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lombardia Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo di Leonardo, per un tocco di Rinascimento veroÈ una delle massime testimonianze dell'arte rinascimentale legata al nome di Leonardo da Vinci: la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, nel cuore di Milano.
Opera
architettonica imponente e di grandissima importanza, è legata indissolubilmente al Cenacolo, celeberrimo dipinto, e non un affresco come comunemente chiamato, di Leonardo, conservato all'interno del luogo in cui i domenicani mangiavano. La preziosa chiesa milanese, in perfetto stile lombardo del primo Rinascimento, è stata inserita nel 1980 nella World Heritage List Unesco e richiama turisti da tutto il mondo. La Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano è una basilica e un santuario appartenente all’Ordine domenicano, integrati nella parrocchia di San Vittore al Corpo. La sua architettura perfetta e affascinante e l’opera di Leonardo che conserva sono potenti simboli della città rinascimentale. L'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, all’interno del Convento domenicano di Santa Maria delle Grazie, rappresenta il momento in cui Gesù annuncia ai suoi discepoli che uno di loro lo tradirà, creando un’onda di sgomento da parte dei partecipanti all’Ultima Cena. Posizionato sulla parete settentrionale del refettorio, è un capolavoro senza precedenti divenuto Patrimonio Unesco e vederlo con i propri occhi è un'esperienza emozionante che racconta il punto più alto raggiunto dall'arte del grande maestro toscano. L’opera ha subito un restauro straordinario, durato 25 anni, e oggi è tornato, se non al suo splendore originario, almeno a essere fruibile da parte del pubblico. Il complesso di Santa Maria delle Grazie risale al 1459, quando il conte Gaspare Vimercati donò un
appezzamento di terreno ai frati domenicani di Sant’Eustorgio. Il convento, devastato dai bombardamenti del 1943, si articolava attorno a tre chiostri. Ludovico il Moro destinò la chiesa al ruolo di cappella funeraria di famiglia dopo la morte della consorte Beatrice d’Este, avvenuta nel 1497. La bellissima tomba creata per lui e Beatrice fu però smembrata e solo il coperchio con le statue dei duchi fu successivamente collocato all’interno della Certosa di Pavia. La Chiesa è stata inserita nella World Heritage List dell’Unesco nel 1980 perché è considerata non solo una delle massime testimonianze dell’arte rinascimentale, ma anche perché conserva l'eccezionale opera di Leonardo da Vinci che ha esercitato una grandissima influenza sull’intero destino della pittura occidentale. Visitare il Convento di Santa Maria delle Grazie significa sì dedicare il giusto tempo al meraviglioso Cenacolo di Leonardo, ma anche esplorare il complesso a partire dalla Basilica e dai suoi celebri chiostri. La Tribuna di Santa Maria delle Grazie fu ideata da Bramante e nacque come cappella gentilizia ispirata alla Sagrestia Vecchia di Brunelleschi: è un imponente cubo al cui centro si erge la cupola emisferica circondata da pennacchi. Imperdibile il Chiostro delle Rane, detto anche Chiostro Piccolo. Risale alla fine del 1400 e prende il suo nome dalla fontana al suo centro ornata dalle quattro statue in bronzo con rane che sputano acqua. Concedetevi un momento di pausa seduti su una delle panchine della piazza e godetevi quello che vi si parerà di fronte. Un via vai di persone di tutte le razze e culture in un contesto architettonico magico. Ti potrebbe interessareEventi
RIMANI CON NOI Continua a vivere italianoRimani aggiornato per scoprire i luoghi, gli eventi e le esperienze per vivere il lato migliore dell’Italia: quello autentico. Email L’email inserita non è valida L'Ultima Cena di Leonardo: i restauri
