Quali sono gli alimenti ricchi di vitamina d

Quali sono gli alimenti ricchi di vitamina d

Redazione 05 novembre 2022 11:12

Sentiamo parlare molto di Vitamina D. Viene spesso fatta assumere ai bambini o ai soggetti più fragili nel periodo invernale e non solo, ma, in realtà, è un toccasana per tutti. Ricca di benefici per l'organismo, infatti, rafforza le difese immunitarie e aiuta a prevenire i sintomi influenzali (che tornano a colpire grandi e bambini).

Cos'è la Vitamina D 

Si tratta di una vitamina liposolubile che svolge numerose funzioni biologiche essenziali per la salute del nostro organismo, necessaria per l'assorbimento intestinale dei minerali, come calcio e magnesio, e dall'azione modulante nei confronti delle infiammazioni e del sistema immunitario, contribuendo a regolare la risposta delle difese immunitarie.

La carenza della vitamina D viene spesso associata ad alcune patologie e può provocare diversi sintomi, come debolezza muscolare, ossa fragili, difficoltà di concentrazione, stanchezza ricorrente, diabete e ipertensione, e, secondo un recente studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism e condotto in Spagna, è stata riscontrata in più di 8 pazienti su 10 ricoverati per Coronavirus. La vitamina D, infatti, oltre ad essere fondamentale per la salute delle ossa e dei denti, è un nutriente importante anche per il corretto funzionamento del sistema immunitario.

Mentre in Gran Bretagna è in corso un altro studio volto a capire se la vitamina D ha davvero un ruolo protettivo nei confronti del Coronavirus, scopriamo quali sono gli alimenti più ricchi di vitamina D, così da integrarne l'assunzione, e come scoprire se si soffre di una carenza di questa vitamina.

Ma come si integra la vitamina D nella dieta? In quali elementi possiamo trovarla? Con l'alimentazione se ne può introdurre solo il 10 e 20% del nostro fabbisogno quotidiano. Ma, anche se assumere questa vitamina attraverso l'alimentazione non è risolutivo, comunque può essere un aiuto concreto. Vediamo dunque quali sono gli alimenti più ricchi di vitamina D che è buona abitudine inserire nella dieta quotidiana:

  • salmone fresco -  che contiene 10,9 μg di vitamina D ogni 100 grammi;
  • pesce spada - 13,9 μg di vitamina D ogni 100 grammi di prodotto;
  • sgombro -  13,8 μg di vitamina D ogni 100 grammi di parte edibile;
  • sardine - 4,8 μg di vitamina D su 100 gr;
  • uova - il tuorlo è la parte più ricca di vitamina D: con due uova se ne assumeranno circa 2 μg;
  • tonno - con 1,7 μg di vitamina D ogni 100 grammi (anche per il tonno in scatola);
  • latte - con 1,3 μg di vitamina D 100 grammi di latte intero;
  • fegato di bovino - con 1,2 μg ogni 100 grammi;
  • funghi - 100 grammi di funghi contengono circa 0,2-0,4 μg di vitamina D;
  • cioccolato fondente - circa 1,90-5,48 µg per 100 g di prodotto .

Come individuare la carenza di vitamina D

Per capire se si soffre di carenza di vitamina D basta fare un esame del sangue. Il valore che misura il livello della riserva nel sangue si chiama “25-OH vitamina D”, ed è considerato nella norma se compreso tra le 75 nmol/l (30ng/ml) e le 200 nmol/L (80ng/ml). Si può parlare di carenza di vitamina D quando la concentrazione di 25-OH-D è inferiore alle 30 nmol/l (12 ng/ml). 

Inoltre, il fabbisogno giornaliero di vitamina D è stimato intorno alle 400 - 600 IU (unità internazionali), valore che però sale decisamente se non ci si espone sufficientemente alla luce solare, arrivando a toccare i 1.000 IU al giorno. Di conseguenza, nel caso in cui non sia possibile esporsi alla luce solare e integrare la dieta con alimenti ricchi di vitamina D, è bene assumere degli integratori specifici, rivolgendosi ad uno specialista per poter costruire uno schema di cura efficace ed evitare il rischio di incorrere in un eccesso di vitamina D.

