Cosa fare se non arriva la bolletta enel

Cosa fare se non arriva la bolletta enel

Caro Salvagente, a dicembre 2020 ho effettuato richiesta di attivazione utenza energia elettrica a Enel tramite numero verde ma fino a oggi non ho mai ricevuto una bolletta.
Mi è stato comunicato telefonicamente che c’è un blocco fatturazione e che avrebbero risolto a breve. Ho revocato l’addebito in banca perché non ho idea dell’importo che prima o poi dovranno addebitarmi e ho richiesto la rateizzazione senza interessi per ritardo visto che non è da imputare a me il mancato pagamento.
Chiedo se ho diritto a un risarcimento dei danni visto che non avendo ricevuto la bolletta non ho ancora potuto attivare la pratica di emissione energia verso Enel (ho un appartamento con pannelli solari) e anche per questo motivo chiedo se posso passare ad altro operatore vista la situazione.
Laura Cupelli

Cara Laura, quello che ci racconta è l’ennesimo caso di blocco fatturazione, per il quale il cliente può fare ben poco, se non sollecitare la risoluzione del disservizio al proprio fornitore, anche per evidenziare la sua volontà di pagare il dovuto.

Abbiamo chiesto a Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia, indicazioni per il suo caso. E questa è la sua risposta.

Cosa fare se non arriva la bolletta enel
È corretto e previdente, aver bloccato il RID, in modo tale che al momento dell’emissione della fattura o delle singole fatture relative ai periodi pregressi, la signora Cupelli possa richiedere una congrua rateizzazione e senza interessi. Ricordo che le rate concesse, devono essere, almeno, pari al numero delle fatture non emesse.

Considerando che il disservizio è stato creato dal fornitore e che il cliente oltre a questa rateizzazione, dovrà pagare anche le normali fatture periodo, una volta ripresa la regolare fatturazione, il fornitore magari potrebbe riconoscere qualche rata in più, così che i vari pagamenti dell’utenza, non gravino eccessivamente sul bilancio familiare.

Relativamente agli indennizzi, purtroppo, è prevista poca cosa: 20 euro, per ritardi fino a 45 giorni; 40 euro per ritardi fino a 90 giorni; 60 euro per ritardi superiori a 90 giorni.

La situazione della signora è più complicata per la questione del fotovoltaico, anche se quanto indicato dal cliente non dovrebbe avvenire, ovvero non ci dovrebbe essere correlazione, anche se non si può escludere nulla…

In ogni caso per la pratica di immissione, il  fornitore dell’impianto fotovoltaico dovrebbe essere coinvolto per cercare di risolvere la questione, se questa attività è prevista contrattualmente.

Infine, sulla parte del cambio fornitore, occorre sempre avere a portata di mano tutte le

Cosa fare se non arriva la bolletta enel
informazioni e i dati necessari per attivare il nuovo contratto, dati presenti sulla fattura, ma la scelta è sempre del cliente.

Cosa fare se non arriva la bolletta enel
Cosa fare se non arriva la bolletta enel

Morosità nel pagamento delle bollette, una situazione in cui ci si può trovare sia per effettivo impedimento nel procedere con il pagamento, sia per ritardi nella spedizione della fattura da parte del fornitore. Scopriamo cosa succede quando non si pagano le bollette luce o gas.

Bollette non  pagate: le novità del 1 Gennaio 2021

C’è da sapere che le bollette sono soggette a prescrizione, decorso un certo lasso di tempo, senza contestazione, il creditore non può più pretenderne il pagamento.

Dal 1 Gennaio 2021 questo periodo di tempo è stato deciso in 2 anni. Allo scadere dei quali non sarà più possibile contestare una bolletta non pagata.

Questa decisione è stata presa dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera)

Qualsiasi sia la ragione del mancato pagamento, quando una bolletta non viene saldata entro la data di scadenza, il fornitore ha diritto di tutelarsi. Vediamo come ed entro quali tempistiche.

Potrebbe interessarti:

Il nostro articolo sul “Corrispettivo Cmor“, un onore presente in bolletta da pagare in caso di irregolarità dei pagamenti.

si tratta di un corrispettivo della bolletta luce o gas, che viene fatturato dal fornitore energetico in casi specifici di irregolarità dei pagamenti.

