Come capire se ti sei strappato un muscolo

Distorsioni, contusioni, strappi muscolari e crampi. Sono diversi i traumi che il nostro corpo può subire in seguito, per esempio, a una caduta o a un movimento sbagliato. Lo strappo muscolare è la rottura di fibre del muscolo per eccessiva sollecitazione. Il dolore è spesso lieve durante lo sforzo, perché il muscolo è ancora "caldo". In seguito diventa forte, con impossibilità di muoversi, ed è accentuato dal minimo movimento. Possono comparire gonfiore e un ematoma.

Strappi muscolari: definizione e sintomi

Si tratta di lesioni che consistono nella rottura di alcune fibre del muscolo in seguito a torsione violenta, stiramento o a sforzi improvvisi. Il dolore è spesso lieve durante lo sforzo, perché il muscolo è ancora "caldo". In seguito diventa forte, con impossibilità di muoversi, ed è accentuato dal minimo movimento. Possono comparire gonfiore e un ematoma localizzato che cambia colore (dal rosso cupo iniziale al bluastro ed al giallognolo), variazione dovuta al riassorbimento dell'emoglobina presente nei globuli rossi usciti dai vasi.

Sintomi

I sintomi più comuni in caso di strappo muscolare sono:

  • dolore forte, che si accentua con i movimenti e alla pressione nel punto danneggiato
  • impotenza nella funzionalità dei movimenti causata dal dolore
  • tumefazione dovuta all'ematoma.

Cosa fare

Se viene colpito il muscolo di un arto, quest'ultimo va posto in posizione comoda e sollevato. Va poi applicata immediatamente una borsa del ghiaccio (o spruzzato ghiaccio "spray") per ridurre il dolore: il freddo esercita una potente azione sulla circolazione sanguigna, riducendo il flusso di sangue ai vasi lesionati. Subito dopo è bene spalmare una pomata in grado di favorire il riassorbimento del sangue uscito dai vasi. Infine è bene applicare una fasciatura compressiva.
A tre giorni dal trauma sono utili delle applicazioni calde e una graduale mobilizzazione. In certi casi, per affrettare il recupero funzionale, si può procedere con un'ingessatura.
Se lo strappo è serio il medico potrà consigliare antidolorifici o antinfiammatori.

Fate attenzione a…

La misura preventiva più efficace contro gli strappi è quella di effettuare un buon riscaldamento prima di iniziare uno sforzo serio.
Se avete subito uno strappo, invece, fate attenzione a riprendere gradualmente l'attività fisica per evitare fastidiose ricadute.

Come capire se ti sei strappato un muscolo

Spesso, durante un allenamento, una corsa o una partita di calcetto fra amici, capita di doversi fermare improvvisamente per un forte dolore a qualche muscolo (flessori ed estensori) delle gambe. E una volta arrivati dal medico o dal nostro fisioterapista di fiducia gli diciamo di aver fatto uno strappo muscolare, ma siamo sicuri che sia uno strappo? Come facciamo a capire se si tratta di uno strappo muscolare o di uno stiramento muscolare? Lo stiramento muscolare è un eccessivo allungamento delle fibre muscolari, oltre le possibilità fisiologiche del muscolo che provoca dolore ma senza alcuna lesione vera e propria, il muscolo resta intatto e lo stiramento si risolve in circa 15 giorni. Invece quando si ha una lesione muscolare si parla di strappo muscolare (strappo delle fibre muscolari), accompagnato da dolore acuto e puntuale, tumefazione e successiva ecchimosi o ematoma. A seconda del numero di fibre interessate si distingue tra strappo di primo, secondo o terzo grado con tempi di recupero dai 20 giorni ad oltre 45 giorni. Appena si avvertono i sintomi di una lesione muscolare è consigliabile fermarsi immediatamente, sollevare l’arto, utilizzare del ghiaccio e farsi fare un bendaggio compressivo e rivolgersi ad uno specialista che vi farà fare innanzitutto una ecografia muscolo-tendinea per valutare il danno e in base ai risultati dell’esame vi consiglierà la giusta fisioterapia, laserterapia o ossigeno-ozono terapia o terapia farmacologica. E’ fondamentale tuttavia che il terapista, oltre ad aiutare il paziente nella risoluzione dei sintomi, lavori sul tessuto cicatriziale che si sarà formato in conseguenza dello strappo per recuperare l’elasticità dei tessuti e ridurre così il rischio di recidive.

