Come richiedere legge 104 per un genitore

Congedi parentali

La lavoratrice madre o il padre del figlio gravemente disabile hanno diritto al prolungamento fino a tre anni del periodo di astensione facoltativa dal lavoro, a condizione che il bambino non sia ricoverato a tempo pieno. I genitori, alternativamente al prolungamento dell’astensione facoltativa dal lavoro, possono chiedere al proprio datore di lavoro di usufruire di due ore di permesso giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del bambino.

Oltre a ciò, i genitori hanno anche diritto a fruire, alternativamente, dei permessi ex legge 104 (art. 33, comma 3) e cioè ai 3 giorni di permesso retribuiti al mese.

Permessi per i familiari

La legge consente ai familiari di persone disabili di potersi assentare dal lavoro, a determinate condizioni, riconoscendo dei particolari permessi retribuiti (3 giorni al mese). 

Tra i beneficiari rientrano i lavoratori dipendenti:

  • che siano disabili, in situazione di gravità;
  • genitori, anche adottivi o affidatari, coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto, parenti e affini entro il 2° grado di soggetti disabili in situazione di gravità (l’affinità è il rapporto di parentela tra il coniuge e i parenti dell’altro coniuge, ad esempio i suoceri, il genero o la nuora);
  • parenti o affini entro il 3° grado dei soggetti disabili: in quest’ultimo caso i permessi vengono riconosciuti solo se il genitore, il coniuge, la parte dell’unione civile o il convivente del disabile abbiano compiuto 65 anni, o siano affetti da patologie invalidanti, deceduti o mancanti.

Il lavoratore ha anche diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere e non può essere trasferito ad un’altra sede di lavoro senza il suo consenso.

Come usufruire della 104 di un familiare

Per godere dei permessi previsti dalla legge 104, i lavoratori dipendenti devono inviare una specifica domanda all’INPS e devono essere in possesso dell’attestazione della disabilità grave, propria o del familiare, riconosciuta dall’apposita commissione medica integrata ASL/INPS.

Il riconoscimento della disabilità grave produce effetto dalla data del rilascio del relativo attestato, salvo che nello stesso sia indicata una validità decorrente dalla data della domanda. 

La domanda può essere presentata:

  • autonomamente dal sito dell’INPS;
  • tramite Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
  • con l’aiuto dei patronati e intermediari dell’Istituto.

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Riconoscimento dei benefici della Legge 104 per il lavoratore che assiste un familiare invalido: come si richiede?

Assisti un familiare invalido e vorresti richiedere dei permessi al tuo datore di lavoro, ma non sai come fare? Forse non sai che, per averne diritto, il tuo familiare deve avere un handicap grave riconosciuto, ai sensi della Legge 104: deve, cioè, essere in possesso di un verbale in cui si certifica il possesso di handicap grave, rilasciato dall’apposita commissione medica Asl.

Il certificato è valido per il riconoscimento delle agevolazioni collegate alla Legge 104: una volta acquisito, per ottenere i permessi Legge 104 per l’assistenza del tuo familiare disabile grave, dovrai poi inoltrare una domanda all’Inps e al tuo datore di lavoro.

Ma procediamo per ordine e vediamo che cosa devi fare per ottenere, prima, la certificazione di handicap grave e, successivamente, i permessi Legge 104.

Indice

  • 1 Benefici Legge 104: spettano a tutti gli invalidi?
  • 2 Riconoscimento Legge 104: certificato medico
  • 3 Domanda Legge 104 all’Inps
  • 4 Legge 104: accertamenti sanitari
  • 5 Legge 104: esito della visita medica
  • 6 Legge 104: verbale
  • 7 Legge 104: ricorso contro il verbale
  • 8 Permessi Legge 104: certificato medico
  • 9 Permessi Legge 104: domanda
  • 10 Legge 104: benefici economici spettanti al disabile

Benefici Legge 104: spettano a tutti gli invalidi?

Innanzitutto devi prestare molta attenzione alla differenza tra handicap e invalidità: mentre l’invalidità, infatti, indica la riduzione della capacità lavorativa, l’handicap indica lo svantaggio sociale conseguente all’infermità o alla menomazione. Il tuo parente invalido, quindi, potrebbe anche non essere portatore di handicap: si tratta di due valutazioni differenti.

Riconoscimento Legge 104: certificato medico

Per poter inviare domanda all’Inps per il riconoscimento della Legge 104, devi innanzitutto richiedere un certificato, dal quale emerga l’esistenza di un handicap, al medico che ha in cura il tuo parente (nel certificato è indicata anche l’esistenza d’invalidità e l’eventuale non autosufficienza; possono essere indicate anche altre patologie, come cecità e sordità). Il medico deve redigere l’attestazione, detta certificato medico introduttivo, o certificato SS3, su un apposito modello predisposto dall’Inps; deve poi inoltrarla all’istituto direttamente, per via telematica e consegnarti una ricevuta, col protocollo d’invio.

