Esercizi per allargare la schiena a casa

Esercizi allenamento dorsali

Esercizi per allargare la schiena a casa

Muscolo gran dorsale, o latissimus dorsi (ecco da dove deriva la definizione Lat Machine), è il muscolo più grande del corpo umano, trae origine (inizia) dalle vertebre lombari (parte bassa della schiena) e sale fino ad inserirsi dietro l’omero (osso del braccio), creando la classica schiena a “V”. Per antonomasia, muscolo da trazione: la sua contrazione avvicina (adduce) le scapole.

I muscoli dosali sono molto ampi e possono reggere volumi di allenamento davvero notevoli, per questo motivo i workout per i dorsali comprendono di solito almeno 3 o 4 esercizi.

Solitamente le routine comprendono esercizi di forza come gli stacchi da terra oppure rematore con bilanciere, proseguendo con le tirate al lat machine utilizzate per lo sviluppo in ampiezza o esercizi come il pulley per dare spessore alla schiena. E’ difficile allenarlo isolato: subentrano sempre altri muscoli, come il trapezio e la parte posteriore del deltoide o lombare.

Esercizi per allargare la schiena a casa
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L’allenamento per il rinforzo dei muscoli della schiena è una necessità non meramente estetica. Infatti, i muscoli del dorso allenati e forti possono prevenire molte patologie che fanno del mal di schiena una delle patologie più diffuse della nostra società.

Gli esercizi che proponiamo qui sono ideali per coloro che vogliono lavorare sui gruppi muscolari del dorso senza recarsi in palestra e senza utilizzare attrezzi speciali. Basterà utilizzare il peso del proprio corpo per ottenere muscoli più tonici e robusti, in grado di sostenere alla perfezione il nostro peso e il lavoro della colonna vertebrale, evitando i fastidiosi mal di schiena che spesso ci affliggono.

La farfalla – Sdraiarsi a pancia a terra su una superficie morbida (tappetino da fitness). Poggiare la fronte sul pavimento e allargare le braccia portando le mani, con i palmi rivolti in giù, dai fianchi fino a far toccare i pollici sopra la testa e, senza mai toccare terra con le braccia, tornare in posizione di partenza. Il movimento deve essere lento e controllato. Effettuare l’esercizio per 3 serie da 5 ripetizioni. Questo esercizio farà lavorare tutti i muscoli dei gruppi dorsali alti. Specialmente trapezio e muscoli scapolari.

Superman –Nella stessa posizione dell’esercizio precedente, portare le braccia distese accanto alla testa, mantenendo i palmi delle mani rivolti verso il basso. Staccare da terra contemporaneamente testa, braccia e gambe e mantenere la posizione per 1 o 2 secondi. Effettuare l’esercizio per una serie da 5 ripetizioni. Questo esercizio, oltre a rinforzare i glutei, lavora su lombari e muscoli erettori della colonna vertebrale.

Il delfino – Sfruttando una panca o un tavolo stabile, sdraiarsi a pancia in giù con il busto, in modo da tenere le gambe oltre il bordo del piano rialzato. Sollevare oltre il livello della schiena le gambe unite e distese. Ripetere l’esercizio in 3 serie da 5 ripetizioni. Un ottimo esercizio per muscoli i lombari.

Trazioni orizzontali – Utilizzando la stessa panca o tavolo stabile dell’esercizio precedente, porsi sotto il mobile a pancia in su, assicurare una presa stabile al bordo del piano rialzato ed effettuare le trazioni da terra, mantenendo la schiena dritta e i talloni a terra. Ripetere 5 volte per 4 serie. Con questo esercizio si torna a lavorare sui gruppi muscolari della schiena alta: trapezio, muscoli erettori della colonna vertebrale e spalle.

Il ponte – A gambe leggermente divaricate, poggiare i palmi delle mani a terra formando un angolo di 45° tra gambe e busto. Mantenendosi sulle punte dei piedi, flettere le braccia fino a toccare terra con la testa e tornare a braccia distese. 3 serie da 5 ripetizioni. Con questo esercizio si rinforzano i muscoli delle spalle e il muscolo trapezio.

Con questi esercizi da fare in casa, si potranno rinforzare i muscoli della schiena senza andare in palestra o utilizzare strumenti da fitness.

Introduzione

In questo articolo parleremo di come allenare la schiena, partendo dall'elenco delle criticità e alle ragioni che spingono molti a trascurare questo distretto, fino ai consigli tecnici per ottimizzare lo sviluppo di questo distretto.

In termini generali, le basi scientifiche a capo del principio ipertrofico sono le stesse di qualsiasi altro gruppo muscolare. Pertanto, per approfondire, si leggano gli articoli dedicati alla crescita muscolare.

D'altro canto, l'allenamento della schiena presenta alcune peculiarità ed inconvenienti, che meritano d'essere trattati in modo specifico.

Criticità

Perché l’allenamento della schiena è spesso trascurato?

Nell'ambito del bodybuilding, l'allenamento della schiena è senza dubbio tra i più "articolati".