Introduzione

  • Si parla di distorsione (o slogatura) per indicare situazioni in cui si verifica un danno di entità variabile alle strutture dell’articolazione, tra cui legamenti e tendini. Cadute, torsioni o colpi ne rappresentano le cause più comuni e i distretti maggiormente interessati sono caviglie e polsi. I sintomi consistono in dolore, gonfiore, lividi e impossibilità a muovere l’articolazione. Al momento della lesione del legamento, è possibile percepire uno strappo o uno schiocco.
  • Si parla di strappo per identificare situazioni in cui un muscolo o un tendine vengono sottoposti a una tensione eccessiva, fino a provocarne la rottura. I tendini sono fasci di tessuto che collegano il muscolo all’osso. Torcere o tirare questi tessuti può provocare uno strappo. Gli strappi possono insorgere improvvisamente o svilupparsi nel tempo. Sono frequenti a carico dei muscoli dorsali o posteriori della coscia. Molte persone si procurano strappi praticando attività sportive. I sintomi consistono in dolore, contratture muscolari, gonfiore e difficoltà a muovere il muscolo.

Il trattamento necessario per le due condizioni è in parte sovrapponibile e prevede inizialmente la riduzione di gonfiore e dolore attraverso:

  • riposo (eventualmente attraverso il ricorso alle stampelle),
  • impacchi di ghiaccio,
  • compressione dell’area infortunata (dietro indicazione medica),
  • eventuale assunzione di antinfiammatori.

Superati i primi giorni potrebbe essere necessario intraprendere un percorso fisioterapico al fine di prevenire l’insorgere di rigidità articolare e lavorando sulla forza del muscolo; per una corretta guarigione è raccomandabile attenersi scrupolosamente alle indicazioni mediche relative alla ripresa delle normali attività.

Come capire se ti sei strappato un muscolo

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Cause

Slogature e strappi sono spesso provocati da pratiche sportive o incidenti che diventano causa di cadute o uno scontri.

In particolare, ci si espone a rischi se:

  • si cerca di afferrare un oggetto troppo lontano,
  • si cambia direzione o velocità all’improvviso,
  • si casca a terra malamente,
  • ci si scontra con un oggetto o una persona.

Ci si può slogare una caviglia mettendo accidentalmente il peso sull’esterno del piede, ma il legamento esterno della stessa articolazione si può stirare o rompere se viene caricato con tutto il peso del corpo.

Talvolta, più semplicemente, ci si sloga camminando o correndo su un terreno irregolare o duro.

Sport

Distorsioni

Slogature e strappi si verificano spesso durante la pratica sportiva, come conseguenza di contatti fisici e di accelerazioni / decelerazioni improvvise.

Le distorsioni si verificano quando si distende eccessivamente o si strappa un legamento e contemporaneamente si stressa troppo un’articolazione. Spesso le distorsioni si verificano nelle circostanze seguenti:

  • Caviglia: Camminare o fare esercizio fisico su una superficie irregolare.
  • Ginocchio: Ruotare il ginocchio durante l’attività sportiva.
  • Polso: Cadere sul polso teso.
  • Pollice: Sciare o usare una racchetta, ad esempio giocando a tennis.

