Poesia di san valentino per la mamma

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Poesia di san valentino per la mamma

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Poesia di san valentino per la mamma

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Poesie e frasi d'amore per festeggiare San Valentino

di Francesca Capriati - 28.01.2016 Scrivici

Poesia di san valentino per la mamma

La festa degli innamorati si avvicina e non avete idee su come esprimere con belle parole i vostri sentimenti? Ecco qualche suggerimento "d'autore" per frasi e poesie di San Valentino da condividere con la persona amata

San Valentino è la festa degli innamorati. C’è bisogno di tanta creatività e tanta fantasia per scrivere un biglietto di auguri davvero originale.

Se proprio non vi viene in mente niente perché non usare le parole di qualcun altro?

Magari qualcuno celebre, che è passato alla storia e che ha scritto alcune delle più belle parole d’amore di tutti i tempi.

Ecco una selezione (del tutto personale) di alcune poesie d’amore.

Poesia di san valentino per la mamma

Biglietti fai da te per San Valentino

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Tante idee creative e facili da fare con i bambini per creare dei bei biglietti d'auguri amorosi per San Valentino

Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l'aria, ma non togliermi il tuo sorriso. Non togliermi la rosa, la lancia che sgrani, l'acqua che d'improvviso scoppia nella tua gioia, la repentina onda d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi, a volte, d'aver visto la terra che non cambia, ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi ed apre per me tutte le porte della vita.
{C}{C}{C}{C}{C}Amor mio, nell'ora più oscura sgrana il tuo sorriso, e se d'improvviso vedi che il mio sangue macchia le pietre della strada, ridi, perché il tuo riso sarà per le mie mani come una spada fresca.
 Vicino al mare, d'autunno, il tuo riso deve innalzare la sua cascata di spuma, e in primavera, amore, voglio il tuo riso come il fiore che attendevo, il fiore azzurro, la rosa della mia patria sonora.
Riditela della notte, del giorno, della luna, riditela delle strade contorte dell'isola, riditela di questo rozzo ragazzo che ti ama, ma quando apro gli occhi e quando li richiudo, quando i miei passi vanno, quando tornano i miei passi, negami il pane, l'aria, la luce, la primavera, ma il tuo sorriso mai, perché io ne morrei.
Pablo Neruda

Camminare sempre al suo fianco –
la più piccola dei due!
Mente della sua mente,
sangue del suo sangue,
due vite – un solo essere – adesso.
Assaporare sempre il suo destino:
se dolore – la parte maggiore –
se gioia – accantonare
la mia porzione per quel caro cuore.
Tutta la vita conoscersi l’un l’altra –
noi che non potremo mai riuscirci –
e poi un cambiamento –
chiamato paradiso –
folle di uomini in estasi
che imparano a comprendere gli enigmi –
senza vocabolario!
Emily Dickinson

Questo amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perchè noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso
negato dimenticato
Perchè noi l’abbiamo perseguitato ferito
calpestato ucciso negato
dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato

E’ tuo
E’ mio
E’ stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l’estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarsi soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l’ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me

Ti supplico
Per te per me e per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conoscono
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci
Jacques Prevert

Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere là dove taci
o nelle ore in cui tu taci?
Chi ti cerchi nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi...
Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale
di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.

Ti ho visto, mi hai visto ed ora...
sei così anticamente mia
da tanto tempo ti conosco
che nel tuo amore chiudo gli occhi
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura...
Pedro Salinas

E se non volete impegnarvi con una poesia, potete scegliere una delle tante frasi d’amore o aforismi nati dalla mente e dal cuore dei più celebri scrittori, filosofi e poeti.

Ecco qualche proposta:

Un amore crollato, ricostruito, cresce forte, leggiadro, grande più di prima.
William Shakespeare
L'amore è come la febbre. Nasce e si spegne senza che la volontà ne abbia la minima parte.
Stendhal
L'amore è un bellissimo fiore, ma bisogna avere il coraggio di coglierlo sull'orlo di un precipizio.
Stendhal

Sembrano frasi da Baci Perugina? In effetti lo sono!
A proposito, conoscete la storia dei Baci Perugina?.
La protagonista si chiama Luisa Spagnoli. Sì, proprio la stilista che però nel 1922 non si era ancora dedicata alla moda ed era sposata con Annibale Spagnoli, tra i soci fondatori della Perugina.

Fu sua l’idea di riutilizzare la grande quantità di granella di nocciole che veniva scartata durante la lavorazione della cioccolata. Propose di mischiare le nocciole con la cioccolata e il risultato fu un cioccolatino dalla forma spuntata e irregolare che all’inizio venne chiamato “Cazzotto”. Fu poi Giovanni Buitoni, socio di Annibale, a cambiare questo nome nel più romantico Bacio.

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