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Il sesso dopo la prostata è una delle preoccupazioni che affligge tutti gli uomini che soffrono di problemi prostatici. Un’angoscia per coloro che debbono rassegnarsi a subire un intervento alla loro “malaticcia amichetta”. Impotenza chi rischiaIntanto chiariamo subito una cosa: la questione impotenza riguarda solo coloro che, ahimè, debbono operarsi per un Cancro alla prostata. Per tutti gli altri che devono avere Un intervento chirurgico per una patologia benigna della prostata (quando la prostata si ingrossa con conseguente difficolta ad urinare) la questione non si pone. Nei pazienti affetti da tumore maligno della prostata, l’intervento chirurgico – chiamato prostatectomia radicale – pur rappresentando ad oggi l’opzione terapeutica con la più alta efficacia in termini di guarigione, lascia spesso sequele, anche abbastanza importanti, sul piano della sessualità del paziente. Questo è dovuto al danno che spesso i piccoli nervi che portano gli impulsi erettori al pene (i cosiddetti nervi erigendi) subiscono durante l’asportazione
della ghiandola malata. In effetti rispetto al passato, le attuali tecniche (non a caso chiamate “nerve-sparing”) che rispettano durante l’intervento la fitta ragnatela di nervi che avvolgono la prostata e l’utilizzo, quando possibile, del “Robot”, hanno un pò migliorato la situazione. Come risolvere i problemi erettili dopo l’interventoLa buona notizia è che oggi sono molte e variegate le frecce nella faretra dell’andrologo e urologo per aiutare il maschietto “caduto” a “rialzarsi” Superare il problema del sesso dopo la prostata dipende principalmente dal paziente, soprattutto all’inizio, che dovrà cercare di reagire da subito, cercando di riprendere appena possibile l’attività sessuale vincendo le comprensibili ansie e paure, sapendo che le erezioni che tornano prima sono quelle erotiche, legate cioè alla stimolazione sessuale. Inoltre deve essere cosciente che difficilmente potrà ottenere tutto e subito. È bene non aspettarsi erezioni complete (né spontanee né stimolate) nelle prime settimane o mesi dopo l’operazione. Il paziente noterà da subito, però, che la sensibilità è conservata e che l’orgasmo viene raggiuntolo stesso, anche con un pene non
completamente rigido. Magari non sarà il massimo ma all’inizio bisognerà accettare per un po’ la cosa ed insistere ad “esercitarsi” in camera da letto. Cura farmacologica per l’impotenzaIl paziente non sarà comunque “lasciato solo” a combatter questa battaglia. Verrà infatti sempre prescritto fin dall’inizio un farmaco della “celebre” categoria degli inibitori delle fosfodiesterasi: Le pillole dell’amoreCialis 20 mg, Levitra 20 mg, Spedra 200 mg oppure Viagra 100 mg. Farmaci VasoattiviE se nonostante tutto “LUI” non di decidesse a “rialzar la testa”? Nessuna rassegnazione. Le protesi per la virilitàE se, evento davvero raro, neppure le punture riescono a convincerLo a risorgere? Non molliamo lo stesso. Rimane l’opzione PROTESI. Che comunque, anche nella esperienza personale di chi scrive è stata extrema-ratio solo in rarissimi casi. Insomma, quando si riceve la, certo non gradevole, notizia di doversi operare alla prostata, nessun panico! Intanto capire bene se si tratta di una prostatectomia radicale o no. Poi avere ben presente che se anche accadesse il peggio si sarà sempre ben aiutati (che sian pasticchine, cremette o punturelle…) a riprender tono… e che tono! L’AFORISMA DEL GIORNO: “La civiltà ci ha sottratti alle spade, per farci meglio sentire la paura dei chirurghi… “. Guido Ceronetti, poeta, filosofo e scrittore italiano 1927 Il DR. Luca Lunardini è Medico-Chirurgo, Specialista Urologo con incarico di Alta Specializzazione in Andrologia, è dirigente medico presso la Unità Operativa di Urologia della A.S.L. 12 Versilia. Membro della società italiana degli Urologi Ospedalieri e della Società Italiana di Andrologia, ha fatto parte della Commissione Oncologica Nazionale del Ministero della Salute ed è stato Presidente della Sezione Provinciale di Lucca della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Il Dr. Lunardini è contattabile per qualsivoglia approfondimento via email al seguente indirizzo: [email protected] (Visitato 42.766 volte, 11 visite oggi) Chi è operato di prostata può avere rapporti sessuali?Quando riprendere l'attività sessuale? Prima di controllare e testare la funzione erettile è necessario attendere tre o quattro settimane dopo l'intervento. Ad un mese dalla prostatectomia infatti, si consiglia di riprendere l'attività sessuale.
Come recuperare l'erezione dopo prostatectomia?Normalmente, il protocollo di riabilitazione va effettuato mediante l'impiego della farmacoterapia intracavernosa con PGE1, che prevede l'iniezione di un farmaco con azione vasodilatatoria direttamente nei corpi cavernosi del pene, e solo dopo una prima fase di alcuni mesi di trattamento è lecito considerare la ...
Cosa succede a un uomo senza prostata?– problemi di incontinenza: i quali potrebbero sorgere solo sotto sforzi fisici (sollevamento pesi, starnutendo o tossendo). Oltre il 95% degli uomini di età inferiore ai 50 anni infatti riesce a mantenere la continenza. Altre complicanze della prostatectomia radicale includono: Sanguinamento dopo l'operazione.
Quali sono le conseguenze dopo l'intervento alla prostata?Possibili effetti collaterali
Gli effetti collaterali più frequenti dopo la prostatectomia radicale sono la disfunzione erettile, l'assenza di eiaculazione e l'incontinenza urinaria.
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