Strappi

Esistono due tipi di strappi:

  • Gli strappi acuti si verificano quando il muscolo è sottoposto a una tensione o a una trazione troppo intensa (il muscolo può addirittura strapparsi quando si allunga troppo o improvvisamente), ad esempio se:
    • si scivola sul ghiaccio,
    • si corre, si salta o si lancia un peso,
    • si solleva un oggetto pesante o si compiono sollevamenti in posizioni non corrette.
  • Gli strappi cronici sono causati da un movimento prolungato e ripetitivo di un muscolo. Si possono verificare durante le attività sportive come:
    • ginnastica,
    • tennis,
    • canottaggio,
    • golf.

I traumi sportivi sono più probabili quando si inizia a praticare uno sport e i muscoli ancora non sono abituati al tipo di stress fisico.

D’altra parte anche atleti esperti possono infortunarsi quando sono al massimo dell’allenamento, perché le maggiori sollecitazioni muscolari possono provocare stiramenti improvvisi. Atleti che fanno competizioni, come velocisti, fondisti, ginnasti e calciatori sono più a rischio di strappi muscolari ricorrenti per l’intensità dei loro allenamenti e l’uso eccessivo di specifici gruppi muscolari.

I bambini, infine, rischiano di farsi male praticando sport a causa di uno sviluppo fisico ancora incompleto, ma le attività fisiche garantiscono tanti e tali benefici per la salute (possono contribuire a rinforzare la fiducia e l’autostima in un bambino) che il rapporto rischio-beneficio rimane indiscutibilmente positivo.

Fattori di rischio

Esistono diversi fattori che aumentano il rischio di infortunio durante un’attività sportiva o una qualche attività fisica di altro genere, ma i più comuni sono:

  1. Preparazione insufficiente: l’assenza di attività fisica regolare può indebolire muscoli e articolazioni, rendendoli meno flessibili e quindi più a rischio di lesioni.
  2. Tecnica inadeguata: il modo in cui si distribuisce il peso durante la corsa o la marcia, o il modo di riceversi nel salto incidono sul rischio di farsi male a ginocchia o caviglie.
  3. Riscaldamento inadeguato: il riscaldamento prima dell’esercizio aiuta a sciogliere i muscoli e aumenta la mobilità dell’articolazione, abbassando così il rischio di ledere un legamento. Non eseguire il riscaldamento correttamente prima dell’esercizio aumenta il rischio di lesioni.
  4. Affaticamento; i muscoli affaticati hanno maggiori difficoltà a sostenere correttamente le articolazioni. Quando si è stanchi, poi, può risultare più difficile controllare bene i movimenti.

Sintomi

I sintomi variano a seconda della gravità della lesione.

Distorsioni/slogatura

Sono la conseguenza di stiramenti, torsioni o strappi che coinvolgono l’articolazione, in genere a seguito dell’applicazione di una forza eccessiva.

I sintomi della distorsione possono essere:

  • dolore severo intorno all’articolazione colpita (ad esempio dolore alla caviglia),
  • impossibilità a usare o caricare con il peso l’articolazione,
  • gonfiore, lividi e irritazione.

Il gonfiore può comparire poco dopo il trauma, mentre il livido può non essere subito visibile o addirittura non svilupparsi per nulla.

Talvolta compaiono lividi a distanza dall’articolazione colpita, perché il sangue filtra lungo i muscoli prima di affiorare sotto la pelle.

Strappi

Si parla di strappo quando le fibre di un muscolo si stirano o rompono. In genere, succede quando un muscolo viene allungato oltre il suo limite o forzato a contrarsi (accorciarsi) troppo velocemente.

Sono particolarmente frequenti nelle gambe e nella schiena, in particolare nei muscoli posteriori della coscia e nella regione lombare (parte inferiore della schiena).

I sintomi tipici dello strappo muscolare possono essere:

  • gonfiore, lividi o arrossamenti,
  • dolore del muscolo interessato anche a riposo,
  • dolore del muscolo o dell’articolazione durante l’uso,
  • spasmi muscolari (contratture intense e dolorose),
  • debolezza e perdita parziale o totale della funzione del muscolo colpito.