Cosa fare se non arriva la bolletta enel

Bolletta luce non pagata: i diritti del fornitore

Se la bolletta della luce risulta insoluta, il fornitore ha diritto di tutelarsi procedendo per step:

  1. Se la bolletta non viene saldata entro la data di scadenza indicata nella prima pagina della fattura, il fornitore invia un sollecito di pagamento.
  2. Se anche dopo il sollecito la bolletta non viene saldata, il fornitore procede con una raccomandata che specifica il termine ultimo di pagamento prima della sospensione della fornitura. Per legge, tale termine deve essere superiore a 20 giorni dall’emissione della raccomandata e superiore a 15 giorni dall’invio della raccomandata. Inoltre la raccomandata indica le modalità e i contatti per comunicare l’avvenuto pagamento.
  3. Se il pagamento non perviene dopo 15 giorni, la fornitura viene sospesa (distacco Enel, distacco energia elettrica). Il fornitore non può in ogni caso sospendere la fornitura senza dare preavviso al cliente.

Cosa fare se non arriva la bolletta enel

Prendiamo ora in esame l’eventualità più auspicabile, ossia che la bolletta venga saldata dopo il primo sollecito, oppure dopo l’invio della raccomandata (ma comunque entro il termine ultimo) e che quindi rientri nella fattispecie della bolletta pagata in ritardo.
Quanto costa saldare una fattura luce in ritardo?

Bolletta luce non pagata: quanto costa pagare in ritardo?

Quanto costa pagare una bolletta in ritardo? Le condizioni relative alla mora sono diverse a seconda del mercato di riferimento del cliente:

  • Mercato Tutelato: il fornitore può chiedere gli interessi di mora, per i giorni di ritardo, a un tasso pari riferimento fissato dalla Banca Centrale Europea (BCE) aumentato del 3,5%.Per esempio, se il tasso di riferimento è al 3%, si può parlare del 6,5% annuo.
  • Mercato Libero: il fornitore può chiedere gli interessi di mora e le spese previste dal contratto (ogni contratto è a sé stante, per cui invitiamo a contattare il provider o a consultare il sito ufficiale del vostro fornitore).

La stessa differenziazione tra i due mercati di riferimento si ha anche in caso di sospensione della fornitura: sia per la sua interruzione che per la successiva riattivazione. Vediamo i dettagli. 

Bolletta luce non pagata: quanto costa sospendere e riattivare l’utenza?

Quanto costa sospendere e poi riattivare un’utenza? In caso di sospensione della fornitura (bollette Enel non pagate, bollette Servizio Elettrico Nazionale non pagate) è previsto il pagamento di un contributo, sia per l’interruzione che per la riattivazione. Il costo cambia a seconda che il cliente si trovi nel Mercato Tutelato o Libero:

  • Mercato Tutelato: un contributo fisso di 26,76€ (ridotto del 50% quando l’utenza è già predisposta per la telegestione), un contributo per oneri amministrativi di 23€ per la riduzione potenza Enel o per la sospensione della fornitura e un contributo fisso per oneri amministrativi, di 23€ per il ripristino di potenza o per la riattivazione della fornitura.
  • Mercato Libero: un contributo fisso di 26,76€ (ridotto del 50% quando l’utenza è già predisposta per la telegestione) a cui aggiungere un eventuale addebito dei costi per la prestazione commerciale come indicato nei singoli contratti.

Come si riattiva la fornitura sospesa?

Per riattivare la fornitura è necessario rivolgersi al proprio fornitore, facendo attenzione ad essere in possesso della documentazione che attesti il pagamento avvenuto.

Il fornitore avviserà immediatamente il distributore locale, che si occuperà della riattivazione entro un giorno feriale dalla data della richiesta.

Nota:

Se il distributore impiega più tempo del previsto per eseguire la riattivazione dell’elettricità, il cliente ha diritto a ricevere un indennizzo, che dipende dal ritardo (pari a 35€ se la riattivazione avviene entro il doppio del tempo massimo, 70€ entro il triplo dei giorni e 105€ se avviene oltre il triplo del tempo).

Fondamentale – ora che abbiamo parlato di come si richiede la riattivazione dell’utenza sospesa – entriamo nel dettaglio di come comunicare l’avvenuto pagamento. Segue la procedura completa.

Hai bisogno di assistenza per scegliere la migliore offerta luce e gas? Chiamaci oggi stesso!

02 94 75 67 37

Bolletta luce non pagata: come si comunica l’avvenuto pagamento?

Una volta pagata la bolletta luce in ritardo è importante comunicare il prima possibile l’avvenuto pagamento al fornitore (Enel comunicazione pagamento). Come si fa?

E’ sufficiente inviare al fornitore la ricevuta dello stesso: le modalità sono indicate sia in bolletta che nel sollecito di pagamento.