Quali sono gli alimenti ricchi di vitamina d

Dati alla mano si direbbe che la vitamina D è un ricercato davvero speciale, uno dei classici “wanted” per molti italiani. Nel nostro Paese, infatti, 5 adulti su 10 hanno una quantità di vitamina D nel sangue sotto i livelli di guardia. Dopo i 70 anni, oltre 8 donne su 10 sono in stato di carenza vitamina D

Come si scopre una carenza di vitamina D?

La vitamina D aiuta il calcio a fissarsi sulle ossa per mantenerle robuste. Spesso non si scatenano sintomi particolari e, se si presentano, non è facile correlarli ad una carenza di vitamina D. Se non si corre al riparo, però, aumenta il rischio di osteoporosi. Per sapere se c'è una mancanza, è sufficiente fare un esame del sangue. Il dosaggio della vitamina D è un buon punto di partenza per costruire uno schema di cura efficace. Il valore che misura il livello della riserva nel sangue si chiama “25-OH vitamina D”. Bisogna preoccuparsi se è inferiore a 30 ng/ml.

Sole e vitamina D

L'esposizione al sole aumenta i livelli di vitamina D. Tra maggio e settembre bisogna esporsi per almeno 30 minuti al giorno. Le zone del corpo da scoprire sono viso, braccia e gambe. Non è necessario stare fermi, anche passeggiando si "catturano” i raggi del sole. Bisogna, però, uscire all'aria aperta. Rimanere, infatti, dietro a una finestra, non ha alcun effetto sulla sintesi della vitamina D. 

Mancanza di vitamina D: quali sono i soggetti a rischio?

Anziani, obesi e chi ha una malattia della pelle come la vitiligine, che impedisce di stare al sole: sono alcuni esempi di persone che rischiano una mancanza di vitamina D. Ma non solo. La carenza di vitamina D è tipica dopo un tumore del seno, tra chi assume l'inibitore dell'aromatasi, un farmaco che allontana il rischio di recidive. Il problema si risolve con una cura mirata.

Alimenti ricchi di vitamina D

L'alimentazione aiuta? In teoria sì, tuttavia l’apporto di vitamina D con la dieta permette di introdurre solo tra il 10 e 20% del nostro fabbisogno. Nell'elenco degli alimenti ricchi di vitamina D, il primo è l'olio di fegato di merluzzo. Ma la sostanza è presente anche nelle aringhe, nel tonno, negli sgombri, nel salmone e nelle uova, anche se in percentuali molto basse. Fra l'altro, questi alimenti con vitamina D andrebbero consumati tutti i giorni, cosa non facile da realizzare. Così può essere necessaria una supplementazione con farmaci con vitamina D. In questi casi è meglio lasciar perdere il fai dai te, bisogna rivolgersi a un medico che disegnerà una terapia personalizzata. È bene rivolgersi ad uno specialista per evitare il rischio di incorrere in un eccesso di vitamina D.

Le informazioni medico-scientifiche pubblicate in questo sito si intendono per un uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la visita medica.

In che frutta e verdura si trova la vitamina D?

La vitamina D, sebbene in piccole quantità, si trova soprattutto nelle verdura a foglie larghe e scure e, in particolare, nelle bietole e nella cicoria, ma anche nei broccoli e nel cavolo riccio, noto anche come cavolo nero o kale.

Che tipo di frutta contiene vitamina D?

Non esiste frutta che contenga vitamina D, né, tantomeno esistono verdure con vitamina D..
scarsa esposizione alla luce del sole;.
scarso consumo di pesce grasso;.
sovrappeso e obesità..

Dove si trova la vitamina D in che cibi?

Contenuto di Vitamina D di Alcuni Alimenti (µg / 100 g)
Aringa
19,0
Anguilla di fiume
Carpa
10,6
Sgombro o maccarello
Luccio
10,6
Uovo di gallina, intero
Tinca
10,6
Fegato di maiale
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In quale frutta secca si trova la vitamina D?

Nel mondo vegetale, invece, la vitamina D scarseggia ed è sempre presente come forma D2. Le fonti migliori in questo caso sono la frutta secca (mandorle, noci etc.), i funghi(specialmente i porcini), i fagioli e le verdure a foglia verde (spinaci, bietola, cicoria, cavolo nero etc.).