Quando chiamare il medico

In genere slogature e strappi muscolari sono disturbi relativamente lievi, che possono essere gestiti con rimedi casalinghi (vedi dopo), ma si raccomanda il parere del medico o dello specialista in caso di:

  • dolore particolarmente intenso,
  • impossibilità a muovere le parti colpite (articolazione o muscolo),
  • incapacità di caricare il peso del corpo sull’arto leso o cedimento di quest’ultimo quando si prova a usarlo,
  • deformità dell’area interessata o presenza, oltre al gonfiore, di rilievi o avvallamenti anomali,
  • sensazioni di intorpidimento alla parte colpita, oppure in caso si presenti fredda e/o con colori anomali,
  • mancato miglioramento dei sintomi nell’arco di qualche giorno di auto-trattamento.

In tutti questi casi, sarà necessario sottoporsi a una visita medica. Slogatura o strappo potrebbero essere gravi, oppure potrebbero esserci altri danni, per esempio una frattura.

Diagnosi

Durante la visita il medico controllerà se nell’arto colpito ci sono gonfiori o punti particolarmente doloranti. La zona e l’intensità del dolore possono servire a capire la gravità e la natura della lesione. Il medico, inoltre, può farvi muovere l’articolazione e gli arti in diverse posizioni per riuscire a scoprire quale legamento, tendine o muscolo è stato colpito.

  • Le radiografie possono essere utili per escludere che il problema sia causato da una frattura o da un’altra lesione ossea.
  • La risonanza magnetica può anche essere usata per diagnosticare la gravità della lesione.

Cura e terapia

Nella maggioranza dei casi, queste condizioni possono essere gestite autonomamente con rimedi casalinghi e analgesici da banco per dare sollievo al dolore.

Se la lesione è lieve si può adottare la terapia “PRICE” (acronimo dall’inglese e gioco di parole: infatti, significa “prezzo”) ed evitare “HARM”, cioè “danni” (anche qui, gioco di parole con l’acronimo). Eccone la descrizione.

Terapia PRICE

PRICE, la cui traduzione letteraria dall’inglese è PREZZO, deriva da:

  • Protection (protezione): proteggere l’area interessata da ulteriori traumi usando un sostegno o, nel caso di slogatura della caviglia, indossando scarpe che avvolgono e proteggono il piede, come quelle con i lacci.
  • Rest (riposo): interrompere l’attività che ha causato la lesione e lasciare a riposo articolazione o muscoli sofferenti. Stare a riposo per le prime 48 – 72 ore dal momento della lesione. Possono essere indicate le stampelle.
  • Ice (ghiaccio): nelle prime 48 – 72 ore, applicare ghiaccio avvolto in un asciugamano sull’area colpita per 15 – 20 minuti ogni due o tre ore durante il giorno. Non lasciare l’impacco durante il sonno e non mettere il ghiaccio a contatto diretto con la pelle perché può provocare ustioni fredde.
  • Compression (compressione): comprimere o fasciare l’area colpita per limitare il gonfiore e movimenti che potrebbero peggiorare la situazione. Si può utilizzare una semplice fascia o una benda tubolare elastica, acquistabile in farmacia. La fasciatura deve essere ben avvolta intorno alla zona colpita, ma non stretta al punto da ridurre il flusso sanguigno. Rimuovere la fasciatura prima di dormire.
  • Elevation (elevazione): tenere l’area colpita alzata e sostenerla con un cuscino per ridurre il gonfiore. Se è colpita una gamba evitare periodi prolungati con la gamba non alzata.