Questo soprattutto perché il "back" include oltre 1/3 dei muscoli corporei, con funzioni anche diverse le une dalle altre; ciò impone una diversificazione degli stimoli – tutt'altro che di semplice organizzazione – e un carico d'allenamento piuttosto impegnativo.

Sul piano della forza, diversamente dalla quasi totalità degli altri muscoli, quelli della schiena non possono essere isolati con efficacia. Ciò significa che la loro funzione può subordinare alla condizione funzionale di altri distretti agonisti.

Quindi, parlando di gran dorsale, grande rotondo e piccolo rotondo, è evidente che non esistano esercizi veramente indipendenti dall'azione dei flessori dell'avambraccio, dei deltoidi posteriori, del trapezio e dei romboidi. Un'eventuale loro debolezza, si ripercuote sulla relativa capacità di allenare la schiena.

Inoltre, essendo "meno visibile" rispetto a petto, spalle, braccia, cosce, glutei e addome, una grossa fetta dei principianti tende a trascurarla – approccio superficiale e, nel complesso, controproducente.

Importanza Assoluta

Perché lo sviluppo della schiena gode di un’importanza assoluta?

Allenare correttamente la schiena non è un protocollo fine a sé stesso, ma risulta essenziale per la crescita degli altri distretti e al mantenimento della funzionalità generale.

È doveroso specificare che i muscoli della schiena sono anche reclutati, in maniera diversa e spesso essenziale, nell'allenamento degli arti inferiori e del petto.

Una maggiore capacità di forza specifica dei muscoli della schiena – responsabili dei movimenti dell'omero, delle scapole, del rachide e del bacino – partecipa all'erogazione di maggiore forza anche nei movimenti complessi, essenziali alla crescita dei carichi e quindi all'ipertrofia (si pensi allo stacco da terra o deadlift).

Non di meno, un'adeguata consapevolezza (capacità nervose, soprattutto centrali) nel movimento dei muscoli della schiena permette di raggiungere un livello tecnico più avanzato, con notevoli vantaggi ancora una volta sull'espressione di forza e sviluppo ipertrofico.

Inoltre, collaborando assieme al "resto" del core, i muscoli della schiena mantengono saldamente la postura – fondamentale anche nella quotidianità.

Nota: ricordiamo che i muscoli della schiena e delle spalle sono molto spesso interessati da problematiche di vario genere – legate soprattutto a debolezza o alla base di scompensi posturali e paramorfismi.

Quali Muscoli

Quali sono i muscoli della schiena?

La risposta non è banale; dovremmo distinguere quali sono i muscoli esteticamente interessanti e quali i più "utili" dal punto di vista della forza.

È inoltre uso comune distinguere la schiena alta da quella bassa, differenziando ulteriormente quella alta dalle spalle.

Senza ombra di dubbio, il muscolo più "indicativo" della schiena è il gran dorsale (latissimus dorsi, o "lat"). Dal punto di vista estetico, in merito alla schiena alta, seguono il grande, il piccolo rotondo e il trapezio (porzione inferiore).

Se però parliamo di espressione di forza, non possiamo ignorare gli erettori spinali e quadrato dei lombi; è noto il loro ruolo, ad esempio, nei movimenti delle alzate olimpiche e del powerlifting.

Romboide maggiore e minore, sopraspinato, infraspinato e dentato posteriore invece, hanno una grande importanza nella funzionalità totale e nel mantenimento dello stato di salute motorio.

Come Allenarsi

Come allenare la schiena in maniera corretta?

L'argomento è sicuramente vasto.

Non entreremo eccessivamente nel dettaglio biomeccanico di ogni singolo muscolo, ma ci limiteremo invece a fornire le indicazioni utili a strutturare un allenamento efficacie per il condizionamento dell'intero tratto dorsale.

Importanza degli esercizi multiarticolari e dell'uso di pesi liberi

I muscoli della schiena sono deputati a una lunga serie di movimenti.

Per molti invece, allenare il dorso significa semplicemente esercitare delle "trazioni" verticali od orizzontali. Non è un principio sbagliato, ma sicuramente incompleto e limitante.

Partiamo dal presupposto che:

  • la schiena e il cingolo addominale sostengono il peso di tutto il tronco e permettono di muoverlo su ogni piano;
  • buona parte del dorso alto consente i movimenti delle scapole e dell'omero;
  • gli erettori vertebrali, il quadrato dei lombi e il gran dorsale, in sinergia con i glutei, estendono la colonna vertebrale, le anche e i femori. Questo movimento, assieme alla flesso-estensione della gamba sulla coscia, permette di compiere esercizi come lo squat e lo stacco da terra.

Cosa significa questo? Semplicemente che per ottenere una schiena forte e sviluppata è necessario farla lavorare appieno e in ogni sua funzione.

Questo avviene principalmente nella gestione di alti carichi, sfruttabili solo per mezzo degli esercizi multiarticolari, e senza un'eccessiva assistenza nel movimento (tipica delle macchine isotoniche).

Da questo punto di vista, sono impareggiabili esecuzioni come: stacco da terra, rematore in piedi(presa prona o supina o neutra, con manubri o bilanciere), pull-up (tutte le prese).

