Tumore benigno al seno come si cura

Tumore benigno al seno come si cura

Come si cura un tumore benigno al seno?

È necessaria una biopsia per diagnosticare un fibroadenoma e il medico può raccomandare la rimozione. Lumpectomia, radiofrequenza e una serie di altri trattamenti per il fibroadenoma possono essere utilizzati per rimuovere il tumore benigno.

Quando un fibroadenoma diventa maligno?

Ho un fibroadenoma, mi devo operare? La probabilità che un fibroadenoma possa degenerare in un tumore maligno sono praticamente nulle, non superano lo 0,3%. L'atteggiamento nei confronti di questi noduli benigni è di tipo conservativo ovvero si controllano nel tempo per valutare l'eventuale crescita progressiva.

Come è fatto un fibroadenoma?

Il fibroadenoma si presenta come un nodulo isolato, duro al tatto e che si muove sotto la pelle: è facilmente distinguibile da una cisti perché si tratta di una massa solida, mentre quest'ultima contiene del liquido.

Che differenza c'è tra nodulo e cisti?

Di norma si distinguono in noduli benigni e tumori maligni: i primi sono cisti o fibroadenomi e sono mobili e molli al tatto, con forma e contorni ben definiti; i secondi sono mobili e duri al tatto, di forma e contorni irregolari.

Quanto cresce un fibroadenoma in un anno?

Quali i sintomi tipici? I fibroadenomi sono generalmente palpabili. Mentre alcuni rimangono costanti (in dimensioni) per molti anni, altri possono crescere nel tempo fino alle dimensioni di una pallina da golf. Molte donne trovano queste masse fastidiose, anche perché spesso associate a dolore o indolenzimento.

Quando un nodulo al seno è maligno?

Il tumore maligno della mammella si manifesta con un nodulo duro, non ben delimitato, aderente alla cute o ai tessuti circostanti. Possono essere evidenti, inoltre, deviazioni, retrazione o appiattimento del profilo mammario o del capezzolo, con o senza secrezione ematica o sierosa.

Come si riconosce una ciste da un tumore?

Una cisti quindi si distingue dai tumori poiché è un sacco di tessuto riempito con un'altra sostanza, come l'aria o il fluido mentre i tumori sono masse di tessuto solide.

Come si possono chiamare i tumori?

secondo l'aggressività e il decorso clinico previsto: in tumori benigni (non cancerosi) e tumori maligni (cancerosi, o cancro); secondo la stadiazione tumorale, o classificazione TNM, per quanto riguarda i tumori maligni.

Qual è il tumore al seno più frequente?

  • Il tumore al seno colpisce 1 donna su 8 nell'arco della vita. È il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 29 per cento di tutti i tumori che ...

Qual è il tumore benigno più frequente?

  • Il tumore benigno più frequente è, invece, il fibroadenoma che compare soprattutto tra i 25 e i 30 anni. Si presenta come un singolo nodulo, duro e molto mobile, generalmente doloroso. I sintomi che accompagnano le displasie e i fibroadenomi sono: senso di tensione al seno; dolore della mammella;

Quali sono i tipi di cancro del seno?

  • Sono due i tipi di cancro del seno: le forme non invasive e quelle invasive. ... Stadio II: è un cancro in fase iniziale di meno di 2 cm di diametro che però ha già coinvolto i linfonodi sotto l'ascella; oppure è un tumore di più di 2 cm di diametro senza coinvolgimento dei linfonodi.

Quali sono le alterazioni del seno?

  • Le alterazioni del seno, le ... Esistono diverse forme di displasia, la più comune delle quali è la malattia fibrocistica. Nella displasia fibrocistica a piccole cisti, più frequente tra i 30 e i 40 anni, sono presenti cisti piccole, ripiene di liquido, più evidenti durante il periodo premestruale.

Il Fibroadenoma (Fad) è una formazione nodulare solida della mammella  di natura benigna , può insorgere in qualsiasi età ma è caratteristico dell’età giovanile (dall’adolescenza fino ai 30 anni).

Non rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di un tumore al seno.

  • Generalmente si manifesta come nodulo unico, duro o duro-elastico, liscio, dotato di notevole mobilità sotto la pelle.
  • In circa un 20% di casi sono presenti più noduli in una o entrambe le mammelle (Fibroadenomatosi a noduli multipli).

In genere non dà sintomi ed è scoperto casualmente nel corso di un esame ecografico. Se la sua posizione è superficiale, quindi palpabile, è la stessa donna che avvertendo una nodularità nella mammella si rivolge al medico.

Le dimensioni del nodulo possono essere variabili ed è anche questo che concorre ad una sua individuazione con la palpazione.

Un piccolo nodulo, soprattutto se posto in sede profonda nella mammella, non può essere avvertito con l’autopalpazione ma viene scoperto solo con un’indagine ecografica di controllo.

L’ecografia consente di determinare la natura solida della lesione e le sue caratteristiche di benignità. In genere un Fad non è dolente e non supera i 2-3 cm di diametro rimanendo stabile nel tempo.

Le cause della sua insorgenza sono sconosciute.

Si presume che gli ormoni sessuali femminili, gli estrogeni, svolgano un ruolo nello sviluppo di questo tumore benigno, tipico dell’età fertile.

