Con la pressione alta i battiti aumentano

Fibrillazione Atriale e Ipertensione possono portare a problemi cardiovascolari e ICTUS.  Questi disturbi sono insidiosi anche perché spesso privi di sintomi. É importante tenersi sotto controllo, vediamo come

Tenere costantemente sotto controllo lo stato del cuore è importante. La Fibrillazione Atriale e l’ipertensione sono fattori di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari e ICTUS. Individuarle e tenerle sotto controllo è dunque essenziale per prevenire e monitorare eventuali conseguenze e per evitare di correre inutili pericoli. Si parla di Fibrillazione Atriale quando il battito cardiaco diventa irregolare o accelerato. La Fibrillazione Atriale è il disturbo del ritmo cardiaco più frequente (interessa l’1-2% della popolazione) e le probabilità di sviluppare questa condizione aumentano con l’avanzare dell’età.  Le sue caratteristiche variano da persona a persona. Alcune non manifestano alcun sintomo, spesso per anni, mentre per altre i sintomi cambiano quotidianamente. Il battito cardiaco caotico, tipico di questo disturbo, origina nelle camere cardiache superiori, i cosiddetti atri, impedendo loro di funzionare correttamente. In tali circostanze, gli atri non sono più in grado di espellere tutto il sangue, che rimarrà in parte all’interno delle camere con il rischio di formazione di coaguli. La Fibrillazione Atriale, nella maggior parte dei casi, è la conseguenza di una malattia cardiovascolare, ma talvolta il disturbo può verificarsi anche in chi non soffre di alcuna cardiopatia.  Alcuni sintomi caratteristici sono, ad esempio, palpitazioni, senso di stordimento, difficoltà a respirare, dolori al torace.  In ogni caso è sempre importante diagnosticare una Fibrillazione Atriale, perché questa disfunzione cardiaca è tra i maggiori fattori di rischio ICTUS

Con la pressione alta i battiti aumentano

Conoscere i valori della propria pressione

L’Ipertensione Arteriosa è un aumento a carattere stabile della pressione arteriosa. Non è una malattia di per sé, ma fa crescere il rischio di venire colpiti da ICTUS cerebrale, insufficienza renale e altri gravi problemi.  Per questo i controlli costanti sono essenziali. Non tutti conoscono i valori della loro pressione. Secondo la Siia, Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa, sono circa 15 milioni gli italiani che hanno l’ipertensione arteriosa, ma solo la metà ne è consapevole. Si calcola che nel nostro Paese solo una persona su quattro curi bene la propria pressione. Dato che il cuore batte a intervalli regolari, si può distinguere una pressione “massima” (o “sistolica”) che corrisponde al momento in cui il cuore pompa il sangue nelle arterie, e una pressione “minima” (o “diastolica”) che corrisponde alla pressione che rimane nelle arterie quando il cuore si ricarica di sangue per il battito successivo. I valori massimi e minimi rilevati sono espressi in millimetri di mercurio (sigla: mmHg). Abbiamo la pressione alta o soffriamo di ipertensione arteriosa quando i valori della pressione massima sono uguali o maggiori a 140 mmHg, e quelli della pressione minima sono uguali o superiori a 90 mmHg. I valori si riportano anche nella forma 140/90. Anche valori di 130/80 possono essere considerati alti dal medico, se sono presenti problemi come diabete, malattie renali o complicazioni dell’ipertensione. La pressione alta è considerata un nemico silenzioso perché, fino a quando non produce danni evidenti agli organi, non è annunciata da sintomi che ne segnalino la presenza. Ecco perché è indispensabile tenere regolarmente sotto controllo i valori pressori. L’ipertensione, se adeguatamente trattata, smette di rappresentare un pericolo. È indispensabile rivolgersi sempre al medico, per avere le indicazioni sulle eventuali terapie da seguire.

Corretto stile di vita per ridurre la Pressione
Obiettivo della cura dell’Ipertensione è la graduale riduzione dei valori pressori. Alcuni provvedimenti riguardano lo stile di vita: maggiore attività fisica, riduzione del peso corporeo con un’adeguata dieta ipocalorica in caso di peso in eccesso, limitazioni nell’uso del sale nei cibi. Va sottolineato che si devono continuare a prendere i farmaci prescritti seguendo le indicazioni del medico curante. Mai interrompere o variare l’eventuale terapia di propria iniziativa, altrimenti potrebbero esserci complicazioni e conseguenze anche gravi per la salute. Molti studi confermano gli effetti benefici dei farmaci antipertensivi usati in modo appropriato. Pressione Arteriosa e Fibrillazione Atriale vanno dunque controllate con regolarità dal medico, in farmacia e anche a casa. Si può monitorare la Fibrillazione Atriale verificando il battito cardiaco con la palpazione del polso oppure misurandosi la pressione arteriosa con apparecchi automatici in grado di indicare la possibile presenza di questa aritmia. Il controllo si esegue solo con misuratori della pressione automatici specificamente previsti per lo screening della Fibrillazione Atriale: l’indicazione si trova sulla scatola a o nel manuale d’uso dell’apparecchio.  Pochi semplici accorgimenti e il cuore sarà più al sicuro!

Quanto devono essere i battiti quando si misura la pressione?

Pressione arteriosa: quali sono i valori nella norma?.

Quando la pressione è bassa i battiti aumentano?

«Quando si è disidratati, il volume del sangue e la pressione sanguigna diminuiscono - spiega il dietologo e nutrizionista Andy Bellatti al sito Insider - e con la pressione sanguigna in discesa, aumenta la frequenza cardiaca».

Quali sono i sintomi della pressione alta?

Alcuni sintomi, presenti quando i valori pressori sono particolarmente elevati, sono cefalea, capogiri, palpitazioni, affaticamento, perdita di sangue dal naso, disturbi della vista.

Cosa fare con pressione alta e battiti alti?

Se il fenomeno è correlato alla febbre, ad esempio, il medico può indicare l'assunzione di un antipiretico; quando i battiti accelerati sono causati dall'ipertensione potrebbero essere prescritti dei farmaci per regolarizzare la pressione sanguigna e così via.