Importanza dei diversi piani di movimento

La schiena alta, ed in particolare il gran dorsale, il grande e piccolo rotondo, grazie all'articolazione della spalla, consentono di muovere l'omero su tutti i piani di movimento (coronale, sagittale e trasverso). In pratica: estendono il braccio, lo adducono e lo ruotano internamente.

Risulta quindi impossibile poterli stimolare efficacemente con un solo esercizio. Una tabella "che si rispetti" per la schiena alta dovrà quindi includere:

  • o trazione verticale-laterale con presa prona larga (pull-up o pull-down alla lat machine);
  • o trazione verticale-frontale con presa neutra o supina larga (pull-up o pull-down alla lat machine);
  • o trazione verticale-frontale a braccia tese con presa prona (pull-down a braccia tese, pullover);
    • o eventualmente, trazione verticale-frontale con presa neutra stretta (pulley alto);
  • o trazione orizzontale con presa supina larghezza torace (ad es. pulley basso o rematore libero);
    • o eventualmente, trazione orizzontale con presa neutra stretta (pulley basso);
  • o trazione orizzontale con presa prona larga (ad es. rematore o vertical row).

Attenzione! Le trazioni verticali con presa prona larga dietro la nuca sono sconsigliate, vista la criticità del movimento articolare.

Importanza dell'attivazione

Gli esercizi di trazione richiedono la cosiddetta "attivazione scapolare", ovvero il movimento iniziale di depressione (imposta dal gran dorsale) e di adduzione (imposta dal grande e piccolo romboide, e dal dentato anteriore) delle scapole.

Sviluppare questa capacità, scarsa nei soggetti abituati a lavorare con ROM incompleti in massima estensione, è tecnicamente fondamentale a raggiungere il massimo del proprio potenziale.

Per migliorarla è possibile esercitarsi sullo specifico e propedeutico movimento di attivazione, sia alla lat machine che alla sbarra, fino a giungere al gesto completo.

Completezza del ROM

A proposito di ROM è bene chiarire che, nel movimento di trazione, i numerosi muscoli della schiena lavorano più o meno intensamente a seconda della posizione articolare.

Abbiamo già parlato dell'importanza di un ROM completo per l'attivazione scapolare. D'altro canto, è da considerarsi fondamentale anche in posizione di massimo accorciamento.

Forzando il raggiungimento di un ROM massimale a carico dell'omero sulla spalla, "tirando" dietro le spalle adducendo al massimo le scapole, è possibile stimolare parecchi dei muscoli spesso trascurati nell'allenamento della schiena – trapezio basso, romboidi e parte dei rotatori.

Importanza del cedimento muscolare

Per crescere non è indispensabile allenarsi solo a cedimento muscolare.

La soluzione migliore rimane quella di saperlo inserire correttamente nella periodizzazione, combinandolo al buffer.

Non è tuttavia possibile raggiungere alti livelli rispetto al proprio potenziale senza mai giungere al cedimento (quantomeno tecnico).

D'altro canto, a cedere per primi sono quasi sempre i piccoli muscoli sinergici, come i flessori dell'avambraccio (brachiale, bicipite brachiale e brachioradiale). Più raramente, quelli delle spalle.

Per evitare questo inconveniente, è possibile fare un uso "intelligente" delle macchine isotoniche. Queste uniformano lo sforzo su tutto il movimento ed evitano i picchi di resistenza.

Usate nel pre-affaticamento, consentono inoltre di "bersagliare" più selettivamente i muscoli della schiena, risparmiando gli accessori e sincronizzandone il cedimento.

Trazioni alla Lat Machine, presa prona

Trazioni alla lat machine presa prona e supina. Focus su: corretta posizione della seduta e del blocco sulle cosce. Larghezza impugnature adeguate. Massimo ROM. Utilizzo prevalente della schiena, piuttosto che delle braccia. Barra che scende sotto il mento e fino allo sterno (o quasi)

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Come irrobustire la schiena?

Esercizi di Tonificazione.
Sdraiati, supini, gambe piegate, piedi a terra, mani dietro la nuca..
Espirando sollevare le spalle da terra in modo da avvicinare il busto al bacino..
Lentamente, inspirando, tornare nella posizione di partenza..
Ripetere 15 volte..

Come avere la forma AV?

Come si fanno gli addominali V-Up.
Sdraiati distesi sulla schiena con le scapole all'indietro, la parte inferiore della schiena spinge nel pavimento. Assicurati che le gambe siano dritte e tieni le braccia tese sopra la testa..
Alza le gambe e le braccia allo stesso tempo. ... .
Abbassa la schiena fino alla posizione iniziale..

Come allargare spalle e schiena?

Prova le alzate laterali parziali. ... .
Esegui delle vogate a schiena dritta con presa ampia. ... .
Prova delle alzate con i deltoidi posteriori. ... .
Svolgi delle alzate con i deltoidi frontali. ... .
Prova dei sollevamenti sopra la testa. ... .
Prova delle trazioni a impugnatura ampia..