Chi sceglie degli occhiali progressivi deve avere un po' di pazienza. Show
Poiché spesso gli occhi richiedono del tempo per adattarsi alle diverse aree visive della lente. Ma quali sintomi possono presentarsi durante questo periodo di adattamento? E da cosa dipendono? Lo scoprirà in questo post del blog di Dynoptic! Le lenti progressive possono non essere del tutto comode nella fase iniziale e quindi richiedere un periodo di adattamento. Spesso possono essere osservati i seguenti sintomi: Ma non c'è da preoccuparsi: in massimo 10 giorni questi problemi saranno solo un ricordo. Gli occhi si saranno quasi completamente
abituati alla nuova visuale e sarà stata individuata la perfetta coordinazione tra movimento oculare e del capo. Infine, tutte le aree visive delle lenti progressive potranno essere sfruttate in maniera ottimale. Affinché le lenti progressive garantiscano una visuale ottimale, devono essere presenti
alcuni requisiti. Nel caso non siano rispettati, si presentano spesso disturbi della vista. Tra questi fattori si contano: Qui gioca un ruolo fondamentale la ricetta per gli occhiali per le lenti progressive. Gli specialisti misurano accuratamente gli
occhi e inseriscono i valori corrispondenti in un modulo. Questi dati costituiscono la base per gli ottici che ordinano le lenti individuali. La centratura delle lenti è un lavoro di precisione millimetrica. Le più piccole imperfezioni possono causare effetti
collaterali, come riduzioni del campo visivo, mal di testa, nausea e/o stanchezza. Specialmente con le lenti progressive, la centratura gioca un ruolo fondamentale. La forma del viso, così come il gusto personale, sono direttamente correlati alla montatura per occhiali giusta. È raccomandabile recarsi da un ottico per ricevere supporto adeguato. Gli
ottici garantiscono che le lenti si troveranno nella corretta posizione davanti ai vostri occhi. Vuole saperne di più sulle lenti progressive oppure desidera contattare un ottico competente per una richiesta più specifica? Si rivolga
subito a un Dynoptic Partner. Dynoptic vanta più di 100 partner in tutta la Svizzera. Può ricorrere alla loro vasta esperienza in qualsiasi momento. Trovi un Dynoptic Partner vicino a lei e fissi subito un appuntamento online. BLOGTabella dei ContenutiPartiamo dal principio: le lenti progressive non sono adatte a qualunque attività.Spesso mi trovo a fare consulenza ad alcuni clienti che hanno realizzato gli occhiali ignari del prodotto acquistato e del loro corretto utilizzo. Si sono rivolti ad un negozio generico, hanno fatto un controllo veloce, scelto la montatura… et voilà l’occhiale è pronto per essere pagato e portato a casa. Nessun controllo delle centrature, nessuna verifica di calzata, nessuna indicazione su come usarlo. Il cliente viene lasciato da solo in un momento di grande cambiamento fisico, emotivo e psicologico. Ma secondo voi è possibile cambiare il proprio stile di vita senza sapere a cosa si va incontro? Dopo i 45 anni la difficoltà di messa a fuoco di oggetti vicini è inevitabile. E’ un processo fisiologico a cui tutti devono andare incontro, ma per poter continuare a vivere una vita comoda è necessario essere informato su quali modifiche bisognerà apportare e quali soluzioni è meglio adottare. I fastidi più comuni lamentati con le lenti progressive sono:
Analiziamoli punto per punto: Diffioltà nel trovare la zona del vicino: Normalmente tutte le case produttrici di lenti propongo 4 geometrie di lenti progressive. Queste si differenziano tra di loro per le loro performance ovvero per quanta zona nitida c’è rispetto alle zone laterali che invece deformano l’immagine. E’ come guardare attraverso la cruna di un ago rispetto a guardare attraverso il buco della serratura: nel secondo caso, avendo più ampia la zona visiva, si percepiscono meglio le immagini laterali. Si desume quindi, che più è ampio il canale del vicino, più agevole sarà trovare il punto di messa a fuoco per la lettura. Ma è sufficiente ciò? No, non è sufficiente. Sebbene le geometrie vengono proposte in 4 tipologie (come detto prima) per ogni tipologia c’è la possibilità di apportare personalizzazioni che ne garantiscano il perfetto adattamento. Non si può pensare che una lente costruita per me possa andare bene anche per il mio amico perchè, al di là delle diottrie e delle centrature che sicuramente non saranno mai uguali, abbiamo dei movimenti corporei e oculari diversi. Persino 2 gemelli non potranno mai scambiarsi gli occhiali! E’ compito dell’Ottico specializzato individuare il tipo di prodotto ideale e le modifiche di personalizzazione. Dolori alla cervicale durante l’uso del PC: Non è detto che la lente progressiva sia performante durante l’utilizzo del computer… anzi! Questa tipologia di lente non nasce per questo scopo specifico in quanto la zona intermedia, ovvero quella che ci consente di vedere bene il monitor, è la più sacrificata sia in termini di larghezza che di altezza. Questo comporta un’errata postura da seduti e quindi conseguente disconfort. Ci sono casi in cui si riesce ad utilizzare la lente progressiva davanti al PC, ma bisogna che l’Ottico specializzato effettui sempre un’attenta anamnesi per essere certi che non si vada a fare un investimento sbagliato. Difficoltà nella visione del PC: Come descritto prima, la lente progressiva non nasce per essere utilizzato davanti al computer. Questo perchè le zone laterali non sono sufficientemente ampie per poter vedere il monitor per intero. Se poi è stata realizzata una lente cosidetta “short” state pur certi che la zona intermedia non la troverete mai. Spesso è consigliabile abbinare un occhiale da computer, che consenta una visione nitida, e senza sforzo, del monitor. Difficoltà della lettura in posizione supina: Leggere da sdraiati risulta piuttosto complicato in quanto la zona di lettura è nella parte bassa della lente. Per poter leggere a letto consigliamo di adottare comunque una posizione da seduto, così da poter sfruttare la naturale convergenza degli occhi. Inciampamenti salendo e scendendo le scale: Prima di iniziare a portare lenti progressive ti era sufficiente abbassare lo sguardo per vedere dove appoggiare il piede. Con le lenti progressive questo non è più possibile in quanto, abbassando solamente gli occhi, si va ad utilizzare la zona della lente dove ci sono le diottrie della lettura andando a sfalzare le distanze. Si capisce già di per sè che non è quindi il corretto modo di usare la lente. Per poter vedere bene i gradini bisogna abbassare la testa e sfruttare la parte alta della lente, cioè dove ci sono le diottrie del “lontano”. Nausea, mal di testa, sensazione di ondeggiamento: Queste problematiche possono dipendere dai più svariati fattori. Certe volte è il tipo di geometria troppo stretto che influisce, altre le diottrie che magari consentono una visione di 10/10 ma che però non sono confortevoli da portare, altre volte ancora la causa può essere attribuita da un errato centraggio della lente. In questi casi sarebbe consigliabile effettuare una consulenza presso il nostro Studio Optometrico per poter analizzare la causa del problema Difficoltà nella visione laterale: Anche in questo caso le motivazioni possono essere molteplici. Le cause potrebbero essere attribuite a lenti costruite con geometrie di vecchia generazione, oppure per errate centrature. Per poter capire come risolvere dette problematiche è necessario verificare sia le diottrie che la lente costruita. Hai bisogno di una consulenza? CLICCA QUI Oppure chiama lo 0341180289 Nadia Richiedi un appuntamento per la tua visita optometrica |