In apertura abbiamo menzionato i diritti del fornitore. Anche i privati naturalmente ne hanno e qui vi parliamo delle norme pensate per la loro tutela, perché esistono:

  • categorie di clienti per cui la fornitura di luce non può essere sospesa
  • e situazioni in cui la sospensione non è tollerata

Vediamo quali sono questi casi specifici.

Bolletta luce non pagata: i diritti di tutela del cliente

Quali sono i diritti del cliente e quali esenzioni prevedono rispetto ai diritti del fornitore?

La fornitura luce non può essere sospesa se:

  • il cliente non è stato preavvisato con raccomandata
  • il pagamento è già stato eseguito e comunicato
  • la sospensione cadrebbe nei giorni di venerdì e sabato e nei giorni festivi e prefestivi
  • il cliente ha presentato un reclamo scritto in seguito a un malfunzionamento del contatore accertato dal distributore competente, o nei casi di conguagli o di importi anomali per i quali il cliente ha presentato un reclamo scritto al fornitore. Quest’ultimo deve obbligatoriamente rispondere ai reclami prima di procedere alla sospensione della fornitura.
  • La fornitura non può MAI essere sospesa ai clienti definiti non disalimentabili (per esempio i clienti che per ragioni di sopravvivenza sono connessi a macchine salvavita) e ad altri clienti per i quali, fino a quando sono rimasti serviti dall’impresa distributrice, non è stata prevista la sospensione della fornitura in relazione alle funzioni di pubblica utilità svolte dai medesimi.


Chiudiamo ora la nostra guida esaminando il caso in di un errore o ritardo nella spedizione della bolletta, aggiungendo alcuni consigli su come gestire al meglio le proprie fatture.

Bolletta luce arrivata già scaduta: cosa fare?

Come ci si comporta se una bolletta arriva talmente in ritardo da risultare già scaduta? Secondo quanto stabilito dall’ARERA (vi segnaliamo qui il sito ufficiale), tutti i fornitori sono obbligati ad indicare nella bolletta di luce e gas sia la data di emissione sia la data di pagamento che deve essere fissata almeno 20 giorni dopo rispetto alla data di emissione. Questo dovrebbe evitare che all’utente arrivi una bolletta già scaduta.

Purtroppo però spesso accade che il servizio postale subisca dei ritardi e la bolletta venga recapitata al cliente in ritardo o addirittura già scaduta. Il cliente ha diritto in questo caso a presentare un reclamo scritto al proprio fornitore, secondo le modalità indicate dallo stesso.

Inoltre, i servizi della gestione smart delle forniture aiutano a prevenire.

Bolletta Web: stop smarrimenti e bollette in ritardo

Per evitare che arrivino bollette già scadute o che addirittura vadano perse, è possibile richiedere la bolletta web: un servizio gratuito per cui tutte le fatture vi arriveranno comodamente online.

Direttamente online potrete leggere i consumi relativi alle spese materia energia, gestire la quota potenza o eventuali importi indebiti.

Parlando di semplificazione e gestione smart della fornitura, è impossibile non menzionare la facoltà di rateizzazione delle bollette (anche per bollette non pagate e scadute) e la domiciliazione bancaria.

Rateizzazione e domiciliazione

Ricordiamo che l’ARERA ha previsto la possibilità di richiedere la rateizzazione delle bollette anche dopo la scadenza di pagamento e che il metodo più semplice per evitare di dimenticarsi di saldare le fatture di luce e gas è richiedere la domiciliazione su conto corrente bancario: in questo modo l’importo della bolletta verrà scalato in automatico.

Infine, per informazioni relative alla voce energia reattiva o alla scheda di confrontabilità, visionare le apposite guide.

Chiamaci per attivare GRATIS la migliore offerta Luce e Gas per te

02 94 75 67 37

Cosa succede se non ti arrivano le bollette della luce?

Il consiglio più opportuno, nel momento in cui ci si accorge che la bolletta non arriva da diversi mesi, di inviare una lettera di diffida alla società fornitrice dell'utenza in cui la si mette in mora, assegnandole un termine massimo (di norma 15 giorni) entro cui inviare la fattura arretrata.

Cosa fare se le bollette non arrivano?

Le motivazioni del mancato recapito delle bollette possono essere diverse, e riguardare sia disguidi organizzativi del gestore sia problemi di smistamento della posta. Un modo per evitare tutto questo potrebbe essere attivare il servizio di domiciliazione bancaria o postale.