Come si mettono i tappi nelle orecchie

Introduzione

Parlando di tappo di cerume si fa riferimento ad un accumulo della secrezione ceruminosa all’interno del canale uditivo esterno. Nella maggior parte dei casi si forma in seguito all’uso scorretto di cotton fioc o di altri oggetti simili impiegati per la pulizia delle orecchie, che spingono e comprimono il cerume nella profondità del condotto uditivo esterno, causando progressivamente la formazione del tappo.

Il cerume è una sostanza della consistenza simile alla cera, di colore giallastro-arancione, che viene secreta dalle ghiandole ceruminose e sebacee del condotto uditivo esterno; è formato da una miscela composta principalmente da

  • acidi grassi saturi e insaturi a catena lunga,
  • colesterolo,
  • cellule cutanee desquamate.

La sua funzione principale è quella di lubrificare il canale uditivo esterno, creando un ambiente umido e caldo. Ha inoltre il compito di

  • filtrare la polvere e altre piccole particelle estranee, impedendo loro di raggiungere e danneggiare il timpano,
  • fornire una prima protezione da agenti infettivi come batteri, virus e funghi.

Viene eliminato al di fuori del condotto uditivo esterno grazie ad un processo simile a un nastro trasportatore garantito dal corretto funzionamento delle cellule epiteliali. La sua espulsione verso l’esterno viene inoltre aiutata dal movimento della mandibola e della mascella durante la masticazione.

Clinicamente il tappo di cerume si presenta tipicamente con una riduzione dell’udito dell’orecchio interessato (ipoacusia); può talora essere accompagnato da

  • acufeni,
  • male all’orecchio,
  • e senso di pesantezza.

La formazione del tappo di cerume è un evento estremamente comune nella popolazione. Si stima che si formi almeno una volta della vita in circa il 10% dei bambini e il 5% degli adulti sani, arrivando fino al 57% dei pazienti più anziani.

La diagnosi è molto semplice e viene effettuata con la clinica riferita dal paziente e grazie all’utilizzo dell’otoscopio.

I rimedi casalinghi volti a togliere il tappo di cerume non sono consigliati, onde evitare di peggiorare ulteriormente la situazione, anche alla luce del fatto che il trattamento medico è semplice, completamente risolutivo, e si avvale di

  • ceruminolitici (da usare autonomamente a casa),
  • irrigazione con acqua o altre soluzioni,
  • curettage (il medico procede alla pulizia del canale con un apposito strumento).

Come si mettono i tappi nelle orecchie

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Cause

Il tappo si forma quando

  • il cerume non viene adeguatamente portato verso l’esterno,
  • quando la sua produzione è eccessiva,
  • quando viene compresso verso il fondo da un uso improprio di bastoncini cotonati.

Al di là della teoria, l’esperienza insegna che la principale causa di formazione del tappo di cerume deriva da una scorretta pulizia meccanica del condotto uditivo esterno, si forma infatti in seguito all’uso scorretto di cotton fioc o di altri dispositivi simili, che riescono a pulire il condotto uditivo solo superficialmente e che allo stesso tempo spingono il cerume in profondità nell’orecchio, causando progressivamente il suo accumulo e la formazione del tappo.

Tra i possibili fattori di rischio in grado di predisporre allo sviluppo della condizione ricordiamo:

  • ipersecrezione ghiandolare di cerume, spesso geneticamente determinata,
  • introduzione di acqua nel condotto uditivo esterno; in alcuni casi, quando vi sia già un accumulo di cerume che però non ha ancora determinato la formazione del tappo, alcuni eventi come bagni in piscina o al mare, docce e lavarsi i capelli possono far entrare l’acqua nella profondità del condotto uditivo esterno che rigonfia in modo eccessivo il cerume pre-esistente. Il cerume, che ha infatti la proprietà di assorbire grandi quantità di acqua, determina così la formazione del tappo;
  • infezioni ricorrenti dell’orecchio (otiti),
  • età, il tappo di cerume si forma più frequentemente nei bambini e negli anziani:
    • nei bambini perché le ghiandole ceruminose sono spesso ipertrofiche e producono una maggior quantità di cerume in un condotto uditivo esterno ancora piccolo e non completamente sviluppato,
    • negli anziani in quanto il cerume diviene sempre più disidratato e secco con l’avanzare dell’età, rendendo difficoltosa l’eliminazione del cerume verso l’esterno;
  • uso di protesi acustiche (rendono difficoltosa la fuoriuscita del cerume, trattenendolo nella profondità del condotto uditivo esterno),
  • patologie dermatologiche che aumentano la produzione del cerume e che provocano un’eccessiva desquamazione cutanea del condotto uditivo esterno. Tra queste, le più importanti sono:
    • psoriasi,
    • dermatite seborroica,
  • riduzione del calibro del condotto uditivo, che rende difficoltosa la fuoriuscita del cerume verso l’esterno. Può essere causato da:
    • esostosi (proliferazione ossea circoscritta a carattere benigno),
    • osteomi (tumore benigno osseo circoscritto),
    • malformazioni del condotto uditivo esterno;
  • accumulo di polvere (vivere o lavorare in ambienti molto polverosi può rendere il cerume particolarmente denso e compatto, inoltre, in questi ambienti, l’orecchio è stimolato a produrre una maggior quantità di cerume per proteggere il timpano. Tutto ciò favorisce la formazione del tappo di cerume),
  • eccessiva presenza di peli nel condotto uditivo esterno, che rendono difficoltosa l’espulsione del cerume.

Sintomi

Il principale sintomo che deriva dalla formazione del tappo di cerume è l’ipoacusia, ossia una riduzione dell’udito, limitata all’orecchio interessato, spesso descritta come un senso di ovattamento a tutti i suoni. Può essere di diverse entità, andando da un leggero senso di riduzione dell’udito ad una sua completa perdita (in casi più rari).

Altri sintomi che possono accompagnare la riduzione dell’udito sono

  • acufeni (percezione di rumori non realmente presenti, come fischi, ronzii, fruscii, che vengono percepiti come fastidiosi dal paziente),
  • autofonia (sensazione di rimbombo della propria voce quando si parla),
  • senso di ripienezza dell’orecchio,
  • male all’orecchio,
  • vertigini, giramenti di testa,
  • prurito all’interno del condotto uditivo.

Complicazioni

Le principali possibili complicanze che derivano dalla presenza di un tappo di cerume sono

  • infezioni dell’orecchio (l’accumulo di cerume può predisporre la crescita di batteri e altri microrganismi e causare infezioni); in questi casi possono associarsi uno o più dei seguenti sintomi:
    • forte dolore all’orecchio che non si attenua nel tempo,
    • fuoriuscita di secrezioni dall’orecchio,
    • febbre;
  • perforazione o lacerazione del timpano: in realtà questa complicanza è spesso conseguente ad un trattamento scorretto, per esempio conseguente all’uso di sottili strumenti troppo in profondità per pulire il condotto uditivo esterno

Diagnosi

Il medico giunge a un sospetto diagnostico di tappo di cerume ascoltando l’anamnesi e la clinica del paziente. Nella maggior parte dei casi viene riferita dal paziente una perdita dell’udito improvvisa e monolaterale, molte volte dopo un bagno in piscina o una giornata al mare, che può essere associata o meno a una sensazione di pienezza dell’orecchio, talvolta con autofonia ed acufeni.

La conferma viene effettuata grazie all’uso dell’otoscopio, uno strumento che permette di osservare con maggiore accuratezza il canale uditivo esterno, la membrana timpanica e, se presente, il tappo di cerume. All’otoscopio il tappo di cerume è facilmente riconoscibile e si presenta di una caratteristica colorazione giallo-arancione, talvolta anche bruno-grigiastro.

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Rimedi e cura

Sono disponibili molteplici e specifiche tecniche per la rimozione del tappo di cerume ma, in ogni caso, si consiglia di non tentare di rimuovere il tappo di cerume da soli a casa, bensì di rivolgersi e farsi aiutare da un medico onde evitare di peggiore la situazione spingendo il tappo ancora più in profondità o auto-provocarsi lesioni del timpano.