L'Ultima cena di Leonardo da Vinci, conservata nel refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano è stata protagonista di una fra le campagne di restauro più lunghe e difficili della storia. La necessità di continui interventi è dovuta alla tecnica stessa con cui Leonardo realizzò l'opera milanese: pur essendo un dipinto su muro, il Cenacolo non è un affresco in senso stretto (la tecnica più duratura utilizzabile per i dipinti murali), bensì una tempera mista su gesso. Leonardo volle sperimentare questo particolare metodo pittorico per aggirare gli ostacoli e i limiti della tecnica ad affresco, ma il risultato non fu quello sperato. La tecnica sperimentale utilizzata da Leonardo si rivelò infatti molto fragile e particolarmente soggetta a deterioramenti dovuti all'umidità; nel 1566, dopo soli settant'anni dalla realizzazione dell'Ultima cena, il grande critico dell'arte Giorgio Vasari in visita a Milano scriverà che del Cenacolo "non si scorge più [nulla] se non una macchia abbagliata". Questo rapido declino ebbe due grandi conseguenze: la prima fu una continua premura da parte di pittori anche poco dotati di ridipingere il dipinto leonardesco laddove si era deteriorato maggiormente, provocando una continua ed inesorabile sovrapposizioni di "falsi" sull'originale leonardesco. La seconda conseguenza fu un tentativo di mantenere viva la memoria del capolavoro del genio toscano producendone un gran numero di copie, oggi sparse un po' ovunque, affinché si mantenesse intatta l'immagine di un'opera che stava sparendo. Nel corso dei secoli diversi restauri non sempre ortodossi hanno via via ridipinto e tentato di ricostruire l'originale leonardesco, che stava letteralmente cadendo a pezzi. Durante la seconda guerra mondiale, la chiesa di Santa Maria delle Grazie venne bombardata e una parete del refettorio crollò. In quella occasione il dipinto leonardesco venne protetto con dei sacchi di sabbia. Con l'ultimo restauro, durato dal 1977 al 1999 si è cercato di asportare tutti gli strati pittorici non autografi per riportare alla luce ciò che rimaneva dell'opera leonardesca, integrandola in maniera discreta laddove risultava ormai illeggibile. Il Cenacolo: prima e dopo l'ultimo restauroImmagini del bombardamento del 1943 sul CenacoloAlcune copie del Cenacolo vinciano
Giovan Pietro Rizzoli detto il Giampietrino Copia dell'Ultima cena di Leonardo da Vinci Olio su tela, 1515 circa Oxford, Magdalene College
Tullio Lombardo Copia dell'Ultima cena di Leonardo da Vinci Scultura, fine XV secolo Venezia, Chiesa di Santa Maria dei Miracoli
Anonimo fiammingo Copia dell'Ultima cena di Leonardo da Vinci Olio su tela, 1500 circa Belgio, Abbazia di Tongerlo
Antonio della Corna Copia dell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci Affresco, fine XV secolo Milano, Basilica di San Lorenzo
Anonimo lombardo Copia dell'Ultima cena di Leonardo da Vinci Olio su tela, 1570 circa San Pietroburgo, Museo dell'Hermitage
Manifattura fiamminga Copia dell'Ultima cena di Leonardo da Vinci Arazzo, 1505-1515 circa Città del Vaticano, Musei vaticani
Cesare Magni Copia dell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci Olio su tela, 1520 circa Milano, Pinacoteca di Brera
Giovanni Pietro Birago Copia dell'Ultima cena di Leonardo da Vinci Incisione, 1500 circa
Dove si trova a Milano L'Ultima Cena?Cosa è oggi il Cenacolo Vinciano? L'Ultima Cena di Leonardo si trova nella posizione originaria nella parete della sala da pranzo dell'antico convento domenicano annesso alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, esattamente nel refettorio del convento ed è una delle opere più famose e conosciute al mondo.
Dove si trova il Cenacolo originale?L'Ultima cena di Leonardo da Vinci, conservata nel refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano è stata protagonista di una fra le campagne di restauro più lunghe e difficili della storia.
Dove si trova il Cenacolo di Leonardo e come mai è così deteriorato?Ultima Cena (Leonardo). |