A che settimana si fa la morfologica

A che settimana si fa la morfologica

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A che settimana si fa la morfologica

L’esame del secondo trimestre è il controllo che permette di valutare la crescita e il benessere del bebè. Ecco le esperienze di tre mamme, commentate dalla psicologa che riflette sul valore di questa delicata “tappa” della gravidanza

La morfologica (dal greco “morphos”, cioè forma, “logos”, studio) è la seconda delle tre ecografie previste dalle Linee Guida per l'assistenza alla gravidanza fisiologica diramate dal Ministero della Salute e serve a valutare la struttura del feto e la sua biometria (cioè la forma e le proporzioni), per capire se lo sviluppo sta procedendo in modo regolare e per escludere malformazioni.

In quale settimana di gravidanza si fa l'ecografia morfologica?

Nel secondo trimestre, tra la 19a e la 21a settimana.

In quali casi è consigliata?

È un esame di routine prescritto a tutte le future mamme, indipendentemente dall'età o da eventuali fattori di rischio.

Quanto costa l'ecografia morfologica?

Negli ospedali pubblici l’ecografia morfologica è totalmente gratuita.

Come si effettua la visita morfologica?

È una normale ecografia, eseguita dall'esterno dell’addome sulla donna sdraiata. Non occorre essere a digiuno, né si deve bere prima, come richiesto nelle ecografie pelviche. La durata è intorno ai 20-30 minuti, a seconda della posizione più o meno favorevole del bambino, che può rendere necessaria una “ricerca” delle immagini utili. Anche l’eventuale obesità della donna può costituire un ostacolo alla qualità delle immagini e allungare un po’ i tempi.

L’esame non è doloroso. Non serve alcuna particolare preparazione. L’unico consiglio per la futura mamma è quello di rilassarsi e di godersi il “filmino” del suo bambino nella pancia.

Ci sono rischi per la donna e il feto?

Nessuno. I dati di circa 30 anni di ecografia hanno confermato la totale innocuità della procedura. Tanto che l’esame può essere ripetuto tutte le volte che si rende necessario.

Che cosa diagnostica l'ecografia e con quale precisione?

L’ecografia morfologica individua eventuali malformazioni fetali, sia quelle “maggiori”, sia i cosiddetti soft mark, cioè le anomalie lievi che possono essere però la spia di problemi più gravi. La precisione diagnostica dipende, a parità della professionalità del medico, dal tipo di problema. Le possibili malformazioni fetali oggi conosciute sono 3.290 e non tutte sono rilevabili con questo esame. Uno studio europeo (Eurofetus study) condotto su 61 reparti ospedalieri ha dimostrato che la capacità diagnostica dell’ecografia del secondo trimestre si avvicina all’88,3% per le malformazioni maggiori del sistema nervoso, scende all’84% per quelle renali e al 38% per quelle del cuore e dei grossi vasi del sistema circolatorio. Una percentuale che si riduce ancora nel caso delle anomalie minori, come quelle del cuore (20,8%) e muscolo-scheletriche (18%). Il motivo? La maggior parte delle malformazioni ha origine tra la 4a e la 10a settimana; alcune di esse si manifestano tra la 19a e la 23a settimana, quindi in coincidenza con l’epoca dell’ecografia morfologica . Altre, invece, si rendono evidenti solo nel terzo trimestre.

Se la madre è portatrice di un fattore di rischio, quindi, il medico sa in partenza che cosa cercare durante l’esame e di conseguenza i risultati sono decisamente più precisi. Se il risultato dell’indagine indica possibili complicanze, la donna viene inviata a un centro di secondo livello, per procedere con un’ ecografia più approfondita o, eventualmente, un esame più invasivo e rivelatore come amniocentesi o cordocentesi.

L’ecografia deve essere considerata una vera visita medica del feto, che ha ridotto in modo significativo la mortalità perinatale. Perché consente di individuare un problema, tenerlo costantemente sotto controllo e organizzare la nascita del piccolo (e gli eventuali trattamenti d’urgenza) nel modo più opportuno.

Si può fare dappertutto o solo in alcuni centri di riferimento molto specializzati?

Grazie alla qualità degli attuali apparecchi ecografici, compresi quelli ambulatoriali, questo esame può essere effettuato in qualsiasi centro pubblico o privato, purché caratterizzato da un’elevata professionalità degli operatori. Se si rendono necessari ulteriori accertamenti, la donna sarà inviata a un centro di riferimento di secondo livello (ne esistono in tutte le regioni). È bene evitare di rivolgersi in prima battuta a un centro di secondo livello, per non intasare un servizio prezioso per le donne che ne hanno una reale necessità.

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Che cosa si vede con la morfologica?

Cosa si vede con la morfologica il quantitativo di liquido amniotico; il cranio e il cuore del feto, in questa fase gestionale particolarmente visibili; la placenta; tutti gli organi del feto.

Cosa NON fare prima della morfologica?

L'ecografia morfologica non prevede alcuna particolare norma di preparazione. Tuttavia, prima dell'esecuzione dell'esame, è necessario il consenso informato della paziente. Di solito, non occorre essere a digiuno, né si deve bere prima dell'indagine, come richiesto nelle ecografie pelviche.

Quali malformazioni si vedono con la morfologica?

Le più frequenti malformazioni evidenziabili attraverso l'ecografia morfologica sono: Malformazioni addominali, come patologie ostruttive del tubo digerente, difetti di chiusura della parete addominale.

Come si vede il bambino con la morfologica?

L'ecografista osserva il feto con la maggiore attenzione possibile, visualizzando di norma i seguenti organi interni: Cervello con misurazione dei ventricoli laterali, del cervelletto e della cisterna magna.