Cosa puoi fare con una laurea in economia

Una delle materie più interessanti del settore economico è sicuramente economia aziendale. Cosa insegna l’economia aziendale? Quali sono gli sbocchi lavorativi che offre una laurea di questo tipo? Che vantaggi si possono avere se un laureato in economia aziendale possiede un’azienda?

Gli sbocchi lavorativi della laurea in economia aziendale

Indubbiamente questo corso di laurea è direttamente collegato al mondo del lavoro, in quanto mette il laureato a diretto contatto con le imprese. La materia principe quindi non è solo quella strettamente economica, ma anche quella contabile, tributarie e soprattutto tutto ciò che attiene al diritto commerciale. Ma l’economia aziendale non si limita a preparare lo studente nella forma, lo fa anche nella sostanza.

La laurea in economia aziendale prevede un articolato corso di studi in 5 anni, essendo una laurea magistrale.

Le materie che vi vengono insegnate e sulle quali è necessario passare un esame, per ottenere i crediti formativi necessari al conseguimento del titolo di laurea sono:

  • Diritto commerciale: la branca del diritto delle imprese, dei contratti di lavoro, della disciplina economica in generale. È un corso avanzato che fornisce in genere molti più CFU dei normali esami.
  • Diritto tributario: come nel caso del diritto commerciale anche questo insegnamento in genere fa conseguire più CFU degli esami base. Si studia la normativa sulle tasse e i tributi.
  • Diritto privato e diritto pubblico: sono insegnamenti rilevanti dei primi anni di studio, il primo studio i fondamenti del diritto privato, quindi i contratti, la proprietà, i diritti reali e i principi base dell’ordinamento privatistico. Nel diritto pubblico si studiano la forma dello stato, i suoi poteri, con uno sguardo generale anche alla pubblica amministrazione.
  • Statistica: classico insegnamento economico.
  • Microeconomia e macroeconomia
  • Contabilità, principi contabili e bilancio: insegnamento normalmente importante.
  • Le lingue straniere (inglese più insegnamenti a scelta).
  • Gestione aziendale, crisi aziendali, operazioni straordinarie, diritto bancario, governance dell’azienda tendono a caratterizzare il corso di laurea.
  • Diritto comparato, diritto processuale tributario aiutano a capire le dinamiche degli ordinamenti stranieri e comunitari in genere, nonché ad apprendere lo svolgimento delle controversie fiscali e tributarie.

Gli sbocchi occupazionali di economia aziendale

Basta guardare una qualsiasi telegionarle o leggere un quotidano online per rendersi conto che l’economia e il mondo del lavoro sono al primo posto nell’agenda politica del nostro paese. Sembra quasi che i governi vengano misurati sulla performance offerta in questo settore. E come non essere d’accordo? Il mondo delle aziende è quello che oggi crea lavoro, considerando le dismissioni costanti del settore pubblico, che ormai punta a mantenere quote di controllo solo in determinati settori strategici, lasciando via libera al privato e agli investimenti privati.

Un laureato in economia aziendale può quindi trovare lavoro tanto nel settore privato, quanto in quello pubblico. Il suo campo preferito è sicuramente quello della direzione aziendale: un laureato ha in mano gli strumenti per prendere decisioni strategiche anche in aziende di grandi dimensioni. Per cui può aspirare a conseguire un ruolo nel pubblico come responsabile amministrativo, commerciale, finanziario di enti e istituzioni.

Con la carriera alle spalle può diventare un alto responsabile di importanti dipartimenti e amministrazioni centrali o periferiche: dagli enti regionali alle partecipate, dalle aziende comunali alle stesse amministrazioni locali.

Con l’adeguata preparazione, può specializzarsi in settori specialistici come il diritto tributario, il diritto dell’impresa, svolgere attività di controllo all’interno dell’azienda, può diventare un revisore dei conti. Naturalmente uno degli sbocchi è diventare commercialista ed esperto di contabilità, dopo aver svolto l’adeguato tirocinio e aver superato l’esame di stato.

Una nicchia molto interessante potrebbe essere quella nelle imprese turistiche con un ruolo manageriale, di pianificazione e programmazione.

Si può diventare liberi professionisti

In qualità di esperto, oltre che come contabile e commercialista, come consulente nel settore:

  1. delle imprese private, come consulente aziendale particolarmente esperto per reperire finanziamenti, pagare tasse, proporre investimenti, studiare aree o settori economici, redigere piani secondo budget assegnati;
  2. come consulente per le aziende pubbliche, in settori di controllo sia gestionale che tributario.
  3. Come consulente privato in analisi strategica, marketing di alto livello, allocazione delle risorse.
  4. Specialista in bilancio e contabilità
  5. Specialista nella gestione delle imprese private e nelle imprese pubbliche
  6. Esperto fiscalista
  7. Esperto nella commercializzazione di servizi, di beni, in investimenti
  8. Esperto in analisi di mercato

In generale dunque una laurea in economia aziendale prepara al mondo delle aziende, sia dal punto di vista gestionale, che da quelle dell’analisi strategica. Sul piano sostanziale si diventa esperti di contabilità e bilancio e quindi si può lavorare all’interno di reparti dedicati, nonché come libero professionista in qualità di consulente aziendale per settori specifici. Il settore pubblico offre possibilità di carriera all’interno di enti e istituzioni all’interno delle quali una figura con questa preparazione può certamente offrire il suo apporto in senso strategico, previsionale, analitico, come figura di raccordo nella gestione della spesa e nella distribuzione delle risorse.

Quanto guadagna in media un laureato in Economia?

Lo stipendio medio per laureato economia in Italia è € 24 453 all'anno o € 12.54 all'ora. Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di € 24 000 all'anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a € 29 000 all'anno.

Quale laurea in Economia e più richiesta?

Nella classifica delle aree di studio più richieste nei prossimi anni, al primo posto abbiamo l'area economico-statistica, che richiederà tra le 36mila e le 40mila unità in media all'anno, di cui 35.000-38.500 unità dell'indirizzo economico e oltre 1.300 unità dell'indirizzo statistico.