Quali sono gli alimenti consigliati e quelli vietati con il colon irritabile?In che modo regolare l’apporto dei liquidi su base quotidiana? Show
Quali sono i consigli per una dieta settimanale facilmente praticabile? Cos’è la sindrome da intestino irritabile?Molto spesso nel linguaggio comune si parla di ‘colon irritabile’, ma il termine corretto è SII – Sindrome dell’Intestino Irritabile, in inglese IBS – Irritable Bowel Syndrome. Si tratta di un disturbo a livello gastrointestinale piuttosto comune al giorno d’oggi. Ad essere irritabile non è soltanto il colon, la parte terminale dell’apparato digerente, ma l’intero sistema digestivo. L’IBS comprende un insieme di sintomi quali:
Tra gli effetti di questo disturbo c’è un’alterazione della motilità e della sensibilità viscerale. Bisogna ricordarci infatti che stiamo parlando di un disturbo gastrointestinale funzionale, una modifica del normale livello d’interazione intestino-cervello. In molti casi inoltre a cambiare è il modo in cui i muscoli dell’intestino si contraggono. Quando il disturbo è in corso, la sensibilità del tratto digestivo aumenta esponenzialmente – il risultato è dolore addominale, diarrea e costipazione. Quali sono i 3 diversi tipi di SII/IBS?A seconda della tipologia di problemi di movimento intestinale connessi, la scienza medica ha individuato 3 differenti tipi di SII/IBS. Per cui è opportuno sempre partire dai sintomi, dalla valutazione delle feci. Spesso il disturbo si presenta a intermittenza, si hanno movimenti intestinali normali alcuni giorni e anormali in altri giorni. La tipologia di IBS dipende dalla qualità dei movimenti intestinali anormali che sperimenti:
Da questa suddivisione si capisce anche come ogni indicazione a livello dietetico vada sempre ‘presa con le pinze’ e sia sempre da mettere in relazione alla tipologia di disturbo individuato. In ogni caso è sempre bene rivolgersi al proprio medico e consultare le linee guida istituzionali. Cosa può essere scambiato per SII/IBS?Condurre esami approfonditi e ripetuti è essenziale per scongiurare eventuali disturbi, intolleranze e patologie che presentano sintomi simili. Ecco un elenco delle condizioni che possono essere scambiate per disturbo da colon irritabile:
Per approfondire, vi rimandiamo al sito dell’Istituto Superiore di Sanità. Dieta per colon irritabile: esistono linee guida valide per tutti?Uno degli aspetti più impegnativi della convivenza con la sindrome dell’intestino irritabile è la difficoltà a identificare cosa mangiare e cosa evitare. Dal momento che non esistono persone perfettamente identiche, di conseguenza non esiste nemmeno una raccomandazione dietetica valida per tutti. Tuttavia è possibile almeno individuare alcuni approcci che possono fornire sollievo ai vari sottotipi di IBS. Il primo passo è quello di individuare quegli alimenti che sono i principali sospetti nello scatenare i sintomi da SII/IBS. Ecco un primo elenco di cibi e preparazioni:
L’intolleranza verso questi cibi varia da soggetto a soggetto, a seconda della tipologia di sindrome da intestino irritabile. Tuttavia la ricerca scientifica ha fatto emergere come, chi adatta la propria dieta eliminando o riducendo il consumo di questi alimenti, sperimenta movimenti intestinali più regolari, meno crampi e meno gonfiore. Quale frutta evitare?È necessario tenersi lontani dai cosiddetti FODMAP – oligosaccaridi fermentabili, disaccaridi, monosaccaridi e polioli. Per intenderci si tratta di carboidrati fermentabili a catena corta. Secondo alcuni studi effettuati presso la Harvard Medical School, l’intestino tenue non può assorbire facilmente gli alimenti che contengono FODMAP e da ciò ne derivano fenomeni di gonfiore, gas e dolori allo stomaco. I FODMAP sono presenti in molti latticini ed in particolare in alcuni frutti, come le mele e le ciliegie. Colon irritabile cosa mangiareDopo aver visto sommariamente cosa non mangiare, prima di farci prendere dal panico, andiamo a vedere quali alimenti sono compresi nella cosiddetta ‘safe zone’, l’area sicura. Nel farlo andremo a proporre alternative alle singole aree da evitare. Fibra solubileIn generale la fibra alimentare aiuta a mantenere l’intestino sano, ma in individui con SSI alimenti ad alto contenuto di fibre come cereali integrali e verdure sono responsabili dell’aumento dei disturbi. Come primo passo, per chi è abituato a mangiarle crude, c’è la cottura delle verdure, che le rende più facili da digerire. Nei casi più gravi la soluzione è rivolgersi alla fibra solubile, quella contenuta nei fagioli, nella frutta e nei prodotti a base di avena. Inoltre, come raccomanda l’American College of Gastroenterology, è possibile aiutarsi con integratori a base di fibra solubile, come lo psillo. Alimenti senza glutineIl glutine è un gruppo di proteine presente nei cereali come grano, segale e orzo. I celiachi sono quei soggetti che hanno una grave reazione immunitaria al glutine, nota come celiachia. In altri soggetti può svilupparsi un’intolleranza più lieve al glutine, che si associa alla IBS-D, la tipologia con diarrea. In questi casi i medici consigliano di provare a sperimentare un periodo di dieta senza pizza, pasta, dolci o biscotti. Al loro posto è possibile introdurre opzioni senza glutine come:
Quali formaggi posso mangiare?Seguendo le indicazioni della filosofia FODMAP è possibile introdurre nella propria dieta formaggi privi di lattosio come
L’alternativa ai latticiniMolti tipi di latticini sono ricchi di grassi e causano fastidiosi problemi digestivi, facilitando l’insorgere della diarrea. Per cui il primo tentativo lo si fa introducendo latte e formaggi a basso contenuto di grassi. Nel caso in cui i disturbi persistano, sarà necessario eliminare completamente latte e formaggi, passando a prodotti a base vegetale, come il latte d’avena, di riso, di mandorla o di soya. Nel caso in cui la vostra nutrizionista vi abbia imposto di eliminare completamente i latticini, prendete in considerazione altri alimenti ricchi di calcio quali:
Per quanto riguarda i fagioli ed i legumi in generali, bisogna cercare di:
Cibi naturaliUno dei più grandi consigli è quello di evitare alimenti eccessivamente elaborati, alimenti trasformati che si trovano facilmente nei bar e nei locali della grande distribuzione, che contengono sale, zuccheri e grassi aggiunti. Patatine fritte, carni lavorate, bibite zuccherate, merendine… e chi più ne ha più ne metta. Secondo alcuni studi, mangiare 4 porzioni di cibi ultra-processati al giorno aumenta il rischio di IBS e di sviluppo di cancro, obesità, pressione alta. Consigli dietetici per IBS-CCome sapete, i sintomi dell’IBS sono diversi per tutti. Per alcuni, il sintomo più comune è la stitichezza. I medici consigliano una dieta che consenta:
Cosa mangiare con IBS-C
Cosa non mangiare con IBS-C
Consigli dietetici per IBS-DFeci lente, liquide e frequenti sono il disturbo principale dell’IBS-D. Per il resto, l’IBS con diarrea ha gli stessi sintomi dell’IBS-C. In questo caso però i nutrizionisti consigliano di:
Cosa mangiare con IBS-D
Cosa non mangiare con IBS-D
Colon irritabile verdure consigliateCome abbiamo detto, le Crucifere, broccoli, cavolo, verza, senapi, rucola, mostarda sono da evitare. Le migliori verdure per chi soffre di intestino irritabile sono:
Migliori fermenti lattici per colon irritabileQuali sono i migliori fermenti lattici, i probiotici consigliati per chi soffre di IBS? Il Lactobacillus e il Bifidobacterium sono due tra i migliori ceppi probiotici, insieme ad un altro ceppo, il Saccharomyces Boulardii, un lievito. ConclusioniI nostri consigli dietetici per chi soffre da sindrome da colon irritabile finiscono qui. Non ci stancheremo mai di ripetere che è assolutamente necessario consultare il vostro medico e gli specialisti deputati ad individuare i singoli disturbi e consigliarvi il regime dietetico che fa al caso vostro, i supplementi e gli eventuali farmaci. È opportuno il consiglio di un esperto anche per quanto riguarda gli integratori, come quelli per la costipazione a base di mannite o quelli per regolare il necessario apporto di magnesio. Anche la farmacologia oggi offre soluzioni all’avanguardia per i casi più complessi. Tra i farmaci, le medicine più diffuse hanno nomi come Kijimea colon irritabile, Debrum colon irritabile, Normix, Procombo, Pentacol, Asacol, Buscopan. Cosa si deve mangiare quando si ha il colon infiammato?Ecco dunque alcuni alimenti adatti:. Pesce bollito, cotto al vapore o al forno;. Pollo, tacchino e coniglio ai ferri;. Riso e pasta in bianco;. Mele e banane;. Patate e carote lesse;. Parmigiano reggiano 30 mesi, a basso contenuto di lattosio per via della stagionatura;. Che frutta si può mangiare con il colon infiammato?Tra la frutta consigliata ci sono anche: kiwi, mirtilli, fragole e banane. Da evitare la frutta zuccherina tra cui mele, pere, cocomero, fichi, pesche, ciliegie e cachi.
Cosa peggiora il colon irritabile?Tra i cibi che aggravano i sintomi della sindrome del colon irritabile, ci sono: Fibre in eccesso, che causano fermentazione intestinale. Cibi fritti, grassi e processati, come patatine e crackers, possono provocare gonfiore addominale e disagio. Alcool, caffè e bevande gasate.
Cosa si deve mangiare con il colon irritabile e pancia gonfia?Tra i cereali possiamo mangiare avena, grano saraceno, amaranto, miglio, quinoa, riso, sorgo, tapioca, teff. Tra i legumi possiamo consumare piselli freschi, lenticchie e ceci in scatola ben sciacquati. Sì alle proteine animali fresce, come carne e pesce non trasformati, e poi uova, tofu, seitan, tempeh.
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