Prevenzione di danni (tecnica HARM)

Nelle prime 72 ore dopo una slogatura o uno strappo muscolare, occorre evitare ulteriori danni seguendo la tecnica HARM. Bisogna cioè evitare:

  • Heat (caldo): bagni caldi, saune o impacchi caldi.
  • Alcol: bere alcolici può aumentare sanguinamento e gonfiore, e rallentare la guarigione.
  • Running (correre): la corsa, o qualunque altra forma di attività fisica, potrebbe peggiorare ulteriormente il danno
  • Massage (massaggio): i massaggi possono aumentare sanguinamento e gonfiore.

Movimenti di articolazioni slogate

La maggior parte degli esperti raccomanda di non smettere di usare un’articolazione slogata. La lesione guarirà prima se si comincia a usare l’articolazione non appena il suo impiego non comporti più un dolore significativo.

Il medico può illustrare una serie di esercizi che favoriranno il miglioramento funzionale dell’articolazione.

In caso di caviglia malamente slogata, il medico potrebbe prescrivere un periodo di riposo assoluto, o addirittura un gesso, per circa una settimana.

Immobilizzazione di muscoli stirati

La modalità di ripresa funzionale può variare secondo la lesione. Può essere utile mantenere i muscoli a riposo per qualche giorno. Il medico può suggerire l’impiego di un tutore, gesso o stecca per tenere il muscolo più fermo possibile.

Lo scopo dell’immobilizzazione è di consentirne l’inizio della guarigione, in modo che il movimento non tiri o eserciti trazioni nel solito punto. Dopo qualche giorno, si potrà verosimilmente ricominciare a usare il muscolo.

Trattamento del dolore

Viene in genere suggerito il paracetamolo (Tachipirina) in caso di dolore da slogatura o strappo. Se il farmaco non è efficace, possono essere necessari analgesici più forti, come la codeina; quest’ultimo richiede obbligatoriamente una prescrizione medica.

Il medico può anche prescrivere una crema o un gel a base di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), come ibuprofene o ketoprofene, per ridurre il dolore. Crema o gel andranno applicati sulla zona dolente con delicatezza e sarà necessario lavarsi bene le mani subito dopo. Il ketoprofene può rendere la pelle sensibile alla luce (fotofobia). Evitare di esporre le aree di pelle trattate direttamente alla luce del sole o a fonti di luce artificiali (come lampade solari o lettini solari) durante il trattamento e nelle due settimane successive.

Possono essere utili per ridurre gonfiore e infiammazione anche i FANS (per esempio, ibuprofene in compresse) assunti per via orale. Non dovranno però essere usati nelle prime 48 ore dalla lesione perché possono ritardare la guarigione.

Fisioterapia

Nei casi più gravi, soprattutto negli strappi muscolari, il medico può ritenere utile un consulto fisioterapico.

La fisioterapia serve a ristabilire movimento e funzionalità di un’area del corpo lesionata. Il fisioterapista può mostrare esercizi utili per migliorare il movimento e recuperare una normale funzionalità. Ciò può ridurre i rischi di problemi nel tempo o di nuovi traumi della stessa zona.

Guarigione

La durata del processo di guarigione da una slogatura o da uno strappo dipende dalla sua gravità.

In genere, una caviglia che abbia subito una distorsione richiede circa una o due settimane prima di poter camminare di nuovo. La ripresa funzionale totale richiede tipicamente sei – otto settimane, mentre si potrà ricominciare a fare sport dopo due – tre mesi.

Gli strappi muscolari possono avere tempi di recupero molto diversi. Alcuni soggetti guariscono perfettamente in poche settimane, mentre altri possono non riuscire a riprendere le proprie attività abituali per diversi mesi.

Possono persistere problemi, come dolore, gonfiore intermittente o instabilità, per mesi o anni dall’evento iniziale.

Contattare il medico se la lesione non migliora come previsto o i sintomi peggiorano. Può essere necessario un consulto ortopedico per valutazioni e trattamenti ulteriori.

