • Carie dentarie

  • Pulpite

  • Ascesso periapicale

  • Traumi

  • Eruzione dei denti del giudizio (che causa pericoronite)

Il mal di denti è in genere causato dalla carie dentaria e dalle sue conseguenze.

La carie Carie La carie consiste nella degradazione del dente, abitualmente detta cavità. I sintomi (denti rammolliti, doloranti) compaiono tardivamente. La diagnosi si basa su ispezione, esame della superficie... maggiori informazioni

Mal di denti in assenza di carie
provoca dolore quando la lesione si estende attraverso lo smalto dentro la dentina (con conseguente sufficiente demineralizzazione della struttura del dente da causare una cavitazione nella superficie esterna dello smalto dentario). Il dolore in genere compare dopo stimolazione da parte di caldo, freddo, cibi o bevande dolci o allo spazzolamento; tali stimoli possono far sì che del liquido si muova entro i tubuli dentinali fino all'induzione di una risposta della polpa. Finché il fastidio cessa dopo che lo stimolo è stato allontanato, la polpa è probabilmente abbastanza sana da essere conservata. Questa è considerata come normale sensibilità della dentina, pulpalgia reversibile o pulpite reversibile.

Un ascesso periapicale può originare da una carie non trattata o da una pulpite. Il dente è estremamente sensibile alla percussione (p. es., stimolando con una sonda di metallo dentale o abbassalingua) e alla masticazione. L'ascesso può manifestarsi all'interno della bocca e infine drenare o può divenire una cellulite.

Il trauma dei denti può danneggiare la polpa. Il danno può manifestarsi subito dopo la lesione o fino a decenni più tardi.

La pericoronite è un'infiammazione e infezione del tessuto tra il dente e la gengiva sovrastante (opercolo). Generalmente si verifica in un dente del giudizio in eruzione (quasi sempre uno inferiore).

Mal di denti in assenza di carie

L'anamnesi della malattia attuale deve identificare la sede e la durata del dolore, se esso è costante o presente solo dopo stimolazione. Specifici fattori scatenanti da ricercare sono il caldo, il freddo, cibi o bevande dolci, masticazione e spazzolamento. Si deve annotare qualsiasi precedente trauma o intervento odontoiatrico.

La rassegna dei sistemi deve cercare sintomi di complicazioni, tra cui il dolore facciale, il gonfiore, o entrambi (ascesso dentale, sinusite); il dolore sotto la lingua, la difficoltà a deglutire e l'innalzamento o la protrusione della lingua (infezione dello spazio sottomandibolare); il dolore quando ci si piega in avanti (sinusite Sinusite La sinusite è l'infiammazione dei seni paranasali dovuta a infezioni virali, batteriche o fungine o a reazioni allergiche. I sintomi comprendono ostruzione e congestione nasale, rinorrea purulenta... maggiori informazioni

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); e sintomi mal di testa, febbre, e la visione retro-orbitale (trombosi seno cavernoso Trombosi del seno cavernoso La trombosi del seno cavernoso è una patologia molto rara, tipicamente settica, del seno cavernoso, in genere causata da foruncoli nasali o sinusite batterica. La sintomatologia comprende dolore... maggiori informazioni ).

L'anamnesi patologica remota deve rilevare precedenti problemi e trattamenti dentari.

Si esaminano i parametri vitali alla ricerca di febbre.

L'esame si focalizza su volto e bocca. Il volto viene ispezionato ricercando tumefazione ed è palpato per ricercare indurimento e dolorabilità.

L'esame orale comprende l'ispezione per ricercare infiammazione delle gengive e carie ed eventuali tumefazioni localizzate alla base di un dente, che possono rappresentare un ascesso dentario che affiora. Se non è chiaramente coinvolto alcun dente, si percuotono i denti della zona interessata con un abbassalingua, ricercando dolorabilità. Inoltre, si può applicare brevemente un cubetto di ghiaccio a ogni dente, rimuovendolo immediatamente quando è avvertito il dolore. Nei denti sani, il dolore svanisce quasi immediatamente. Un dolore che perdura più di qualche secondo indica un danno pulpare (p. es., pulpite Pulpite La pulpite è l'infiammazione della polpa dentaria derivante da carie non trattata, traumi o restauri multiple. Il suo principale sintomo è il dolore. La diagnosi si basa su reperti clinici e... maggiori informazioni irreversibile). Il pavimento della bocca è palpato ricercando indurimento e dolorabilità, che suggeriscono un'infezione degli spazi profondi.

L'esame neurologico, concentrandosi sui nervi cranici, va eseguito nei pazienti con febbre, cefalea o tumefazione del volto.

Reperti di particolare importanza sono

  • Cefalea

  • Febbre

  • Tumefazione o dolorabilità del pavimento della bocca

  • Anomalie dei nervi cranici

La febbre è insolita con le infezioni dentarie abituali, a meno che non vi sia una significativa estensione locale.

