Come depilarsi al nono mese di gravidanza

Insomma, come è facile intuire, sulla depilazione se ne sentono tante e di tutti i colori. Ogni estetista ha il suo punto di vista. Se vogliamo andare sul sicuro, il classico rasoio, per qualche mese, diciamolo apertamente, non sarà certo la fine del mondo (purché si utilizzino solo lamette nuove e in perfetto stato).

La depilazione prima del parto: serve o non serve?

Cosa dicono medici ed esperti delle sale parto? I dottori, pediatri e neonatologi difficilmente si pronunciano sul metodo. Generalmente a loro basta che la mamma si presenti in sala parto depilata. E’ difficile fare ricerche in proposito perché non c’è tanta letteratura scientifica in proposito. Le soluzioni possono essere diverse a seconda delle esigenze di ogni futura mamma. Alcune continuano ad andare dall’estetista e a farsi la ceretta ogni 4/5 settimane, magari facendosela fare meno calda del solito. Con il rasoio, considerando il passare dei mesi e l’aumento del pancione, diventa sempre più complicato depilarsi da sole, per ovvi motivi di visuale. Dal quinto e sesto mese in avanti diventa difficile, per non dire pressoché impossibile, vedersi la zona inguinale e riuscire a fare tutto autonomamente.

Alcune estetiste raccomandano sempre e comunque la ceretta a tutte le donne e con qualsiasi pancione. Forse la cosa migliore sarebbe farsi consigliare da una brava estetista, possibilmente quella da cui si è sempre andate e di cui certamente ci si fida. In alternativa, sarebbe utile farsene suggerire una brava da un’amica, con una buona reputazione e soprattutto con una buona manualità nel fatidico attimo dello strappo, che è ciò che può veramente fare la differenza. Da evitare, al limite, le zone di maggior sofferenza circolatoria, ma questo una brava estetista lo sa!

Le ragioni per cui depilarsi prima del parto

In molti ospedali, il personale consiglia di depilare i peli pubici prima del parto per questioni igieniche e per escludere eventuali casi di infezione. Questo spiega il motivo per cui la depilazione è diventata una procedura standard sia per il parto naturale, sia per quello cesareo, anche se non in tutte le strutture del territorio. A ben pensare, non c’è ragione di sentirsi imbarazzate nel farsi fare la depilazione dalle infermiere o dalle ostetriche. Il motivo è molto semplice, le addette ai lavori hanno già depilato molte donne nella loro carriera e per loro, è solo una routine. Per una totale sicurezza igienica è possibile richiedere al personale ospedaliero di aprire la confezione con il rasoio in propria presenza, in modo da assicurarsi che sia sterile e nuova.

Ci sono principalmente due buone ragioni per cui si consiglia la depilazione prima del parto:

  1. La zona pubica rimane pulita e ordinata durante il momento del parto e nella fase successiva.
  2. Riduce l’incidenza di infezioni che si possono verificare se i peli del perineo non sono stati eliminati prima del parto.

Va sempre bene confrontarsi con amiche e parenti che hanno già avuto questa esperienza e chiedere loro consiglio sul tipo di depilazione migliore. Negli ultimi anni iscriversi ad un forum online di discussione per mamme in gravidanza, sta diventando una pratica sempre più diffusa, perché aiuta a raccogliere quanti più pareri ed esperienze possibili. Parlare e confrontarsi con le vostre colleghe future mamme può fare sempre una grande differenza e farvi sentire parte di un gruppo di condivisione, importante e utile per le donne.

Contents

  • Depilazione in gravidanza: come preparare la pelle
  • Depilarsi in gravidanza con il rasoio
  • Crema depilatoria in gravidanza 
  • Ceretta non aggressiva in gravidanza 
  • Depilazione in gravidanza: quali metodi evitare 
  • Come depilarsi dopo la gravidanza 

Argomento di oggi: la depilazione in gravidanza. A partire dal quarto mese, un evento dal sapore “mistico” rende la futura mamma ancora più raggiante: dopo aver affrontato le paure del primo trimestre e il probabile aumento della secrezione sebacea e dei peli – dovuto all’impennata del progesterone – ecco che finalmente viene ripagata dello stravolgimento subito dal proprio corpo. I peli rallentano il loro tenace avanzare, la placenta entra in piena attività, gli estrogeni vincono su tutti.

Questa diminuzione però non deve sottintendere una generica noncuranza! Anche col pancione quindi non bisogna rinunciare a sentirsi belle e a depilarsi stando attente ad evitare irritazioni e a far “passare” elementi chimici poco graditi al nascituro. Vediamo dunque come depilarsi in gravidanza. 

Depilazione in gravidanza: come preparare la pelle

Innanzitutto, prima di cominciare, è preferibile ammorbidire la pelle facendo una doccia o un bagno caldo: questo passaggio rende più facile l’eliminazione dei peli. Dopo il trattamento, invece, bisogna prevenire possibili sfoghi o arrossamenti applicando una crema lenitiva e/o idratante ed evitando prodotti profumati, creme solari e bagni in mare o piscina. Una buona abitudine che aiuta a rallentare la crescita dei peli è quella di frizionare la pelle con un guanto di crine subito dopo la doccia.