È importante che tu conservi la ricevuta col numero di protocollo, o codice univoco, in quanto questo ti verrà richiesto al momento della presentazione della domanda all’Inps.

Domanda Legge 104 all’Inps

Dovrai poi aiutare il tuo parente, entro 30 giorni dal rilascio del certificato, ad inviare la domanda all’Inps per il riconoscimento dell’handicap; il termine è perentorio, poiché dopo 30 giorni il certificato medico scade e deve essere rifatto. La procedura è unica per il riconoscimento sia d’invalidità, che d’inabilità, o di handicap, cecità e sordità.

La domanda può essere inviata utilizzando le seguenti modalità:

  • sito web dell’Inps, all’interno della sezione “Servizi per il cittadino”, qualora il tuo parente possieda il codice Pino Spid;
  • contact center Inps Inail, raggiungibile al numero 803.164: è ugualmente necessario il possesso del Pin da parte del tuo parente;
  • recandoti col tuo familiare presso un patronato.

All’interno del modulo di domanda deve essere obbligatoriamente inserito il codice univoco del certificato medico, diversamente non è possibile abbinarlo alla richiesta.

Legge 104: accertamenti sanitari

Una volta terminata la compilazione della domanda, il tuo familiare potrà scegliere la data della visita medica collegiale; se non sono disponibili appuntamenti, è comunque possibile registrare la domanda e prenotare la visita in un secondo momento.

La data e l’orario della visita sono visibili, una volta terminato di compilare la domanda online, all’interno dell’account “Cittadino” del sito dell’Inps; ad ogni modo, l’Inps invia anche una raccomandata, per notificare l’appuntamento.

In caso di impedimenti o imprevisti, il tuo familiare potrà di richiedere un nuovo appuntamento; la domanda diventa, però, inefficace, qualora non si presenti a due convocazioni.

Se, invece, il tuo parente non è in grado di presentarsi alla visita (ad esempio se il trasporto comporta rischi per l’incolumità e per la salute), può richiedere un accertamento sanitario domiciliare: la richiesta deve essere inviata prima di  5 giorni dalla data già fissata, assieme a un apposito certificato medico.

Legge 104: esito della visita medica

Dopo che il tuo parente è stato visitato, dato che la procedura degli accertamenti sanitari è unica, la commissione medica può riconoscergli, oltre al possesso dell’handicap (non grave, in situazione di gravità o superiore ai 2/3), anche una determinata percentuale d’invalidità, o l’inabilità (cioè l’assoluta incapacità a svolgere qualsiasi attività lavorativa), o, ancora, la non autosufficienza e la conseguente necessità di accompagnamento, la cecità o la sordità.

L’handicap, come anticipato, può essere riconosciuto non grave, in situazione di gravità, o superiore ai 2/3.

Il possesso dell’handicap in situazione di gravità, di per sé, non dà diritto a una pensione, ma dà diritto alle seguenti agevolazioni, per il disabile, o per i familiari che lo assistono:

  • permessi lavorativi retribuiti, per sé stesso o per i familiari che lo assistono, pari a 3 giorni al mese, frazionabili anche in modalità oraria;
  • rifiuto al trasferimento e al lavoro notturno;
  • priorità di scelta della sede, se dipendente pubblico;
  • congedo straordinario retribuito, per un massimo di due anni nella vita lavorativa, per il familiare che assiste il disabile;
  • agevolazioni fiscali per l’acquisto di sussidi ed attrezzature, per le spese mediche e di assistenza specifica.

Se il disabile (invalido al 100%) ha difficoltà a deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore, o difficoltà persistenti nello svolgimento degli atti ordinari della vita, ha diritto a un assegno di accompagnamento, pari a circa 515 euro al mese, indipendentemente dal reddito.

Se al disabile viene riconosciuta anche l’inabilità per assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa, ottiene il diritto alla pensione d’inabilità, se possiede almeno 5 anni di contributi versati, di cui 3 anni nell’ultimo quinquennio e 5 anni di anzianità assicurativa; in mancanza, ha diritto alla sola pensione per invalidi civili totali, qualora non superi un determinato limite di reddito.

Se gli viene riconosciuta un’invalidità superiore ai 2/3, può invece aver diritto all’assegno ordinario d’invalidità, in presenza dei requisiti contributivi minimi; in loro assenza, ha diritto all’assegno d’invalidità civile, ma deve superare la percentuale d’invalidità del 74%, e non oltrepassare 4.800,38 euro annui di reddito.

Legge 104: verbale

Una volta terminati gli accertamenti sanitari presso la commissione medica, il personale redige un verbale elettronico, che contiene l’esito dell’accertamento.

Il verbale può essere:

  • approvato all’unanimità: in tal caso , dopo essere stato convalidato dal responsabile del centro medico legale dell’Inps, diverrà definitivo, e potrà attivarsi la procedura per il riconoscimento dei benefici richiesti;
  • approvato senza unanimità; in questo caso, il responsabile del centro medico legale dell’Inps potrà convalidarlo entro 10 giorni, o effettuare una nuova visita entro 20 giorni, anche avvalendosi della consulenza di uno specialista della patologia da verificare.