Patologie dentarie isolate: i pazienti senza segni d'allarme o tumefazione facciale probabilmente hanno una patologia dentaria isolata che, benché fastidiosa, non è grave. I reperti clinici, in particolare la natura del dolore, contribuiscono a suggerire una causa (vedi tabelle Alcune cause di mal di denti Alcune cause di mal di denti

Mal di denti in assenza di carie
e Caratteristiche del dolore nel mal di denti Caratteristiche del dolore nel mal di denti
Mal di denti in assenza di carie
). A causa della sua innervazione, la polpa può percepire stimoli (p. es., calore, freddo, dolce) solo come dolore. È importante distinguere se il dolore è continuo o compare solo dopo stimolazione, e, in quest'ultimo caso, se persiste dopo che lo stimolo è stato rimosso.

Una tumefazione alla base di un dente, sulla guancia, o in entrambe le sedi indica infezione, cellulite o ascesso. Una regione dolente, fluttuante alla base di un dente suggerisce un ascesso che affiora.

Mal di denti in assenza di carie

Le RX dentarie sono il caposaldo delle indagini, ma possono essere lasciate a un dentista.

  • Analgesici topici o sistemici

  • A volte antibiotici sistemici o risciacqui

Sono somministrati antibiotici diretti alla flora del cavo orale per la maggior parte dei disturbi oltre la pulpite irreversibile (p. es., polpa necrotica, ascessi, cellulite). Pazienti con pericoronite possono ricevere antibiotici. Tuttavia, gli antibiotici possono essere differiti se i pazienti possono essere visitati lo stesso giorno da un dentista, che può trattare l'infezione rimuovendo la causa (p. es., con estrazione, pulpectomia o curettaggio). Quando gli antibiotici vengono utilizzati, è preferita la penicillina o l'amoxicillina, con la clindamicina come alternativa per i pazienti allergici alla penicillina.

La pericoronite dei terzi molari in eruzione viene trattata mediante sciacqui con clorexidina 0,12% o impacchi di acqua salata ipertonica (1 cucchiaio di sale in un bicchiere di acqua calda, non più caldo delle bevande che il paziente assume di norma). L'acqua salata è tenuta in bocca sul lato interessato fino a quando si raffredda, e viene quindi espettorata e immediatamente sostituita con un altro sorso. Tre o 4 bicchieri di acqua salata al giorno in genere possono controllare infiammazione e dolore in attesa della valutazione odontoiatrica.

Il dolore ai denti nei bambini piccoli può essere trattato con dosi di acetaminofene (paracetamolo) o ibuprofene in base al peso. Trattamenti topici possono comprendere il masticare crackers duri (p. es., biscotti), e masticare qualcosa di freddo (p. es., anelli da dentizione in gel). La benzocaina topica può causare metaemoglobinemia se utilizzata ripetutamente o in grandi quantità e quindi di solito non è raccomandata.

I pazienti anziani sono più inclini alla carie delle superfici radicolari, in genere a causa di recessione delle gengive e xerostomia farmaco-indotta. La parodontite spesso inizia nella giovane età adulta; se non viene trattata, dolore e perdita dei denti sono comuni nell'età avanzata.

  • La maggior parte dei mal di denti implica una carie dentaria o le sue complicanze (p. es., pulpite, ascesso).

  • Un trattamento sintomatico e l'invio in consulenza odontoiatrica sono in genere misure adeguate.

  • Gli antibiotici sono somministrati se sono presenti segni di ascesso, di polpa necrotica o di patologie più gravi e se le cure odontoiatriche in giornata non sono disponibili.

  • Complicanze molto rare ma gravi comprendono l'estensione dell'infezione dentaria al pavimento della bocca o al seno cavernoso.

  • Le infezioni dentarie di rado provocano sinusite, ma un'infezione sinusale può causare un dolore che è percepito come originante dai denti.

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Quando un dente fa male ma non è cariato?

Oltre alla gengivite, infezioni che possono provocare dolore sono l'ascesso dentale, la parodontite e le cisti dentali. In ogni caso per capire l'origine del mal di denti è necessaria la visita dal dentista che in base alla causa consiglierà il trattamento per la cura della patologia.

Quando fanno male i denti Cosa significa?

Il mal di denti è un sintomo comune a numerosissimi disturbi, spaziando da infezioni dentali a stress, e da disturbi uditivi (otite) a problemi cardiaci. In base alla natura del mal di denti, il dolore avvertito può assumere una connotazione diversa.

Quando il mal di denti è pericoloso?

Con mal di denti quando rivolgersi al proprio medico? In caso di mal di denti è sempre bene rivolgersi al dentista per identificarne la causa, soprattutto se il dolore è molto forte, se dura da più i 1 o 2 giorni e se è associato a febbre.

Come capire se si ha un'infezione dentale?

Sintomi.
dolore intenso che colpisce dente e/o gengiva; ... .
rossore e gonfiore in viso;.
gengive rosse, infiammate e gonfie;.
eccessiva sensibilità al freddo/caldo;.
alito cattivo e/o un gusto sgradevole in bocca;.
linfonodi ingrossati nel lato colpito;.
emicrania..