Infatti i fibroadenomi possono aumentare di volume in gravidanza e regredire durante la menopausa, quando cessa lo stimolo ormonale. Queste variazioni di volume del nodulo fanno ritenere che i tessuti di cui è composto il fibroadenoma rispondano ai cambiamenti ormonali allo stesso modo della ghiandola mammaria sana, quindi che il suo sviluppo sia ormono-dipendente.

Ho un fibroadenoma, mi devo operare?

La probabilità che un fibroadenoma possa degenerare in un tumore maligno sono praticamente nulle, non superano lo 0,3%.

L’atteggiamento nei confronti di questi noduli benigni è di tipo conservativo ovvero si controllano nel tempo per valutare l’eventuale crescita progressiva.

Di fronte ad un dubbio diagnostico andrà accertata la natura benigna del nodulo con un’esame citologico.

I controlli clinici ed ecografici periodici che seguiranno valuteranno l’indicazione o meno alla sua escissione chirurgica.

Infatti nella maggior parte dei casi i fibroadenomi restano stabili nel tempo e non aumentano di volume pertanto non vi è indicazione chirurgica se non superano un certo volume (3 cm), il quale può creare problemi estetici o psicologici nella donna.

Inoltre con l’avanzare dell’età, nel periodo della menopausa, tendono a ridursi.

L’intervento chirurgico è quindi indicato nei seguenti casi:

  • Dubbi sulla natura benigna del nodulo (esami non diagnostici)
  • Volume superiore ai 3 cm
  • Rapida crescita del nodulo
  • Dolore costante
  • Problemi psicologici (uno stato d’ansia eccessivo a fronte di una diagnosi di patologia benigna) in alcuni casi è la stessa donna che richiede l’intervento
  • Dimensioni del nodulo tali da creare problemi estetici

E’ importante sottolineare che un’eventuale crescita progressiva di un fibroadenoma comune non comporta la sua evoluzione in un tumore maligno. L’asportazione chirurgica, in questi casi, è consigliata ai primi rilievi di aumento di volume progressivo ai fini di un buon risultato estetico.

L’intervento dura circa 30 minuti. Si esegue in anestesia locale, comporta l’asportazione del solo nodulo e non del tessuto mammario circostante, effettuando ove possibile un’incisione periareolare (intorno all’areola), non determinando così alcuna traccia visibile nel seno.

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Una variante rara di tutti i Fad, lo 0,5%, è il fibroadenoma gigante giovanile tipico dell’età adolescenziale, tra i 10 e i 18 anni.

E’ caratterizzato da una crescita rapida ed eccessiva, indolore e unilaterale.

Supera i 5 cm  potendo arrivare oltre i 10 cm, raggiungendo anche uno spiccato volume tale da determinare una marcata asimmetria mammaria, mantenendo sempre caratteristiche di benignità.

Si ipotizza un’ipersensibilità della ghiandola al normale livello di estrogeni. Il trattamento è l’immediata asportazione chirurgica della massa.

Meno del’1% dei tumori della mammella è rappresentato dal Fibroadenoma filloide.

Questo raro tumore in fase iniziale può simulare un normale Fad ma la rapida e progressiva crescita e un dolore tensivo ne impongono un approfondimento. L’esame microistologico fa la diagnosi certa.

Può essere benigno, borderline e maligno.

Va sempre asportato chirurgicamente in quanto può degenerare in senso maligno. Ha una spiccata tendenza a recidivare, quindi a ripresentarsi nella stessa sede, anche a distanza di anni.

Pertanto va asportato con un’escissione chirurgica allargata al tessuto sano intorno al nodulo di circa 1 cm.

Per concludere

Nel caso vi sia stato diagnosticato un fibroadenoma il consiglio è quello di sottoporvi a controlli clinico-ecografici ad intervalli regolari in modo che il vostro medico possa valutare eventuali cambiamenti che comportino l’indicazione all’intervento chirurgico o confermarvi la raccomandazione ad eseguire i normali controlli e la loro frequenza nel tempo.

In ogni caso ciò non deve essere fonte di ansia, il fibroadenoma è una lesione facilmente curabile.

Quando operare un nodulo benigno al seno?

L'intervento chirurgico è quindi indicato nei seguenti casi: Dubbi sulla natura benigna del nodulo (esami non diagnostici) Volume superiore ai 3 cm. Rapida crescita del nodulo.

Cosa fare se si ha un tumore benigno?

La maggior parte dei tumori benigni non richiede trattamento. I tumori benigni vanno curati solo se c'è il rischio che degenerino o se provocano disturbi: in questi casi l'asportazione chirurgica basta di solito a guarire definitivamente.

Cosa succede se si ha un tumore benigno?

Se il tumore è benigno, non si parla di cancro. Diversamente da quelle del cancro, però, queste cellule conservano le caratteristiche del tessuto di origine e non hanno la tendenza a invadere gli organi circostanti, né a produrre metastasi in altre parti del corpo diffondendosi attraverso i vasi sanguigni o linfatici.

Cosa si intende per tumore benigno?

Differenza tra tumore benigno e maligno Un tumore benigno non è un cancro (e quindi un tumore maligno), perché è caratterizzato dalla crescita anomala di diverse cellule che danno luogo a masse caratterizzate da una dimensione ben delineata, delle stesse caratteristiche del tessuto da cui si sono originate.