Depilarsi in gravidanza con il rasoio

Ma quali sono i metodi meno aggressivi per una depilazione in gravidanza senza conseguenze? Gli esperti mettono in pole position il rasoio o la lametta: un sistema che non ha alcuna controindicazione. Oltre a essere pratico, è veloce ed indolore. In effetti, la lama taglia i peli alla radice in modo superficiale senza strappi o sostanze fastidiose per la placenta.

Per rendere la depilazione più delicata possibile, è consigliabile inumidire la pelle e insaponarla e poi passare la lama; ancora meglio usare una schiuma per la rasatura: ne esistono di specifiche per donne, ma vanno bene anche quelle da barba, meglio se per pelli sensibili. Attenzione però ai tagli (nel caso disinfettarli subito).

Una buona alternativa è il rasoio elettrico. Anche l’epilatore elettrico può essere utilizzato come tecnica di depilazione in gravidanza con qualche riserva: è vero che riesce a tirar via anche i peli più corti, ma potrebbe spezzarli e farli incarnire e, in ogni caso, non è indolore.

Crema depilatoria in gravidanza 

La crema depilatoria è invece un metodo delicato che elimina i peli agendo sulla cheratina, la sostanza che compone il fusto del pelo; li trasforma in un composto molle rendendo facile l’asportazione con una piccola spatola. Sebbene non ci siano particolari controindicazioni, è preferibile scegliere creme a base di sostanze lenitive e verificare se la pelle ha reazioni allergiche o intolleranti al prodotto.

Questo perché la crema è comunque composta da agenti chimici che potrebbero non essere ben tollerati dalla futura mamma (nella formula della crema sarà sempre presente l’acido tioglicolico, una sostanza chimica che distrugge la matrice del pelo situata all’interno del follicolo pilifero).

Ceretta non aggressiva in gravidanza 

Ideata in Oriente, è l’alternativa “dolce” alla ceretta a caldo per la depilazione in gravidanza: una pasta composta da zucchero e frutta utilizzata a freddo. Viene stesa sulla zona da trattare con un massaggio e ha il potere di estirpare i peli senza creare disagi a vene e capillari perché la pasta non si strappa. La durata di questa “ceretta atraumatica” varia da 4 a 6 settimane; alla fine del trattamento, la pelle viene pulita con un sapone neutro.

Sì anche agli altri metodi che utilizzano ceretta a freddo.

A meno che il vostro ginecologo non vi dia il via libera, in tema di depilazione in gravidanza, la ceretta a caldo andrebbe evitata: potrebbe infatti causare danni alle vene e alla circolazione in generale; nel caso dei baffetti, essendo un fenomeno infiammatorio, potrebbe persino provocare una iper produzione di melanina, il pigmento della pelle, con comparsa di macchie.

Specie in gravidanza, in seguito alla stimolazione ormonale, vi è una maggiore sensibilizzazione della zona sopra il labbro: insomma, lo strappo potrebbe favorire l’inestetismo noto come cloasma gravidico; se proprio non se ne può fare a meno, sarebbe una buona abitudine estirpare i baffetti di sera, sia in estate che in inverno, e far passare un lasso di tempo sufficiente prima dell’esposizione ai raggi UV.

Come depilarsi dopo la gravidanza 

Dopo il parto è possibile ricorrere al laser o alla luce pulsata per eliminare i peli definitivamente. I due metodi usano un’energia luminosa a determinate lunghezze d’onda che esercita un’azione distruttrice sulla matrice cellulare del pelo. Bisogna valutare che, in base all’estensione della zona da trattare, al tipo di pelle e al colore del pelo, per raggiungere l’obiettivo possono essere necessarie parecchie sedute spesso costose.

Assolutamente da evitare i trattamenti fai-da-te: è necessario affidarsi a centri qualificati e personale competente perché, se usati erroneamente, i macchinari potrebbero provocare dei danni anche permanenti quali infiammazioni cutanee, macchie e ustioni.

Quando si partorisce bisogna depilarsi?

Ci sono principalmente due buone ragioni per cui si consiglia la depilazione prima del parto: La zona pubica rimane pulita e ordinata durante il momento del parto e nella fase successiva. Riduce l'incidenza di infezioni che si possono verificare se i peli del perineo non sono stati eliminati prima del parto.

Come depilarsi l'inguine in gravidanza?

Eseguire la ceretta inguine da sola è sconsigliato, soprattutto a gravidanza avanzata. La scelta migliore da operare è per la cera a freddo e affidarsi a una professionista che sappia come gestire gli strappi in modo tale da renderli meno traumatici e in modo più delicato.

Quanti giorni prima del parto fare la ceretta?

Quanto tempo prima del parto fare la ceretta? Se hai intenzione di raderti a casa, fallo 48 ore prima di andare in ospedale.

Come farsi la lametta in gravidanza?

Depilazione in gravidanza: rasoio e lametta La lama taglia i peli alla radice in modo superficiale senza strappi o sostanze fastidiose per la placenta. Per rendere la depilazione il più delicata possibile, è consigliabile inumidire la pelle e insaponarla e poi passare la lama.