Chirurgia

La chirurgia è solo raramente necessaria nei casi di slogatura o strappo. Di solito, diventa indispensabile nei casi gravi di strappo muscolare, soprattutto in atleti professionisti. In questi casi, è probabile che, senza intervenire chirurgicamente, il muscolo colpito non recuperi la sua forza originale; le prestazioni del soggetto rischiano quindi di ridursi.

Nei non professionisti e nelle lesioni modeste, la perdita di forza muscolare o il rischio di recidive sono in genere talmente contenuti da non giustificare il rischio chirurgico.

Nel caso di slogature, la chirurgia è comunque molto rara perché non ne sono chiari i vantaggi rispetto a trattamenti meno invasivi.

Prevenzione

Un riscaldamento corretto prima dell’attività fisica e scarpe adatte aiuteranno a prevenire lesioni articolari e muscolari. Possono essere utili anche esercizi di rafforzamento e preparazione.

Rafforzamento e preparazione

Includere stretching ed esercizi di rafforzamento come parte abituale del programma complessivo di preparazione fisica può ridurre il rischio di slogature e strappi, aiutando le articolazioni a mantenersi forti e flessibili.

Se suscettibili a problemi muscolo-articolari, fasciature e bendaggi protettivi di ginocchia, caviglie, polsi o gomiti possono aiutare durante la convalescenza e al momento di riprendere le proprie attività.

Per molte persone, però, queste misure dovranno essere adottate solo per poco tempo. Una protezione a lungo termine delle articolazioni richiede di rinforzare e allenare i muscoli circostanti.

Scarpe adatte

Indossare sempre scarpe che sostengono e proteggono piede e caviglia, che sia al lavoro, a casa o durante un’attività sportiva.

Assicurarsi anche che le scarpe siano adeguate al tipo di attività, e che siano in buone condizioni. Per esempio, evitare di indossare scarpe con il tacco consumato da una parte, perché aumentano il rischio di farsi male.

Scarpe con i tacchi alti mettono a rischio le caviglie più di quelle piatte.

Consigli generali

  1. Prima dell’esercizio, fare un riscaldamento corretto; al termine, defaticare adeguatamente muscoli e articolazioni.
  2. Non praticare attività fisiche o sport se stanchi.
  3. Fare attenzione a non cadere: tenere puliti scale, percorsi pedonali, giardini e quant’altro; d’inverno evitare la formazione di ghiaccio con sabbia o sale.
  4. Evitare il più possibile di correre o camminare su superfici irregolari.
  5. Seguire una dieta sana e bilanciata per mantenere muscoli e articolazioni in salute.

Fonti e bibliografia

  • NHS, licensed under the OGL

Come faccio a sapere se ho uno stiramento o strappo muscolare?

In genere, però, lo stiramento causa un dolore acuto e improvviso ma sopportabile, che permette di continuare l'attività fisica. Lo strappo può invece bloccare completamente il muscolo, e in sua presenza si possono formare ematomi anche molto estesi.

Cosa si sente quando si ha uno strappo muscolare?

Lo strappo (chiamato anche distrazione) è una lesione muscolare che provoca impotenza funzionale e si manifesta con dolore acuto e ben localizzabile, e una tumefazione locale che, in seguito, può diventare un'ecchimosi o un ematoma.

Come capire se un muscolo è lesionato?

Sintomi delle lesioni muscolari.
Gonfiore e bruciore;.
Lividi, edemi e arrossamenti;.
Dolore a riposo del muscolo interessato;.
Dolore del muscolo durante il suo uso;.
Debolezza;.
Difficoltà motoria (perdita parziale o totale della funzione del muscolo colpito);.
Avvallamento a livello del muscolo lesionato;.
Febbre;.

Come capire se è uno strappo o una contrattura?

A differenza della contrattura che causa un dolore modesto e diffuso, nello stiramento muscolare si avverte un dolore acuto ed improvviso a cui segue spasmo muscolare. Tuttavia, in molti casi, il dolore è sopportabile e normalmente non impedisce il proseguimento dell'attività.