Lo stato di handicap e/o d’invalidità o inabilità risultante dal verbale può, inoltre, essere:

  • soggetto a revisione: in tale ipotesi, l’interessato dovrà sottoporsi a un nuovo accertamento entro una data indicata nel verbale;
  • soggetto ad aggravamento: in questo caso, l’interessato potrà  richiedere l’ aggravamento, seguendo lo stesso procedimento per il riconoscimento dell’handicap.

Legge 104: ricorso contro il verbale

Se l’handicap non viene riconosciuto, o è riconosciuto in misura minore rispetto alle aspettative (ad esempio non in connotazione di gravità), è possibile ricorrere contro il verbale: prima di avviare il ricorso giudiziario, però, l’interessato deve sottoporsi a un accertamento tecnico sanitario preventivo, pena l’improcedibilità del giudizio.

Permessi Legge 104: certificato medico

Una volta che il tuo parente avrà ottenuto il verbale di certificazione dell’handicap grave, potrai richiedere al tuo datore di lavoro i permessi per assisterlo (se il tuo parente è lavoratore, può chiedere i permessi per sé stesso).

Se la commissione Asl, che deve pronunciarsi entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda, non si pronuncia, possono essere effettuati degli accertamenti provvisori, da un medico specialista nella patologia denunciata: la certificazione provvisoria ha effetto fino all’emissione dell’accertamento definitivo da parte della commissione medica ed è utile per fruire dei permessi.

La stessa commissione Asl, previa richiesta motivata dell’interessato, può rilasciare un certificato provvisorio al termine della visita, che produce effetto fino all’emissione dell’accertamento definitivo.

Permessi Legge 104: domanda

Una volta ottenuta la certificazione, anche provvisoria, della disabilità, dovrai inoltrare in prima persona un’apposita domanda all’Inps, per la fruizione dei permessi, in quanto è l’istituto, non il tuo datore di lavoro, a retribuire l’assenza.

Puoi inviare la domanda:

  • tramite il portale web dell’Inps, accedendo alla sezione Prestazioni a sostegno del reddito (è necessario che tu possieda il codice Pin o Spid);
  • chiamando il numero 803.164 (Contact Center Inps – Inail: è ugualmente necessario il codice Pin);
  • tramite un qualsiasi patronato.

È comunque necessario che tu invii una domanda anche al datore di lavoro; nonostante, difatti, questi non possa sindacare sulla spettanza dei permessi, il datore di lavoro ha la possibilità di domandarti una programmazione dei 3 giorni di permesso, se:

  • non è compromesso il diritto di assistenza del disabile;
  • le giornate di assenza sono individuabili;
  • i criteri di programmazione sono condivisi.

Inoltre, il datore ha il dovere di verificare in concreto l’esistenza dei presupposti di legge per la concessione dei permessi.

Puoi comunque modificare unilateralmente le giornate di permesso, in base alle concrete esigenze del disabile, che prevalgono sulle esigenze aziendali.

Legge 104: benefici economici spettanti al disabile

Come anticipato, il solo riconoscimento dell’handicap, anche se grave, non dà diritto al pagamento di un’indennità da parte dell’Inps, in quanto le prestazioni economiche erogate dall’ente sono collegate allo stato d’invalidità/inabilità o non autosufficienza.

Se, oltre all’handicap, è riconosciuto uno status che dà diritto a delle provvidenze economiche, ad esempio la non autosufficienza, che dà diritto all’assegno di accompagnamento, che cosa deve fare il disabile per chiedere il trattamento?

L’adempimento da effettuare è abbastanza semplice: terminato l’iter per il riconoscimento dell’invalidità e della non autosufficienza e ricevuto il verbale, il disabile deve soltanto accedere, nel sito dell’Inps, alla prestazione “Verifica dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”.

Una volta inseriti i dati necessari, l’Inps potrà inviargli le prestazioni spettanti.


Quali documenti servono per ottenere la legge 104?

Se viene richiesto il riconoscimento dello stato di portatore di handicap, ai sensi Legge 104, l'interessato deve presentare documentazione sanitaria recente, assieme all'eventuale copia del verbale invalidità.

Come funziona la 104 per un genitore?

Per i genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità minori di tre anni spettano, in alternativa: 3 giorni di permesso mensili, anche frazionabili in ore; prolungamento del congedo parentale con diritto per tutto il periodo ad un'indennità pari al 30% della retribuzione.

Quanto tempo ci vuole per ottenere la legge 104?

Quanto tempo ci vuole per avere la 104: procedura e tempistiche. Il riconoscimento dell'invalidità e, quindi, l'accesso ai benefici collegati alla legge 104 richiede in totale un periodo compreso tra i 4 e gli 8 mesi (o anche di più se si verificano dei problemi in corso d'opera).