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Ammorbidenti e cerumeolitici

I cerumeolitici sono dei preparati topici che possono essere applicati nell’orecchio attraverso l’instillazione di gocce (Cerulisina®, Debrox®, …). Sono utili per ammorbidire e rendere più semplice la rimozione del cerume.

Solitamente vengono usati 2-3 volte al giorno per 3-5 giorni, dopodiché si procede all’estrazione del tappo di cerume, che a questo punto è molto più morbido e facilmente rimovibile.

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Irrigazione

L’irrigazione consiste nel lavaggio del condotto uditivo esterno mediante l’uso di una siringa. Durante questa procedura il medico tira il padiglione auricolare del paziente verso l’alto e indietro, in modo da orizzontalizzare il condotto uditivo esterno, e in seguito punta l’ugello della siringa leggermente verso l’alto e all’indietro in modo che l’acqua scorra come una cascata lungo il tetto del canale auricolare. La soluzione di irrigazione scorre fuori dal canale lungo il suo pavimento, portando con sé cera e detriti.

Le soluzioni che vengono più comunemente utilizzate per irrigare il condotto uditivo sono solitamente acqua calda, soluzione fisiologica, soluzione di bicarbonato di sodio o una soluzione di acqua e aceto, che aiuta anche a prevenire eventuali infezioni secondarie.

L’irrigazione può essere effettuata da sola o con un pre-trattamento ceruminolitico, ma è importante che venga praticata solo e soltanto da personale medico.

Curettage

Rimozione fisica del tappo di cerume dal condotto uditivo esterno mediante uno strumento chiamato curette, una sorta di bastoncino in plastica con punta arrotondata a forma di uncino o di un’ansa, che aiuta a sfilare il tappo un poco per volta, riducendo allo stesso tempo, grazie alla sua forma, il rischio di traumi e lacerazioni del timpano.

È invece sconsigliato l’utilizzo per questa pratica del comune cotton fioc, che pulisce il condotto uditivo solo superficialmente ma spinge il cerume più in profondità, peggiorando la situazione.

Coni auricolari

Negli ultimi anni hanno acquisito grande popolarità i coni auricolari cui dare fuoco, ma ad oggi non esistono evidenze di efficacia in letteratura, mentre serve grande cautela per il possibile rischio di ustioni.

Fonti e bibliografia

  • Rugarli C., Medicina interna sistematica 2000
  • Harrison, Principi di medicina interna, 18ª ed., Milano, CEA Casa Editrice Ambrosiana, 2012
  • Pollart, S. M. & Health, V. Cerumen Impaction. (2007)

Cosa mettere nelle orecchie per non sentire?

I tappi antirumore per le orecchie, è vero, sono efficaci nel ridurre i rumori. Questi strumenti attutiscono tutti i suoni, filtrandoli e diminuendone l'impatto sul timpano; sono una soluzione economica per addormentarsi senza sentire praticamente nulla di quello che accade fuori.

Quali sono i migliori tappi antirumore?

4 Classifica dei 10 migliori tappi orecchie per dormire:.
4.1 Loop Quiet – Migliori tappi Orecchie per dormire..
4.2 Iorlys – Tappi Orecchie Per Dormire di 4a Generazione..
4.3 Iorlys – Tappi Antirumore Forte..
4.4 Tappi per le orecchie per dormire Hearprotek..
4.5 E.A.R. ... .
4.6 CPHMC – Tappi per le Orecchie in Spugna..

Come tapparsi le orecchie per dormire?

Tappi in schiuma. Questi sono prodotti economici realizzati in cloruro di polivinile (PVC). Possono essere pressati e arrotolati a un'estremità e inseriti nell'orecchio; dopodichè si espandono automaticamente all'interno del condotto uditivo.

Quante volte si possono usare i tappi per le orecchie?

Alcuni tappi auricolari ecologici possono essere utilizzati per 100 volte o più. Tuttavia, la maggior parte dei tappi auricolari di spugna è progettata per essere monouso. Su di essi i batteri proliferano molto facilmente.