Show Ultimo aggiornamento: 20 luglio 2022 Indice
Cos'è il pruritoSi parla di prurito quando si ha la sensazione persistente e fastidiosa di grattarsi. Il prurito può essere localizzato o diffuso, andare e venire oppure rimanere costante; accompagnarsi a pustole o manifestazioni dermatologiche come papule o edema, oppure portare solamente rossore. Il prurito è un sintomo comune a diverse condizioni, dalle più banali, ad altre più gravi e pertanto può essere trattato come tale, per alleviare il fastidio al paziente. Al tempo stesso è bene, se il sintomo persiste o diventa ingestibile o doloroso, recarsi dal medico per capire se vi sono altri sintomi connessi e capirne l’origine per curare la patologia che dà luogo al prurito. Cause del pruritoDa solo il prurito non può dirci di che cosa soffriamo. La manifestazione può essere originata da:
Negli ultimi mesi stiamo assistendo a numerose manifestazioni dermatologiche con prurito in pazienti guariti da COVID-19. Il prurito può essere dovuto ad alcuni alimenti per i quali siamo intolleranti fino a patologie interne non dermatologiche, come:
Chiaramente, in questi ultimi casi, la sintomatologia è più complessa e accanto al prurito il medico individuerà altri sintomi. Infine, anche alcuni farmaci possono provocare prurito. Nella maggior parte dei casi, il leggero prurito alla pelle, sia localizzato che diffuso, è dovuto a irritazione da sudore, oppure, nei bambini, a dermatite atopica che richiede una terapia farmacologica e detergenti specifici, o ancora all’uso di
detergenti troppo aggressivi o con pH non idoneo alla nostra pelle. Cosa fare in caso di pruritoLa prima cosa da fare in caso di forte prurito che non scema nel giro di qualche ora, o di prurito ricorrente, è recarsi dal proprio medico di medicina generale che a una prima visita complessiva potrà eventualmente – se lo ritiene necessario – inviarci dallo specialista giusto. Il prurito ricorrente, in particolare, va tenuto sotto controllo perché potrebbe essere un segnale di una malattia sottostante da curare. Il dermatologo, per esempio, potrà consigliare dei farmaci – solitamente antistaminici o cortisonici – per alleviare il fastidio sul momento e poi, a seconda dell’origine del prurito, proporrà un trattamento specifico. Se la causa del prurito è una puntura di zanzara, di pappatacio, o addirittura di
vespa o ape, è bene applicare acqua fredda o ghiaccio sull’arrossamento per almeno 10 minuti e sforzarsi di non grattarsi per evitare infezioni. Solitamente, nei soggetti non allergici, dopo pochi minuti il prurito intenso se ne va, anche se il rossore può permanere per qualche giorno.
Quando chiamare il 118Ci sono dei casi in cui il prurito si manifesta in maniera rapidissima e impossibile da gestire per intensità del prurito, gonfiore e arrossamento delle parti interessate. È il caso, per esempio, di alcune allergie da contatto (per esempio al nichel) oppure alimentari, o di episodi di forte orticaria o addirittura di
shock anafilattico. Nel caso si verifichino situazioni come queste, laddove il prurito sia accompagnato da rossori intensi e gonfiore, dolore o da altri sintomi di malessere (nausea, mancamento, difficoltà respiratorie) è bene chiamare subito il 118 o recarsi al pronto soccorso
più vicino per iniziare una terapia il prima possibile. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Consigliati per teCon il contributo educazionale di Drex Pharma Le informazioni presenti in Doveecomemicuro.it hanno scopo divulgativo e informativo. Non costituiscono in alcun modo un mezzo di autodiagnosi e automedicazione. Per qualsiasi dubbio sull'uso di un farmaco, rivolgersi al proprio medico. La riproduzione o l’utilizzazione dei contenuti pubblicati su Doveecomemicuro.it è strettamente riservata. Il riutilizzo del materiale su riviste, giornali, radiodiffusione o generica messa a disposizione al pubblico viene concesso solo previa esplicita richiesta e autorizzazione obbligatoria. Cristina Da RoldCristina Da Rold, giornalista freelance e consulente nell’ambito della comunicazione digitale. Si occupa di giornalismo sanitario data-driven principalmente su Infodata - Il Sole 24 Ore e Oggiscienza. Lavora per la maggior parte su temi legati all’epidemiologia, con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 è consulente per la comunicazione social media per l’Ufficio italiano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Collabora con alcune riviste mediche più specialistiche per Il Pensiero Scientifico Editore, con cui ha pubblicato nel 2015 il libro “Sotto controllo. La salute ai tempi dell’e-health”. Nel 2019 ha messo a punto HealthCom Program, un corso di formazione online di 10 lezioni sulla comunicazione sanitaria sui social media. Data di pubblicazione: 01 novembre 2016 Ti è piaciuto il contenuto?Condividilo sui tuoi canaliCosa può provocare prurito in tutto il corpo?La manifestazione di prurito può essere segno di diverse condizioni: allergie da contatto, intolleranze alimentari, dermatiti, lesioni cutanee di vario tipo, malattie renali, malattie epatiche, malattie endocrine, edema, neoplasie (morbo di Hodgkin), malattie infettive (morbillo, varicella), malattie neurologiche.
Quando il prurito è preoccupante?A meno che non si tratti di un sintomo persistente, il prurito da solo non dovrebbe destare grosse preoccupazioni. Bisogna quindi prestare attenzione alla sua durata e intensità e ad eventuali segnali associati, quali: rossore e secchezza localizzati, desquamazione, eruzioni cutanee, caduta dei capelli o dei peli.
Come riconoscere uno sfogo allergico?Quando la cute si arrossa, prude o si copre di ponfi potrebbe trattarsi di una reazione allergica. Per trovare la causa del disturbo occorre eseguire alcuni test. Prurito, arrossamento, macchie rosse, eruzioni cutanee. A volte sulla pelle compaiono anche bolle.
In quale parte del corpo si manifesta l'orticaria?L'orticaria può associarsi ad angioedema, che consiste in rigonfiamenti a limiti sfumati del tessuto sottocutaneo o sottomucoso, di colorito normale. Tipiche localizzazioni sono le labbra e le palpebre. Talvolta l'angioedema può presentarsi con crampi addominali.
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